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Re: E' più difficile per gli uomini?
Conosco uno spazio online dedicato all'eterna solitudine femminile.
Domani andrò da quelle parti per rassicurare le partecipanti. In fondo non devono preoccuparsi, sono gentil donzelle e quindi tutto è più facile. Consiglierò loro di non scrivere più messaggi del tipo "vorrei persino essere vittima di una truffa amorosa perché quella è l'unica mia possibilità rimasta per provare qualcosa di simile all'amore", "sono trasparente" , "come posso accettare questa sofferenza?" o "40/50/60 anni senza titoli.. un'esistenza di totale solitudine". Sì, tanto il problema non esiste. |
Re: E' più difficile per gli uomini?
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Altrimenti mettile in contatto con i migliaia di uomini soli, così tutto si risolve! :mrgreen: La verità è che se proponi loro un uomo, al 90% verrà scartato (per tremila motivi). Mentre un uomo solo, davvero solo, accetterà di buon grado la compagnia di qualsiasi donna. |
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Re: E' più difficile per gli uomini?
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Una mia conoscente 40enne che lamenta sempre di essere sola è stata fidanzata solo una volta per poche settimane con uno più giovane e che era super-stra-figo, ma veramente tipo modello, anche meglio. E' evidente che se gli standard sono quelli si rimane sole a lungo. |
Re: E' più difficile per gli uomini?
La lamentela delle donne single è comprensibile: la disuguaglianza colpisce anche loro; parlo della disuguaglianza intersessuale.
Quindi tenderanno a dire che non ci sono più uomini all' altezza e quelli adatti sono tutti fidanzati. Normale. Neanche ho bisogno più di incazzarmi, che cosa devono fare? Darla via contro voglia? Il value gap fa danni a tutti. |
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Venti-trentenni con un genitore inabile magari allettato a cui provvedere... avanti e indietro dall'ospedale E dopo tutto questo arriva gente da internet a dir loro "Fai le cose perchè sei estroverso" o simili... scusate ma per usare un'espressione popolare e metaforicamente è da testata nella ghigna La forza di mandare avanti per ore discussioni sui social e instagram ce l'avete Potreste frequentare gente che nella vita si impegna, ma andate di proposito in internet a scrollare i reels di influencer e tronisti Uno dopo una certa cosa deve dire, non si può discutere in eterno |
Re: E' più difficile per gli uomini?
Ma se prendiamo per buono l assunto che le donne hanno facilita' di trovare qualcuno , che sia scopare o relazioni etc .. , tutto quello che volete , eventualmente chi avrebbe reso possibile tale situazione? L uomo che come affermate si farebbe pure lo scopettino del cesso .
Pare come coi delitti che si dà la colpa sempre alla vittima , la si invidia , la si sminuisce perché tanto so fortunate ..... E poi si scopre che eventualmente e' sempre colpa degli altri :sisi: |
Re: E' più difficile per gli uomini?
Sempre sti giovani sani con altri da accudire...esistono anche giovani malati loro stessi eh, sto abilismo per cui se proprio si deve guardare ai disabili, si ammalano solo i vecchi e i giovani sono sempre i sani... E magari sti giovani non hanno chi gli sta dietro. Tipo un giovane invalido che c'ha pure i genitori malati. E/o stronzi non amorevoli. O non ha nessuno.
Se sì vuole fare gli inclusivi e non guardare "solo gli influencer" , si guardasse bene tutto. Perché chi dà i giovani sani per default e relega quelli malati al "caso estremo", che al massimo di malati c'hanno i vecchi a carico, non è poi così diverso da chi pensa che i giovani sono tutti alla Gintoneria. |
Re: E' più difficile per gli uomini?
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Re: E' più difficile per gli uomini?
Classico mascellone
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Re: E' più difficile per gli uomini?
