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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Ma la gente di base lì vuole quindi c'è chi continua a farne Certamente anche il caso che hai scritto è possibile, ci mancherebbe |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Ho sempre avuto una sorta di ammirazione per chi decide volontariamente di non fare figli. Lo trovo una scelta che denota maturità e raziocinio e anche coraggio.
Mesi fa feci un post dove chiedevo quanta gente conoscevate che hanno SCELTO di non avere figli. Perché io (che ho passato gli anta) ne conosco davvero pochi o forse nessuno. Mi sono caduti dei miti durante gli anni. Ho ammirazione anche per i classici youtuber che vivono single senza legami e senza figli girando il mondo, ho ammirazione anche per le star o i supersportivi famosi senza figli gli ammiro.....ma quasi sempre il mito e mi delude. L autore del post ha guadagnato un po' di mia stima. Per quanto .i riguarda mi piacciono i bambini ma sono estremamente sensibile all' argomento che non ne parlo mai. Non chiedo se vogliono farli,non ne parlo ne come l essenza della vita ne come il diavolo...semplicemente non ne parlo,sono cose troppo personali. Quando siamo a cena e c è un amico single senza figli e gli altri aprono la discussione figli,cerco di troncarla subito Comunque ripeto la domanda ma voi (apparte qui) n conoscete tanti over 40 che non hanno VOLUTO figli? |
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Riescono a farsi passare per eroi del welfare pro-natalità, giusto perchè son stati anni di tumulto generale Nel decennio precedente non pervenuti |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Purtroppo quando la gente non è ragionevole bisogna usare altri sistemi. In poche parole gli ho fatto capire che la vita sua mi fa cagare, non farei a cambio con lui che sto benissimo e che le sue lezioni di vita se le può attaccare...vabbé si capisce... (Che poi in realtà non penso veramente queste cose, perlomeno non a questo livello estremo, ma è una risposta calibrata sulla persona diciamo :mrgreen:) |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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sti 3 che nn li vogliono sono anche diversi , nel senso 2 sono single che hanno relazioni sporadiche ma nn vogliono proprio mettere su famiglia , lo dicono apertamente , il terzo insieme al partner non li vogliono proprio perchè gli piace viaggiare e cmq nn ne sentono il bisogno |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Nella mia classe di scuola delle elementari e medie solo due ragazze hanno avuto un figlio, una delle quali era ripetente ed è stata con noi un solo anno. Tutti gli altri, maschi e femmine, ancora niente.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Si, conosco diversi single over 40 che non li hanno voluti. Fra miei parenti (lì incidenza significativa, mi sa he abbiamo il gene :D) e conoscenti. Ambosessi.
Di recente c'é pure il coming out del tabù di chi si è pentito di averli fatti, qualcuno inizia a dirlo. E chissà quanti/e lo dicono al loro terapeuta. Anche questo mi fa stranissimo, io non ho provato (proverò quando si può fare il reso, questo per chi ti dice "devi provare per sapere!"), però non sapere cosa vuol dire essere genitore e scoprire solo dopo cosa comporta fattualmente, lo capisco giusto se hai 16 anni. Ci sono 30-40 enni che dicono "oddio non pensavo fosse così, ho pensato solo alla parte positiva e bella della faccenda". Ma? Comunque, per mio conto, se il mondo fosse senza bambini credo andrei su Marte. E ammetto che mi spiace pensare che diventeranno adulti,non è che odio l'adulto, però su 20, quanti di loro diventeranno brave persone? Con l'età che ho, già ho visto crescere qualche ex caro bambino, molto, ma molto male. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
La gente ( no tutta) non sopporta manco i disabili, distoglie lo sguardo e spera che non gli tocchi mai a casa sua "la disgrazia".
