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Michiru-1990 07-09-2020 01:32

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Palmiro, penso che alcune risposte ti siano contro perché il tuo discorso sembra un po' generico.

Saprai anche tu che ciascuna persona é diversa e affronta i suoi problemi alla propria maniera, ovviamente. Però in questo forum ci sono troppe storie di vita diverse.
Questo discorso lo posso capire se si parla di una persona che non si fa problemi e vive sulle spalle degli altri, consapevole del gesto e fregandosene pensando di guadagnarci (in tutti i sensi).

Per tutti gli altri... mmmh non saprei. La mente fa davvero brutti scherzi. Certe cose, che per alcuni sono facili, per altri non lo sono.
Alcuni ci proveranno e ce la faranno e altri no.

Finché non abbattiamo il nostro più grande nemico e cioè la parte sabotatrice che c'é in noi... non si va molto lontano.

E questo anche con tutto l aiuto esterno del mondo ... é questo il problema.

Capisco il fatto di avere un lavoro ... é stata la mia paura ( e lo sarà ancora per qualche tempo) e ora ho trovato un lavoretto. Mi sono fatta forza.
Però ti dico la verità se mai in un futuro dovessi trovarmi ad esaurirmi per l ansia di lavorare o altro non so come reagirei. Spero di non trovarmi nella situazione... ma non escludo che per stare bene mentalmente me ne tirerei fuori.

Lo vedo un discorso con troppe sfaccettature per metterlo sotto la luce in cui l hai messo tu :perfetto:.

(Non so se mi sono spiegata decentemente :mrgreen:)

claire 07-09-2020 02:12

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Palmiro, dovresti chiarire se per nullafacenti intendi anche le persone che non lavorano perché hanno problemi seri che non riescono a superare nonostante gli sforzi.

Io nemmeno l'avevo considerato.
Non mi verrebbe mai in mente di considerami nullafacente anche se non lavoro da parecchi mesi e non ho mai avuto un lavoro fisso.
Quello che io non capisco ( e invidio) è la debosciataggine di chi può provare a cambiare un suo stato di disagio e non lo fa.
E la cosa non si riduce certo alla questione lavorativa.


Parli di generiche persone senza chiarire se può essere giustificato qualcuno, ovvio che se la prendono, qui c'è metá gente disoccupata, arrivi tu e ti scagli contro tutto il mondo dei neet, ovvio che sì risentono.

Il discorso legale del mantenimento dei genitori, anche quello non è generico, il genitore è tenuto a mantenere il figlio maggiorenne che non riesce ad emanciparsi, dimostrando di non riuscirci, ma sembra che tu butti tutto nel calderone dei mantenuti approfittatori.
Va chiarito imho.

claire 07-09-2020 02:25

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da varykino (Messaggio 2505356)
si no è vero da fastidio , però appunto sai che magari lo dice uno che nn sa niente di te e allora quanto puo valere? uno lascia parlare e poi torna alla sua di vita e ai suoi mantra .... se uno pesa pensieri e parole di un coglione che nn sa niente di te è ovvio che sta male .... certo se è una roba continuativa uno sbrocco lo merita sicuramente

Quindi anche il topic di Palmiro va preso in questo modo.
E allo stesso modo chi giudica i lavoratori.
Non sanno niente di te quindi non vale.

varykino 07-09-2020 02:53

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da claire (Messaggio 2505426)
Quindi anche il topic di Palmiro va preso in questo modo.
E allo stesso modo chi giudica i lavoratori.
Non sanno niente di te quindi non vale.

Nn lo so , nn l ho letto ... ho risposto solo a quella roba che hai detto tu senza leggere sopra :sisi: .... cmq in generale si ..... metti che uno ha un genitore o un amico che nn ti conosce realmente e ti consiglia robe da fare che secondo te nn stanno ne in cielo ne in terra , quello nn sa cosa pensi e come sei realmente .

Come se io che nn ti conosco ti dico " dai cazzo vai a divertirti , lanciati dal paracadute , io l' ho fatto e'una figata " e insisto altre volte, nn sapendo magari che te proprio la odieresti una cosa del genere e manco ti interessa ..... che fai allora? Te metti li a spiegare in dettaglio tutti i motivi del perche'nn te piace? ..... si puoi farlo ma e'2 coglioni .... fai prima a dire sisi , bello .... e te fai passare la conversazione fuori dal cervello . Se uno nn sa niente di te il modo più veloce per levartelo dalle palle e assecondarlo e tornartene nel tuo modo subito dopo lol

claire 07-09-2020 02:57

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da varykino (Messaggio 2505428)
Nn lo so , nn l ho letto ... ho risposto solo a quella roba che hai detto tu senza leggere sopra :sisi: .... cmq in generale si ..... metti che uno ha un genitore o un amico che nn ti conosce realmente e ti consiglia robe da fare che secondo te nn stanno ne in cielo ne in terra , quello nn sa cosa pensi e come sei realmente .

