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XL 11-10-2024 19:25

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2990267)
Eh...
Ho capito.
Ma anche in questo, cosa c'entra la psichiatria?
Cosa vorresti che facesse uno psichiatra?
Vorresti che ti desse una mano per andare a rubare?

E perché no visto che hanno la pretesa di aumentare il benessere (o abbassare il malessere) individuale? Se questo è lo scopo, a un ladro incallito l'aiuterebbero a star meglio. Ma non è questo lo scopo. Questo metto in evidenza. Poi fateci quel che vi pare.
Io posso anche essere contro il ladro, ma il punto è che io non è che favorisco il benessere di quella persona nel far questo, difendo i miei interessi e valori, a me è chiaro questo, a loro mi sa che non è chiaro oppure fanno finta di non capire.

A un tizio che vuol morire e poi si ammazza con sistemi dolorosi dopo che ha chiesto e richiesto una forma di eutanasia secondo te lo hanno aiutato a ridurre il malessere? Io penso proprio di no, hanno solo rivendicato certi loro valori contro il povero cristo che poi è morto soffrendo e poi dopo che è successa una cosa simile hanno pure la faccia da culo di dire "eh ma nessuno poteva fare niente se una persona vuole questo", ma quando mai.

Che siano onesti fino in fondo e tolgano di mezzo questi discorsi del cazzo relativi al benessere di chi "non vuole essere aiutato", sono solo discorsi ipocriti per me, se qualcuno è morto male o peggio è perché l'aiuto adatto a quella persona semplicemente non c'era e si continua a cercare di impedire che possa esserci.

Siamo tutti contro tutti, quindi bisogna vedere chi sta dalla parte di chi, soprattutto nel favorire il benessere individuale di chiunque.

In natura ci sono parassiti e quant'altro, quindi il benessere di un individuo va spesso a discapito di altri organismi e bisogna poi decidere il benessere di chi bisogna aumentare.

Ora dite che i miei discorsi sono deliranti e frutto della mia malattia, così si liquidano 'ste cose.

Che in pratica se io non ottengo, che so, una forma di successo letterario 'sta roba si sosterrà che è frutto di una malattia, non ha alcuna dignità di esistere, non è un punto di vista di una persona, ma solo espressione di una patologia del cazzo.

Voi minimizzate 'sta cosa, ma per me è una cosa gravissima.

Che rapporto ho con psichiatri psicologi e simili? Un rapporto parassitario, perché solo questo mi offrono e sfrutto 'sta roba a modo mio non condividendo davvero i loro scopi. Se mi danno soldi e altro glielo dico pure che so' malato, ma non è che poi ne sarò convinto davvero di queste stronzate.

Hor 11-10-2024 19:31

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Viste le tariffe che fanno certi psichiatri o psicologici, si potrebbe dire che comunque di furti se ne intendono già. :mrgreem:

Nightlights 11-10-2024 19:43

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990274)
E perché no visto che hanno la pretesa di aumentare il benessere individuale? Se questo è lo scopo, a un ladro l'aiuterebbero. Ma non è questo lo scopo.

Ma loro non hanno nessuna pretesa se non quella di farti stare bene.
Mentalmente.
Sei tu che scegli di andare in cura da loro.
Nessuno ti obbliga ad andarci.
Non capisco perché hai un opinione così negativa degli psichiatri.
Forse hai beccato gente che non fa bene il suo mestiere...

Keith 12-10-2024 00:38

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990274)

XL, se non hai genitori anziani da assistere e se non hai un contratto da lavoro a cui ottemperare, sei libero! Puoi fare della tua vita ciò che vuoi. Puoi costruirti una capanna sulla spiaggia e vivere di pesca. Puoi diventare un'artista di strada, puoi fare ciò che vuoi. Tanto se non hai niente da perdere puoi fare qualsiasi cosa, purché non si vada contro la legge, non si diventi degli anarchici, dei terroristi o dei fuorilegge, che questi mi stanno sulle balle, ma tolto questo puoi fare ciò che vuoi. Se hai la salute e la forza fisica te ne vai a vivere su una baita in montagna, sull'argine di un fiume, fai quello che vuoi.
io non ho una forte salute psico-fisica, e mi sento in dovere verso i miei genitori vecchi, altrimenti qualcosa di diverso avrei fatto ,tanto non lascio niente, non ho famiglia, non ho moglie, figli, niente, non ho niente da perdere.

XL 12-10-2024 03:48

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2990282)
Ma loro non hanno nessuna pretesa se non quella di farti stare bene.
Mentalmente.

Ma stare bene mentalmente che significa?
A me pare che si dà un significato diverso a questa cosa, è a monte che non ci troviamo. Se io dico che a vivere in certi modi mentalmente non sto bene e loro così mi rispondono, che dovrei vivere così perché secondo loro la mia mente così starebbe bene, come si risolve la cosa?
Per questo poi sfocia in un litigio la conversazione, perché secondo me c'è un conflitto di fondo che non vogliono vedere.

Io comunico "vedete che io così non sto bene" e la loro risposta è "no guarda che tu così dovresti star bene perché tizio, caio e sempronio stanno bene" come si può mai risolvere la cosa? :nonso:

Io secondo loro non dovrei proprio esistere o dovrei esistere bene in temini mentali nelle modalità che hanno in mente loro.
Mi metto sotto alla cascata faccio la meditazione e la vita poi dovrebbe starmi bene? Io avrei bisogno di una forma di comprensione ma quello che ottengo è incomprensione, vedo persone che mi dicono "guarda gli stili di vita e le opportunità che offre la realtà sono sufficienti a farti stare bene mentalmente", ma secondo me questa cosa non è affatto detto che sia vera, perché io esprimo proprio questa mancanza.

Inoltre lo vedo che questa mancanza la avvertono anche in altri, perché anche altre persone un posto nella realtà attuale dove star bene mentalmente non lo trovano all'interno degli stili di vita disponibili e abbordabili (sono la minoranza etichettata come folle, ma questa minoranza esiste). Quando parlo di stili di vita mi riferisco a quelli che vanno dall'uomo di successo fino al prete e a madre teresa di calcutta, gli asceti e così via (anche se poi non sono sempre tutti abbordabili da tutti, è relativa la cosa).
Ci sono persone che un posto nel mondo senza avvertire disagi elevati non lo trovano da nessuna parte.