Poi magari sono pure "fobici" e problematici psicologici vari, che vogliono attenzioni ed empatia per loro, inclusione per loro. Tutti vogliamo, pochi diamo. Attenzione, tempo, empatia, vicinanza. Non ci chiediamo come stanno, se avrebbero piacere di un messaggio, di un come stai, di uno sfogo, di un favore, di compagnia. Perché sono cose che disturbano la nostra vita , "perché dovrei passare un pomeriggio estivo in casa ad un capezzale a fare compagnia, perdo una giornata di mare. Lo chiamerò. Uno di questi giorni. Quando ho tempo. " Dove per tempo so intende "non ho altre priorità mie. Ho i miei di problemi, la mia di vita che mi son fatto ( con o senza figli che sia), le mie di sfighe grandi e piccole. Quando va bene, chi se la passa peggio riceve un "ah non puoi usciremo ?Riposati allora, auguri" . Poco importa se" si riposa" da una vita, se tu potresti rinunciare ad una tua giornata di svago su tante. Meglio pensare che quello ha bisogno di stare a letto da solo, che con qualcuno che potresti essere tu. Io ho diritto di andare al mare in compagnia, dopo una settimana di lavoro, dopo che ho sbrigato rogne, cucinato... C'è anche da dire che chi ha bisogno di vicinanza, di aiuto, di un favore, non lo chiede. Per vari motivi. Uno è l'orgoglio. Come se aver bisogno di altri fosse una colpa di cui vergognarsi. Insomma ci sono errori psico- sociali, a fronte di tante realtà positive eh. Specie quelle micro, che non vanno sul giornale. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Io non sopporto neanche quelli sani figurati i disabili, tengo solo al lavoro per il resto bambini adulti anziani sani e no non mi interessa niente, già ho i miei problemi anche di salute ma almeno non gravo sullo stato io pago tutto, la beneficenza la faccio pagando le tasse e non ho mai usufruito ne di aiuto da parte dello stato ne da conoscenti o parenti, avendo un figlio alla madre consiglierei l'orfanotrofio, mentre per gli animali domestici sono favorevole anche se c'è lo sbatti che mangiano e il veterinario, ma almeno non parlano e non possono chiedere niente.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
L'utente in apertura descrive uno stato legittimo ma spesso variabile negli anni
Nel micro i millennial hanno avuto figli, i nati ci sono Probabilmente i nati dopo il 96 (gli attuali under 30) li avranno entro qualche anno Si discute eventualmente di aumentarli, ma andare dietro a chi vende che "non nascano" sembra folle Non è riferito alle statistiche oggettive, ma alle campagne estreme virali Poi ci rimettiamo alle statistiche come guida generale Alcuni pro-life hanno già cambiato poltrona Alla Stanza dell'ascolto di Torino tutti amministrativi, politicanti, non medici. Vai a sapere se siano interessati alla materia o lì solo per occupare posizioni |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Se non erro lo stesso Musk parlava di razzi e scienza nel 2013-era un altro mondo rispetto al caos mediatico dei venti
Solo dopo il 2020 son partite certe campagne pro-life di massa, complice l'esigitazione del periodo Vedremo i dati tra qualche anno |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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nazionalista, razzistella e non c'entra l'amore per il meraviglioso dono che è la vita e per i pampini; di malcelato ma facilmente sgamabile nel giro di due - tre scambi , c'è l'idea che se non facciamo figli della nostra razza ( per colpa delle femmine che ti mettono in mutande) ci appestiamo di marocchini che ci soverchiano. Insomma alla fine della fiera, razzismo e maschilismo, il resto è solo un mezzo per. Niente di nuovo sotto il sole, intanto si va avanti. Si spera. Mo ci arrivano i dazi e li paga pantalone come sempre, facilmente i sostenitori di Trump sono evasori benestanti, e non ne vengono tanto toccati. Mal che vada se la roba costa ancora di più, danno la colpa a Prodi. A me il calo di nascite non desta timori anche se ne va del mio lavoro, son posti in meno. Siamo sovrappopolati da parecchio, ma chi teme di spopolarsi è proprio chi non vuole spartire la sua terra con gli altri . Non temono mica seriamente l'estinzione, temono di perdere la gara numerica della loro razza superiore. Alla fine la morale di ogni discorso è sempre la stessa : si tollera e si esige quello che è proprio , o dà vantaggio a sé, il resto no. Le ( tante, macro e micro) eccezioni a questo, per me, sono ossigeno. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Mai voluto figli (ne sposarmi) da quando avevo 14 anni.. ormai di anni ne ho quasi 40 e penso sia stata una delle scelte migliori che abbia preso in vita mia.
