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Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
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ma più frequentemente uno che litiga col gruppo è perché è un leader o aspira a esserlo e troverà un altro gruppo a lui più congeniale. per mandare tutti a fanculo o sei matto o sei tosto. |
Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
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Come fa Sgarbi, litiga in tv, e lo chiamano e pagano come ospite perché attira comunque una parte di pubblico (perché lo sa fare in un modo tale da far spettacolo). In un qualche senso è efficace in un ambito sociale, guadagna pure. Tenere testa ad altri in modo dialettico a parole è una capacità che ti verrà riconosciuta comunque. Io dico che se una persona non è stimata da nessuno, ma da nessuno davvero, a lungo andare può anche cercare di rafforzare l'immagine con trucchi mentali, limmagine non reggerà se in concreto non ottiene nulla. La cosa che dice muttley che l'immagine si può rafforzare in modo indipendente dai riscontri, in generale per me è falsa, se non scivoliamo in stati psicotici gravi dove i tizi son convinti d'esser Gesù Cristo e roba simile. Se le persone mantengono un certo esame di realtà ed hanno le esigenze di tutti i comuni mortali (anche qua magari ci possono essere persone che stanno bene e non gli frega nulla di vedere qualcuno, avere una donna e cose simili, in tal caso serve a poco) la stima verrà colpita alla lunga perché certi bisogni presseranno. Se sei un calciatore mediocre puoi avere l'immagine mentale del grande campione ma vivrai comunque da calciatore mediocre, a meno che non diventi matto e inizi a credere di essere un Maradona non essendolo. Non è che se rafforzi l'immagine mentale puoi pagare lo sfarzo che può permettersi il campione vero e riconosciuto, o un calciatore che ha 37 anni e non ha sfondato può credere realmente che può diventare un campione senza allucinare la realtà? :nonso: Con la paranoia il discorso da fare è complesso perché il paranoico potrebbe anche attirare altri paranoici, dipende dal tipo di paranoia, se sono credenze diffuse, può essere anche ben inserito un tizio. Quindi non è la paranoia in sé che crea disadattamento è il fatto che le credenze del paranoico non sono condivise che produce questo effetto. In questo senso potrebbe essere disadattiva anche una credenza vera se tutti credono a cazzate. Ha rischiato di finire arrosto Galileo Galilei in passato. Per me è sempre in ambito sociale che uno se la gioca e può giocare, ma bisogna creare effetti tangibili in quest'ambito, non basta pensare di essere qualcosa per esser riconosciuti in tal senso dagli altri. Bisogna sempre fare qualcosa in modo efficace in relazione al contesto sociale per riuscire, alcuni riescono, mentre altri falliscono, ma da sola secondo me l'immagine mentale non basta, non può produrre nulla, è il come la si manifesta che può produrre qualcosa. Se riuscissi a convincere tutti che sono un genio e merito questo e quell'altro è fatta, ma non basta certo che ne sia convinto io, di geni incompresi che credono di esser tali, mezzi matti e non riconosciuti da nessuno è pieno il mondo, non ci sono solo esempi di persone riuscite che usano questa strategia, ci sono anche molti esempi fallimentari di persone che hanno un'immagine mentale grandiosa di se stessi, che non condividono con nessuno, ma che in concreto non ha prodotto nulla e magari nulla produrrà. Magari uno pensa "eh ma così non soffrono e anche se stanno uno schifo credono di star bene", si va bene, siccome io vorrei comunque mantenere integro l'esame di realtà questa strategia qua con me non va bene. L'immagine mentale di Playboy e uomo piacente deve avere riscontri oggettivi per me, altrimenti non me ne faccio davvero una mazza, non mi serve a nulla immaginarmi così se poi in concreto sto comunque da solo e nessuna mi dà retta. |
Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
Ci sono donne affascinate da gente senza gruppo ma in genere sono o piacenti o comunq gente di tempra come diventerà quel bambini,non gente che piange se lo offendono..anzi passando più tempo soli ti notano eccome,gli altri tutto notano anche le donne,ma di introversi fidanzati ce ne sono spesso con donne come loro,ma sto concetto di gruppo e sopravvalutatato,le depressioni vengono perché non si hanno neanche 2 amici veri e poi una relazione stabile quindi si appassisce,passando sempre più tempo soli,
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Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
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Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
Ormai ho raggiunto un età in cui sento che resto da parte con alcuni tipi di persone e invece lego con altri con caratteristiche simili a me
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Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
Io non sono fobico, sono stato depresso per un periodo (infatti mi sono iscritto qua in quel periodo), e sono un pò introverso e schivo caratterialmente, non a livelli altissimi, ma di certo non sono un oratore, di quelli che trascinano il gruppo, ci siamo capiti.
