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Tragedia in Inghilterra
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Dipende da cosa si intende per esclusione: suppongo principalmente mancanza di partner e di amici. In questo caso come si fanno ad avanzare delle richieste? Puoi chiedere una forma di supporto da associazioni / gruppi di aiuto, la comprensione dei motivi per cui si soffre, la condivisione dei problemi con persone con situazioni simili, ma da qui a garantirsi un rapporto di amicizia o sentimentale ce ne passa. Se non si piace abbastanza l'unica è provare a cambiare qualcosa di sé, anche se non è detto che funzioni. Chi fa un gesto del genere è una persona fortemente disturbata, sono pochissime le persone che reagiscono in modo così violento in presenza di condizioni simili, non dipende solo dalla considerazione negata dagli altri.
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Tutto dipende dal punto di vista. |
Re: Tragedia in Inghilterra
Quando c'era stato il caso di una ragazza che si era suicidata il giorno della sua finta laurea avevano fatto vedere al tg l'intervista di Vittorino Andreoli che a mio avviso spiegava il fenomeno in maniera molto superficiale. Ok, i tempi concessi dal tg sono brevi, però almeno menzionare l'importante elemento della pressione da parte della società (soprattutto da parte dei genitori) a laurearti. E qui parliamo di un caso esclusivamente di suicidio, non mi stupisce che quando si tratta di stragi non si analizzino eventuali cause alla radice ma si condanni e basta (condanna ovviamente giusta).
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Cmq sì, chiudere i vari forum che istigano alla violenza e all'odio non risolverebbe il problema ma credo lo ridurrebbe. Quando leggi certi topic che parlano allegramente di donne chiuse in valigie e picchiate... |
Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Tuttavia il risentimento non ti porta da nessuna parte che non sia peggiore di dove già sei, quindi il mio consiglio e incoraggiamento è di abbandonare il risentimento e provare a domandarti se non puoi o potevi fare di meglio. Non è detto; talvolta la vita è arbitrariamente crudele e semplicemente si tratta di sfiga. Ma talvolta no. |
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Re: Tragedia in Inghilterra
Per comprendere questi gesti estremi è insufficiente dire che è colpa del mondo esterno, a rigore il mondo non è mai esterno, perché è sempre influenzato dalle nostre interpretazioni sui dati di realtà. I comportamenti di due persone in condizioni simili infatti cambiamo radicalmente se hanno schemi di pensiero molto diversi fra loro.
Se dietro a queste parole come 'Incel' stanno dietro delle visioni del mondo sulle donne, sui rapporti umani etc. (visioni che vengono perpetrare da gruppi online, a cui l'individuo aderisce per conferirsi un'identità e dare una ragione alle sue sofferenze) il rischio è che diventino un sistema di convinzioni a cui si crede con una assolutezza e una inflessibilità che inevitabilmente portano a meccanismi psicopatologici. |
Re: Tragedia in Inghilterra
Se si chiudessero quei pochi luoghi di sfogo la situazione degenererebbe maggiormente portando ad altri suicidi e omicidi, che già sono in numero altissimo, e destinati ad aumentare x come la società tratta l'uomo medio.
A nessuno interessa veramente trovare una soluzione a questo problemi, basta usare etichette come pazzo, incel, drogato ed il gioco è fatto, abbiamo trovato la causa benissimo ora avanti il prossimo. Chi si focalizza sul discorso dell'avere la fidanzata o non avere la fidanzata è più cieco di Ray Charles, non mi capacito di come facciano finta a non vedere i dati sociali su: dipendenze pesanti, senzatetto, suicidi, povertà assoluta, carcerati, hikikomori, workaholic, bullismo ecc... Viviamo in una società che odia sempre di più gli uomini, non vedo niente di assurdo e non sono come quelli che cadono dal cielo quando succedono questi gesti di follia che spunteranno sempre più come funghi se non ci sarà vero interesse da parte di ognuno a migliorare la condizione maschile e frenare l'odio nei suoi confronti. |
Re: Tragedia in Inghilterra
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Ma esattamente cosa intendi per "odio verso gli uomini"? :interrogativo: |
Re: Tragedia in Inghilterra
È da condannare quello che ha fatto? ASSOLUTAMENTE SI, SENZA SE E SENZA MA.