Una volta ci sono andato vicino però, ma ha abortito e bene così. |
Io nemmeno per cani e gatti... :mrgreen:
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Piuttosto di prendere un cane faccio un figlio giuro.
Non sono molto amante dei cani, ma non è quello. É che sono impegnativi e dispendiosi come un bambino. E muoiono presto. Per carità, mai nella vita. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Comunque si può avere anche una vita demmerda senza odiare gli altri, è una scelta.
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A volte pure io mi sento molto pessimista, poi passa.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Semmai odiare il sistema, i potenti e chi ti caca in testa, o comportamento, gli atteggiamenti, ma non la gente comune che non ti ha fatto niente, rancoreggiare chi passa per la strada perché a te (generico, non tu) é toccata la sfiga (che poi...parliamone delle sfighe che ha la gente, e di che vite demmerda si fa, ma vabbè non parliamone) non mi pare una strategia vincente. Buttare merda dappertutto non è che migliori il mondo e nemmeno la tua vita, poi per carità la giornata odio tutti ce l'abbiamo, ma il rancore come stile di vita...mah, mi sembra piú conveniente altro. Poi ognuno fa come crede, per carità, basta che non faccia concreti danni. |
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Signori noi italiani, fra tante cose che abbiamo importato dall'America e dall'Inghilterra, cioè dal mondo anglosassofono, ci sta anche il modello genitoriale educativo, tipico di questi paesi barbari. Questo modello, che è applicabile solo per paesi molto ricchi e liberalisti e anche ipocriti e bigotti e maschilisti all'enesima potenza, quali sono appunto America ed Inghilterra, è, qui in Italia per i genitori italiani, insostenibile ed impraticabile. Questo è il vero motivo per cui non si fanno figli.
I film, le serie tv, i telefilm merigani e inglesi, ci hanno fatto il lavaggio del cervello proponendoci dei genitori che sono empatici al massimo nei confronti dei figli, che ci parlano, che fanno le cenette tutti assieme, con la luce soffusa e una musica rilassante in sottofondo. Durante le quali figli e genitori parlano dei loro problemi, si confrontano e li risolvono anche, tra una coscia di pollo, una pannocchia arrostita e un beverone di latte ghiacciato. Questo è il modello della famiglia ricca americana, in cui il padre di solito è un manager di una importante azienda, che guadagna talmetne tanti soldi, che la moglie e madre può starsene a casa tutto il giorno a curare il giardinetto e a scarrozzare in giro i figli, per le mille attività extrascolastiche in cui sono impegnati. Questo modello di genitorialità ci è stato imposto anche qui in Italia, ma peccato che ci sono delle piccole differenze, che lo rendono inapplicabile. Tipo che tutti e due i genitori devono lavorare, per tirare a campare. Che senza l'aiuto dei nonni e dei suoceri non ce la puoi fare. Che non hai la babysitter che si vede nei telefilm, sempre pronta ad aiutarti quando ti serve. Che le attività extracolastiche dei figli, non collimano con gli impegni lavorativi dei genitori, che tutte ste attività extra sono tutte a pagamento, tranne il catechismo..forse.. Insomma noi ci siamo inculati in testa sto modello di accudimento dei figli anglossassone, in cui è soprattutto la madre che si sacrifica, si immola, totalmente per i figli, rinunciando ad avere una propria vita, fino a quando il figlio avrà 40 anni e finalmente uscirà di casa, sempre che non sia andata via prima la madre all'ospizio, o al manicomio. Ma non era così una tempo in Italia e non lo è nemmeno oggi in altri paesi. Ad esempio in Francia i genitori se ne sbattono dei figli, li lasciono soli e si godono molto di più la vita, fregandosene delle esigenze dei figli, che crescono lo stesso. Non si immolano, non si sacrificano totalemte, le esigenze del genitore vengono priam di quelle dei mocciosi. Da noi invece, pare che in famiglia il vero capofamiglia sia il figlio piccolo, il moccioso, attorno al quale tutto gira, tutto lui decide e comanda, sceglie persino dove andare in vacanza e quando andarci, scieglie il menù, ecc. Li abbiamo messi, i figli, troppo sul piedistallo ed è quindi chiaro, che con questo modlelo educativo, fare il genitore è un sacrificio sovrumano. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Oh beh si certi film sono così, ma la mentalità della mamma chioccia è più nostra che loro, senza guardare i film.
