Re: È peggio la solitudine o delle compagnie sgradevoli?
 

Ti portano sulla cattiva strada e ti fanno drogare.

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Mai fatto con nessuno. Piuttosto l'hanno fatto a me.

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Il discorso e che e una questione di salute... Ognuno è libero di scegliere la sua strada nella vita ci manca che dico cosa fare xò tenete conto e Ve lo dico da forte asociale che ne rimettere si salute... E come non lavarsi i denti mai x pigrizia, e più comodo certo xò mettete in conto i problemi... Alcuni mi sembra non vogliono lavarsi i denti x paura e x pigrizia poi prendono farmaci contro il dolore quando hanno carie ...e. Lo stesso discorso con la mente e facile isolarsi xò bisogna coltivare e sforzarsi anche un po' alla socialità xké altrimenti ne risente la mente e l umore alla lunga e poi facile prendere droghe e psicofarmaci x compensare...

Ognuno sceglie la sua strada ripeto xò e importante informare i giovani come fa appunto epz x esempio... Vedo c'è solo interesse a laurearsi e a trovare un bel lavoro ma dovrebbe essere ugualmente se non più importante avere almeno una minima socialità xò non te le dicono a scuola ste cose sembra che conta solo superare la esame, il bel voto, il bel posto fisso .. avere una buona socialità e tanto importante quanto una alimentazione decente, importante tanto quanto lavarsi e curare il fisico sono tutte cose connesse ... Diffidate di chi dice sta bene da solo basta giocare ai videogiochi, guardare la formula 1 e lo sport, scrivere sul forum o nelle chatt

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Le ragioni per cui uno ci cade dentro possono essere proprio il disagio e non riuscire a integrarsi, mica tutti lo fanno perché "è figo". Attenzione.

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Alla lunga spuntano anche le antenne e nei giorni dispari finisci per sentire Radio Maria dal terzo orecchio (quello vicino al pancreas).
Come fosse Antani ma più 2.0.

La solitudine (obbligata) non fa piacere ma parliamo di una situazione ahimè diffusa.
Pigrizia? Non credo.
E per il resto dipende. La maggior parte della gente non utilizza droghe o altro per compensare..

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Si ma ti senti diverso dagli altri vuoi spegnere il cervello ti vuoi anestetizzare. So che è un argomento che con la fobia sociale non c'entra però è una conseguenza di una sofferenza di un malessere, sennò uno non ne avrebbe bisogno.

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Io in tutti quelli che ho conosciuto far uso di sostanze in modo importante e prolungato ho trovato perlopiù persone con disagi e gente molto sensibile. Poi è evidente che quando diventi un tossico o un alcolizzato non sei una persona che si può definire "bella", ma all'inizio non si era certo dei mostri.

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Infatti. Dipende da come gestisci la situazione da come sei di carattere, alcuni riescono a tenere la cosa sotto controllo o a un certo punto si stancano; altri ci vanno sotto completamente. Ma è un discorso complicato non si può generalizzare dipende dalle storie singole.

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Proprio oggi sono stato a un matrimonio di un caro amico. Ho notato come, essendo lui cresciuto in una cittadina di mare dove si conoscono tutti, chi come lui e la sua neo-moglie si è perfettamente integrato nella tessuto sociale, conoscendo tante persone della sua età o poco più grandi, problemi di solitudine non ne ha. Certo, soprattutto lui, ha un carattere estremamente estroverso e socievole, è la classica persona che fa amicizia anche con i muri, e questo rende estremamente facile costruire e cementare amicizie solide ne tempo, tanto più essendo della stessa cittadina o comunque entro un raggio di 20 km di distanza.
Infatti c'erano quasi 200 persone alla cerimonia, tutte dei paraggi, a parte me che distavo circa 90 km e un paio di altri invitati di fuori regione.

Voi dite : cerca le amicizie online ed è giustissimo. Ma questo va bene per trovarsi un paio di amici sparsi in giro per l'Italia, che puoi incontrare di rado perché distanti centinaia di km . È semplicemente un palliativo alla solitudine, ma non risolve granché.