È un vivere normale quello che fanno le persone isolate da tutto? ASSOLUTAMENTE NO. È devastante vedere gli altri vivere, crescere, avere relazioni, sposarsi, avere figli, dare dei nipotini alla propria mamma e avere amici, agganci sociali mentre tu non hai niente da raccontare di te che ti permetta anche solo lontanamente di sentirti alla pari? ASSOLUTAMENTE SI. separiamo assolutamente queste due cose, per carità. Però, per quanto riguarda il secondo punto, chi ci è dentro fino al collo, lo sa benissimo che è una non vita, é devastante e impietoso il confronto con gli altri, quando vedi che gente che ha la metà dei tuoi anni ha già maturato esperienze che tu, col doppio dei loro anni, neanche sai cosa sono. La forbice, il divario è veramente impietoso e fa davvero male. Quello che fa ancora più male è quando c'è gente che ti viene pure a dire ah ma se stai così è colpa tua, sei tu che vuoi essere così... Ma chi da queste risposte di merda si ripiglia? Ma secondo quel tipo di gente, una persona che sta male per la propria condizione di incapace e di isolato sociale, si diverte o ha voluto stare in queste condizioni??? |
Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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A me un paio di persone me lo hanno detto che per me sarebbe stato impossibile.. anche se in minima parte li ho smentiti, ma solo in minima parte. Ad oggi hanno ragione loro e se gli avessi creduto, invece di odiarli, mi sarei evitato un sacco di figure meschine e traumi da rifiuto che non vanno via neanche dopo anni. |
Re: Tragedia in Inghilterra
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E' evidente che nessuno ti da la fidanzata di cittadinanza, però piuttosto che fare stragi o bofonchiare nei gruppi in internet bisognerebbe sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'emarginazione sociale. Ci sono gli aiuti per i tossicodipendenti e gli alcolizzati. Lo stato investe parecchie risorse su questi temi ed è giusto, ma ad esempio non c'è lo sportello emarginati.. probabile che non ti risolvano il problema con il metadone, ma magari ci potrebbero essere dei gruppi di auto-aiuto o delle persone formate a dare un percorso a queste persone con disagi. E magari nel reparto emarginati sociali c'è anche una stanzetta col reparto "vergini".. lo so che a pensarci fa ridere, ma anche 50 anni fa magari faceva ridere lo sportello per la ludopatia.. ora è una realtà. |
Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Anche se un disabile non è capace di salire le scale è comunque lui che rispetto ad altri non è abbastanza abile per farlo. Che la motivazione è questa, non essere abbastanza per funzionare in un certo contesto mi sembra chiaro, ma cosa c'entra con la giustizia? :interrogativo: Il fatto che un tizio in un certo contesto non possa fare o avere certe cose, cosa c'entra col giudizio della presenza o meno di un'ingiustizia? Cosa sia giusto e cosa no, mi sa che non si possa fare atterrare in niente di concreto, il tizio che si crede vittima di un ingiustizia che quasi nessun altro riconoscerebbe come tale, per me alla fine non è più matto di quelli che in gruppo formano una qualche maggioranza che valuta le cose diversamente. Ma comunque le stragi per emarginazione sono talmente incistate nell'essere umano che dubito si riuscirà a liberarsene finché esisteranno emarginati di vario tipo. |
Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Coi barboni, cioè con emarginati pesanti, dal momento che in quei casi alcuni problemi materiali sono palesi ( niente lavoro e niente dimora ) la condizione di disagio riesce a suscitare più attenzioni anche in mancanza di una richiesta diretta di aiuto da parte del diretto interessato ( altro punto cruciale ), ma non c'è nessuna garanzia il reinserimento sociale riesca. Viene trattata la punta dell' iceberg-disagio sperando di innescare un circolo virtuoso che risolva anche tutto il resto, e questo in fin dei conti soprattutto perché agli occhi dei più rappresentano un problema di decoro pubblico, mica perché l' ente pubblico investa ( quando investe ) per bontà. Ma qui con incel et similia parliamo di condizioni di emarginazione molto più sottili e molto meno visibili, unite poi a una sfilza di altra cause individuali ... alla fin fine i luoghi dove possono essere identificate sono sempre quelli, scuola e famiglia. Che hanno i loro ben noti limiti. Quindi nel complesso sono scettico sulla prevenzione. Pragmaticamente per i casi estremi tipo stragisti mi pare molto più fattibile la repressione, il che è sicuramente brutto da dire ma considerato che tendono a spargere sbrocchi online è potenzialmente possibile tracciarli da lì. Con tutto ciò però che ne consegue a livello di controllo di massa. |
Re: Tragedia in Inghilterra
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Se mi sentissi così prima cercherei di mettermi in discussione, non starei a chiedermi perché le fiche non calano dal cielo inanellandosi nelle dita della mia mano |
Re: Tragedia in Inghilterra
Il problema è che poi si va sempre ad identificare gli incel con i terroristi, o nel migliore dei casi come fenomeni da baraccone.. colpa anche degli incel stessi che non affrontano la loro condizione con maturità ma solo con la conflittualità.
Mi dissocio totalmente dai violenti, ma il fenomeno del celibato involontario quando provoca disagi profondi andrebbe affrontato. Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk |
Re: Tragedia in Inghilterra
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Con me il mio terapeuta prima è stato onesto dicendomi che stavo più o meno nella media, che c'era gente messa peggio ma che ce n'erano anche altrettanti messi meglio.. salvo poi poco dopo consigliarmi di andare a figa.. è stato contraddittorio, infatti poi l'ho abbandonato. Su questa cosa è stato scarso, su altre cose invece mi ha aiutato. |
Re: Tragedia in Inghilterra
Tempo qualche mese e nessuno si ricorderà che sia mai successo, qualche settimana e nessuno si ricorderà nemmeno il nome di costui, come di molti altri.