Una cosa che proprio mi da fastidio, provata sul campo, è quando stare in compagnia e socializzare equivale a provocarsi uno con l'altro con le battutine piccate e le provocazioni. Io proprio non lo reggo quel sistema di stare in compagnia quando capita me ne vado o mi metto in disparte e non vedo l'ora che arrivi l'ora di andare a casa. Poi se questa gente mi ricontatta ancora e mi chiede di uscire comincio a rifiutare/evitare/essere sfuggente. Qualche volta ho detto il perché mi stava sulle balle tutto il contesto e mi hanno risposto che non mi so divertire, bene. Allora divertitevi tra di voi, io così mi rompo solo i coglioni. |
Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
Insomma sei permaloso.
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Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
Io sono un anticonformista vero niente capelli rasati e tatuaggi infatti faccio leremita,quelli non hanno le palle per fare gli alternativi
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Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
Forse un pò permaloso si lo sono, però ci sono tanti modi di fare le battute quelle con sottofondo offensivo non mi fanno ridere per niente.
Tipo quelli che infieriscono su qualcuno che ha pochi capelli, una che ha i denti storti, uno molto magro, una con un sedere grosso ecc... e continuano insistono e vanno avanti due ore. Ma neanche tanto se le fanno a me ora me ne frego abbastanza e ho imparato anche a rispondere quando ho voglia, ma anche se le fanno verso altre persone presenti (che vedi che non gli fa piacere perché abbassano la testa e non rispondono) non lo trovo divertente. Cioè se vedi che fai una battuta e uno ci resta male piantala, non continuare altrimenti sei proprio un bulletto cretino. Ma non c'entra l'età ci sono anche 40/50 enni che hanno solo quel sistema di stare in compagnia che merda. |
Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
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Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
Si ma in alcuni casi il tono è veramente offensivo e lì mi viene da rispondere sul pesante ed è un attimo che ti metti a litigare. Si ma che sistema é di stare in compagnia questi si divertono così boh, e capisco ancora meno quelli che continuano a starci insieme nonostante li abbiano offesi e ci siano rimasti male. O gli piace essere trattati male, o vorrebbero essere come loro che è ancora peggio. Mah...
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Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
Secondo me accade qualcosa di molto simile a quando si connettono certe periferiche al PC. C'è una negoziazione in cui i dispositivi cercano di parlarsi e vedere a che velocità massima possono comunicare, poi ci si adatta al più lento, nei primi millisecondi.
Ovviamente la realtà è complessa, ma secondo me avviene tutto nel giro di minuti o anche secondi. Da bravi animali che siamo rimasti ci si studia e ciascuno capisce se, come e a che livello interagire. Non ha senso chiedersi chi inizia prima, esattamente come una certa quantità d'acqua ne costituisce un litro. Gli atteggiamenti di entrambe le parti nascono insieme, magari cambiano i dettagli in tempi poco successivi ma puf, ci si trova con il tipo di comunicazione che si adatta a entrambi. Se dovessi scommettere su "chi ha iniziato" direi che è più leggermente dalla parte "nostra" della media utenza del forum, solo per un motivo di minoranza. Non siamo come la media, o almeno non mi sento io come la media. Quindi fuori dalla porta di casa la gente utilizzerà un registro medio e immediatamente percepisce chiusura, diffidenza, antipatia, chi sa cosa. Curioso che questo tema quasi in termini identici sia stato proposto di recente, ricordo chiaramente di aver risposto. Ho controllato due volte tutte le pagine ma non essendoci, sospetto che questa sia l'esternazione di un problema ricorrente, e ci mancherebbe se non è importante quindi niente di strano. |
Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
Ho dvitato certa gente perché le battute sul personale le odio e certe situazioni stavano degenerando,con i buffoni non esco..l'ironia e un altra cosa denota intelligenza,questi sono ebeti
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Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
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Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
I gruppi peggiori sono quelli dove c'è l'accentratore, il "capobranco", che è un idiota del genere, e poi hanno tutti i gregari al seguito che lo seguono come cagnetti e lo imitano.