Tornando al tema del topic, penso che bisogna selezionare molto bene le persone da frequentare, ma se si hanno le possibilità, di ampliare le occasioni di conoscenza: in passato ho fatto molto uscite per trekking ed escursioni con gruppi auto-organizzati su fb della mia regione.. non ho trovato gente vicinissima a me, ma diverse conoscenze nel capoluogo,che comunque all'epoca non distava troppo da me (ora sono fuori regione e qui a parte i colleghi di lavoro, non conosco nessuno)

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Io sono solo dal 2011 a parte relazioni molto brevi. è dura nessuno dice che sia tutto rose e fiori ma la socialità è terapeutica se di qualità altrimenti bisogna imparare a valorizzare l'esistenza senza dipendere da altri per essere sereni. Chi patisce soprattutto la solitudine è chi non è capace di stare bene da solo, persone che hanno bisogno fisico di parlare tot ore a settimana. Io ho sempre avuto una scarsa "fame sociale" mi basta veramente poco.
Altra cosa fondamentale che nessuno sottolinea mai abbastanza è che per vivere bene la socialità può essere importante ma è altrettanto importante avere una vita piena di hobby, passioni, interessi che ti fanno venire voglia di alzarti la mattina. Io se sto un giorno senza suonare sto male, se sto una settimana senza vedere nessuno a parte familiari e colleghi sto benissimo un pò perché sono sempre stato così un pò perché ho un sacco di passioni che riempiono il mio quotidiano senza dipendere da altri. Certo che la vita è migliore se hai rapporti umani di qualità ma si può vivere bene anche senza, soprattutto se l'alternativa è uscire con persone che non ti danno niente ma ti senti obbligato a socializzare come a timbrare il cartellino...

non isolatevi, punto! Poi uscirne è un cazzo di casino...

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L importante e non diventare eremiti e asociali totali... Poi ognuno se la vive come meglio crede la solitudine assoluta e peggio della compagnia sgradevole ma la compagnia sgradevole e peggio di una sana e limitata solitudine ... Una cosa e stare bene da soli e scrivere libri, guardare tennis, giocare ai camion, studiare x l università, ma cmq avere un minimo di interazioni sociali, un altra cosa e non uscire di casa da mesi e non potere parlare con nessuno neanche sul web e tenersi tutto dentro ... La vera solitudine e x pochissimi e non sono mai persone molto a posto di zucca

Credo che quasi nessuno inizi a drogarsi perché si sente solo o per compensare, di solito chi lo fa è perché si crede furbo e si fa influenzare dalle cattive compagnie... Anche perché per fare uso di droga è necessario avere delle interazioni sociali che una persona sola e isolata non ha

Re: È peggio la solitudine o delle compagnie sgradevoli?
 

Ora essendo trentenne nel tempo per un motivo o l'altro molti amici si sono persi, sono riuscito tramite vie traverse a conoscere nuove persone e ora mi vedo con 2 3 amici nel weekend, mentre non rimpiango i tempi passati perchè le persone con cui andavo nei bar e nelle discoteche purtroppo non mi ci trovavo al 100% e mi tocca ammettere che ci uscivo perché non avevo alternative forse è anche per colpa della mia introversione e ansia sociale ma sta difatto che preferisco la mia situazione attuale; mi manca la donna ma è un altro discorso.

Re: È peggio la solitudine o delle compagnie sgradevoli?
 

Questo proprio no ti sbagli, anzi semmai è il contrario (almeno parlo per me). Ma preferisco non parlarne.

Re: È peggio la solitudine o delle compagnie sgradevoli?
 

sono in buona parte d'accordo, ma qui c'è gente che dell'eremitaggio ne fa uno status symbol, che guardano tutte le serie tv del mondo, che non gli va mai bene nessuno, che la gente è tutta stronza..
Poi c'è pure chi nasce in paesini sfigatissimi e isolati, e questa è una grande sventura.. come nascere nella russia profonda.. o ti sposi la contadina del terreno accanto, oppure sei fotttuto.

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Non sapete proprio nulla riguardo al fenomeno della tossicodipenzenza... ma da una parte meglio così.