Perché infondo a nessuno interessa, intendo alla massa. A me non frega niente, non dico che ha fatto bene ma neanche che ha fatto male, questi personaggi sono i joker della vita reale, i Joaquine Phoenix o Travis Bickle di turno, ricordo che taxi driver è degli anni 70, x dire da quanti anni si hanno testimonianze di questi avvenimenti e situazioni di alienazione e emarginazione involontaria. La vita è piena di ipocrisia, forse se ammazzava un po' di civili in guerra tornava e gli davano qualche medaglia, o forse come in taxi driver, invece che prendersela con dei cittadini modello se uccideva qualche criminale finiva come eroe nelle prime pagine dei giornali. |
Re: Tragedia in Inghilterra
Sì, come no? Elliot Rodger pure su questo forum è stato venerato come un santo e martire, figuriamoci negli ambienti incel.
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Con nessuno intendo un numero statisticamente inesistente talmente basso, x dire quanto frega alla gente di provare ad evitare veramente che accadano di nuovo questi omicidi suicidi. |
Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Ai nostri occhi sembrano tutti dei gran coraggiosi ma in realtà la gente è furba e le cose le calcola bene e calcolano anche quando è il caso di poter incassare rifiuti e quando invece è il caso di stare fermi, in base alla condizione psicologica del momento. Io se fossi uno psicologo esperto me ne guarderei bene dal consigliare di andare a donne così alla kamikaze. Mi farei prima un quadro della persona e poi valuterei. Ad un distimico cronico con problemi di autostima non direi di andare a figa come se non ci fosse un domani. Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk |
Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
Io penso che da qualche parte esistano, poche, ma esistano ancora persone semplici, pulite dentro, non vincolate a tutte le cazzate imposte dalla società, apparire, avere materiale, posizioni lavorative, ceto sociale, status e coglionate varie. Il problema è che non se ne incontrano assolutamente, almeno parlo per me, sulla propria strada.
Sono però altresi convinto, fatta eccezione per quello che ho detto sopra, che ormai la maggior parte dei rapporti fra le persone sia una presa per il culo di dimensioni monumentali (io considero te se hai, per quanto conti in società, quanto appari eccetera eccetera...), nessuno o quasi guarda più le cose che dovrebbero davvero contare e che non elenco perché tutti sanno, spero. È tutta una recita, un insieme di rapporti di comodo e convenienza, di profondo ci vedo ben poco, ci sono sicuramente eccezioni, ma lo dice la parola stessa, eccezioni sono. Gli psicologi e psichiatri stessi che durante le sedute si dimostrano comprensivi, pensate davvero che una volta a casa o a cena con la compagna o il compagno non dicano :"sai che oggi è stato da me un povero sfigato che a 40 anni non ha mai baciato né avuto una relazione e non ha mai avuto amici?"...e ti prendono per il culo alle spalle. È una società di merda così, ipocrita, superficiale, falsa, e la cosa peggiore è che tanti negano che le cose stanno così. |
Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Tra i mancati controlli delle forze dell’ordine - Jake Davison, il responsabile della tragedia di Plymouth, aveva riottenuto il permesso per il fucile nonostante le minacce di violenza seminate sui social, la preoccupazione dei familiari per il comportamento «aggressivo e imprevedibile» e il corso per il controllo della rabbia che era stato costretto a seguire soluzione angolosassone? etichettiamoli tutti |
Re: Tragedia in Inghilterra
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"è un fenomeno in crescita, tanto che i siti più gettonati hanno 13.000 utenti attivi e centinaia di migliaia di contatti. Una folta comunità che «non è nella sua interezza violenta» ma dove esistono elementi misogini ed estremi che predicano la vendetta sulle donne." |
Re: Tragedia in Inghilterra
Non so tutti i discorsi darwinistici centrati sull'accettazione della selezione, dell'esclusione, ecc. secondo me al meglio possono portare a reprimersi ancora di più, mi sembrano facilmente assimilabili dalle varie ideologie pillate e anti-vita invece che poterle affrontare. Chi sente molto questi problemi e può permettersi di reprimersi senza esplodere di rabbia e odio rischia di mantenere comunque una visione del mondo fatta di scarti genetici e sopraffazione a perdita d'occhio (senza niente altro, nessun'altra dimensione, questo è il punto credo), solo più diluita emotivamente, questo almeno è quel che mi sembra di vedere quassù nelle parole di chi si ritiene rassegnato/consapevole, e che comunque nella redpill continua a trovare contenuti ragionevoli.
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Re: Tragedia in Inghilterra
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Diresti ugualmente che il bene ed il male non esistono? Ripigliati dai.....sarei proprio curioso di vedere se scriveresti di queste robe se a terra nel sangue ci fosse un tuo caro che non ha fatto un cazzo a nessuno. |
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