Per usare una metafora è come se la realtà offrisse delle formine negative da occupare e queste persone la loro formina non riescono a piazzarla da nessuna parte perché la parte opportuna negativa da occupare non c'è proprio.

Se continuano ad esserci queste persone l'argomento secondo me errato che spiega la loro esistenza è questo: in realtà non dovrebbero esserci proprio già adesso e dovrebbero star bene già tutti mentalmente perché sono loro che non vogliono occupare le formine disponibili, noi psichiatri e psicologi, santoni, guru e vattelappesca, possediamo sistemi per incastrare tutte le formine negli spazi disponibili e la mente di tutti così starà bene e può stare bene.
Questo argomento ignora a monte queste mancanze e la sposta... Le sposta dove? Direttamente nella mente dei cosiddetti malati, che non solo stanno già male mentalmente ma devono sorbirsi anche quest'altra beffa, che in realtà dovrebbero star già bene mentalmente in relazione a quello che la realtà offre e che la loro percezione di queste mancanze (non interne ma che loro, i cosiddetti curanti, spostano subdolamente all'interno) è una malattia che loro (psichiatri ecc. ecc.) sanno curare e che i malati non vogliono ammettere di avere.

Si inventa un morbo interno alla mente quando la mancanza degli oggetti e stili di vita opportuni era esterna e separata dal soggetto, spostata così in termini teorici questa mancanza la si può curare direttamente nella mente continuando ad ignorare le mancanze che i malati "resistenti" e i folli segnalano e tentano di comunicare invano quando cercano ascolto nel cosiddetto spazio non giudicante, che viene offerto un po' subdolamente all'inizio per poter poi procedere nel condurre queste manovre del cazzo, perché esiste solo questo spazio-imbroglio dove si cerca di spostare e forzare certe cose nei modi che ho descritto.

E questa dello spazio non giudicante dove esprimersi è un'altra grandissima fesseria, loro non offrono davvero questo, e non c'è nemmeno l'intenzione a monte di offrire questo, ed è un'altra cosa che metto bene in evidenza.

Queste manovre cercano di portarle avanti in continuazione, io me ne accorgo quando parlo con loro, non sono scemo.
Anche quando esprimevo certe cose in terapia, la psicoterapeuta mi voleva convincere a scrivere un libro o roba simile in relazione al tema, ma io mica volevo diventare scrittore? Io dico a parole e comunico "sono incazzato perché mi manca il sale" e si vuol costruire su questa roba affermata altro che non c'entra nulla?! :nonso:
Se comunico che mi manca il sale, mi serve il sale! Non sto chiedendo di scrivere una poesia che ha per tema la mancanza del sale!

Il sistema che ignora queste comunicazioni e fa dell'espressione di certe mancanze una malattia interna al soggetto da "elaborare" e da curare è praticamente tutta la psichiatria, le psicoterapie, pratiche spirituali ecc. ecc.
C'è continuità tra religione, buddismo e quest'altra roba tipo psicoterapie e psichiatria.
Ed infatti le hanno inglobate e cercano di inglobarle 'ste cose all'interno delle "cure" con l'aggravante che le si vuol considerare scientifiche a torto visto che non sono tecniche per far qualcosa, contengono imperativi morali su come dovrebbero esser fatte le persone e su cosa sia il loro benessere mentale.

Per questo io sono critico nei confronti di questi sistemi, per me c'è una falla enorme che fa colare a picco tutto, ma non vogliono vederla.
E' una pretesa enorme far star bene mentalmente le persone e cercare di arrogarsi in modo definitivo in cosa debba consistere questo benessere mentale.

Clarice 12-10-2024 05:06

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2990282)
Ma loro non hanno nessuna pretesa se non quella di farti stare bene.
Mentalmente.
Sei tu che scegli di andare in cura da loro.
Nessuno ti obbliga ad andarci.
Non capisco perché hai un opinione così negativa degli psichiatri.
Forse hai beccato gente che non fa bene il suo mestiere...

Hai detto bene. La terapia è finalizzata al raggiungimento di un certo equilibrio mentale, ma non hanno alcuna pretesa di "guarirti".
Andando in terapia, non sono guarita dal disturbo di attacchi di panico con o senza agorafobia, ma posso dire di aver fatto enormi progressi nel gestirli.
Lo psichiatra mi ha sempre detto di non avere la bacchetta magica per guarirmi, però mi ha fornito degli strumenti molto validi per affrontare crisi d'ansia e attacchi di panico, facendomi riflettere su come siano i miei stessi pensieri disfunzionali ad alimentare l'ansia.

Barracrudo 12-10-2024 05:28

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Buon x te Clarice xo x correttezza dovresti specificare in totale quanto hai speso .. e che tipi di consigli... Xké la maggior parte si trovano tranquillamente su internet dei loro consigli e punti di vista

Clarice 12-10-2024 06:03

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da Barracrudo (Messaggio 2990343)
Buon x te Clarice xo x correttezza dovresti specificare in totale quanto hai speso .. e che tipi di consigli... Xké la maggior parte si trovano tranquillamente su internet dei loro consigli e punti di vista

Durante circa una decina di anni, non ho mai tenuto il conto esatto di quanto ho speso per i vari terapeuti.
Tu, però, sempre per correttezza, sei tenuto a non fare i conti in tasca ad altri.
Se parti già con il presupposto che questi "consigli" si possano trovare su internet, puoi rimanere comodamente a casa risparmiando tempo e denaro.

Barracrudo 12-10-2024 06:27

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Tu dici ha funzionato e ci credo sono contento x te nn è una battuta ma il punto e che ce da fare anche un riassunto di costi e benefici... Tu dici ti ha aiutato ma non sei guarita.. ci sta ti ripeto ma cmq rimangono dei dubbi sulla durata.. sappiamo i medici sono furbi e se ne approfittano un po' .. tu stessa hai detto nn sei guarita

Warlordmaniac 12-10-2024 08:46

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2990030)
Se ritieni di non aver nessun problema e che i pensieri che fai sono tutti corretti allora non ti serve andare dallo psicologo.

Come fa uno a pensare che i propri pensieri siano scorretti? E scorretti rispetto a quale regolamento di correttezza?

Cioè se io penso di fare schifo alle donne, non è che vado dallo psicologo e gli dico: "Guarda, ho il pensiero di fare schifo alle donne, vorrei intervenire su questo per modificarlo".
Lo dico in quanto è vero o in quanto è falso? Se per me è falso (che faccio schifo) allora non lo penso. Se per me è vero, allora che senso avrebbe pensare una cosa fuori dalla realtà? E soprattutto come faccio a credere in una cosa diversa dalla realtà?