Come se io che nn ti conosco ti dico " dai cazzo vai a divertirti , lanciati dal paracadute , io l' ho fatto e'una figata " e insisto altre volte, nn sapendo magari che te proprio la odieresti una cosa del genere e manco ti interessa ..... che fai allora? Te metti li a spiegare in dettaglio tutti i motivi del perche'nn te piace? ..... si puoi farlo ma e'2 coglioni .... fai prima a dire sisi , bello .... e te fai passare la conversazione fuori dal cervello . Se uno nn sa niente di te il modo più veloce per levartelo dalle palle e assecondarlo e tornartene nel tuo modo subito dopo lol

Si si, ma se continui a sparare a zero sugli statali te faccio er culo :D

varykino 07-09-2020 03:03

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da claire (Messaggio 2505429)
Si si, ma se continui a sparare a zero sugli statali te faccio er culo

Ma che e'na setta ? XD .... calcola che mia madre è statale e ne parlo male lo stesso :sisi: contro i miei interessi , pure lei ne parla male :sisi: ..... poi te sei precaria che te incazzi ? XD parla male dei baristi così siamo pari , tanto odio pure quelli :sisi: ..... non c ho sto sentimento settarolo per il lavoro in generale ... liberati anche tu dalla setta :sisi: ..... se te succede qualcosa nn t aiutano gli statali , come nn m aiuta il comitato di baristi hahha

claire 07-09-2020 03:07

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da varykino (Messaggio 2505430)
Ma che e'na setta ? XD .... calcola che mia madre è statale e ne parlo male lo stesso :sisi: contro i miei interessi , pure lei ne parla male :sisi: ..... poi te sei precaria che te incazzi ? XD parla male dei baristi così siamo pari , tanto odio pure quelli :sisi: ..... non c ho sto sentimento settarolo per il lavoro in generale ... liberati anche tu dalla setta :sisi: ..... se te succede qualcosa nn t aiutano gli statali , come nn m aiuta il comitato di baristi hahha

Ammazzerei una maestra al giorno

cringe 07-09-2020 08:08

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2505409)
Proprio come non hanno alternative quelli che devono lavorare per mantenersi non le abbiano nemmeno noi "nullafacenti" proiettati in una condizione di vita che per arrivare al punto di cambiare serve un dramma.
E mettiamo da parte tutti i problemi mentali, si colpevolizzo gli altri, c'è stata una mancanza di educazione (famigliare, scolastica, statale), me l'hanno permesso e mi ci sono abituato, mi sono svegliato tardi quando ventiquattrenne ho fatto qualche maldestro tentativo, sono crollato emotivamente dopo quattro colloqui e un paio d'ore di corsi formativi e consulti vari, e ho detto mai più, sono tornato a chiudermi nel mio bozzolo oscuro.
Puoi umiliarmi criticandomi, dicendo che sono un inutile disgraziato, ricordandomi che quando sarò senza mantenimento finirò per strada, questo non è fonte di motivazione ma solo l'ennesimo nemico, e allora punto il dito nuovamente a tutte le teste che ragionano cosi che giudicano in modo superficiale, siete voi a distruggere le vite delle persone, a farle scappare nelle loro case umiliandosi a una vita di mantenimento senza sfizi, senza indipendenza, vivendo come animali domestici, condannati a una lenta fine.
E voi che continuate addirittura a invidiare chi è pari a un animale siete delle grandi teste di cappero, cosi piene di cazzate, privilegiate dal loro percorso, corrotte dal loro mondo al punto da sguazzarci allegramente con le pinne e gli occhiali, e il desiderio di cambiamento è solo aggiustare tagliando e mettendoci una toppa, gettando lo scarto, innalzando una muraglia morale.
Non si hanno alternative e entrambe le opposizioni credono che la controparte ne abbia invece, e poi arrivano i problemi.

finito i ringrazia

XL 07-09-2020 09:10

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2504911)
I nullafacenti comunque vivono sulle spalle degli altri, ed è questa la cosa che mi da più fastidio

Comunque per ampliare lo sguardo vivono sulle spalle degli altri, e veramente, anche i non nullafacenti che producono danni oppure fanno e sono incapaci di garantire quel che promettono.
Un nullafacente totale non produce nulla ma in compenso il danno che arreca alla società è minimo e pesa al piú sulle tasche dei familiari (in genere vivendo al minimo delle possibilità) e non della comunità allargata come il non nullafacente che si fa pagare profumatamente ha magari famiglia a carico e produce anche danni.
Maestre che picchiano i bambini, piloti drogati che producono incidenti aerei, politici incapaci che producono danni gravissimi al sistema sanitario, ponti che crollano e cosi via... E poi che si fa? Tutto questo lo si ignora, queste sono tutte persone rispettabilissime, e se un tizio si ritenesse un incapace e non si gettasse nella mischia proprio perchè responsabile e timoroso di produrre danni del genere viene identificato come il massimo dei farabutti che ci sono in giro.
Perché poi a suicidarsi sono in genere e piú spesso persone disoccupate e nullafacenti e non certo i vari Briatore che ci sono in giro e che agiscono e si comportano in modo davvero irresponsabile non pensando minimamente alle conseguenze di quel che fanno.
Che poi se il nullafacente fosse ricco e facesse la bella vita potrei anche capire tutto questo astio ma in genere vive abbastanza male e in maniera limitata, ha pochi spazi, poca privacy, non si può permettere vacanze e cosí via. Se fosse riuscito a gestire una situazione diversa in cui stava meglio perché non l'avrebbe fatto? :nonso:
Per questo poi comprendo anche perché poi discorsi simili al tuo Palmiro attecchiscono poco visto che c è nella nostra società una quota considerevole di spazzatura umana che non solo fa una brutta fine, le si attribuisce anche la totale responsabilità di aver fatto una brutta fine perché voleva assolutamente farla.
Io non riesco a condividere questo punto di vista.

