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Beh... Io voglio superare i miei limiti quel tanto che basta per diventare una persona normale... Non voglio certo diventare un estroversone...
Se qui parlo poco è perchè tra lavoro e tutte cose ho troppo da fare e ho poco tempo... |
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se noti nel minimessenger siete 250 e sul forum saremo in 3 o 4 a scrivere :lol: |
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Re: l'altra faccia dei raduni
Ciao ragazzi. Sono andato a ripescare questa discussione (che leggo per la prima volta) perchè non avevo in programma di sparire, anche se ho fatto passare un po' di tempo.
Questa discussione mi sembra il posto giusto in cui intervenire. Volevo chiarire che il motivo della mia assenza non è stata la delusione per il raduno, perchè non c'è stata nessuna delusione. Al raduno io ho messo in conto di aspettarmi tutte le situazioni possibili, compresa quella che ho trovato, che era per me la più difficile. Ne' mi illudevo che fosse diversamente. Semplicemente, mi sembrava di aver chiarito abbondantemente il mio modo di concepire la comunicazione. Nella mia etica e nel mio sentire è sensato partecipare a un incontro pur avendo difficoltà di comunicazione, e i motivi li ho spesso spiegati e argomentati. Voi perciò non dovevate meravigliarvi di trovarmi così. Anche se forse avrei dovuto chiarirlo meglio che sarei stato bloccato. Dovrebbe essere chiaro che io non sono una persona normale, sono un estremista della meta-comunicazione, nella mia psiche c'è il desiderio disumano e disumanizzante (anche se per me questi aggettivi sono usati impropriamente solo per farmi capire da voi) di una società in cui tutto possa essere comunicato con tutti i mezzi possibili, anche mezzi non convenzionali. Quindi anch'io mi sento un comunicatore attivo pur essendo bloccato. L'unica differenza è che, oltre a comunicare le cose di cui voi parlate, comunicherò, inevitabilmente, i miei segnali di ansia. Il mio estremismo è tale che, se fosse in mio potere, farei in modo che la comunicazione comune diventasse quella telepatica, perchè a me interessa solo la comunicabilità tra le persone, e se c'è un mezzo che la faciliti senza creare problemi io l'accetto (sono per la moviola in campo, metaforicamente parlando). Con questo sentire, non dovete certo meravigliarmi se mi sento pronto a partecipare a un qualsiasi incontro. Certo, l'ansia provocata dalla situazione potrebbe destabilizzare la mia salute, ma io avevo prevenuto questo rischio, perchè quello che io temo è il "giudizio infondato". E' logico: se io sono per la meta-comunicazione completa, cos'è che nella mia psiche rappresenta il fallimento più grosso? Semplice: un messaggio male interpretato, o, equivalentemente, un giudizio errato. Ma io avevo prevenuto qualunque forma di giudizio errato spiegando da prima qual era la giusta interpretazione che doveva essere data alla mia ansia, nel caso non avessi potuto spiegarlo lì. Il motivo per cui sono sparito, è che dovevo prendermi una pausa, perchè il mio desiderio di meta-comunicazione, non condiviso dagli altri esseri umani, fa sì che io non possa avere le soddisfazioni che cerco, e mi rende difficile adattarmi alla società. Per cui, ogni tanto, ho bisogno di allontanare gli altri dalla mia mente per comunicare solo con me stesso. Bentrovato a chi è rimasto! |
Re: l'altra faccia dei raduni
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Re: l'altra faccia dei raduni
Vuoi vedere che ora che sono tornato io sono spariti tutti?
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Re: l'altra faccia dei raduni
Bentornato Hurry, vedrai quante feste...verso sera :riverenza:
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Re: l'altra faccia dei raduni
Ehilà,Hurry,quanto tempo!
Purtroppo il tuo interlocutore preferito non percorre più questi luoghi...chissà se troverai un valido sostituto! |
Re: l'altra faccia dei raduni
Capisco, dopo tanto tempo non mi aspettavo certo di ritrovare tutti.
Ciao! |
Re: l'altra faccia dei raduni
Harry rip!!!!
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Re: l'altra faccia dei raduni
sei riuscito a svincolarti dalla camicia di forza?