Ho letto molti commenti, mi fa un po' specie vedere come degli utenti così in gamba e più normie di me abbiano avuto la necessità di andare in psicoterapia e prendere di medicine psichiatriche.

CamillePreakers 12-10-2024 13:23

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2990354)
Come fa uno a pensare che i propri pensieri siano scorretti? E scorretti rispetto a quale regolamento di correttezza?

Cioè se io penso di fare schifo alle donne, non è che vado dallo psicologo e gli dico: "Guarda, ho il pensiero di fare schifo alle donne, vorrei intervenire su questo per modificarlo".
Lo dico in quanto è vero o in quanto è falso? Se per me è falso (che faccio schifo) allora non lo penso. Se per me è vero, allora che senso avrebbe pensare una cosa fuori dalla realtà? E soprattutto come faccio a credere in una cosa diversa dalla realtà?


Ho letto molti commenti, mi fa un po' specie vedere come degli utenti così in gamba e più normie di me abbiano avuto la necessità di andare in psicoterapia e prendere di medicine psichiatriche.

Ci si può rendere conto che un certo pensiero è scorretto o disfunzionale ma avere difficoltà a sbarazzarsene comunque.
Pensa ad esempio alle anoressiche estreme che pesano 30 kg e rischiano di morire. Ne ho conosciute varie e sanno oggettivamente di essere sottopeso e che pesare 40 kg invece di 30 non le rende grasse, ma non sanno come uscire dai pensieri malsani che hanno sul peso e sul corpo. Ogni tanto ci si rivolge a uno psicologo perché si è già consapevoli di avere meccanismi malsani ma non si riescono ad interrompere, altre volte uno se ne rende conto andandoci.

Nightlights 12-10-2024 17:44

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2990354)
Come fa uno a pensare che i propri pensieri siano scorretti? E scorretti rispetto a quale regolamento di correttezza?



Cioè se io penso di fare schifo alle donne, non è che vado dallo psicologo e gli dico: "Guarda, ho il pensiero di fare schifo alle donne, vorrei intervenire su questo per modificarlo".

Lo dico in quanto è vero o in quanto è falso? Se per me è falso (che faccio schifo) allora non lo penso. Se per me è vero, allora che senso avrebbe pensare una cosa fuori dalla realtà? E soprattutto come faccio a credere in una cosa diversa dalla realtà?





Ho letto molti commenti, mi fa un po' specie vedere come degli utenti così in gamba e più normie di me abbiano avuto la necessità di andare in psicoterapia e prendere di medicine psichiatriche.

Più che scorretti, il termine giusto è disfunzionali, come dice Camille.
Nel senso che: se ritieni di avere un pensiero disfunzionale, che peggiora la tua qualità di vita, che vorresti modificare ma non ci riesci, ti rivolgi a loro per tentare di modificarlo.

Barracrudo 13-10-2024 10:17

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da CamillePreakers (Messaggio 2990420)
Ci si può rendere conto che un certo pensiero è scorretto o disfunzionale ma avere difficoltà a sbarazzarsene comunque.
Pensa ad esempio alle anoressiche estreme che pesano 30 kg e rischiano di morire. Ne ho conosciute varie e sanno oggettivamente di essere sottopeso e che pesare 40 kg invece di 30 non le rende grasse, ma non sanno come uscire dai pensieri malsani che hanno sul peso e sul corpo. Ogni tanto ci si rivolge a uno psicologo perché si è già consapevoli di avere meccanismi malsani ma non si riescono ad interrompere, altre volte uno se ne rende conto andandoci.

Rimane xo il fatto che se sei anoressico devi mangiare.. se sei obeso devi mangiare meno.. se sei drogato devi smettere di prendere droghe.. se sei senza amici devi trovarti amici.. se sei senza una relazione sentimentale devi trovare una relazione sentimentale e così via... Queste sono cose concrete.. mentre ansia e depressione x dire nn puoi dire devi essere meno ansioso e devi essere più felice

rogues 13-10-2024 10:18

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Non proprio, nel senso che per quanto siano capitate circostanze fastidiose negli ultimi anni, non posso certo imputare a psicologi e psichiatri la mia situazione, trattandosi di figure esterne sporadiche, entrate molto tardi nella mia vita - quando già c'erano problemi causati da altro

Purtroppo delegare tutto all'esterno a volte è un problema, ritrovarsi magari a trent'anni con la mentalità da "joker" in balìa del sistema è una situazione che si autoalimenta, perchè non prende controllo diretto delle proprie cose
Per me la guarigione, seppur arrancando, è ripartita dalla gestione personale. Se aspettavo psicologi e psichiatri (taluni sono soggetti imbarazzanti) purtroppo non ne uscivo più. Non hanno lo stesso senso del tempo del paziente, e molti hanno un percorso formativo "tranquillo", si mettono in studio subito dopo il tirocinio quindi purtroppo non hanno idea di come sia il resto del mondo del lavoro, ad esempio. A volte manifestano scarso senso pratico, se il paziente parla di questioni concrete loro la ributtano sul metodo psicologico

CamillePreakers 13-10-2024 10:57

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da Barracrudo (Messaggio 2990575)
Rimane xo il fatto che se sei anoressico devi mangiare.. se sei obeso devi mangiare meno.. se sei drogato devi smettere di prendere droghe.. se sei senza amici devi trovarti amici.. se sei senza una relazione sentimentale devi trovare una relazione sentimentale e così via... Queste sono cose concrete.. mentre ansia e depressione x dire nn puoi dire devi essere meno ansioso e devi essere più felice

Il punto, ed il motivo per cui in genere si ha bisogno di un aiuto esterno, non è tanto il COSA ma il come.

Gufetto 13-10-2024 11:58

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Litigare è uno sforzo mentale, in vita mia mai litigato, anche perché in un litigio devi prevalere ed io alla fine prendo sempre il torto...i litigi sono una gara di caratteri, figurarsi un fantozzi come me...
Figurarsi farlo con uno psicologo...

Più che litigare basta fare una segnalazione all'orgine degli psicologi. Io avevo uno psicologo che mi ha mollato facendomi quello che viene chiamato "ghosting", mi mandava messaggi annullando appuntamenti con svariate scuse, febbre, impegni improvvisi, e alla fine più nulla. Ho scritto via mail all'ordine degli psicologi della regione per segnalare il comportamento che contravveniva ad un articolo dell'ordine, mi risposero..ma poi ho desistito nell'andare avanti. Pensavo anche ad una recensione negativa online...