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sono temi diversi da quelli che si trattano qui dentro o comunque non se ne parla mai è comprensibile che qualcuno non li comprenda

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Poi hai tipo uno stigma addosso perché ogni tanto evadi, ma sei una persona normalissima: sei stanco, hai lavorato tutto il giorno, stai sul divano e guardi la tv...niente alla fine sei un alieno

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Ho passato anni frequentando persone con cui non c'era più nulla o quasi da spartire. Un accanimento terapeutico verso compagnie ed amicizie che erano di fatto finite ma che si trascinavano per inerzie solo per paura della mancanza di alternative, ovvero la solitudine. E così alla fine è stato per me, alternative non c'erano dunque la solitudine e diventata pressochè totale salvo rare e sporadiche occasioni. Cosa è peggio? Dipende, un conto è sentirsi parte di qualcosa con un ruolo attivo, un altro stare li in modo passivo e insignicante solo per fare numero. Tante volte mi trovavo in situazioni nelle quale sarei voluto essere ovunque tranne che li, serate in cui dal primo all'ultimo secondo non vedevo solo l'ora che finisse per potermene andare a dormire ed invece venivo trascinato nel tedio fino a tarda notte in un nulla cosmico. Oggi però a volte mi capita di sentire la mancanza di certi altri momenti remoti in cui le cose funzionavano, ma probabilmente è finita come doveva finire. Sono dell'opinione che le compagnie debbano durare il giusto fin quando c'è quel piacere sincero e passionale di stare insieme, quando si accorge che la cosa si trascina avanti nel malcontento e nella noia solo per paura di restare soli bisogna avere il coraggio di troncare, perchè comunqnue inevitabilmente finirà e ognuno cercherà altre strade da battere. Chi ha le risorse sa ripartire altrove, chi non le ha viene fatto fuori da tutto e non c'è niente che si possa fare per evitarlo.

Chiaro anche tramite hobby e passioni socializzi e conosci ma poco e finisce spesso in quel contesto.
I rapporti umani però ci vogliono a prescindere, non possiamo vivere completamente soli senza vedere nessuno per mesi e mesi.
Io sinceramente al momento a parte lavorare non faccio nulla, ogni tanto sento un paio di conoscenze tramite instagram e lavorano pure loro come muli e non escono avendo poco tempo libero dal lavoro però qualcosa si può concludere se ci si iscrive a un corso o qualcosa...

Re: È peggio la solitudine o delle compagnie sgradevoli?
 

Poi non parlo di frequentazioni sgradevoli in quanto io stesso sono stato una compagnia sgradevole, mi è stato detto e lo riconosco.

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Io interruppi i miei legami con la compagnia che si era creata quando avevo 20 anni.Non c era feeling se non con 2-3 persone. Mi sentivo un pesce fuori d acqua.
Passammo una notte di capodanno in un casolare di un agriturismo,preso per l' occasione. Fu una festa alcolica ovviamente.
La mattina mi ritrovai a tornare a casa in auto da solo. Gli altri rincasavano tutti con i vari gruppetti in auto piene o quasi. Nessuno/a voleva tornare con me. I miei amici con cui mi trovavo bene non potevano perché avevano le loro auto quindi dovevano guidare.

Da quel giorno non mi videro più......fu un gravissimo errore. Il dopo furono 10 anni di completo isolamento

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Si vede che non sapete cosa significa essere tossicodipendenti ... Molto di quelli che usano psicofarmaci e droghe lo fanno x evadere dalla realtà fatta di solitudine ed emarginazione e quindi sofferenza

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Mi facevo canne e mi ubriacavo a bestia un tempo per questo motivo. Ora da anni sono passato alle benzodiazepine, non sono mai stato un tossicodipendente ne un alcolista in ogni caso.

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È facile dire che sia peggio la compagnia sgradevole, ma tralasciando gli estremismi, credo che la solitudine dovuta al fatto che non si accettano compromessi, sia molto dannosa.
Viceversa esporsi anche in contesti apparentemente ostili può portare a una maturazione dal punto di vista sociale, utile anche in prospettiva di rapporti migliori in futuro.

