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forse perchè rispecchiano di più con la realtà dei fatti? magari uno ci ha anche provato x anni a cambiare, ma poi si è arreso alla realtà dei fatti, al destino o alla genetica |
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ci metto 5 minuti a farmi un nick ed inventarmi una storia come questa dite che è un esempio, una risorsa... ma de che? non ha fornito nulla, se non cose che già sanno anche i muri e che sapeva anche lui prima di iniziare a fare la terapia quello che deve postare, se vuole esser creduto o se vuole aiutare, è ciò che è successo in terapia, che se pur sia un caso soggettivo che può non andar bene per tutti, è meglio dello zero assoluto di adesso... io la debolezza la vedo più nel chi si fa convincere con le parole degli altri a non veder più la realtà dei fatti che ha vissuto 8) |
Se la storia è vera, viene ufficialmente smentito il topic "Voi vivete di illusioni, rassegnatevi non cambierà nulla" (curiosamente vicini nella stessa sezione)
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E' come andare da un malato terminale e dirgli che esiste una cura miracolosa. Forse quello ci crede perché non ha altra speranza, ma ciò non vuol dire che la cura miracolosa esista. Mi sorprende che il dibattito fra gli altri utenti sia se avere speranza di poter cambiare o meno. Questo è un altro topic. Il dibattito dovrebbe essere se la storia raccontata da Clark_Kent sia un fake o no. Clark_Kent ha senza dubbio la possibilità di dimostrare che la sua vicenda è reale, se lo è. Ma allora dovrebbe raccontare più in dettaglio degli episodi, farci capire meglio il meccanismo su cui si è basato il suo cambiamento, andare a discutere nel merito delle cose e non fare degli pseudo ricatti morali. Francamente io credo che sia possibile cambiare, questa è la mia opinione basata sulla mia esperienza, ma non penso che esistano cambiamenti sull'orlo del miracolo come quelli che descrivi te. Se il tuo è un esperimento psico-sociale o una qualche forma di propaganda ti prego di smetterla di giocare con le speranze della gente. |
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fino ad ora è una storia simpatica, ma funziona solo come effetto placebo con le menti più deboli (cit.) |
Visto e considerato che la faccenda l'hai presa parecchio a cuore, perché non entri tu, calimero, nel merito dei suoi post (non solo del primo che hai letto 8)) e dici punto per punto cosa non ti convince, invece di bollare tutto come una favoletta e via?
Della sua terapia, a grandi linee, mi pare ne abbia parlato. Non credo si possa pretendere che racconti qui nel forum i suoi fattacci personali, o sì? Quote:
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tristan the barda's dolly :lol: :lol: :lol:
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Allora tanto vale spararsi subito un colpo in testa Quote:
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Semplicemente dice che è possibile un cambiamento, che ci vuole volontà e forza d'animo per farlo, e che se con altri mezzi non ci riesci, allora perchè non ricorrere ad un aiuto esterno? Ti posso assicurare dalla mia esperienza che ci sono momenti nella vita in cui si cambia, in cui scatta qualcosa nella nostra testa che ci induce a vedere le cose da una prospettiva diversa. Momenti in cui, quando ci si rivede come si era 6 mesi prima, si dice: "è impossibile che fino a non molto tempo fa fossi così", quasi da non riconoscersi più in come eravamo E questo sia in bene che in male. E mi è già capitato molte volte. E quindi, per l'ennesima volta, se c'è speranza, perchè dover disperare per forza? |
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e siamo già in 3 ad esserci accorti che non ha detto nulla tu skiafo di barda e della banda degli incantatori a parole 8) |