claire 07-09-2020 09:25

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Ad ampliare il discorso non si finisce più.
Meglio un nullafacente che un evasore fiscale, per esempio.

Masterplan92 07-09-2020 09:41

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da Noradenalin (Messaggio 2505287)
Per il resto, è un topic del cazzo detto in maniera schietta.
Si generalizza e basta senza tenere minimamente conto delle problematiche, delle difficoltà, delle patologie che può avere un individuo.

Parlate di volontà, determinazione, in un forum dove ci sono persone con difficoltà psicologiche o disturbi psichiatrici.
Non bastano due domandine in croce per trovare un obiettivo, un scopo nella propria vita.
Voi non avete la minima idea di cosa si prova a stare male veramente, ad essere talmente depressi da non avere neanche la forza di alzarsi dal letto e portare a compimento alcuni dei bisogni basilari come mangiare o lavarsi...
Arrivare a sera per inerzia, solo grazie a 3 o 4 compresse...
Desiderare ardentemente ogni singolo giorno di non essere in vita, ma allo stesso tempo non avere la forza o il coraggio di porvi fine da solo.

Ma cosa ci siete entrati a fare in questo forum?
Solo per sparare sentenze e sfogare le vostre frustrazioni su quelli che a prima vista vi sembrano semplicemente nullafacenti, svogliati, fancazzisti?

:bene: perfetto..come se l avessi scritto io

Dominic 07-09-2020 10:02

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2505414)
Io poi non capisco tutto questo darmi contro, sto facendo un discorso generale, non sto attaccando nessuno,non mi sembra di aver fatto nomi e cognomi.

Perché stai facendo tutti questi bei discorsi davanti alla platea di fobiasociale, non dei giovani imprenditori.

alien boy 07-09-2020 10:35

Scusate ma magari uno si fa mantenere dai genitori perché non vuole farsi mantenere dallo Stato o da estranei. Cioè uno potrebbe vederci anche un non voler pesare sullo Stato o su estranei :D

claire 07-09-2020 10:38

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 2505464)
Scusate ma magari uno si fa mantenere dai genitori perché non vuole farsi mantenere dallo Stato o da estranei. Cioè uno potrebbe vederci anche un non voler pesare sullo Stato o su estranei :D

Chi sono sto estranei che ti mantengono?
Mi interessa:D

Black_Hole_Sun 07-09-2020 10:42

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da Dominic (Messaggio 2505454)
Perché stai facendo tutti questi bei discorsi davanti alla platea di fobiasociale, non dei giovani imprenditori.

Perchè è risaputo che su Fobiasociale non ci sono NEET, nessuno si offende.

cringe 07-09-2020 10:49

Re: Nella testa di un nullafacente
 
https://i.imgflip.com/4e3spe.jpg

M4RCO 07-09-2020 10:54

Se hai problemi mentali e vai a fare lavori di m.... n on pensate possiate migliorare

varykino 07-09-2020 11:19

Re: Nella testa di un nullafacente
 
ah ho letto adesso quello che ha scritto palmiro ..... praticamente nel post iniziale cerca di dare la colpa a qualcuno compreso se stesso, in parte ,del perchè è "tagliato fuori" ... praticamente parla di se stesso non in generale .... poi l avete messa sul generale ed è ovvio che ogni caso è a se ..... se uno dice nullafacente in generale puo essere tutto , uno puo fissare il soffitto per depressione , per fobiasociale , per traumi , per apatia cronica , per situazione familiare particolare e molti altri motivi .... ma penso che lui cmq parlava di se stesso perchè parlare in generale di una cosa del genere non ha senso e puoi dire tutto e il contrario di tutto

pokorny 07-09-2020 11:38

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2504829)
Per pura curiosità, mi sono sempre chiesto cosa passi nella mente di un nullafacente, di una persona che non fa nulla nella vita, che passa le giornate sul letto a fissare il soffitto e a puntare il dito contro il governo che non fa nulla, la società che è malata, gli imprenditori che non assumono, il, sistema che è corrotto, il vicino di casa che ascolta reggaeton, il postino che non ha suonato due volte..