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Re: l'altra faccia dei raduni
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Re: l'altra faccia dei raduni
maqquale metacomunicazione harry!!!
proprio zero comunicazione hai fatto :p ciò significa che le parole non servono a nient! |
Re: l'altra faccia dei raduni
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Re: l'altra faccia dei raduni
Hurry ben tornato!!!!
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Re: l'altra faccia dei raduni
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Re: l'altra faccia dei raduni
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Re: l'altra faccia dei raduni
ma non eri incazzeta perchè è sparito senza dire niente facendo preoccupare tutti?
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Re: l'altra faccia dei raduni
Ho gia chiarito con lui 1secolo fa sta cosa...Buongiorno cicci!!
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Re: l'altra faccia dei raduni
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Re: l'altra faccia dei raduni
non mi aggiorni :)
buon giorno pettia che te sei appena svegliata prrrrrrrr |
Re: l'altra faccia dei raduni
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Re: l'altra faccia dei raduni
Io non ho capito bene questo concetto di metacomunicazione. Me lo puoi spiegare meglio HurryUp? ma in modo semplice, per favore, perché io sono una persona semplice, magari anche con un esempio pratico...
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Re: l'altra faccia dei raduni
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Cioè, se la comunicazione telepatica fosse un numero irrazionale, la metacomunicazione è un numero razionale che approssima il numero irrazionale con la precisione voluta: lo vuoi approssimare a meno di 1/100? Trovi un numero razionale che dista meno di 1/100 dal numero che vuoi approssimare. Vuoi approssimarlo a meno di 1/1000000? Trovi un numero razionale ancora più vicino al numero che vuoi approssimare, basta aggiungere sempre più cifre decimali, quante te ne servono. Allo stesso modo, la meta-comunicazione cerca di approssimare la comunicazione telepatica con l'approssimazione voluta. Se infatti un messaggio non è chiaro, basta aggiungere nuove informazioni (verbali o non verbali) per rendere il messaggio più chiaro, e la chiarificazione non ha un limite oltre il quale non si può andare. Ma per poter fare meta-comunicazione è necessario che i comunicanti la vogliano fare, cioè che non diano per scontata la prima interpretazione del messaggio che ricevono (ma neanche che diano per scontato di non poter capire il messaggio qualunque sforzo si faccia, cosa anch'essa deleteria). Quindi, per esempio, bisognerebbe preferire l'analiticità alla sintesi, perchè la sintesi mette dei limiti alla quantità di informazione (anche se per economia di tempo può essere preferibile la compattezza dell'informazione, come l'utilizzo del simbolo di sommatoria per rappresentare l'addizione di più addendi, ma una compattezza che non faccia perdere informazioni). Inoltre per la meta-comunicazione non servono abilità sociali, ne avere un codice extra-verbale standard, ne la preoccupazione di fare una figura di m*** se balbetti o se controlli male la dizione. |
Re: l'altra faccia dei raduni
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Re: l'altra faccia dei raduni
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Infatti io sto solo spargendo i memi, nella possibilità che anche una sola mente possa accoglierli e, a sua volta, diffonderli. |
Re: l'altra faccia dei raduni
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Purtroppo non viviamo in un mondo perfetto, quindi in esso non può esistere una forma di comunicazione perfetta. Dobbiamo accontentarci di quel che abbiamo, che comunque a mio avviso non è poco. Sono abbastanza contrario alle utopie. |
Re: l'altra faccia dei raduni
Non ho ancora capito in cosa consista precisamente la meta-comunicazione,proprio a livello effettivo.