Scrivo al maschile ma pure tra donne ci sono queste comitive è uguale. Via via sta gente, fuori dai coglioni. Io la vedo come gente senza carattere che ha bisogno della figura di riferimento per uscire di casa, ma CHE FIGURA DI RIFERIMENTO POI.... |
Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
Io esco solo non lecco nessuno fanno ridere smidollati
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Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
Arrivato a 31 anni con una solitudine quasi totale a parte un conoscente di vecchia data mi sento quasi legittimato a stare da solo. Tutte le relazioni che ho avuto Sono sempre durate molto Poco e spesso per mia scelta, di amicizie dopo aver lasciato la scuola non ne ho proprio avute salvo un paio di frequentazioni per brevi periodi. Mi lamento Della solitudine ma non so cosa farmene Della compagnia quando la ottengo, tutti vogliono parlare e parlare Ed essere perennementi circondati Dalla folla. Io cerco silenzio, quiete, intimità, una passeggiata Nella natura a piedi con IL cane o in bici una nuotata sempre in intimità, condividere IL MiO amore per l'arte, la musica, IL cinema, la scrittura, sempre in intimità. Non é epoca di intimità questa qui, se non scrivi sui social quante volte caghi Al Giorno non ti caga nessuno e Io I social non li voglio.
Sicuramente Nel mondo c'é una piccola % di persone come me che non sanno dove trovare persone, e Alla mia età se non c'é un minimo di rete sociale bisogna prendere atto e tirare I remi in Barca, Io lo Faccio da tempo. Mi bastano a malapena le Energie e IL tempo per lavorare e godermi I miei piccolo interessi... |
Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
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Il capo branco, il deficiente, ho notato fino da quando avevo 15/20 anni che attrae terribilmente, sia gli amici gregari, come li hai definiti tu, sia le ragazze. È una cosa incredibile, tutt'ora, anche se ho 49 anni, vedo in giro e al lavoro questa cosa. Non lo so, sembra quasi che questi idioti abbiano i poteri di incantatori di serpenti. A proposito, ne approfitto per raccontare una cosa del lavoro. Avevo parlato tempo fa di una che ha 26 anni che ogni tanto capita con me a lavorare e si era lamentata perché io non parlo e lei si annoia. Sapete la novità? Siccome li lavora anche un cerca rogne, il classico provocatore, spaccone, grosso e cattivo e delinquente, un giorno mi si avvicina questo, mi prende in disparte e mi chiede se io ho problemi con quella li perché io non le parlo... Io, conoscendo il soggetto, gli rispondo no e che con tutti i problemi miei che ho in testa non ho ne voglia ne tempo di pensare agli altri e che non sono obbligato a parlare. Lui se ne è andato, ma ovviamente sarebbe stato da dirgli, ma scusa, ma tu cosa centri? Che non lavori neanche con me e lei non è ne tua moglie ne la tua ragazza? Ha voluto fare il buffone, quello che si mette di mezzo a difendere, che poi difendere da cosa? Da uno che sta sulle sue e non rompe le palle a nessuno? Non è finita qui. In alcuni giorni che io sono mancato dal lavoro, ho saputo che questa ha litigato con una, e ovviamente è andata a raccontare tutto a questo qui, e lui di nuovo si è messo di mezzo, stavolta arrivando quasi alle mani col compagno di quell'altra, che giustamente gli ha detto ma tu cosa c'entri di metterti di mezzo??? Cioè praticamente questa mette zizzania e poi fa venire lo spaccone a rompere i coglioni. Stiamo parlando del classico che ti minaccia di aspettare fuori, pericoloso, quindi non è così semplice far sapere ste cose ai capi, perché poi lui ti aspetta fuori. Ho raccontato questa cosa, collegandomi al discorso del capo branco, perché questo al lavoro, con la sua prepotenza, ha effettivamente i gregari e cagnetti che lo leccano,e lo portano su un palmo di mano, lo lodano come se fosse una divinità invece di ignorarlo per il suo comportamento, c'è in azienda una sorta di fascino e ammirazione per il suo modo di fare. Devo immediatamente deludere chi risponderà "e ma magari chi lo segue e lo osanna sono persone giovani...." Balle,lui ha 47 anni e chi li loda anche gente parecchio adulta di età anagrafica. Eppure vedo una sorta di plagio nei suoi confronti, da parte di tutti, uomini e donne e ragazze, lo trattano come il punto di riferimento, lo cercano, sono ammaliati e ammirati, ovviamente non da me. Ecco, io detesto quel genere di persone e chi gli da importanza. Ma io dico, adesso dove siamo arrivati? Adesso già uno ha i suoi problemi, fa una vita di merda e di isolamento, ha i propri pensieri, già andare al lavoro è pesante, e si deve ritrovare una che sguinzaglia il cagacazzo che viene lì a minacciare e provocare per difendere lei? Io sono obbligato a parlare per fare divertire sta deficiente perché se no arriva lo spaccone a chiedere spiegazioni???? Ecco, questi sono i meccanismi secondo alcune persone, poi c'è chi dice che se stai sulle tue nessuno ti viene a rompere i coglioni. Invece no, c'è pure il delinquente che si deve far vedere a difendere la cretina, che ti chiede spiegazioni del perché non parli con lei |
Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
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Re: Secondo voi: sono gli altri che ci mettono da parte..