Ne conosco se pure virtualmente solo uno ma è un malato di quelli seri. Dalle sue deliranti esternazioni dedurrei che causa ed effetto sono intrecciati in modo inestricabile e che questo possa valere in generale. Non fa niente perché dice che le sue tasse vanno ad alimentare ruberie varie (il che in Italia è vero) e a furia di esternare questi "pensieri" si è inimicato tutta la rete almeno quella di chi parla italiano. Mi pare ovvio che se pure avesse qualche competenza, e non ce l'ha, si è così abituato a esternare qualsiasi pensiero gli passi per la mente senza timore di sanzioni che se mai arrivasse a un colloquio di lavoro chiunque capirebbe in un batter d'occhio chi ha di fronte. E a quel punto gli si rafforza tutto il suo costrutto mentale per cui finisce col credere davvero che tutti sono ladri e per questo fa benissimo a non fare niente. Peccato che dipenda dalla pensione del padre e non so cosa gli succederà poi.

Supponendo invece che non avesse mai avuto niente, al quarto posto di lavoro perso per il suo carattere forse avrebbe almeno attenuato questo suo modo di essere e avrebbe così avuto lo spazio per riflessioni che lo potessero far maturare. Per questo credo che sia il classico loop con feedback positivo (nel suo caso si aggiunge elevata amplificazione nel ramo di retroazione :D)

alien boy 07-09-2020 11:52

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2505467)
Chi sono sto estranei che ti mantengono?
Mi interessa:D

L'azienda per cui si lavora. Certo, devi fare qualcosa in cambio.

claire 07-09-2020 12:05

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Quote:

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 2505514)
L'azienda per cui si lavora. Certo, devi fare qualcosa in cambio.

E allora non è mantenere

Moonwatcher 07-09-2020 12:16

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Voglio una 20enne figa, ricca e con 3 lauree che mi mantenga. Non mi sembra di pretendere troppo. :ridacchiare:

Inosservato 07-09-2020 13:28

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2504829)
Sarò molto duro ma onesto in quello che penso

Per pura curiosità, mi sono sempre chiesto cosa passi nella mente di un nullafacente, di una persona che non fa nulla nella vita, che passa le giornate sul letto a fissare il soffitto e a puntare il dito contro il governo che non fa nulla, la società che è malata, gli imprenditori che non assumono, il, sistema che è corrotto, il vicino di casa che ascolta reggaeton, il postino che non ha suonato due volte.. Insomma qualsiasi cosa, l'importante è incolpare sempre qualcun'altro, l'importante è uscirne sempre con la coscienza pulita, perché se si è in quella condizione bisogna per forza trovare un colpevole là fuori.
Secondo me il succo del problema è tutto qui : si da sempre la colpa all'esterno e non si è in grado di assumersi le proprie responsabilità .. Io credo che chi vuole togliersi davvero qualche soddisfazione nella vita, prima o dopo la smette di incolpare sempre qualcun'altro al di fuori, e inizia a farsi delle domande

"quali sono i miei difetti? Cosa non ha funzionato DI ME in tutti questi anni che mi ha portato su questa cattiva strada?"

Ma anche

"cosa mi piace fare davvero? Per cosa sono portato?"

Solo sapendo rispondere sinceramente a queste due domande, si può iniziare a dare una direzione alla propria vita. Chiaramente ci vuole molta perseveranza e convinzione nei propri obiettivi.

Il sistema che funziona male e taglia fuori chi non si è saputo adattare, è sicuramente la realtà dei fatti, inutile negarlo, ed è qui che finisce la responsabilità personale (ma è un 70/30, non 50/50). Ma come si suole dire? Se non puoi attaccare il nemico, assecondalo e neutralizzalo?
Se mi trovo immerso in un sistema che non mi va a genio e non mi permette di vivere sereno, e non posso cambiarlo in nessun modo, mi devo adattare e trovare un compromesso, sapendo sacrificare un po della mia libertà se necessario, per garantirsi un futuro dignitoso.
Altrimenti fare i "rivoluzionari" o ribelli anti sistema col culo degli altri è fin troppo facile, non si rischia nulla.

