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Re: Primo appuntamento da sogno
Hai appena scritto che mi metti in ignore, che dovrei dirti?
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Re: Primo appuntamento da sogno
Niente se non mi vuoi parlare niente non deve essere per forza.ma mi pare fossimo amici qui dentro..comunq ne prenderò atto
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Re: Primo appuntamento da sogno
Non capisco niente, io sono veneta 2?
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Re: Primo appuntamento da sogno
Veneta 1 2 3 sembrano le TV regionali dove chiama la gente al telefono e parlano in dialetto :sisi:
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Alcuni non ci possono stare da soli, per noi è facile, siamo allenatissimi. |
Re: Primo appuntamento da sogno
Non è un male saper stare da soli, semmai è un problema il contrario, il non saper stare da soli
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Re: Primo appuntamento da sogno
Il fatto è che ci sono pro e contro in entrambi i casi. Quindi 4 entità: 1) pro single, 2) pro coppia, 3) contro single, 4) contro coppia.
I single storici come me sono assuefatti, magari annoiati, della 3. Però ce ne siamo fatti una ragione. La 4 invece è una malattia nuova ed è fortemente temuta. E, parlo per me, non vedo un granché un vantaggio forte, cioè la 2. Non la vedo perché, appunto, la fase acuta della sofferenza da bassa autostima del single l'abbiamo superata. Siamo in fase cronica, che a momenti neanche sentiamo più i sintomi se non fosse che ci stiamo continuamente confrontando. P.S. dal punto di vista del normie, la paura della singletude è uno "stimolo a fare bene". Quindi una dipendenza accettata e persino ben vista. Certo che può essere dannosa se sei poco attraente e molto dipendente, rischi di diventare un serial killer. Ma solitamente la dipendenza nasceva chi se lo può permettere. |
Re: Primo appuntamento da sogno
Eh no la dipendenza affettiva non è mai un qualcosa di sano (e può esserci anche tra i "normie") perché porta ad aggrapparsi a relazioni che magari sono sbagliate e fanno stare male, relazioni che non sono fondate da un interesse spontaneo ma da una paura, quella dello stare soli.
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Re: Primo appuntamento da sogno
Non bisogna mai essere dipendenti affettivi, perché se poi la persone muore o ti lascia come fai?
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Mai avuto un primo appuntamento è mai ne avrò.
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Re: Primo appuntamento da sogno
beh ma essere in coppia da dipendenti affettivi ti fa vivere comunque male la relazione, perchè appunto dipendi dall'altra persona.
Dipendi da quello che dice, dipendi dai suoi stati umorali, non hai una tua individualità ma ti plasmi alla sua. Passi avanti a ciò che ti fa stare male in coppia per paura di essere lasciata, spesso accetti anche i soprusi. Vivi in funzione di vederla, quando non c'è pensi che possa tradirti o comunque possa star meglio senza te. E' una vita di merda ed in realtà funziona solo trovando una persona che platealmente se ne approfitta, perchè in altri casi la persona scappa da tanta pressione/esigenza/malessere. Oltretutto una relazione estremamente controllante. I dipendenti affettivi poi son spesso traditori seriali, per quanto sia surreale, appunto perchè temendo il tradimenti e l'abbandono, cercano a volte di arginare questo problema creandosi liane pronte a cui aggrapparsi. Non è un modo sano di stare in coppia, assolutamente. |
Re: Primo appuntamento da sogno
Ma già se non tirasse il pacco all'ultimo sarebbe una chance clamorosa che non sbaglierei. Io mi ispiro a David Trezeguet o Filippo Inzaghi...mezza palla giocabile e segno.
Però qui non arrivano rifornimenti...sembra di giocare nella Salernitana |
Re: Primo appuntamento da sogno
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Re: Primo appuntamento da sogno
Non va bene l'aggrapparsi appunto, quello non lo trovo sano. Come ad esempio quelle coppie che quando si mettono insieme tagliano fuori tutto il resto del mondo e non frequentano più nessun altro. La morbosità.
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Re: Primo appuntamento da sogno
Che stiano soli chi non vuol stare in coppia.ho passato tanto tempo solo posso stare pure con Beatrice luzzi a sto punto..