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200 post di 200 persone che si lamentano dell'aspetto fisico e che non hanno mai avuto una ragazza, e i soliti che gli dicono che non è vero senza manco averli mai visti poi arriva uno con una favoletta magari vera ma senza dettaglio che possa renderla usabile, e tutti a dire "è utilissimo, grande, servono post così"... per fortuna che ci siamo noi realisti se no qualcuno si butterebbe dalla finestra credendo di poter volare :D |
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L'unica utilità di qesta storia è quella di darci l'impulso a non mollare e di rivolgerci a un terapeuta. Non si può ricavare nulla di concreto da fare per le nostre particolari problematiche. Non è che siccome tutti soffriamo di fobia sociale o timdezza possiamo essere curati allo stesso modo. Anche se dovesse spiegare filo e per segno ogni passo della sua terapia non serveribbe a nulla o a poco,perchè tutti abbiamo bisogno di una terapia personalizzata che si plasmi hai nostri soggettivi problemi. P.s. Calimero ancora non hai risposto al mio post precedente...non far finta di niente 8) |
Ma questa cos'è, la fiera della credenza? :lol:
Mammamia come siete dogmatici. L'amico Klark ci ha solo fatto il favore di RACCONTARE un'ESPERIENZA. La sua. Per dirci che lui ne è uscito. Tutto qui. Probabilmente è difficile cambiare. Probabilmente è difficilissimo. Probabilmente per qualcuno è impossibile o quasi. Ma non credo che sia questo il nocciolo della questione. O sbaglio? Poi, se vogliamo continuare ad impelagarci in sterili questioni di lana caprina... |
Sarò logorroico, ma continuo a ripetere che il senso di questa storia è che c'è sempre una speranza di poter uscire da una situazione difficile.
Poi, le modalità in cui ci si può tirar fuori sono molteplici e dipendono da ogni singola persona. Si può andare dallo psicoterapeuta, si può parlare con un amico, si può viaggiare, si può vivere come un eremita, si può trombare in continuazione, ognuno è diverso.. Francamente non mi importa nemmeno se Clark kent sia un fake o una storia vera, fatto sta che in cuor mio, basandomi sulla mia esperienza personale, sono in grado di venire fuori da questa mia difficile situazione, perchè in passato ne sono sempre venuto fuori, e anche se per adesso non vedo ancora una vera via di uscita. Non so se ricorrerò alla psicoterapia o farò yoga, o mi metterò a testa in giù da un albero, la strada da percorrere non la so ancora, forse perchè non conosco ancora bene me stesso, ma da qui voglio uscire e il più in fretta possibile. le parole che Ck ha scritto, vera o falsa che sia la sua storia, le sento mie, e non sono il solo a pensare così, e a me tanto basta. Dico solo che qui scrivono diverse persone, con storie differenti e nel 90% dei casi peggiori della mia. Perchè non possono avere un briciolo di speranza? Se hai un cancro e hai il 90% di possibilità di morire, perchè non aggrapparsi a quel 10% di speranza che ti è data? O è forse da sciocchi? |
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Più che realistico a me sembra un atteggiamento semplicistico. Quote:
Ovviamente il tutto ha un senso in relazione agli obbiettivi che ci si pone: se si va a fare una psicoterapia con l'intento di uscirne belli come Brad Pitt, evidentemente qualcosa che non va c'è, ma non si tratta certo della terapia. |
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Le vostre teorie vengono smentite clamorosamente semplicemente uscendo a fare due passi. Io stesso ho parlato l'altro giorno di questo ragazzo che ho conosciuto di recente, che ha la ragazza perchè compensa i limiti estetici col carattere. Ovviamente quasi nessuno ha commentato, perchè fa comodo così. Si vede solo ciò che si vuol vedere. |
questo post è bellissimo, complimenti! ritrovo il mio stato d'animo in molte frasi =)
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Se tu vedi questa storia come un impulso positivo, ben venga e non intendo sminuire la tua speranza. |
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Sembra che in questo post si parli di un oracolo...