beh però nella mia vita ho avuto un momento così, ma non ragionavo di dare "colpe" a qualcuno, ero io in difficoltà

~~~ 07-09-2020 13:49

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2505414)
"I genitori hanno l'obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni (o peggio ultratrentenni) anche se stanno buttati sul divano tutto il giorno"
Non è mica detto, in teoria è così, nella pratica è un po difficile far rivalere legalmente questo diritto .. Se il genitore o peggio entrambi decidono di non dargli più un centesimo di tasca loro, né di cucinargli i pasti? Come lo dimostri di fronte a un giudice che hanno smesso di mantenerti?

Se tu, figlio maggiorenne che passa le giornate sul divano o in giro per il quartiere a catturare pokemon, vuoi fare causa ai tuoi genitori per riavere il mantenimento, dovrai ben pagare un avvocato no? E i soldi da dove li tiri fuori?

Io credo che se un figlio decide di non fare nulla per cambiare la propria condizione di mantenuto, sta consegnando il comando della propria vita in mano ai genitori, che possono decidere per lui, come se fossero i suoi amministratori di sostegno e lui interdetto.. Credo che sia una prospettiva abbastanza umiliante

Mi fa ridere che ci "sbatti in faccia" queste cose come se un nullafacente queste cose non le pensasse già abbondantemente :sisi:
Io qua nel forum ne ho letti parecchi di messaggi di persone in conflitto con le famiglie e con sé stessi perché non riuscivano a trovare lavoro o avevano difficoltà a cercarlo, fra sensi di colpa, sensi di inferiorità, sentirsi esclusi, ai margini della società, impossibilitati a farsi una vita propria, una vita adulta etc.
Meno male che sei arrivato tu ad illuminarci.

Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2505414)
Io poi non capisco tutto questo darmi contro, sto facendo un discorso generale, non sto attaccando nessuno,non mi sembra di aver fatto nomi e cognomi.

Se fai un discorso generale sparando a zero su un'intera categoria di persone non c'è bisogno di fare nomi e cognomi.

Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2505414)
Io non mi capacito di come mentre si continua ad accampare scuse e giustificazioni, là fuori ci sia gente che pur di avere una casa propria e non dover rendere conto a nessuno di nulla, fa anche due lavori contemporaneamente che impegnano 7/7 privandosi del tempo libero che potrebbero prendersi.

Ti sei risposto da solo. Posto che molti non sanno da dove cominciare e pensano di non valere nulla, non tutti sono in grado di reggere quei ritmi, e specie se non c'è un'impellente necessità non si butteranno a capofitto in una vita del genere.
"Non mi capacito." Perché evidentemente non sei in grado di metterti nei panni degli altri. Non siamo tutti uguali. Anche una persona che non conosce la fobia può "non capacitarsi" di come si arrivi ad avere paura degli altri.
Quindi ti fa strano che una persona con ansia, o fobia, o depressione non si butti a capofitto in quello stile di vita. Babòh.


Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2505414)
Una mia conoscente l'ho anche "rimproverata" perché facendo due lavori diversi non ha più una vita, non ha un solo giorno di riposo alla settimana e può al, massimo dormire la notte e uscire la sera quando non è troppo stanca. Qui purtroppo non ci vedo nemmeno più un piano a lungo termine perché la persona in questione è già laureata e specializzata con master ma si accontenta di fare lavori da terza media (da qui una parte del mio "rimprovero"), anche se di questi tempi le aziende più che qualche mese di stage a 500 euro non possono proporti.. Ma va bene anche così, fare le "formiche" e accumulare grano in attesa di trovare un'occupazione più stabile e soddisfacente.

Ti contraddici da solo. Prima dici che pur di avere un minimo di indipendenza bisogna adattarsi a tutto e accettare dei compromessi, poi nel caso della tua amica che si è adattata a fare un lavoro (anzi due) qualsiasi anziché un lavoro legato al suo percorso di studi (perché non ha trovato nell'ambito, suppongo?) pur di avere un minimo di indipendenza addirittura deve beccarsi la tua "cazziata", e per cosa? Perché secondo te non è abbastanza ambiziosa? Insomma, non ti va bene niente.
Ah no, poi dici che le aziende non possono darti più di 500 euro per uno stage, oh poverini . . . Proprio non possono loro, povere gioie :( Allora no, cambi idea, è giusto adattarsi e mettere da parte qualche soldino attendendo tempi migliori . . . Boh te la canti e te la suoni. In pratica decidi tu cosa va bene o no?

Poi chiaramente del fatto che con una laurea in tasca occorra fare due lavori non avendo più una vita per tirare a campare non ti sorprendi, no, quello è normale e inevitabile e bisogna adattarcisi (oppure no, essere più ambiziosi e non arrendersi, puntare in alto, ah però poi se non si riesce bisogna scendere a compromessi, ah no però poi non si è più ambiziosi omg, insomma decidite), eccerto, lo scandalo è che ci sia gente a casa mantenuta dalla famiglia, non certo che stia diventando sempre più difficile potersi fare una vita propria in questo paese, che i diritti dei lavoratori sono stati mano a mano smantellati ed erosi, no questo non deve preoccupare: la società questa è e dobbiamo tutti adattarci e accettare compromessi, ok, ma almeno poi 'sti compromessi consentissero di campare.