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A parte che il concetto di abilisimo dentro la famiglia non so che senso abbia. Cosa faccio, flexo al parente oncologici e/o con altri disturbi che il figlio avendone meno può provvedere alle cure? No, anche perchè se l'umore è basso non si è esenti dal litigio quotidiano Ma gli esempi estremi purtroppo son ecessari in sto luogo in cui si ignora ogni variabile Ma qui si guarda solo ai social e alle fogne di internet Poi le risposte piccate vengono postate in orario notturno quando la maggior parte dell'utenza non può rispondere/non è connessa In modo da lasciarle a muro come verità |
Re: E' più difficile per gli uomini?
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Re: E' più difficile per gli uomini?
Adesso ho capito perché il 60% delle donne under 30 sta con qualcuno mentre per gli uomini solo il 30% non è single...
Subito pensavo che i dati fossero sbagliati, ed invece no, è perché esiste una ristretta percentuale di uomini che sta con due, tre, quattro e più ragazze allo stesso tempo. In che merda di società viviamo... |
Re: E' più difficile per gli uomini?
No rogues, non è implicito, il punto è che essere inclusivi al massimo non è possibile. Scusami non ce l'ho con te ma ma con l'inclusività che esclude. È un concetto a me molto caro l'inclusione, che ho interiorizzato nel mio percorso e che quando diventa una forma mentis, rimane tale e non te lo togli più. Però ci sono e saranno sempre gli esclusi dai discorsi,dai concetti e dai programmi inclusivi. E in un mondo inclusivo, non staranno meglio, ma peggio. Bene per gli inclusi, male, anzi malissimo per gli esclusi, oggigiorno. Confortante che il mondo sia più accogliente di prima e le persone si accorgano dei disabili e dei disgraziati vari invece di nasconderli, ma se tutto quello che si dice e si fa sul tema non riguarda mai te, diventa sconforto alienante.
Poi sul fatto che tanta gente adulta sia ancora col paraocchi a guardare solo i fighi e i sani che vanno in viaggio trombano e postano sui social...Ah beh. Beati loro, vuol dire che non sono costretti a guardare la realtà e vivono in un mondo a parte, io di disgrazie e situazioni brutte ne sento tutti i giorni, ho anche i social ma non bastano a convincermi che là fuori è tutto magnifico tranne per qualche povero depresso che non ha accesso alla Gintoneria. Nei social comunque ci sono tante realtà, anche lì non è da demonizzare niente, ci sono un fottio di gruppi su malattie che aiutano a trovare "chi capisce", gruppi edificanti di scambio culturale , di formazione, di lavoro, di volontariato, di belle esperienze non Gintoniche, di buone notizie e belle realtà. É vero che si viene bombardati dal gossip e dalle minchiate, ma un po' si può selezionare. Uno vede quello che vuole vedere, generalmente. É una scelta, ma chi non osa mettersi in discussione non se ne prenderà mai la responsabilità, meglio sputare rancore e cercare solo i bias di conferma ignorando il resto. |
Re: E' più difficile per gli uomini?
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Re: E' più difficile per gli uomini?
2 allegato(i)
Un paio di pagine tratte dal libro "the game" di Richard La Ruina, un tizio che ha dato il primo bacio a 21 anni diventato poi un artista del rimorchio (o pick up artist per gli anglofoni).
Cioè sto qui era scemo forte, sta tizia gliela stava servendo su un piatto d'argento e lui è scappato a gambe levate. Una situazione del genere nel 2025, dopo che gli stramaledetti social hanno rovinato tutto e diverse donne stanno diventando asessuali e/o aromantiche, è pura fantascienza :mrgreen: |
Re: E' più difficile per gli uomini?
La maestra ormai è in paranoia vede gintonic anche dentro la brio blu
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Re: E' più difficile per gli uomini?
In questo video il buon Lorenzo dà consigli comunque migliori di molti corsi di seduzione :mrgreen:
https://youtu.be/Dtw8XgVrYJ8?si=-BsAN-QiwHxcLzK0 |
Re: E' più difficile per gli uomini?
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Ha peccato. |
Re: E' più difficile per gli uomini?
