Originariamente inviata da Spinclass
(Messaggio 2390078)
Se fossi un maschilista direi che le donne, per il solo fatto di avere la f...a possono vivere di rendita, ma so quante difficoltà si possono incontrare nella vita, al di là del fatto di essere uomo, donna o transessuale, quindi questa non é la mia risposta.
Se ci dimentichiamo di essere umani, ovvero esseri "superiori", dotati di anima, coscienza e intelletto, e quindi degli organismi come piante e animali, ci rendiamo conto che chi determina il successo di una specie é in massima parte l'individuo femminile, o nel caso di organismi ermafroditi, la parte femminile dell'organismo.
Nella maggior parte dei casi un numero ristretto di maschi si riproduce con tutte le femmine fertili, quindi solo pochissimi maschi possono trasmettere i propri geni alla prole, mentre le femmine lo fanno tutte.
Teniamo a mente che il maschio puó, in teoria, avere un numero infinito di figli, la femmina un numero molto ridotto e per un periodo di tempo limitato.
Nel caso di organismi ermafroditi il successo é determinato dal numero di figli prodotti, e ció dipende sempre dalla femmina.
Anche nelle piante, quando si verificano problemi di fertilità e riproduzione ne fanno le spese sempre gli individui maschili, o la funzione maschile, nelle piante ermafrodite.
Siccome noi ci siamo slegati da tempo dalla riproduzione come unico scopo nella vita, non diamo più importanza a questo fattore, ma in realtà tutti i meccanismi che determinano il "successo" nella vita derivano dai nostri istinti sessuali, perché volenti o nolenti non siamo governati solo dalla nostra ragione, ma da tante reazioni chimiche che avvengono nel nostro cervello.
Il maschio umano non é tanto diverso dal maschio di una qualsiasi altra specie, semplicemente la natura ha fatto in modo che solo una ristretta parte di maschi avesse successo e ció, in degli esseri intelligenti come noi, determina una frustrazione che puó portare al suicidio: il darwinismo sociale é sotto gli occhi di tutti.
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