XL 14-10-2024 09:28

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2990456)
Più che scorretti, il termine giusto è disfunzionali, come dice Camille.
Nel senso che: se ritieni di avere un pensiero disfunzionale, che peggiora la tua qualità di vita, che vorresti modificare ma non ci riesci, ti rivolgi a loro per tentare di modificarlo.

Ma se tu pensi che una cosa sia vera, che senso ha modificare un pensiero che tu credi vero anche se tu pensi poi che se credessi altro staresti bene? :nonso:
E' questa la cosa un po' insensata per me, tu già devi pensare sia falso questo pensiero, perché poi può essere anche vero che se non pensi questa cosa stai meglio.
Ad esempio se so che prima o poi invecchio e va tutto a puttane è ovvio che questo pensiero non mi fa stare poi tanto bene... Che faccio allora? Vado dallo psicoterapeuta e gli chiedo di non crederci più a questa cosa? Che resterò sempre giovane e integro?
Devo deperire ma facciamo finta di niente, che la cosa a me stia bene?
Come si risolve questa cosa? Non pensandoci tanto, distraendosi?
E devo andare da 'ste teste di cazzo per fare 'sta cosa?

Non riesco ad afferrare il senso di tutto questo, che si stia meglio magari è vero e lo credo pure io che se uno ignora che deve fare una brutta fine sta meglio, ma lo stesso mi sembra un mezzo imbroglio.

Nightlights 14-10-2024 10:12

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990739)
Ma se tu pensi che una cosa sia vera, che senso ha modificare un pensiero che tu credi vero anche se tu pensi poi che se credessi altro staresti bene? :nonso:

I pensieri sono veri, ma in qualche caso possono portare ad autoconvinzioni ingigantite dalla propria mente che portano a comportamenti disfunzionali.
Ti faccio un esempio (che riguarda me): io ho un carattere che mi porta a ricercare la solitudine molte volte.
E questa è una cosa oggettiva.
Cosa mi succede? Che talvolta questa cosa innesca altri pensieri, del tipo:
"Avendo questo carattere non sono tagliato per le relazioni"
"Non piacerò mai a nessuno".
Questi pensieri non hanno effettivo riscontro all'esterno, da fuori tutte le persone che conosco mi dicono che non sembra che io la veda così.
Eppure questi pensieri li faccio.
In questo senso questi pensieri sono disfunzionali.
Se do ascolto a questi pensieri comincio ad avere un comportamento autosabotante, perché mi autoconvinco di queste cose e mi taglio fuori da solo.
Questo è un tipico caso in cui è molto consigliata una psicoterapia.
(Poi io ho provato a farla ma non mi è stata di aiuto in questo, ho lavorato su questa cosa autonomamente leggendo libri di psicologia, ma questa è un altra storia).

CamillePreakers 14-10-2024 14:37

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990739)
Ma se tu pensi che una cosa sia vera, che senso ha modificare un pensiero che tu credi vero anche se tu pensi poi che se credessi altro staresti bene? :nonso:
E' questa la cosa un po' insensata per me, tu già devi pensare sia falso questo pensiero, perché poi può essere anche vero che se non pensi questa cosa stai meglio.
Ad esempio se so che prima o poi invecchio e va tutto a puttane è ovvio che questo pensiero non mi fa stare poi tanto bene... Che faccio allora? Vado dallo psicoterapeuta e gli chiedo di non crederci più a questa cosa? Che resterò sempre giovane e integro?
Devo deperire ma facciamo finta di niente, che la cosa a me stia bene?
Come si risolve questa cosa? Non pensandoci tanto, distraendosi?
E devo andare da 'ste teste di cazzo per fare 'sta cosa?

Non riesco ad afferrare il senso di tutto questo, che si stia meglio magari è vero e lo credo pure io che se uno ignora che deve fare una brutta fine sta meglio, ma lo stesso mi sembra un mezzo imbroglio.

Nel caso del pensiero che hai detto se è una cosa che ti ossessiona e che ti rovina la vita nel presente lo psicologo non tenta di convincerti che non è vero che non invecchierai e non morirai ma tenta di aiutarti a trovare delle strategie per non pensarci.
Detto questo, non è che quando entri nello studio di un terapeuta firmi un contratto con il sangue che recita ''cambierò tutti i miei pensieri'', ma semplicemente, parlando con un'altra persona che vede te e la tua situazione da fuori POTRESTI cambiare idea su alcune cose. Come immagino che ti sarà capitato di cambiare idea da solo in passato, no? Se lo psicologo riesce a farti vedere ad esempio che il pensiero ''sono l'uomo più brutto d'italia'' è un attimo esagerato e ti senti meglio, non è un imbroglio, semplicemente hai cambiato idea.

Nessuno di noi ha una visione completamente corretta e imparziale delle cose e dialogare con un'altra persona dei nostri pensieri e delle nostre paure può avere come risultato di capire che su alcune cose si esagera/si contribuisce ai propri mali, perché l'altra persona ha un punto di vista diverso. Un processo simile avviene in terapia, solo che è più ''mirato''. Non ha senso comunque precludersi la possibilità di cambiare idea.

XL 14-10-2024 15:03

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da CamillePreakers (Messaggio 2990772)
Nel caso del pensiero che hai detto se è una cosa che ti ossessiona e che ti rovina la vita nel presente lo psicologo non tenta di convincerti che non è vero che non invecchierai e non morirai ma tenta di aiutarti a trovare delle strategie per non pensarci.
Detto questo, non è che quando entri nello studio di un terapeuta firmi un contratto con il sangue che recita ''cambierò tutti i miei pensieri'', ma semplicemente, parlando con un'altra persona che vede te e la tua situazione da fuori POTRESTI cambiare idea su alcune cose. Come immagino che ti sarà capitato di cambiare idea da solo in passato, no? Se lo psicologo riesce a farti vedere ad esempio che il pensiero ''sono l'uomo più brutto d'italia'' è un attimo esagerato e ti senti meglio, non è un imbroglio, semplicemente hai cambiato idea.