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Poi capisco andare ad evitare certe dinamiche perché hanno fatto soffrire in passato, figuriamoci io per anni le ho evitate come la peste. Però l'affettività di una persona è sempre tanto, tanto di più rispetto a queste specie di giochi di ruolo un po' caricaturali, sembra quasi a volte che a inizio relazione ci si mette d'accordo implicitamente del tipo "ok, stavolta chi fa la dipendente e chi fa l'anaffettiva?" Ma siamo tutti molto di più di questi personaggi |
Re: Primo appuntamento da sogno
ma non c'è appunto solo l'anaffettivo e il dipendente, tantissime persone stanno assieme senza essere a questi estremi.
Non riesco a vedere lati positivi in una relazione con una dipendente affettiva, così come non ne vedo con una anaffettiva ( ed ho ricoperto entrambi i ruoli oltretutto ), e non la reputo una relazione sana. Essere dipendenti dal partner non è sano, poi che sia una problematica complessa non l'ho mai negato, nè ho mai detto che i dipendenti siano il demonio, anzi. |
Re: Primo appuntamento da sogno
A me i discorsi su cosa è sano e cosa non lo è non mi hanno mai convinto. Mi sembrano un equivalente "laico" del vecchio moralismo di una volta.
Quando si ha avuto uno sviluppo ideale o almeno buono, è razionale vedere gli altri in un cerco modo, senza cercare in essi appagamento a bisogni che non abbiamo più, in quanto già appagati a sufficienza in passato o perché abbiamo fatto determinati passaggi evolutivi che ci hanno spinto a/permesso di muoverci più sulle nostre gambe. Quando qualcosa è andato storto, in alcuni casi si cerca qualcuno con cui fare ciò che (appunto) non si è fatto in passato. Credo in modo sempre più convinto - cioè, sono sempre più convinto nel dirlo, visto che l'ho sempre creduto - che quella sanitaria sia un'ideologia bella e buona. Buona per legittimare e difendere una categoria di professionisti, dando loro un primato e un'autorità a cui non hanno alcun diritto. Buona anche, purtroppo, per giustificare rifiuti e maltrattamenti da parte di chi fa finta di essere normale nei confronti di chi non può o non vuole ("non è il mio lavoro, vai dallo psicologo"). Anche questo è un evitamento. In altri casi, prima di arrivare a un atteggiamento propositivo (cerco di recuperare ciò che non ho fatto/avuto) bisogna fare i conti con gli anni di frustrazione e sofferenza accumulati, che ci accecano, e ciò che si cerca è prima di tutto protezione per "spurgare" per il tempo necessario. Quella protezione di cui poi hanno bisogno davvero molti "normali" (termine che piace qui), ma che ignorano tirando avanti come gli viene. In altri ancora, dipendenti affettivi o anaffettivi ci si resta nella speranza che la propria famiglia si svegli o che si riesca a chiedere meglio ad essa ciò di cui abbiamo bisogno. Alla fine ciò di cui avremmo tutti bisogno è una buona comunità, vera, che metta al centro l'individuo, la persona, come che "sia". Questo è l'elefante nella stanza che ci ostiniamo a non vedere, per non sentire a) il peso della sua assenza, b) il nostro stato di cattività, inseriti come siamo in un gruppo gigantesco le cui regole sono sottratte al nostro potere. |
Re: Primo appuntamento da sogno
prima di fare inutili castelli mentali bisogna ottenere questo dannato appuntamento, il difficile è tutto lì per noi...perché poi vai sul dischetto e vedi solo il portiere. per chi viene da decenni di solitudine un appuntamento sarebbe qualcosa di eclatante, da non sbagliare assolutamente, un rigore contro la juve al novantesimo.