Mi fa un esempio ipotetico di una situazione pratica in cui venga attuata questa cosa? |
Re: l'altra faccia dei raduni
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Re: l'altra faccia dei raduni
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Anche se si potesse "copiare" pari pari dell'informazione -diciamo- da un cervello ad un altro così come si fa con i computer, la telepatia non avrebbe senso né dal punto di vista sintattico, né da quello semantico. Da quello sintattico: perché i cervelli delle persone non sono tutti strutturati in modo uguale nei dettagli, e i "file" in cui inserire questi "dati" potrebbero non corrispondere. Da quello semantico: perché i cervelli della gente, anche se fossero strutturati in modo perfettamente uguale in generale, sono tutti diversi nei dettagli; il significato che viene attribuito ad un "dato mnestico" dipende fortemente dall'interazione con altri dati e dettagli, e questi dal vissuto individuale. HurryUp mode off Quote:
In quello che dici sembri sempre dare per scontato che la mente umana possa funzionare, avendone la volontà, in modo perfettamente logico. Invece non va in quel modo; e per fortuna, altrimenti homo sapiens si sarebbe estinto da tempo: fare inferenze logiche è lento, non sempre strettamente utile, e dispendioso di energie. Il cervello umano affianca a capacità precisamente logico-deduttive (che sono in netta minoranza) una modalità di ragionamento che potremmo chiamare "associativo": mi ricordo A... succede B... B assomiglia ad A... reagisco a B come reagirei ad A. (Credo che diversi studi psicologici, neurologici o quello che vuoi, possano confermarlo). Morale: riconosciamo alla mente umana, anche nel fare delle "analisi", l'elasticità che le spetta. ;) |
Re: l'altra faccia dei raduni
mah, io cmq inizierei con un quarto di comunicazione, dato che metà non ti viene :p
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Re: l'altra faccia dei raduni
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Re: l'altra faccia dei raduni
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La telepatia che io intendo è una comunicazione che per definizione comunica in modo perfetto ogni informazione: io l'ho definita così, se tu hai in mente un'altra telepatia non è quella che ho definito io. Tutte le informazioni semantiche sono associate al messaggio, fanno parte del messaggio, e vengono sentite sia dalla mente che le comunica che dalla mente che le riceve telepaticamente, e vengono sentite così come sono, in ogni dettaglio. E' vero che i cervelli sono strutturati in modo diverso, ma la tua critica funzionerebbe solo sotto l'ipotesi che la mente sia un epifenomeno del cervello, cioè che la mente sia tutta nel cervello. Nell'ipotesi che la mente non sia un prodotto del cervello, e che sia una sorta di mente "collettiva" capace di collassare in molteplici menti,invece, la comunicazione telepatica perfetta non sarebbe assurda. Quote:
Cioè, la mente umana può fare pensieri illogici, incoerenti, ma questi pensieri si possono scomporre nei loro pensieri costituenti, come una ricetta si può scomporre nei suoi ingredienti. Perciò anche i pensieri illogici si possono comunicare con la telepatia perfetta, basta comunicare il modo in cui gli ingredienti si mettono insieme. Quote:
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Re: l'altra faccia dei raduni
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Beh, immagina una comunicazione non telepatica, ma solo a parole, che cerchi di realizzare il più possibile questo modello ideale di comunicazione telepatica. Se tutti gli esseri umani fossero dei geni potrebbero essere interessati ad instaurare questo genere di comunicazione anche sul piano pratico, non solo teorico. |
Re: l'altra faccia dei raduni
Hurry up, ti consiglio di leggere un libro di fantascienza di Isaac Asimov, "Fondazione e Terra", dove viene descritta e sviscerata in modo abbastanza esauriente un'utopia di mondo dove tutti i cervelli sono collegati in modo telepatico al punto che non ci sono più individui ma una singola entità, "Gaia".
Tra l'altro nel corso del libri si dipana un dibattito tra il protagonista, Trevize, che preferisce l'imperfetto individualismo e una ragazza, Bliss, che fa parte di Gaia, che sostiene invece quella che tu chiami metacomunicazione. Tra parentesi, l'autore da ragione ai "metacomunicatori", quindi penso ti piacerà ;-) Cmq secondo me l'idealismo e il perfezionismo sono tra i problemi delle nostre insicurezze e /o fobie, quindi come tali vanno segati sul nascere. Realismo e concretezza sono gli obbiettivo che mi prefiggo quotidianamente...anche se non sempre ci riesco. |
Re: l'altra faccia dei raduni
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Ma l'intelligenza potrebbe funzionare all'opposto della termodinamica, cioè potrebbe tendere a cercare il massimo ordine e equilibrio, e quindi a guardare più lontano del quotidiano. |
Re: l'altra faccia dei raduni
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Our premier docet ;-) |
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