Nessuno di noi ha una visione completamente corretta e imparziale delle cose e dialogare con un'altra persona dei nostri pensieri e delle nostre paure può avere come risultato di capire che su alcune cose si esagera/si contribuisce ai propri mali, perché l'altra persona ha un punto di vista diverso. Un processo simile avviene in terapia, solo che è più ''mirato''. Non ha senso comunque precludersi la possibilità di cambiare idea.

Ma se a me il punto di vista diverso "me pare na srtrunzat" e glelo dico, come prosegue il discorso?
Ad esempio mi son messo a parlare con i testimoni di geova sull'esistenz di dio e questi "eh ma chi è che ha costruito tutto?" E gli ho detto "e chi è che ha costruito dio?" Poi si pone lo stesso problema che vogliono risolvere mettendo in mezzo 'sta puttanata. Pe giustificare l'esistenza di A si fa esistere un'altra entità B che non ha giustificazione che ha creato A, tanto valeva lasciare A (il mondo) senza giustificazione, questo c'è e basta.
E' solo un esempio tra altri.

CamillePreakers 14-10-2024 15:18

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990776)
Ma se a me il punto di vista diverso "me pare na srtrunzat" e glelo dico, come prosegue il discorso?
Ad esempio mi son messo a parlare con i testimoni di geova sull'esistenz di dio e questi "eh ma chi è che ha costruito tutto?" E gli ho detto "e chi è che ha costruito dio?" Poi si pone lo stesso problema che vogliono risolvere mettendo in mezzo 'sta puttanata. Pe giustificare l'esistenza di A si fa esistere un'altra entità B che non ha giustificazione che ha creato A, tanto valeva lasciare A (il mondo) senza giustificazione, questo c'è e basta.
E' solo un esempio tra altri.

Non ti posso dire come continuerebbe il dialogo, dovresti avere il dialogo con lo psicologo per saperlo. Detto questo, non è paragonabile al discorso su dio e avere solo pensieri che reputi verità assolute non è l'unica opzione possibile.

XL 14-10-2024 15:43

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da CamillePreakers (Messaggio 2990777)
Non ti posso dire come continuerebbe il dialogo, dovresti avere il dialogo con lo psicologo per saperlo. Detto questo, non è paragonabile al discorso su dio e avere solo pensieri che reputi verità assolute non è l'unica opzione possibile.

Ma il discorso è analogo se sai che c'è un'entità che ti può salvare e così via di sicuro stai meglio, ma non puoi convincerti di una cosa che credi falsa per star meglio, è una cosa abbastanza insensata per me.
Oppure che so ci pensi meno? Ti distrai con altro? E' un'altra cosa insensata, a me sta a cuore fare certe cose con una donna che sia consenziente che mi piaccia davvero, non ci riesco, non posso avere certe cose e certe relazioni se non a costo di... E mi occupo di altro?
Ma se a me altro non mi interessa davvero?
Che senso ha?
Nessuno, ecco che senso ha tutta 'sta pantomima, sono tutte soluzioni (finte soluzioni) che non mi convincono per niente.
Vado là per parlare di cosa? Questo? A me pare una cosa un po' inutile, sti discorsi me li son fatti già da solo e riesco a prevedere già cosa mi diranno prima che aprano bocca.
Mi fanno vedere sempre le vite di questi "eroi", ma io comunque non ci vorrei vivere così, non sono un esempio per me, non mi piace la loro esistenza, e non li invidio.
Invidio chi ha molto e non fa un cazzo e non chi non ha niente e fatica a buttar giù bocconi amari col sorriso sulla faccia.
L'unica cosa utile che per me possono fare è ricevere le mie lamentele, e sopportarle nell'impotenza più totale divenendo complici della mia "malattia" perché non è affatto una "malattia", senza restituirmi questi discorsi del cazzo, perché so farmeli anche da solo.

CamillePreakers 14-10-2024 15:45

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990781)
Ma il discorso è analogo se sai che c'è un'entità che ti può salvare e così via di sicuro stai meglio, ma non puoi convincerti di una cosa che credi falsa per star meglio, è una cosa abbastanza insensata per me.
Oppure che so ci pensi meno, ti distrai con altro, è un'altra cosa insensata, a me sta a cuore stare con una donna che mi piace davvero non ci riesco non posso avere certe cose e certe relazioni e mi occupo di altro?
Ma se a me altro non interessa davvero?
Che senso ha?
Nessuno, sono tutte soluzioni che a me non convincono per niente.

Il punto dell'altro post è che non ti convinci di una cosa che credi insensata, puoi renderti conto che è effettivamente corretta. Tu che soluzioni hai?

XL 14-10-2024 16:50

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
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Originariamente inviata da CamillePreakers (Messaggio 2990782)
Il punto dell'altro post è che non ti convinci di una cosa che credi insensata, puoi renderti conto che è effettivamente corretta. Tu che soluzioni hai?

Nessuna, penso non ci sia, è una merda e basta, e quindi non c'è nulla da risolvere, c'è un'esistenza da vivere che non mi piace e c'è da star male. Al limite ci possono essere soluzioni magiche, se c'è un mago che sa praticare la magia davvero risolverebbe qualcosa, ma non mi pare di conoscerne di maghi che non sono imbroglioni.
In linea di principio basterebbe che certe persone facessero certe cose, ma non vogliono farle e quindi rimane lo stesso in piedi tutto.

Io quando qualcuno si lamenta di una serie di cose non so proprio cosa dirgli, non so cosa dire a me stesso, e sinceramente non ho nemmeno idea di cosa potrebbe dirmi qualcun altro che sia davvero diverso dai discorsi consolatori triti e ritriti già presenti.

A me aiuterebbe più un pompino che un discorso, e non scherzo. Ma anche altre forme di contatto fisico forse mi farebbero sentir meglio, ma in genere costa alle persone far queste cose rispetto al dire quattro parole in croce, le solite.

Se andassi da una psicoterapeuta e questa invece di fare i soliti discorsi facesse una cosa simile mi spiazzerebbe davvero, questo sì che sarebbe qualcosa di veramente diverso e assurdo, ma non capita, tutto è incasellato nel solito copione, parlare con loro è come leggere la sceneggiatura di un film di merda, dove si capisce dall'inizio dove vuole andare a parare; quando un tizio come me parla con loro, precisiamo, perché un paziente figo è possibile che se lo scopano... è capitato e capita.