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Esatto barra

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Purtroppo vuoi o non vuoi dopo i 35-40 anni se non hai una famiglia tua arriverai comunque, nonostante tutti gli sforzi possibili, a vivere in una condizione di solitudine. I più fortunati avranno qualcuno con cui fare la serata nel week-end, ma la maggior parte del tempo la passi da solo. Poi dipende anche da dove si vive, ma grosso modo così è, a prescindere che si è simpatici o antipatici.

A volte è inutile continuare a frequentare certe compagnie del passato. Spesso loro cambiano. Quello che ci univa era che fossimo tutti o quasi single, ma poi la gente inizia a fidanzarsi, sposarsi.. e le compagne/i non gradiscono il gruppo.. poi fanno i figli.. è ovvio che tutto cambia.

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A me serve qualcuno solo per il venerdì/sabato sera...il resto della settimana non sento l'esigenza di uscire né di parlare

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E grazie al fenomeno incel ho almeno 3/4 amici a cui rompere le palle

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Quando torno a casa dal lavoro il venerdì o il sabato sera rimango sempre sorpreso di quanta gente in quel momento sta uscendo di casa, si sta vestendo bene, sta andando in posti affollati e con musica alta. Io penso di non uscire la sera da tipo 10-15 anni e non ne ho la minima voglia. Avrei fame, avrei sonno, avrei freddo.
Una volta un mio collega mi ha chiesto “sta sera esci?” E io ho risposto d’istinto: “chi, io?!”
Si è messo a ridere, come se mi avesse chiesto quand’è’ l’ultima volta che ho avuto le mestruazioni… oppure dove avessi parcheggiato la ferrari.

Uscivo fino ai 20 anni o poco più, ma era sempre contro voglia.

Per capirci, non ho neanche vestiti per uscire. Quelle 2/3 volte all’anno che magari mangio fuori o a casa di amici, ho sempre lo stesso paio di jeans e la stessa felpa.

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Lascia stare, non ti perdi niente. Per me è stato un incubo questa manie delle uscite serale specie perchè stavo in un gruppo dove c'erano delle regole assurde. Se non si tornava casa prima delle 3 del mattino era una serata di merda, se non andave in un locale con meno di 100 persone era una serata di merda. Contava fare tard e state in posti iper affollati, poi quelli che si faceva non contava niente. Se facevo notare questa cosa venivo cazziato e minacciato di essere tagliato fuori, ed io subivo il ricatto perchè non volevo restare da solo e questo si trascinato avanti per anni e anni. Poi spesso cercavano di inserire a forza persone nuove , colleghi e amici di amici sia maschi che femmine per spezzare la monotonia. E ancora venivo cazziato perchè parlavo poco, in realtà ero sempre io ad avvicinarmi alle persone nuove, a fare il primo passo nel cercare un dialogo. Ma ovviamente essendo quello che sono riuscivo a dire solo banalità che non interessavano a nessuno oppure cazzate e battute che non fanno ridere con il risultato di essere ignorato e trattato come invisivibile. Grazie al cazzo che poi non parlavo più vista questa acconglienza verso i miei sforzi, era mortificante ma ovviamente era sempre colpa mia.

Come se tutti quelli che escono stanno bene con se stessi e con gli altri……

Io non ho mai capito perché la gente sia fissata che bisogna uscire di sera... Se è per passare del tempo con gli amici si possono fare le stesse cose di giorno, senza il problema di dover tornare tardi, del buio, del freddo, ecc.

Anche prima ormai, a 30 anni se sei fuori sei fuori, punto

Re: È peggio la solitudine o delle compagnie sgradevoli?
 

non è sempre così...un mio parente ad esempio ha avuto serissimi problemi di dipendenza da droghe pesanti, eroina e cocaina eppure è sempre stato il classico figone estroverso pieno zeppo di ragazze e di amici ( senza esagerazione, di fidanzate ne ha avute davvero almeno una trentina, ed erano una più figa dell'altra)....

Re: È peggio la solitudine o delle compagnie sgradevoli?
 

per me è peggio frequentare persone sgradevoli, io quando le frequento mi sento ancora piu' sola

Re: È peggio la solitudine o delle compagnie sgradevoli?
 

uguale a te :) di dove sei?

Pure a me basterebbe qualcuno solo nel weekend…ma sono solo da 10 anni