Ripropongo un grande classico tratto dalla Bibbia della RP
Ormai è giunto il momento di dirlo esplicitamente, senza tanti giri di parole: la vagina va tassata. Mi pare giusto così, dal momento che il pertugio femmineo si può considerare a tutti gli effetti un capitale idoneo a produrre ricchezza, nonché contemporaneamente un bene mobile di lusso, visto che spesso consente una vita facile e sfarzosa a chi la porta. Un minimo di contributo all’erario è doveroso. Abbiamo detto e ridetto fino alla nausea che la liberazione sessuale ha portato grossi danni alla nostra società e ha creato una situazione pesantemente sfavorevole per una grossa fetta di uomini, contemporaneamente dando un grosso vantaggio alle donne che, con la scusa del “la vagina è mia e ne faccio quello che voglio” ,hanno oggigiorno il potere di controllare il mercato di una delle risorse più importanti, ovvero il sesso. Grazie alla loro vagina le donne possono non solo ottenere gentilezze e trattamenti di favore, ma possono ottenere molteplici vantaggi economici e arricchirsi. Cullandosi sugli allori, per giustificare i propri privilegi non fanno altro che ripetere che “il sesso non è un diritto”. Ok, ma se il sesso non è un diritto bisogna prendere atto che è un privilegio, è un lusso. E quindi paghino per questo lusso di cui dispongono. Così come paga chi ha un’auto costosa, uno yacht o degli immobili. Visto che lo stupro è reato e di tornare in cucina come facevano le nostre nonne non ne hanno voglia, visto che ormai è evidente che la vogliono dare sempre agli stessi, come e quando vogliono, visto che continuano a parlare della loro vita sessuale in termini di utilizzo di un bene e non come comportamento responsabile all’interno di una società, rimane solo una cosa da fare, e cioè riconoscere il valore economico del loro bene-organo riproduttivo e tassarlo. E’ tempo di istituire l’ IRVAG – imposta regionale vaginale. Una tassa sulla vagina che servirà per pagare le prostitute agli uomini che non sono abbastanza attraenti per avere sesso gratis. Eh sì, perché si fa presto a dire che per risolvere il problema incel bisogna riaprire le case chiuse, ma poi le prostitute chi le paga? L’uomo medio ha comunque fondi limitati e non riuscirebbe mai ad avere la stessa vita sessuale di una donna senza dissanguarsi economicamente. Quindi è giusto che le prostitute siano le stesse donne che lo respingono a pagargliele. L’IRVAG non diventerà l’ennesimo strumento del fisco per tartassare i suoi cittadini, ma sarà solamente un piccolo, misero contributo che sicuramente le femministe saranno felici di dare in nome della parità che tanto si battono per perseguire. E che del resto farà arricchire pure le donne, o almeno quelle che decidono di darla per denaro. Naturalmente ci saranno da stabilire alcuni criteri per quantificare l’importo dovuto, che sarà calibrato sulla base del valore sessuale. Ci saranno ovviamente diversi scaglioni fiscali, o meglio ficali, perché per quanto qualunque donna faccia una vita da sogno rispetto al suo corrispettivo maschile, non è sicuramente giusto che una giovane e bella paghi come una vecchia cicciona obbrobriosa. Verrà istituita una commissione estetica, incaricata di valutare le future contribuenti (questo darà occasione anche anche di creare nuovi posti di lavoro). Il voto delle esaminate non verrà dato direttamente dai giudici ma verrà calcolato indirettamente sulla base delle singole preferenze che essi mostreranno nei confronti di una piuttosto che dell’altra donna. Si fissa l’imposta base, quella per la ragazza nella media, a 1000 euro annui. Le tipe da 5.5 pagano mille euro l’anno, ogni mezzo punto in più si pagano 500 euro in più. Ogni mezzo punto in meno si pagano 100 euro in meno. Il primo scaglione fiscale va dai 15 ai 24 anni, in seguito si paga il 2% in meno ogni anno. Le donne impegnate con pariestetici o inferiori godranno di benefici fiscali, ma naturalmente fingere di essere impegnati in una relazione mentre si è single verrà considerata a tutti gli effetti truffa i danni dello Stato. Alcuni esempi: Concettina è la classica napoletana piccola e scuretta. Ha 29 anni, è single ed è alta 160 cm per 60 kg (sovrappeso moderato). E’ una 5. Fa quindi una vita paradisiaca. 