Ho trovato un po' utili solo le terapie di gruppo, almeno vedi qualcun altro con cui hai una remota possibilità di instaurare qualche legame visto che loro li vedi in seduta un'ora per sorbirti i loro sermoni e poi mai più. Della psicoterapia individuale salvo solo la possibilità di sfogo e di essere in linea di principio compresi se anche lo psicoterapeuta condivide davvero l'impotenza totale contro il male della vita, il resto per me è inutile.

Cose veramente diverse da quelle che conosco già io non ne vedo in questa roba, non aggiunge nulla di diverso dal solito frastuoni di merda di fondo della mia esistenza.

Mi vogliono aiutare tutti con le parole, ma a me le parole sinceramente non servono, tenetevele. O mi offrite qualcosa di veramente diverso che abbia un qualche valore per me rispetto a quel che mi aspetto già dall'esistenza, o non penso proprio che potrete mai aiutarmi. Se il comportamento di sta gente contraddicesse l'incasellamento del dare e avere che mi aspetto, questo sì che mi farebbe modificare certe idee, ma non succede. Vogliono persuadermi che la mia esistenza va bene così, con quatrro stronzate, ma non funziona con me.

Confusion 14-10-2024 17:25

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Vi racconto la mia esperienza giacché ci sono.
Ho fatto varie terapie dai 20 anni a oggi, ma l’esperienza più scioccante è stata una terapeuta online 4 anni fa con la quale alla 5-6 seduta venne fuori l’argomento delle fantasie suicidarie.

Dopo avermi fatto la ramanzina sulla vita che è un dono e che se mai morissi farei soffrirei i miei familiari ha detto testuali parole:

“Se un giorno proprio non vedi via d’uscita almeno fallo sembrare un incidente.”

Ricordo ancora la schermata con lei serissima e io sconvolto. Dopo quell’uscita ovviamente ho chiuso il computer e non ci sono tornato mai più. Penso che potrei anche denunciarla ma sinceramente per ora non me la sono sentita.

Quando ho raccontato questa esperienza ad alcuni amici fidati e al mio terapeuta attuale ho sempre riscontrato stupore e forte empatia nei miei confronti. Fatta eccezione per una psicanalista (anche lei online) che ho provato per 3-4 volte che al riferire questa mia storia non ha battuto ciglio e l’ha giustificata dicendo che probabilmente era un modo carino di dirmi che non eravamo un match (😳😳😳).

Morale della favola anche quest’ultima era una stronza tanto quanto la stronza che aveva giustificato. Giudicante, di parte, poco professionale e alla fine ci ho litigato perche mi ha fatto una pressione non giustificata per il pagamento (davvero assurda Perche avrei pagato il giorno stesso… mi ha tempestato di vocali urlanti e isterici). Quindi ho chiuso anche con lei.

Nightlights 14-10-2024 17:28

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990788)
A me aiuterebbe più un pompino che un discorso, e non scherzo.

Ma allora che cazzo stai qui a parlare male della psicologia e della psichiatria.
Sai già dove andare, inutile che te lo dica...
Basta che paghi...
:mrgreen:

muttley 14-10-2024 18:07

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Ci vorrebbe una psicologa che ti fa i boccaponci...potrebbe essere un'idea per una nuova figura professionale, un po' ibrida ma molto redditizia.

XL 14-10-2024 20:46

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
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Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2990793)
Ma allora che cazzo stai qui a parlare male della psicologia e della psichiatria.
Sai già dove andare, inutile che te lo dica...
Basta che paghi...
:mrgreen:

E no, perché anche questo ricalcherebbe il solito copione, vedi che non hai capito nulla anche tu?
Mi spiazzerebbe pagare una prostituta per certe cose? No, mi spiazzerebbe ricevere cose simili in altri ambiti in modo inaspettato, penserei che le cose funzionano in modo diverso da quel che mi aspetto, che qualcuno capisce la mia frustrazione e fa qualcosa per me davvero.
Invece tutto dimostra quello che temo e che mi fa schifo, che devo starmene al posto mio, e se non voglio starci devo riuscire a pagare tutto con le solite cose odiose. La vita me la fa e farà pagare sempre e io negli interventi di sti stronzi (stronzi perché? Perché por loro sta cosa dovrebbe andarmi naturalmente bene!) soluzioni a questo malanno non ne vedo.

Nightlights 14-10-2024 20:52

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990834)
E no, perché anche questo ricalcherebbe il solito copione, vedi che non hai capito nulla anche tu?
Mi spiazzerebbe pagare una prostituta per un pompino? No, mi spiazzerebbe ricevere cose simili in altri ambiti in modo inaspettato, penserei che le cose funzionano in modo diverso da quel che mi aspetto.

Onestamente non riesco a capire cosa tu cerchi nella figura di uno psicologo, a parte criticarli

XL 14-10-2024 21:08

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
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Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2990836)
Onestamente non riesco a capire cosa tu cerchi nella figura di uno psicologo, a parte criticarli