Purtroppo dipende da vari fattori.
Sin da piccolo sono stato amante dei videogame e già la cosa veniva vista male da chi giocava invece a calcio, visto che era la moda già da allora. Chi giocava a calcio bene o male ha socializzato nel mio gruppo, ma all'interno della mia scuola venivo reputato sfigato pure per questo e una volta, senza volerlo, rischiai di ciecare un occhio a un mio compagno tirandogli contro una penna (era stata autodifesa, anche se esagerata). Ricordo che dopo quell'incidente il peggior bullo della scuola venne trasferito (spero veramente che sia morto, quanto cazzo era odioso) e venni sospeso per 1 settimana. Il mio carattere era peggiorato poco a poco, poi alle medie arrivarono i drammi: picchiato in continuazione fuori scuola, spinto a volte anche in mezzo alla strada dove rischiavo spesso anche di essere investito, vessazioni pubbliche e company. Arriva il periodo dell'orientamento pre-superiori e scelgo la fossa, ovvero una scuola sbagliata (l'ITIS informatico) che scoprirò solo al 4-5 anno che non faceva per me, visto che di programmazione valgo quanto veramente un pidocchio e uno sputo. Nelle superiori tutto era peggiorato: non c'era più dolore fisico, ma vessazioni psicologiche e me ne hanno dette di tutti i colori: meo infame (perchè amavo i gatti, infatti dalla 3 superiore mi avevano dato quell'appellativo), sfigato (ancora si usa? lol), ti metti le polpette in bocca (ho un problema di naso che cosa continuamente e quindi stavo sempre col fazzoletto in mano), non sai giocare a calcio (non mi piace), sei un disadattato sociale, stai perdendo i capelli (ho ereditato la calvizia di mio padre) e altre puttanate di questo genere. Mentre osservavo tutti che il sabato sera uscivano ecc ecc, io invece stavo in casa e uscivo unicamente solo per la pizza da portare a casa al bingo giù da me. Mia madre naturalmente non vedeva di buon occhio la cosa, ma poi nel 2014 e durante il mio terzo anno alle superiori, conosco il mio migliore amico (fortuna che è arrivato lui, sennò sarei arrivato allo stremo) e finalmente esco qualche volta ad uscire con alcuni nostri amici e con alcune ragazze. Ragazze 0 proprio, perchè quando vedevano com'erano brutto mi evitavano a priori. Purtroppo molte si basano ancora solo sull'aspetto esteriore e MAI su quello interiore. Nel settembre 2015 vengo istigato a compiere un gesto estremo mentre ero seduto sulla panchina di attesa (stavamo tornando col treno da uno spettacolo teatrale) e anche li avevo rischiato di compiere un terribile passo, specie nei confronti dell'altro. A mio avviso, molto spesso non sono le persone che ti evitano, ma è il tuo atteggiamento che li fa evitare. Il mio problema qual'è? Avrei dovuto farmi rispettare sin da quando ero piccolo, MA DAVVERO quando ero molto piccolo. Se avessi fatto corsi di boxe-karate e avessi imparato pure io a rispondere alle provocazioni, sicuro a quest'ora avrei avuto amici e magari anche non essere molto fobico, aprendomi quindi alle relazioni amorose. Molti infatti che odiavo adesso sono sposati, mentre molti della nostra classe non avendo scelto la scuola giusta, adesso sono la maggior parte di loro a spasso o all'estero. Quindi, per rispondere in breve: si, sono le persone che ci mettono da parte e NON di certo noi. Perchè? La persona che non si fa rispettare e il disadattato, è sempre il primo a essere messo fuori. Con tutte le sparlate che hanno fatto alle mie spalle, mi avevano isolato da tutto e tutti. La cosa epica? Molte delle persone che conoscevo a scuola mi prendono in giro tuttoggi, ecco perchè non voglio più lavorare in Italia (anzi no, neanche sto lavorando). |
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