State tranquilli che non appena schiattano le due generazioni più vecchie e verranno consumati tutti i loro risparmi finiamo tutti in mezzo a una strada e bona.

Equilibrium 07-09-2020 15:20

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Sono del parere che finché uno nn si lamenta e rompe il coso agli altri per questa sua nullafacenza, per me può fare benissimo il nullafacente.

Black_Hole_Sun 07-09-2020 16:01

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Ma ne conosco di gente che lavora 7/7, che fa due-tre lavori e non ha nemmeno il tempo di andare al cesso. Peccato che quasi nessuno ne ha effettivamente bisogno, per me è una malattia come la depressione e la fobia sociale ma al contrario. Poi dipende dai bisogni di ognuno, siccome queste persone non hanno neanche famiglia a carico per me è solo avarizia. O comunque c'è qualcosa di profondamente sbagliato se un giovane per potersi permettere un monolocale deve vivere per lavorare, se non è schiavitù questa.

Keith 07-09-2020 16:49

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2504829)

Ma poi che te importa di come campano gli altri, saranno cavoli loro. Che ti vengono a chiedere i soldi a te? No, e allora?

Black_Hole_Sun 07-09-2020 17:48

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2505646)
Ma poi che te importa di come campano gli altri, saranno cavoli loro. Che ti vengono a chiedere i soldi a te? No, e allora?

Secondo me è assediato da orde di nullafacenti che gli chiedono di mantenerli. Altrimenti non si spiega.

alien boy 07-09-2020 18:05

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2505517)
E allora non è mantenere

Ma anche alla famiglia in cui si vive magari si dà qualcosa. Nella realtà in molti casi si collabora un po', in altri si trova qualche lavoro saltuario per ridurre le spese, fa piacere o fa comodo che il figlio resti a casa o che comunque stia ancora un po' legato pur abitando altrove. Non è lo stesso livello di impegno che si richiede lavorando, ma quello che conta è come la vedono i genitori. Se non è un modello da seguire non lo è perché a rimetterci sono prima di tutto il figlio che si crogiola in questo ambiente protetto e farà sempre più fatica ad emanciparsi poi (questo in teoria lo dovremmo sapere in molti su questo forum), ed eventualmente i genitori. Non capisco perché fare la morale parlando del vivere "sulle spalle altrui" visto che è una situazione che nasce per una responsabilità condivisa (non so neanche se chiamarla responsabilità e non serie di cause - effetti da entrambi i fronti) e che più va avanti più è difficile da sbrogliare, perché se si è rimasti indietro trovarsi a non avere più la "protezione" della famiglia è come essere costretti a far la parte, da lì in poi senza scampo, del vaso a cui veniva paragonato don Abbondio (non ricordo la frase). Cioè voglio dire che nella maggior parte dei casi c'è un problema psicologico / relazionale di persone incastrate in dinamiche che andavano corrette da molto prima. Non vedo perché debba essere giudicato dall'esterno, se le ricadute rimangono essenzialmente nel nucleo famigliare; se si vuole suggerire per aiutare è un altro conto.
(ero partito da una battuta per ridere, ma forse dietro c'era inavvertitamente un pensiero simile)

SamueleMitomane 08-09-2020 00:18

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Non mi sembra che Palmiro volesse offendere nessuno. Sono d'accordo che bisogna cambiare se stessi prima di qualsiasi altra cosa lì fuori. Più che altro perché non c'è alternativa.

Ti assicuro che il nullafacente, anche quello che incolpa gli altri, soffre tanto. Al massimo incolpare serve solo a distrarsi. Niente da invidiare.
Il fatto è che non bastano le parole. Io so cosa dovrei fare, ma non basta dire "fallo!" che io divento ad un certo punto un'altra persona.
Quindi il discorso che fai, proprio anche per la sua ovvietà, può venire percepito come un più elaborato "muovi il culo sfigato."

Mettiamo conto di quanto la fortuna ci mette il suo, che è tanto, inutile che ci mettiamo a discutere. I guru dell'hard work pays off sanno che l'indole ad impegnarsi tanto e ad avere un atteggiamento positivo viene insegnato? Sanno che non tutti hanno ricevuto un'educazione adeguata, nonostante essere stato più di un decennio a scuola? sanno che la propria personalità è il prodotto delle esperienze passate? Sanno che è difficilissimo trovare la motivazione quando la tua vita fa schifo e non sai cosa cazzo fare? chiamale scuse, ma non lo sono. Non venitemi a fare esempi di chi viveva in un buco di due metri e mangiava formiche a colazione e che adesso ha 3 lauree e una lambo grigio metallizzata.

Chi ha il loro atteggiamento non riuscirà mai a concepire chi non c'è l'ha. Ed ecco spiegato il tuo titolo, che credo sia la metà del motivo del backlash che stai subendo. Insomma, sembra provocatorio.

Comunque pure se è un discorso motivazionale generico mi sembra almeno che faccia un po' da contrappeso a tutta la negatività degli altri topic. Non che quelli siano illegittimi, ma ci sta ogni tanto una cosa del genere. Boh, relax.

Angus 08-09-2020 00:21