Nella figura dello psicologo ti ho detto che cerco una comprensione completa dell'impotenza, uno che mi dicesse hai ragione, ma davvero, mi capirebbe e mi sentirei meno solo potendomi lamentare indefinitamente con qualcuno. Secondo me la psicologia a parole oltre a far questo per me è inutile, dovrebbe sfociare in azioni più concrete, e ho fatto un esempio.
Mi sembra di essere stato chiaro. Dite che non capite, ma invece io sono stato abbastanza chiaro.
Sarebbe una professione che manda in rovina se volessero aiutare tutti davvero, aiutare costa, costa tantissimo, quindi se si aiuta si perde molto e bisogna perdere molto... Che si vuole aiutare a buon mercato? Non si può per me, o si aiuta e si perde molto o non si aiuta. Per questo non c'è davvero aiuto alla fine perché questi vogliono pure camparci con queste cose, si vorrebbe aiutare spendendo poco, quattro parole in cambio di molti soldi, ed è una cosa che per me non regge. E' paradossale fare dell'aiuto una professione che rende, se rende non è più aiuto davvero.
L'aiuto di cui necessitano le persone non c'è e non ci può essere.
La figura del terapeuta che parla, dialoga, è una figura inutile per me per arginare il malessere legato alla vita. A me servirebbe altro, ma sempre poi di una cura che ha effetti sulla mente si tratta. L'unico terapeuta dialogante minimamente utile per me sarebbe quello che riconoscesse come vera questa cosa nei miei confronti, gli altri sono totalmente inutili. Il terapeuta dialogante minimamente utile sarebbe quello che ammettesse onestamente che il suo dialogo è impotente e serve altro. Il terapeuta davvero utile è quello che ha mezzi concreti per colmare almeno in parte le mancanze relative al dialogo e li impieghi questi mezzi.
Si impone ai terapeuti di non agire, mentre per me devono agire, se un tizio è solo e non ha amici che diventi il terapeuta suo amico e se lo sorbisca lui visto che nessuno vuole starci con quella persona. Che vuole far star meglio qualcuno solo parlando? Agisca e ci rimetta davvero in prima persona, se vuole aiutare, poi se ci vogliono sempre abbuffare tutti di chiacchiere, che si continui così, ma io non li seguo e non voglio seguirli.
Io stesso per aiutare delle persone dovrei fare cose concrete, non parlare, non è che aiuto parlando, se voglio aiutare devo per forza fare altro, ma io stesso poi non voglio, quindi alla fine questo difetto è talmente radicato che non se ne può mai uscire, la terapia dei malanni della vita non c'è e non ci può essere perché nessuno sarebbe mai ben disposto ad investire a vuoto ed in cambio di nulla.
Quindi l'unico terapeuta dialogante utile è quello che ammettesse che il dialogo sia inutile su tutti gli altri fronti, l'unica cosa utile che può fare è ammettere la propria impotenza dicendo che in fin dei conti con le parole non può fare nulla davvero, lascia tutto così com'è, questa condivisione di impotenza è l'unica cosa utile che può fare fornendo uno spazio relativo ad uno sfogo senza fine che continuerà a rilevare mancanze e che non porterà a nulla, perché non può portare a nulla.
Le mancanze il dialogo non le colma, serve altro, e se chi fornisce aiuto - a chi non è capace di comlmare queste mancanze - non le colma lui stesso, almeno in parte, non può aiutare davvero nessuno.

Nightlights 14-10-2024 21:17

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990838)
Nella figura dello psicologo ti ho detto che cerco una comprensione completa dell'impotenza, uno che mi dicesse hai ragione, ma davvero, mi capirebbe e mi sentirei meno solo potendomi lamentare indefinitamente con qualcuno.

Puoi benissimo impostare i colloqui in questo modo se lo fai presente e lo ritieni terapeutico.
Solo che non risolvi nulla (ammesso che stai cercando di risolvere qualcosa), ottieni solo comprensione e qualcuno che ti dice sempre si hai ragione :pensando:

XL 15-10-2024 06:17

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
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Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2990840)
Puoi benissimo impostare i colloqui in questo modo se lo fai presente e lo ritieni terapeutico.
Solo che non risolvi nulla (ammesso che stai cercando di risolvere qualcosa), ottieni solo comprensione e qualcuno che ti dice sempre si hai ragione :pensando:

Ma quello che vorrei ottenere non posso ottenerlo con un dialogo, è questo che non capite, impostare diversamente le cose è semplicemente inutile, non è che se imposto diversamente le cose un dialogo che non può darmi quello che mi manca me lo darà, è una cosa insensata.

Se non altro parlo con qualcuno che riconosce davvero queste mancanze e mi sento meno solo e non coglionato perché non cerca di tradurle in mancanze di altro tipo subdolamente.

Ma comunque non basta impostare le cose così ci deve credere anche lui/lei che le cose stanno così, se ci crede dovrà agire di conseguenza, non mimare una condivisione falsa.

Anche l'idea di "impostare le cose così" è tipico di queste psicoterapie di merda, non è che si possono impostare certe cose, bisogna crederci davvero, non è una recita e non può essere una recita riconoscere quest'impotenza del dialogo, riconoscere le mancanze e sapere che non si possiede e si vuol far nulla per colmarle, quindi ammettere che non si può e vuole essere di aiuto davvero se si usano solo le parole.

L'amore che manca a questa o quella persona qualcun altro dovrà darlo davvero secondo me, bisognerà riconoscere l'incurabilità senza questa aggiunta che manca e forse mancherà sempre, non basta un dialogo che esorti ad autoamarsi, è semplicemente ridicolo, non bastano le parole, l'unico dialogo di aiuto sensato è un discorso che svilisca il dialogo stesso e dichiari la sua inutilità nel colmare queste mancanze, perché solo qualcos'altro che sia esterno al soggetto stesso potrà colmarle (in minima parte o completamente), nessun discorso potrà sostituirsi a questa aggiunta esterna per me.

Aiuta in minima parte questa condivisione dell'impotenza del linguaggio, ma è l'unica cosa che si può fare con un dialogo senza perculare le persone sostenendo che le si aiuterà sapendo che non si può aiutare davvero nessuno solo con le parole, dato che qualcun altro, oltre a richiedente aiuto, dovrà fare concretamente qualcosa; se parlano tutti nessun altro agirà mai in tal senso.

Quando attaccano con la retorica del "tu non ti vuoi bene" bisognerebbe menarli, ma veramente.

Nightlights 15-10-2024 08:34

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990885)
riconoscere quest'impotenza del dialogo, riconoscere le mancanze e sapere che non si possiede e si vuol far nulla per colmarle

Con questi presupposti non ha proprio senso andare in psicoterapia.
Questo però non vuol dire che siccome per te è inutile è inutile anche per tutti gli altri.

CamillePreakers 15-10-2024 08:44

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Secondo me XL tu confondi il ruolo dello psicologo con quello dell'assistente sociale.
E' l'assistente sociale che (per fare un esempio) può indirizzarti per ottenere la pensione di invalidità o accedere a sistemi di assistenza pratici, anche se tuttavia queste cose in italia sono molto carenti e non possono prendere tutto, né coprire tutto.
Ma quello che non capisco è perché li critichi così accanitamente se semplicemente non è l'aiuto che cerchi, anzi, di base, non cerchi un aiuto, ma solo lamentarti all'infinito. Cioè, non andarci e basta. Io credo che l'ipnosi o l'omeopatia siano cazzate ad esempio, ma non perdo tempo a criticarle COSI tanto, semplicemente non ci vado e fine.

XL 15-10-2024 12:10

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
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Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2990891)
Con questi presupposti non ha proprio senso andare in psicoterapia.
Questo però non vuol dire che siccome per te è inutile è inutile anche per tutti gli altri.

Non sono inutili per tutti gli altri manco la religione, le sigarette e così via, ma non è che poi altri non possono dire che sono cose dannose, non credo nel loro senso di guarigione e benessere e ci vado contro.
Loro dicono che i miei problemi in realtà sono quelli che sostengono e io faccio lo stesso rovesciando le cose... Sono uno contro tutti? Non mi frega nulla.

