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Re: Una vita da disoccupati
A bè certo un controllo fondamentale del datore di lavoro di un 30 enne sapere dove si è diplomato 15 anni fa quasi.. ma quindi fino adesso scrivevi che avevi la 3 media... Grosso errore se ne hai mandati così ora ti sei fatto sgamare ma cmq chi cavolo chiama la scuola di un 30 enne x sapere se si e diplomato 15 anni fa dai su
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Re: Una vita da disoccupati
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Io prenderei in considerazione solo la privata che paghi e ti compri il diploma. Non mi va di impegnarmi più di tanto con le scuole.
Comunque, sto mandando curricula in questo periodo a società di vigilanza ma anche la sei sottopagato…… |
Re: Una vita da disoccupati
io ho fatto due anni in uno per i primi due anni poi il terzo anno in un istituto privato mentre la quarta e la quinta allo statale. un anno mi sono ritirato perche stavo scazzato di brutto e non ci andavo. ho speso un sacco di soldi tra rate da pagare e benzina. lavoravo dalle 8 alle 16. non andavo tutti i giorni perche era troppo pesante ma gli ultimi due anni allo statale erano pieni di verifiche e interrogazioni anche se il programma delle varie materie era piu semplice. alla fine ce l ho fatta e ho preso il diploma ma non ho concluso niente causa mancanza di esperienza ma è anche vero che non ho cercato piu di tanto. poi ho fatto anche un corso per approfondire il disegno meccanico ma non sono riuscito a finirlo. avevo 30 anni.
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
1) Per vostra esperienza c'è da fidarsi se chiamano per offrirti lavoro ma da numeri cellulari e non numeri fissi?
2) Una volta ho risposto a un annuncio, ho dovuto rispondere a domande scritte ma poi alla fine c'era una video intervista da fare (che non ho accettato).... A parte che sono fobica....c'era da fidarsi secondo voi? 3) E poi un'altra volta, dopo aver compilato tutti i dati c'era da fare un video strano, cioè guardare in alto, in basso, a destra etc etc.....mi sembrava una presa in giro, non l'ho fatto...a voi è mai capitato? è regolare? (Anni fa, quando facevo molti colloqui, queste cose non mi erano mai capitate) Grazie a chi mi risponderà |
Re: Una vita da disoccupati
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Dipende che posizione è, aziende di invasati tipo Bending Spoons chiedono spesso ste robe all'americana come le video interviste Di solito quelle robe sono per confermare le identità da remoto, mi è capitato per aprire la carta conto Revolut, mai per un colloquio |
Re: Una vita da disoccupati
direi ni per la prima mentre no per le altre due. mi sembra di ricordare che per un certo periodo un agenzia mi contattava con un numero di cellulare per informarmi sull inizio di alcuni corsi che stavano organizzando. fare video per un contatto di lavoro non mi sembra il caso.
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Re: Una vita da disoccupati
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1: Normale, certi ti scrivono anche direttamente su whatsapp :D io ho fatto anche vari videocolloqui (molto meglio) e come me gente che conosco... Sarebbe anche ora che si evolvessero dato che siamo nel 2025 (anche perchè magari c è un azienda che sta a 500-1000km che prende una commessa di lavoro vicino al tuo domicilio e che fai, ti spari 500km di viaggio e spese per fare 10 minuti di colloquio per poi magari essere scartato?) 2 e 3: non normale... a meno che al punto 2 per videointervista non si intenda un colloquio in videochiamata, allora come detto al punto uno è normale. |
Che rottura de cojoni…devi elemosinare un lavoro del cazzo!
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Re: Una vita da disoccupati
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Non tutti hanno la stesso mercato di offerte.. non tutti sperimentiamo la stessa vita.. |
Re: Una vita da disoccupati
Finalmente dopo 2 anni passo a tempo indeterminato da dicembre
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Re: Una vita da disoccupati
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Come ultima prova del 9 puoi salvare il numero in rubrica e vedere se ti compare un contatto whatsapp/telegram, tanti recruiter lo hanno |
Re: Una vita da disoccupati
sto studiando per un concorso che penso si terrà a dicembre,diciamo che le materie riguardanti il lavoro le so abbastanza bene, mi frega informatica e inglese. qualcuno di voi ha usato concorsando per prove quiz?
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Mi hanno offerto un lavoro da giardiniere che è l’unica cosa che so fare, una ditta di giardinaggio del mio paese.
Lunedì- Sabato 8-17 un’ora di pausa circa a pranzo 1200 euro al mese, contratto in regola. |
Per tanto tempo non ho (più) avuto sensi di colpa per il non lavorare, in questo periodo mi stanno divorando.
Vorrei tornare allo stato in cui ero finalmente riuscita a superarli. Sento un muro di aria spessa fra me e il resto della società. La radice di questi sensi di colpa poi manco è detto che stia nel non lavorare in sé, mi sembra più una manifestazione delle angosce e ansie della depressione ansiosa, o del senso di inadeguatezza. Non riesco a reggere la prosaicità e la crudezza della realtà delle cose, sono inadatta Beati gli artisti che riescono ad essere tali |
Re: Una vita da disoccupati
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