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Per me il vero punto è che, se il comportamento di qualcuno è irrazionale, c'è un motivo degno di essere preso in considerazione. E limitarsi a critiche come quella letta qui è non meno irrazionale, oltre che una profonda mancanza di rispetto.

Markos 08-09-2020 01:24

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Riflessione personale...
Prescindendo dalla fedina penale pulita che risplende (ma questa non è una nota a favore) e prescindendo e da tutto quello di cui mi sono lamentato che non ripeterò ulteriormente io ho sempre lavorato partendo dai lavori più umili...(con la schiena a pezzi ho fatto facchinaggio, il tornitore ed il semplice operaio addetto alla manovalanza generica)...
A parte due mesi in tutto (forse tre non ricordo) non sono mai stato disoccupato (e ho passato la quarantina non sono un neet brufoloso di primo pelo)...
Mi sono sempre dato da fare per ottenere in cambio rifiuti schifati, delusioni, frustrazioni. lutti in sequenza e banalizzazioni degli stessi in ogni dove...
Non sono quindi un nullafacente...
O forse si?
Ho conosciuto persone gravemente depresse e totalmente nullafacenti che vivono grazie al mantenimento dei genitori e che fanno parte (molto di rado ovviamente) della mia quotidianità..
Non mi hanno mai preso per i fondelli o banalizzato per quanto mi è accaduto a differenza di molte persone "popolari" non solo in real life e io non mi sono mai permesso di giudicarli...
Hanno (ma non tutti) un certo odio verso la società forse fuori luogo che però riservano ai loro confidenti (non sono persone piene di amici) e agli spazi virtuali..
Io spero che i loro genitori vivano a lungo anche perchè chiaramente una situazione come la mia (pur banalizzata ovunque) non la reggerebbero cinque minuti ma di certo non mi interessa assolutamente niente di loro e non mi danno minimamente fastidio...
Non hanno nessun impatto negativo verso la società (a differenza dei delinquenti veri e propri) e rappresentano un fenomeno abbastanza di nicchia...
Quindi in buona sostanza se non vengono a chiedere i soldi a voi per quale motivo dovrebbero infastidire?
Ma non saranno affaracci loro di come campano?

Markos 08-09-2020 01:28

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Quote:

Originariamente inviata da Black_Hole_Sun (Messaggio 2505620)
Ma ne conosco di gente che lavora 7/7, che fa due-tre lavori e non ha nemmeno il tempo di andare al cesso. Peccato che quasi nessuno ne ha effettivamente bisogno, per me è una malattia come la depressione e la fobia sociale ma al contrario. Poi dipende dai bisogni di ognuno, siccome queste persone non hanno neanche famiglia a carico per me è solo avarizia. O comunque c'è qualcosa di profondamente sbagliato se un giovane per potersi permettere un monolocale deve vivere per lavorare, se non è schiavitù questa.

Un lavoro dignitoso per se e per un'eventuale propria famiglia è previsto dalla Costituzione art.36...
E attualmente per moltissimi settori esiste la schiavitù legalizzata (che oltretutto fa molto meno baccano di quella illegale legata al fenomeno migratorio)...
Ma se ti lamenti sei un choosy con buona pace della Costituzione Italiana...:sarcastico:

hermit94 08-09-2020 01:41

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Io personalmente penso che quando sarò obbligato al lavoro mi suiciderò, proprio non mi entra in testa che devo farlo, preferirei quasi fare il barbone, il lavoro è schiavitù e basta, poi se hai problemi emotivi e psicologoci è una tortura, e dovrebbe durare 60 anni, chi te lo fa fare?

pokorny 08-09-2020 08:29

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2505896)
Non so niente di tasse ma spero ne esisti qualcuna che faccia sborsare a voi grandi lavoratori cosi altezzosi un mantenimento per chi povero disgraziato non è al vostro livello, e questo fino a quando il cambiamento non verrà da entrambe le parti.

E' già così... Se non si evade, di fatto 2/3 di quello che entra va allo stato in qualche modo. Sì lo so che l'IRPEF è circa 1/3 per stipendi normali ma l'IVA pesa tantissimo (ed è un'imposta ingiusta di suo, che sarebbe tollerabile sotto l'8%) e soprattutto si ri-paga quasi tutto per i servizi non resi.

Il solo fatto che anche uno poverissimo può avere un trapianto dal SSN non è da trascurare, l'Europa ha un sistema di welfare di questo tipo ma al di fuori raramente c'è. E' come avere un'assicurazione sanitaria pagata dalla collettività e vale anche per un "povero disgraziato". E ci sarebbero le pensioni per molti qui sul forum, solo che sono andate e vanno a falsi invalidi civili nonché mille rivoli di sprechi e ruberie.

Il problema è che il sistema non funziona e 1/4 di chiunque abbia un ruolo di potere in questo sistema ruba. Dato che l'intelligenza nel rubare è proporzionale grossomodo al ruolo ricoperto, a livelli apicali basta poca gente, ma che si ruba una grossa fetta del malloppo.

Ma sulle tasse, chiunque faccia onestamente il proprio lavoro, si vede togliere almeno 2/3 di quello che ha, e teoricamente buona fetta sarebbe destinata a chi ha minori capacità o problemi invalidanti. Però non gli arriva.

Ezp97 08-09-2020 08:58

Quote:

Originariamente inviata da Black_Hole_Sun (Messaggio 2505620)