1000 euro. Si tolgono 100 euro per il mezzo punto e si riduce del 10% la somma (5 anni dopo i 24). Concettina pagherà 810 euro annui di IRVAG. Una cifra francamente risibile che non copre neppure il costo di tutti i vari cocktail che riesce a scroccare il week end nei locali ma che potrà fornire circa una dozzina di prestazioni sessuali ad un uomo discriminato. Pawlina è una fotomodella polacca di 19 anni, un bendiddio di ragazza 180 cm per 55 kg con occhi azzurri e capelli biondi. Voto 9. Single pure lei. Pawlina paga 1000+3500 = 4500 euro annui di IRVAG, perché non può beneficiare dello sgravio età e fidanzamento. Può sembrare ingiusto che ci sia una così poca differenza di tassazione tra il barilotto dell’esempio precedente e la dea baltoslava, ma bisogna anche considerare che le ragazze belle comunque portano ricchezza al Paese e piacevolezza estetica ai cittadini, e non vanno a compromettere il decoro urbano come quelle brutte, quindi è giusto che nel tassarle si tenga conto anche dei vantaggi che danno alla società e non solo dei loro privilegi individuali. |
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Re: E' più difficile per gli uomini?
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Re: E' più difficile per gli uomini?
Alla fine la risposta alla domanda del topic è molto più semplice e elementare di quanto si possa pensare, e non c'è bisogno di scrivere trattati filosofici a riguardo o starla a tirare così per le lunghe.
Basta fare una semplice prova empirica. Un uomo. Una donna. Nella media (estetica/economica/caratteriale), quindi non parliamo di bruttisimi, poverissimi o con problemi mentali seri. Dategli 24h di tempo per trovare una persona dell'altro sesso con cui passare una serata (non parlo necessariamente di sesso, anche una semplice passeggiata e/o cena e/o cinema). Vedete chi riuscirà prima a trovare compagnia... Se la donna non trova è perchè non vuole (per tremila motivi, anche validissimi dalla sua parte), ma non perchè non può. Ad esempio, se io chiedo a Xchè di uscire domani sera, al 99,999% lei mi dirà di no. Mentre se me lo chidesse lei io accetterei senza problemi. E' così che funziona il mondo, poi se vivo in una dimensione parallela e vedo le cose deformate, sarò schizofrenico io, che vi devo dire... :nonso: |
Re: E' più difficile per gli uomini?
Proprio ieri il mio alter ego femminile è stato contattato da tre uomini che volevano conoscermi...Il terzo devo dire che è stato parecchio insistente, ma alla fine sono riuscito...pardon riuscita a sfancularlo. Ora mi sento una vera baddie :D
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Re: E' più difficile per gli uomini?
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Re: E' più difficile per gli uomini?
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Tutti sti cosiddetti benefici femminili con me non funzionano. Nessuno mi offre niente, nessuno mi fa nessun tipo di favore. Mi sa che si sono dimenticati di inserirli su di me. Dovrò fare reclamo a qualcuno. |
Re: E' più difficile per gli uomini?
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Re: E' più difficile per gli uomini?
Oggi uno mi ha scritto dea posso venerarla? :D
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Re: E' più difficile per gli uomini?
Io proporrei l'introduzione del reato di "lamentela femminile non giustificata" con pene fino ad un anno di reclusione per tutte quelle donne che lamentano la mancanza di un partner pur non avendo alcun effettivo impedimento a trovarne uno!!:mrgreen:
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Re: E' più difficile per gli uomini?
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