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Re: Il mio amico figo
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Presunta bruttezza? La mia bruttezza non è presunta, è reale ed evidente ma non si parla di deformità. In tutta onestà non saprei dirti cosa mi rende brutto e perchè le donne mi reputano e mi hanno sempre reputato tale. Se proprio vogliamo cercare direi un'asimmetria del volto (prima che tu dica qualcosa so benissimo che nessuno in assoluto è simmetrico al 100%) troppo evidente, come se mi stessero tirando il viso da un lato (non saprei quindi se possa definire come deformità, se proprio dobbiamo definirla tale direi lieve), dei lineamenti troppo amorfi, direi quasi inesistenti, lo sguardo da pesce lesso o lucertola, se preferisci, che ho di natura e il dimostrare più di 40 anni sebbene ne abbia 31. Altro non saprei indicarti. |
Re: Il mio amico figo
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Re: Il mio amico figo
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Può esserci bruttezza senza esserci alcuna deformità. Sguardo da pesce lesso o da bove non è deformità ma è bruttezza. Fisico a busta, o a pera, non è deformità ma è bruttezza. Capelli senza forma, senza garbo, non è deformità ma è bruttezza. |
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Re: Il mio amico figo
Cosa significa occhi da pesce lesso? Palpebre abbassate, bulbo sporgente? Queste definizioni sono troppo vaghe e non specificano la natura del problema, così come fisico a pera, che è il prodotto di adipe mal riposto, a meno che non ci siano appunto deformità ossee.
Per quanto riguarda l'utente Soddisfatto, visto che poni esempi di persone famose brutte a cui ti paragoni, cosa ha permesso a costoro di essere famose e financo di trovare un partner? Forse il fatto che la bruttezza non era però corredata da depressione e fragilità psichica, che sono i veri problemi da affrontare. Un aspetto fisico sotto la media può al massimo innestarsi come aggravante in una situazione già altamente compromessa dalla depressione e dall'ansia sociale, ergo sei davvero sicuro di essere stato rifiutato sempre e solo per l'aspetto fisico? |
Re: Il mio amico figo
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Se uno per trovare un/a partner deve scalare una montagna e un altro deve riuscire a metter piede fuori da casa, è chiaro che le due situazioni non sono equivalenti. Quante persone possono riuscire a scalare una montagna e quante riescono a metter piede fuori casa? Per me i problemi psicologici e altri fattori (sociali, ambientali e fisici) non sono mai slegati del tutto, anzi sono più legati di quel che si crede secondo me. Cosa permette ad una moneta non truccata costretta a scivolare su un piano abbastanza inclinato che cade ripetutamente su dei pioli disposti ad albero di natake di cadere alla destra di un piolo per 15 volte? Il caso o meglio la casualità con cui vengono distribuite le condizioni iniziali, qualcuna dovrà pur riuscirci qualche volta imbroccando le condizioni iniziali giuste. A posteriori si potrà dire alle monete che falliscono (che non imbroccano la strada giusta molte volte) che c'era qualcosa dentro di loro che le ha fatte fallire e che volevano fallire (anche se non hanno niente che sia paragonabile alla volontà) ma non è detto che sia così scontata questa cosa, in un caso dove si ha a che fare praticamente con oggetti identici e senza coscienza si arriva ad esiti finali completamente diversi perché piccole variazioni iniziali nelle condizioni di partenza possono portare ad esiti contrapposti a valle se le monete vengono sottoposte a test simili in sequenza. Se mi dici poi che basta non essere malati di mente per diventare abbastanza famosi e affermati in qualche campo resta convinto tu, per me è una cosa falsa. Ma poi continuo a pensare che se nel mondo i posti di prestigio che le persone possono occupare sono limitati, per forza di cose li potranno occupare solo alcune persone, per quanto tutti possano impegnarsi questo stato di fatto non cambia e perciò trovo scorretto colpevolizzare tanto chi resta tagliato fuori, non solo viene colpito dalla situazione, deve sorbirsi anche il biasimo sociale per cui in fondo bisogna concludere che voleva stare là dove sta. |
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Re: Il mio amico figo
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Secondo me si parte da un aspetto diciamo sotto la media, ma non compromettente, che unito ad altri fattori come la timidezza o i feedback negativi già nella pre adolescenza, genera depressione e fragilità psichica, che a loro volta ti portano a manifestare la vera bruttezza che è quella che viene percepita, al di la di quanto lo sei oggettivamente. Innescando poi un circolo vizioso. La stessa persona, in un gruppo di amici sembrerà meno brutta che in un angolino del bar. Se gli amici non li hai, ecco che la tua bruttezza aumenta, senza che la tua faccia sia cambiata. Più passa il tempo e più è difficile invertire la rotta anche perché magari si rimane fermi a quando la bellezza era il primo se non unico criterio di selezione, ci si concentra su quello, che ovviamente non si ha, e non si riesce a valorizzare altre qualità. |
Re: Il mio amico figo
Ma cos’è il fisico a busta?