poi lì si vedrebbe chi ha i nervi d'acciaio o chi è fragile mentalmente...qua vedo utenti meritevoli di una chance, seduti in panchina a vedere giocare gli scarponi |
Re: Primo appuntamento da sogno
È la persona che è giusta o sbagliata non l’appuntamento o altre cose, con la persona giusta l’appuntamento va sicuramente bene, altrimenti non era la persona giusta e questo vale per entrambi
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Re: Primo appuntamento da sogno
Io non condivido quelle affermazioni del tipo l'amore è sofferenza e via dicendo l'amore deve farti stare bene non deve farti soffrire se ci sto male vuol dire che è una cosa che non funziona
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Di norma vivere per un'altra persona non è mai qualcosa che fa stare bene. Fa stare bene nel momento in cui si assume la dose quotidiana, poi però l'altra persona deve andare via/dedicarsi ad altro e comincia l'astinenza, la paranoia, la paura, e si cerca rassicurazione continua. Sono montagne russe continue che alla lunga distruggono il rapporto. Sull'anaffettività ancora devo capire, perchè l'anaffettivo vive bene finchè l'altra persona non gli fa notare la mancanza, e da li cominciano le recriminazioni che fanno stare male entrambi perchè si cerca di entrare in un ruolo che non appartiene. Son modelli che ci si porta dietro dall'educazione genitoriale sicuramente, ma col tempo si può venirne a patti con l'esperienza e anche riuscire a vivere meglio le relazioni, ma son percorsi spesso tortuosi e dolorosi. |
Re: Primo appuntamento da sogno
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Re: Primo appuntamento da sogno
Che mi abbia fatto sentire capita, ascoltata, compresa.
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Se vuoi dire che certi rapporti possono essere dolorosi, ci sto, ma è una cosa molto diversa. E comunque penso che ci sia sempre anche piacere. C'è piacere anche nel masochismo, per fare un esempio estremo, e definirlo "non sano" e bona lì mi sembra davvero tagliato con l'accetta. In parte invece intendevo che a volte la dipendenza espressa e appagata, anche fortissima, è realmente utile o necessaria per tirarsi fuori dai guai, per vivere meglio nell'immediato e crescere, in ottica futura. |
Re: Primo appuntamento da sogno
Dire che una dipendenza affettiva ti tira fuori dai guai mi sembra un pò azzardato. Ti tiri fuori dai guai per cacciartene in altri.
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Re: Primo appuntamento da sogno
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c'è piacere nella dipendenza come può esserci nel farsi di eroina, c'è un grande piacere quando viene esaudita, poi però bisogna aumentare la dose e si rischia a breve l'astinenza, a parte che poi si finisce a rubare ed a prostituirsi per trovare i soldi per stare di nuovo bene per qualche ora effimera. Il masochismo è assolutamente piacere in alcune persone ma di norma è rinchiuso in un ruolo con regole ben precise, è regolamentato il più delle volte appunto perchè altrimenti si rischierebbe di trovare il pazzo che alla fine ti ammazza di botte o ci prende la mano e ti segrega in cantina. Con non sano intendo che non fa bene alla persona a lungo andare, non penso si possa vivere bene da dipendente affettiva, a meno di non trovarsi il perfetto corrispondente. |
Re: Primo appuntamento da sogno
Io trovo che ragionare del tipo piuttosto che niente è meglio piuttosto sia parecchio pericoloso in ambito di relazioni. Altro che crescere ci si fa solo del male in sto modo.
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Riguardo alla sofferenza innescata da certe situazioni: per esempio quando dici che l'anaffettivo sta bene secondo me non e' cosi'. Io anche sono stata in entrambi i ruoli e se sono nella parte dell'anaffettiva ci sto male perche' mi sento indurita, rigida, repressa, che non sono in grado di lasciarmi andare e lasciarmi amare ma allo stesso tempo vorrei molto. Sentire che non hai trasporto, pure quella e' una bella sofferenza. |
Re: Primo appuntamento da sogno
Credo che non sia ben chiaro cos'è veramente una dipendenza affettiva. La dipendenza affettiva può comportare subire violenze sia fisiche che verbali, o ricatti del tipo "se mi lasci mi ammazzo". Non è che siano proprio esperienze che arricchiscono o da provare assolutamente.
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Re: Primo appuntamento da sogno
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Pero' mi viene comunque da dire: e allora una persona che per sua sfortuna soffre cosi' tanto che l'unico modo di gestire la cosa e' fare queste cose, che destino ha? Che tutti la lasciano a se stessa e abbandonata perche' e' malata e basta? Secondo me la persona dovrebbe solo avere la fortuna di trovare un contesto abbastanza empatico che riesce ad accoglierla senza farla sentire che e' sbagliata o malsana. Il problema secondo me e' che per tante persone questi contesti praticamente non esistono e allora ci si mette a posto la coscienza dicendo "ma no, non e' solo e abbandonato, ci sono tanti professionisti che se ne stanno facendo carico". |
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