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Fluxetina ha scritto un sacco di minchiate.
Prima cosa ognuno di noi è diverso e non siamo tutti portati a fare qualsiasi lavoro. Seconda cosa non esiste manco per il cazzo che uno debba fare sacrifici e subire una sorta di tortura a fare qualcosa che non gli piace solo per sopravvivenza, perché a quel punto te la vivi male e vai in depressione veramente. Terza cosa ognuno ha il diritto di trovare un lavoro adatto a lui che lo aggrada e che non gli pesa più di tanto, perché fare qualcosa che non piace è tremendo. |
Re: Una vita da disoccupati
Qualcuno di voi si è mai rivolto alle agenzie interinali/agenzie per il lavoro?
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Re: Una vita da disoccupati
Io ho girato per disperazione varie agenzie, centri per l'impiego ma sono molto limitato perché lavoro..sono dell'idea che prima di metterti una maglia nuova ti levi prima quella vecchia, così per il lavoro...trovare un lavoro nuovo da occupati è impossibile..per quello penso alle dimissioni un giorno sì e l'altro pure, così da tornare nel club dei disoccupati e cercare altro lavoro con la mente libera
Sai che liberazione svegliarsi la mattina e sapere di non andare in una fogna... |
Re: Una vita da disoccupati
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Si può permettere di cercare e trovare lavoro senza aver già lasciato il precedente solo chi ha profili professionali molto elevati e/o ricercati / di nicchia, tanto che a volte addirittura sono le aziende stesse a contattarti o proporti offerte di lavoro anche se sei già occupato. |
Re: Una vita da disoccupati
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"Ah no la cravatta no, non era il caso. L'orecchino no, se lo doveva togliere. L'anello? Sbagliato" ma anche perchè passavo mesi quasi senza parlare con la gente di fuori, con risultati prevedibili. Come per tutti gli altri colloqui quindi vale una dialettica sciolta, un modo di presentarsi sobrio (ovviamente) Molto dipende da chi hai dall'altra parte. Ti consiglierei di evitare le interinali, comunque. Per mia esperienza mi proponevano sempre contratti di lavori degni di un negriero. Restringerei alle agenzie per il lavoro. |
Io vorrei diplomarmi per cercare lavori migliori……mi informo domani se posso iscrivermi ancora a qualche scuola privata
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Re: Una vita da disoccupati
Il problema del licenziarmi è che non farei manco in tempo a godermi la libertà temporanea dopo 13 anni di prigionìa, semi-mobbing, provocazioni e frustrazioni perché dovrei riuscire ad avere un nuovo lavoro entro massimo 3 mesi...
:testata: |
Re: Una vita da disoccupati
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Nel caso in cui per qualche ragione del tutto inaspettata la prossima estate mi dovessi trovare a Milano, ti avverto :mrgreen: |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
Faccio io la tua cat-sitter, dalle 17:00 in poi, anche da settimana prossima. E' un po' lungo il viaggio in macchina ma per i gattini questo e altro. Fatti tante vacanze durante l'anno che ci penso io ai gattini.
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Re: Una vita da disoccupati
Curiosità: ma voi mentite sul curriculum ?
Io ho iniziato a farlo anni e anni fa, quando lessi sotto un video di youtube inerente al lavoro che era prassi comune... Ho chiuso tutti i buchi di disoccupazione praticamente e condensato le esperienze lavorative a 3 in 15 anni, 1 anno sono diventati 4, 2 anni sono diventati 6 e così via... Avrò provato 15 lavori in vita mia e il massimo che ho resistito è stato 2 anni; anche volendo non potrei mettere tutte le esperienze lavorative sul curriculum altrimenti diventerebbe kilometrico, per non parlare dei corsi di formazione (mi pare di averne fatti 5 in tutto, e non ricordo nulla di nessuno di essi e non sono serviti a una benemerita ceppa di niente se non a far fatturare e prendere i contributi ai centri di formazione)... Anche perchè, per esempio, inutile mettere quella volta che ho fatto il postino per un mese.. Vaglielo a spiegare che son stato la 4a scelta perchè durante il contratto di 3 mesi classico che facevano tre hanno mollato prima di me (una dopo 2 giorni perchè era cascata dal motorino) e che non c era alcuna possibilità di essere assunto (me l hanno detto e ripetuto varie volte al colloquio). Avere una vita lavorativa frammentaria penso sia la cosa più mal vista, e poi come vedono che hai più di 2-3 mesi di buco tra un lavoro e l altro ti bollano come lavativo, nessuno ha il tempo ne la voglia di indagare il perchè... Diciamo che entro i 30 anni (ma possibilmente prima se non sei laureato) dovresti "essere sistemato" almeno lavorativamente parlando, poi cambiare lavoro ci sta, non conosco nessuno che a 30 anni non abbia cambiato come minimo 2-3 lavori, il problema sorge quando ne hai cambiati 10 o più :D ... Addirittura chi mi ha assunto per il lavoro attuale mi ha fatto i complimenti per la mia carriera lavorativa :D Inoltre da quel che ho visto nessuno e dico nessuno controlla (probabilmente non possono nemmeno per questioni di privacy), se anche controllassero al massimo non si viene assunti e amen... Così facendo almeno arrivavo ai colloqui e me la giocavo li, invece di essere cestinato immediatamente. Una volta addirittura gli dissi che stavo lavorando e volevo cambiare e riuscì ad essere assunto, invece ero disoccupato da anni :ridacchiare: |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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I lavoretti a cui ti riferisci non contano nulla, poi che ci scrivo, ho tagliato l'erba davanti casa alla signora Giovanna? :D |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Però alle volte mi capita di leggere di persone che hanno iniziato tipo a 27-28 anni, dopo il diploma.. uno era un hikikomori, letto della sua esperienza recentemente :pensando: E alle volte mi è capitato di leggere di persone che si sono fatte assumere in ruoli di rilievo dirigenziali mentendo spudoratamente sul curriculum (un paio di volte mi è capitato di leggerne gli articoli sul giornale... il punto è a fronte di uno che ne beccano il cui caso finisce citato in qualche articolo chissà quanti la passano liscia :pensando: ). Però si se non si hanno esperienze anche minime a cui aggrapparsi\da gonfiare diventa assai difficoltosa la cosa... E ci va fortuna\botte di culo\conoscenze\raccomandazioni in questi casi (tipo l hikikomori citato pocanzi) |
Re: Una vita da disoccupati
se uno ha frequentato l'università senza poi laurearsi, fa una figura migliore scrivendolo così da riempire un minimo il vuoto del CV, oppure tralasciandolo così da evitare domande scomode sul perché il percorso non è stato portato a termine?
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Re: Una vita da disoccupati
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Io mi iscrissi e non frequentai mai, manco mezza giornata, ovviamente non lo scriverei mai :D |
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Re: Una vita da disoccupati
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