E pure i capelli senza forma cosa sarebbero? |
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@Soddisfatto
Per curiosità ho cercato su google "amico di Martucci" perché non ricordavo il personaggio. Dalle foto, poi non so in video se pare peggio, non mi sembra così brutto, il problema maggiore sarebbe l'accoppiata capelli - occhiali. Se parliamo di uno come Alvaro Vitali già il discorso cambia magari |
Re: Il mio amico figo
Ho un amico più o meno simile, anche adesso che ha un figlio di 2 anni fidanzato da 15 anni appena si muove ha situazione potenziale e un sacco di "amiche" che volentieri vorrebbero qualcosa in più. E' oggettivamente sopra media fisicamente, 1,85 fisico atletico (istruttore di beach volley), carattere estroverso. Poi è serio quindi non cornifica la compagna ma se vorrebbe una a settimana come minimo.
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Re: Il mio amico figo
Quando penso a occhi da pesce lesso mi viene a mente martina smeraldi :D
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Re: Il mio amico figo
@soddisfatto
Ma quindi hai o hai avuto amiche femmine? |
Re: Il mio amico figo
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Se hai una casa col tetto pericolante, può crearti dei problemi, ma il crollo definitivo dipende dalle fondamenta. |
Re: Il mio amico figo
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Lo sguardo/occhi/espressione è quasi tutto per le donne e lo sguardo da pesce lesso eccettera è un riflesso del malessere interiore quindi è il carattere/stato di essere a stabilire la bellezza esteriore... il carattere/essere è la chiave che viene prima e che determina lms, la redpill è stata messa al bando non perché è una verità scomoda ma perché è una cazzata, e chi la porta avanti o trolla o non capisce
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Non facciamo sempre gli intellettualoidi e guardiamo le cose come stanno. |
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Di solito chi ha brio negli occhi e nell'essere è apposto con le donne, l errore dei redpillati è credere che donne e uomini sono uguali, loro sono meno prese dal lato estetico feticcio come noi che siamo ossessionati da sedere labbra guance seno cosce, loro guardano più a quel essere/carattere che comprende tutto quel pacchetto di sguardo postura smorfie sorriso ecc ...
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Re: Il mio amico figo
Comunque mi dispiace ma questa storia non dimostra per niente la teoria dell'80-20
Infatti si vede chiaramente che il 20% degli uomini (ovvero uno su cinque) ha accesso al 100% delle donne (ovvero tutte quelle che hanno incontrato in vacanza) |
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Una volta sentivo uno che faceva il PR nei locali in sardegna e diceva che venivano questi fagiani li chiamava, figli di imprenditori del nord, nei privè, carini con soldi e status che inizialmente si circondavano di ragazze ma poi andavano via perché vedevano che mancavano di spirito/carattere/essere e andavano con l arricchito più spigliato di carattere |
Re: Il mio amico figo
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Re: Il mio amico figo
Credo che questo dibattito non avrà mai una fine.
D'altronde quando non si vivono certe situazioni in prima persona risulta difficile capirle, io posso solo dire che é da quando ho 12 anni che ne vedo di tutti i colori e non é stato difficile per me capire subito quale è la mia posizione. Potrei raccontare non so quanti episodi dove ho capito di essere considerato brutto (e lo specchio me l'ha sempre confermato), dico solo che a 15 anni quando si vedono alle feste tutti gli amici che vanno ad appartarsi con la tipa di turno (magari conosciuta quella stessa sera), mentre tu (generico) resti sempre lì da solo e le altre tipe sole (nel raro caso in cui ce ne fossero) preferiscono andare a casa piuttosto che intrattenersi con lo sfigatello di turno dice tutto. Sicuramente poi ci sarà anche chi migliorerà e ce la farà, ma quando si arriva a una certa età (intorno ai 25 anni) e si resta sempre fermi a quel punto bisogna cominciare a prendere atto della situazione e a farsene una ragione. |
Re: Il mio amico figo
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Ma oltre a questo la cosa che penso sia comunque falsa è che la tenuta psicologica sia una sorta di super salvatore indipendente da tutto il resto capace di aggiustare tutto senza aver bisogno di nulla. Delle persone in certe condizioni magari una tenuta psicologica adeguata non possono averla. Quote:
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Re: Il mio amico figo
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Re: Il mio amico figo
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E comunque parlare di compromessi reciproci (tra l'altro reciproci = da ambo le parti, quindi anche da parte maschile) non è affatto equivalente a dire che l'80% degli uomini è praticamente invisibile a tutte le donne. |
Re: Il mio amico figo
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dalla mia esperienza limitata all'uso sporadico di alcune app posso confermare questa tendenza, rispetto alla vita reale è molto più serrata la selezione. io non penso che in un ufficio a una donna piaccia mediamente solo 1 su 32 degli uomini presenti, o in un bar. però su queste app scorri facce come se fosse un videogame, non mi stupirei che le preferenze vadano a orientarsi verso una nicchia di super belli. e lì su quelle app, non in vita vera, veramente la maggioranza è invisibile e oltretutto impotente, perché non può nemmeno approcciare senza pagare. |
Re: Il mio amico figo
Anch'io avevo già detto altrove che ritengo molte dating app un'estremizzazione di certe dinamiche reali, roba che sarebbe meglio lasciar perdere per un certo numero di persone. Il problema è che a giudicare da quello che si legge sul forum, non sono pochissimi quelli che le vedono come l'unica possibilità a loro disposizione e come l'unica chiave interpretativa della realtà delle relazioni.
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