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Re: Le Solite Scemenze
Il fatto è che non si sta mai meglio. Al massimo si può aver la fortuna di riuscire a non pensarci.
E' terribile, è angosciante. Ma se ci pensate ha più senso questo del contrario. Siamo uno scherzo della natura, un paradosso della fisica. Mentre ogni osservazione possibile e immaginabile ci dice che tutto dovrebbe tendere al disordine e all'aumento di entropia, migliaia di miliardi di cellule sono (quasi) perfettamente sincronizzate per riuscire a preservare quest'ordine e perfino riprodurlo. Certi fenomeni depressivi rendono questo tipo di consapevolezza estremamente chiara, al punto da essere dolorosamente accecante. Ma non c'è nulla di "normale" a stare bene. In effetti, se volessimo ragionare in maniera iperrazionale, la cosa migliore sarebbe cessare di esistere. Le probabilità di sopravvivere, sul lungo termine, sono ovviamente zero. E pure quelle di tutte le opere, strutture, pensieri. Tutto finirà. Mentre ci sono probabilità non trascurabili di finire in un modo orribile. In un letto d'ospedale, consumati da un male indicibile, o con la perdita del senno, o l'impossibilità di controllare i propri bisogni corporali. Iperrazionalmente ha più senso ammazzarsi in un modo non doloroso (non fatelo però). L'alternativa c'è, ed è quella di cercare un senso alla propria esistenza, iniziando ad assumersi la responsabilità di questa. A cominciare dai bisogni primari, direi. E come al solito, visto l'orario a cui sto postando, predico bene e razzolo male. Vorrei fosse facile. Comunque potremmo iniziare a darci una mano decidendo di non perseverare nella sciocchezza di pretendere che altri possano darci risposte che noi stesso dovremmo facilmente conoscere. |
Re: Le Solite Scemenze
Quote:
Anche questa è un'altra cosa errata, io quando sono riuscito a far qualcosa penso di avere avuto una buona dose di culo perché una miriade di cose avrebbero potuto mettersi male e non farmi imboccare la strada giusta che non conoscevo affatto a priori. Non si può escludere che per certe persone la soluzione non esista o che siano incapaci a monte di costruirla, e perciò come possono essere responsabili tutti o darsi da soli la responsabilità del fallimento della propria esistenza? Per me è una cosa assurda questa come tirarsi fuori dall'acqua con un braccio tenendosi per i capelli. Va bene, è rassicurante credere che si ha il controllo, ma è una cosa falsa che poi pesa sul groppone di chi magari fallisce e come si dice, oltre al danno subisce anche la beffa. A me basterebbe solo che si limitassero a non generalizzare e a dire a me piace pasta e fagioli la mangio e sto bene e non mettersi a pontificare dicendo la pasta e fagioli è la salvezza. Quest'ultima cosa è più falsa dell'oroscopo per me. Si possono proporre delle ricette e non dire che la ricetta di sicuro funziona, niente lo assicura. Altre volte le ricette sono così vaghe che in concreto non è stato detto nulla, ed è un'altra cosa che mi infastidisce, certo non si afferma il falso ma è talmente tutto vago che non s'è comunicato nulla. E' come dire "per vivere bene bisogna vivere bene", oppure "per vivere bene bisogna cercare un sistema per vivere bene"... Bravo, che ti devo fare un applauso? Forse ad un qualche livello vorrei che tutti questi curatori di anime sparissero e tornassero ad essere quel che erano una volta, artisti e leader che producono finzioni, opere, che piacciono o interessano qua e là a certe persone a causa di certe affinità e che non hanno alcun valore generale che so, come una legge fisica, ma è roba che è incistata in una certa cultura, moda, e valori di certi individui. Funzionano nella misura in cui riescono ad intercettare queste cose. Che tornino ad essere semplicemente movimenti culturali (come i punk, i comunisti, i fascisti, ...) e non piscino più fuori dal vaso. |
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