É qui che la donna ha la fissa della casa pulita a specchio, di tenersi i figli in casa finché non si sposano facendogli da serve, e riprenderseli se si separano perché "vanno aiutati" come fossero eterni bambini , o disabili. Nel nord Europa si autonomizzato di più i figli. Pero, adesso, anche volendo, stare in casa con i genitori a 40 anni non è indice di un disagio psico sociale, ma economico. Magari si dovrebbe collaborare anziché trovare (e fare trovare) tutto pronto, ma tipo ieri leggevo riguardo quel caso di cronaca del 40 enne che ha ucciso la madre e si è ammazzato "eh beh ma se abitava con la mamma alla sua età, c'erano dei problemi in lui". Che ci fossero problemi visto il crimine non ci sono dubbi, ma questi stavano a Milano, la gente ha idea del costo di affitti, mutui e vita generale a Milano? É normalità stare coi genitori per motivi economici, 2+2 fa 4. Sempre se li hai che ti tengono a casa. Poi ci sono quelli che a ,30-40 anni vivono da soli ma mangiano e si fanno lavare pulire e stirare da mamma, pure se possono fare tutto e problemi di soldi non ce ne sono. E non a caso sono per lo più i maschietti. E le mamme sono contente di "aiutarli". O che iniziano a prendere in mano una spugna e toccare i fornelli solo quando vanno da soli , prima no, c'è la mamma. Anche se la mamma lavora, ha magari i nipoti da accudire, e tutta la casa sulle spalle. Ma questo é mentalità molto nostra e poco anglosassone. Una mia conoscente "domenica volevo andare in montagna con mio marito , tanto mio figlio ha detto che doveva andare al mare con la morosa. Poi hanno detto che non andavano più al mare ma stavano a casa, il che significa che devo cucinare per tutti e non possiamo più andare via. Mi hanno risposto beh mamma, che problemi ci sono, in montagna ci vai un altro giorno, quando noi non ci siamo". Figlio e morosa hanno 25 anni, un buon lavoro, la mamma lavora e tanto, ma fa trovare tutto pronto per tutti, anche le schiscette per i pranzi, il marito lavora e basta, nel tempo libero, in casa non fa niente, il figlio nemmeno e ora ha anche la ragazza di lui sempre là a cui lavare e cucinare. Ma per lei è normalissimo, fra lavoro famiglia e altro, dorme 3 ore a notte, fa le corse per fare il massimo in tutto, é sempre stanca morta, e trova sia normale così, per lei suo figlio e suo marito sono bravissimi solo perché lavorano e non fanno niente di male. E basta. É stata via dei giorni per un corso di lavoro, preparando prima tutto a casa per loro, e al ritorno ha trovato l'apocalisse, casino ovunque, frigo deserto. Non ditemi che arriva dai film americani sta roba dai. É la normalità nostra. A breve sta coppia giovane andrà a convivere, ma la mamma non lascerà che si arrangino. E loro non diranno che si arrangiano. Le porteranno da lavare e stirare, andrà a pulire e a cuginargli. Ribadisco che lavora la mamma, e molto, non fa un lavoretto con tanto tempo libero. |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
Piccola precisazione: se queste dinamiche stanno bene sia a genitore che a figlio il problema non si pone.
L'unico problema è la gente esterna che rompe il cazzo. Che poi (come già asserito in passato) queste cose, anche se fosse, si imparano un pò alla volta. Non è una tragedia. Non ci vuole il master o il dottorato in università della vita. :D |
Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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Re: Non provo nulla verso i bambini e verso l'idea di diventare genitore.
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