CamillePreakers 15-10-2024 12:17

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990905)
Non sono inutili per tutti gli altri manco la religione, le sigarette e così via, ma non è che poi altri non possono dire che sono cose dannose, non credo nel loro senso di guarigione e benessere e ci vado contro.
Loro dicono che i miei problemi in realtà sono quelli che sostengono e io faccio lo stesso rovesciando le cose... Sono uno contro tutti? Non mi frega nulla.

Come fanno a dirti che i tuoi problemi sono diversi da quelli che sostieni tu se neanche ci vai? Se non ci vai non possono sostenere nulla. Non ti parlano.

Nightlights 15-10-2024 12:19

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990905)
Non sono inutili per tutti gli altri manco la religione, le sigarette e così via, ma non è che poi altri non possono dire che sono cose dannose, non credo nel loro senso di guarigione e benessere e ci vado contro.

Ah va beh allora se la mettiamo così sono solo opinioni.
Tu dici che sono cose dannose, a me i farmaci hanno fatto guarire.
Questione di punti di vista...

XL 15-10-2024 12:20

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da CamillePreakers (Messaggio 2990906)
Come fanno a dirti che i tuoi problemi sono diversi da quelli che sostieni tu se neanche ci vai? Se non ci vai non possono sostenere nulla. Non ti parlano.

Posso sostenerlo perché loro si aspettano un mio cambiamento non un cambiamento di qualcosa di esterno a me, se il problema è fondamentalmente esterno pur non andandoci finiscono tutti nello stesso mucchio questi interventi nell'identificarlo come interno.
Ripeto le mancanze sono estene non interne al soggetto! E tutti questi interventi tendono ad internalizzarle!!!
La mancanza di certe cose assenti viene ridefinita come "vuoto incolmabile" e roba simile, ma prima di dire che sia incolmabile questo vuoto, tu dammele certe cose, e vediamo se non si colma!?

Questi interventi sono simili, ripeto io capisco già subito prima che aprano bocca dove vogliono andare a parare.

Già il fatto che si responsabilizzi una persona secondo tutti i loro discorsi la dice lunga su come hanno impostato le cose.

CamillePreakers 15-10-2024 12:26

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
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Originariamente inviata da XL (Messaggio 2990908)
Posso sostenerlo perché loro si aspettano un mio cambiamento non un cambiamento di qualcosa di esterno a me, se il problema è fondamentalmente esterno pur non andandoci finiscono tutti nello stesso mucchio questi interventi nell'identificarlo come interno.
Ripeto le mancanze sono estene non interne al soggetto! E tutti questi interventi tendono ad internalizzarle!!!
La mancanza di certe cose assenti viene ridefinita come "vuoto incolmabile", ma prima di dire che sia incolmabile questa cosa, tu dammele certe cose e vediamo se non si colna!?
Questi interventi sono simili, ripeto io capisco già subito prima che aprano bocca dove vogliono andare a parare.

Ma nessuno si aspetta nulla da te. A meno che tu non sia un bambino o che tu non faccia gesti estremi che ti potrebbero far finire in TSO, nessuno si aspetta niente da te se non ci vai. Se ti rivolgi a uno psicologo, ovviamente ti proverà ad aiutare promuovendo un tuo cambiamento, visto che sul mondo esterno non possono agire. Ma neanche in tutti i casi, ci sono scuole di terapia come la psicoanalisi o la psicodinamica vecchio stile in cui non danno consigli di nessun tipo manco se glielo chiedi tu personalmente. Se non ci vuoi andare non ci andare, nessuno ti viene a cercare sotto casa e nessuno si aspetta niente. Purché tu non rompa le palle o non faccia gesti estremi a nessuno frega nulla se non vuoi cambiare.

XL 15-10-2024 14:53

Re: Litigi con psicologi e psichiatri
 
Quote:

Originariamente inviata da CamillePreakers (Messaggio 2990910)
Ma nessuno si aspetta nulla da te. A meno che tu non sia un bambino o che tu non faccia gesti estremi che ti potrebbero far finire in TSO, nessuno si aspetta niente da te se non ci vai. Se ti rivolgi a uno psicologo, ovviamente ti proverà ad aiutare promuovendo un tuo cambiamento, visto che sul mondo esterno non possono agire. Ma neanche in tutti i casi, ci sono scuole di terapia come la psicoanalisi o la psicodinamica vecchio stile in cui non danno consigli di nessun tipo manco se glielo chiedi tu personalmente. Se non ci vuoi andare non ci andare, nessuno ti viene a cercare sotto casa e nessuno si aspetta niente. Purché tu non rompa le palle o non faccia gesti estremi a nessuno frega nulla se non vuoi cambiare.

Se vado là e mi sottopongo al loro sistema così funziona, cercano di cambiare me, per loro perciò il problema non è esterno, è del soggetto, e facendo questa cosa su larga scala finiscono col danneggiare anche me ridefinendo i problemi così.

Comunque ci sono andato, e ho constatato che questo cercano di fare, sempre.

Se uno va a lavorare e lo pagano uno schifo e uno identifica il problema nello stipendio basso è un conto, ma se poi arriva lo psicoterapeuta che suggerisce insistentemente a quella persona che è infelice perché incontentabile ed è il suo rapporto con i soldi il problema, che ne vuole e desidera troppi e se ne desiderasse di meno starebbe bene, il problema viene ritradotto, viene spostato dall'esterno all'interno quasi sempre, con queste manovre qua, e a me non sta bene questo approccio, non si tratta di venirmi a cercare sotto casa. Ho fatto un esempio di ritraduzione ma ne applicano diverse altre.

Sono proprio contro di loro in relazione a queste cose. Questo approccio lo condividono con molte pratiche spirituali, per questo li accomuno ad altra robaccia, sono contro anche il buddismo, peggio del cristianesimo per me.

La cura dovrebbe andare verso la soddisfazione, anche contro l'esistente, e non verso l'educazione del soggetto per renderlo soddisfatto dell'esistente.

Per i miei valori il secondo approccio non mi va bene e ci vado contro.
Non è il soggetto che va curato, ma tutto quello che ha attorno, il soggetto porta in cura una malattia oggettiva incistata nella vita e questa va curata (se si può), non va tradotta in un morbo interno al soggetto stesso.


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