Ma ne conosco di gente che lavora 7/7, che fa due-tre lavori e non ha nemmeno il tempo di andare al cesso. Peccato che quasi nessuno ne ha effettivamente bisogno, per me è una malattia come la depressione e la fobia sociale ma al contrario. Poi dipende dai bisogni di ognuno, siccome queste persone non hanno neanche famiglia a carico per me è solo avarizia. O comunque c'è qualcosa di profondamente sbagliato se un giovane per potersi permettere un monolocale deve vivere per lavorare, se non è schiavitù questa.

Mah, tutti i miei ex compagni di elementari, medie e superiori o fanno lavori del cazzo 6 su 7 10 ore al giorno o vanno all’università a studiare cose come filosofia, perlomeno quelli che lavorano non sono depressi e vedono la gente, conoscono, fanno. Questo è il lato positivo del lavoro, avere soldi per poi nel fine settimana fare qualcosa.
Il problema è che io vedo sti tizi buttare soldi in discoteche e vestiti, e basta, solo quello.
Però se tanti hanno vita sociale è in gran parte dovuta al lavoro, è pure “normale” che se uno non lavora e non studia di base non abbia una vita sociale o non ne abbia una allargata.

Masterplan92 08-09-2020 10:15

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Quote:

Originariamente inviata da hermit94 (Messaggio 2505892)
Io personalmente penso che quando sarò obbligato al lavoro mi suiciderò, proprio non mi entra in testa che devo farlo, preferirei quasi fare il barbone, il lavoro è schiavitù e basta, poi se hai problemi emotivi e psicologoci è una tortura, e dovrebbe durare 60 anni, chi te lo fa fare?

Io l'altro giorno ho tagliato l'erba del giardino che è grande e pulito le erbacce..mi sembrava di aver scalato l'everest :miodio:

Ezp97 08-09-2020 10:49

Quote:

Originariamente inviata da hermit94 (Messaggio 2505892)
Io personalmente penso che quando sarò obbligato al lavoro mi suiciderò, proprio non mi entra in testa che devo farlo, preferirei quasi fare il barbone, il lavoro è schiavitù e basta, poi se hai problemi emotivi e psicologoci è una tortura, e dovrebbe durare 60 anni, chi te lo fa fare?

Concordo, cercherò il modo più indolore possibile per farlo. Poi senza una vita privata che cazzo di senso ha lavorare...

Winston_Smith 08-09-2020 11:08

Re: Nella testa di un nullafacente
 
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Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2505414)
Io credo che se un figlio decide di non fare nulla per cambiare la propria condizione di mantenuto, sta consegnando il comando della propria vita in mano ai genitori, che possono decidere per lui, come se fossero i suoi amministratori di sostegno e lui interdetto.. Credo che sia una prospettiva abbastanza umiliante

Sarebbe da valutare caso per caso il "decide di non fare nulla", senza aprire sante inquisizioni.

Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2505414)
Io poi non capisco tutto questo darmi contro, sto facendo un discorso generale, non sto attaccando nessuno,non mi sembra di aver fatto nomi e cognomi.

Appunto, con un discorso generale attacchi tutti indiscriminatamente, quindi è normalissimo che in tanti ti diano contro (non far finta di non sapere che in tanti qui sono nella condizione che stigmatizzi).
Avessi fatto nomi e cognomi almeno si sarebbero incazzati solo i nominati :sisi:
E' il male delle generalizzazioni ad spropositum.

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Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2505414)
Io non mi capacito di come mentre si continua ad accampare scuse e giustificazioni, là fuori ci sia gente che pur di avere una casa propria e non dover rendere conto a nessuno di nulla, fa anche due lavori contemporaneamente che impegnano 7/7 privandosi del tempo libero che potrebbero prendersi.

Roba da fargli un applauso? Io invece li compatisco, il loro esempio è tragico e non andrebbe seguito. Si lavora per vivere, casomai, non viceversa.

Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2505414)
Una mia conoscente l'ho anche "rimproverata" perché facendo due lavori diversi non ha più una vita, non ha un solo giorno di riposo alla settimana e può al, massimo dormire la notte e uscire la sera quando non è troppo stanca. Qui purtroppo non ci vedo nemmeno più un piano a lungo termine perché la persona in questione è già laureata e specializzata con master ma si accontenta di fare lavori da terza media (da qui una parte del mio "rimprovero"), anche se di questi tempi le aziende più che qualche mese di stage a 500 euro non possono proporti.. Ma va bene anche così, fare le "formiche" e accumulare grano in attesa di trovare un'occupazione più stabile e soddisfacente.

Campa cavallo... intanto il tempo perso e lo stresso accumulato stanno lì.
Purtroppo in certi casi non c'è alternativa, ma di certo non sono esempi positivi, anzi sono ulteriori affreschi di un quadro tragico.

Winston_Smith 08-09-2020 11:09

Re: Nella testa di un nullafacente
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2505975)
Concordo, cercherò il modo più indolore possibile per farlo. Poi senza una vita privata che cazzo di senso ha lavorare...

Io ultimamente sto pensando "che cazzo di senso ha lavorare" e basta (obbligo di mantenersi a parte).


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