C'è gente che ha fede jn klark come se fosse gesu'... chi ci crede chi non ci crede... secondo me quello che ha scritto è importante perchè parla di terapia cognitiva, che ormai, ho capito, è importante...e puo' risolvere i nostri problemi purtroppo non ho voglia di spendere barcate di soldi per farla |
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un esempio concreto di quello che accade in terapia può servire a far capire cosa più o meno succede, nello specifico e non solo i risultati miracolosi sentiti da una storia fantasmagorica Quote:
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cmq lo sanno tutti che non basta la sola bruttezza (a meno che non sia esagerata), ma va combinata alla timidezza (e al sesso maschile :lol: ) |
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Credo che innanzitutto sia più facile credere a qualcosa che appartiene già alla nostra quotidianità, è facile credere che non si possa cambiare perché non ci costa fatica, non dobbiamo fare nulla, dobbiamo solo continuare a trascinarci dietro i nostri problemi come abbiamo sempre fatto, mentre cambiare presuppone un percorso difficile, periglioso ed irto di ostacoli. Ma credo che se lo si vuole davvero e a patto di metterci il dovuto impegno si possa sempre cambiare. Non credo nel destino e non credo che le fobie siano una questione di genetica. Insomma, circa la faccenda propendo più per una visione bardiana che non calimeriana. :lol: In ogni caso devo dire che ti do ragione sul fatto che la storia in questione sembra poco attendibile, non saprei spiegare il perché, vado a naso, ma c'è qualcosa che mi puzza. Poi magari mi sbaglio ed è solo un'impressione sbagliata... Insomma come ho già detto vogliamo prove, Clark_kent, posta foto prima e dopo la tua trasformazione... :lol: Oppure non so, vieni ad un raduno, magari conoscendoti di persona è diverso che dover credere al verbo divino... :lol: |
Re: Ciao,grazie per l'aiuto
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Re: Ciao,grazie per l'aiuto
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clark kent ha scritto solo la sua esperienza....ognuno poi ha il suo tipo di disagio piu omeno grave,fobia sociale un termine vasto per indicare piu gradi di disagi....sicuramente ognuno di noi ha il dovere verso se stesso di provare a migliorare in quanto uomo secondo me....
e troppo comodo piangersi addosso e lo dice uno che lo ha fatto per tanto tempo....bisogna farsi scattare la molla in testa come sto facendo io...dire tutti sanno socializzare e perche non lo devo fare anchio...essere piu propositivi verso gli altri e la comunicazione sociale....volente o nolente luomo e un animale sociale :roll: prima lo si capisce e meglio e ' se posso consiglio un corso di psicologia di comunicazione che ha me sta facendo molto bene :!: |
Affrontare il cambiamento
Secondo me la storia di Clark Kent può essere di grosso aiuto per molti qui, e, se possibile, vorrei cercare di suggerire un percorso logico per provare ad attenuare il nostro problema.
Partiamo dall'inizio: tutti noi abbiamo un problema che in linea di massima può essere riassunto in :"l'incapacità dell'interazione sociale (dovuta paure "genetiche" o quant'altro) non ci permette di essere felici". Questa è la situazione attuale. Allora la domanda che mi faccio è: qual è il mio obiettivo verso questo problema? beh, in linea di massima, provare a superare più paure possibili (decidendo quante e quali) e quindi aumentare (almeno in parte) la qualità della mia vita. Altra domanda fondamentale: per come sto facendo adesso raggiungo l'obiettivo prestabilito? E qui, volenti o nolenti, fobici e non, qualsiasi cosa siate, mi dispiace, ma la risposta è NO. La risposta purtroppo è NO. Di certo, la risposta a questo problema non può essere una SOLUZIONE PSICOLOGICA (sono fatto così, non posso cambiare, non mi interessano poi più di tanto gli altri, mi rassegno a quello che sono, non c'è altra soluzione, ho già provato tutto, gli psicologi sono dei ladri, chi dice di essere guarito è solo perchè "un pò timido", la mia condizione NON può mutare, se non sono mai stato con una ragazza NON potrò mai, qualsiasi progresso faccia è comunque insufficiente, soffro sempre più degli "altri", non si può andare contro natura, sono uno sfigato, sono un perdente, dato che non sono bello sono destinato alla misera, e chi più ne ha più ne metta). Tutte balle personali (e lo sappiamo), queste sono soluzioni psicologiche, NON sono SOLUZIONI EFFICACI, non risolvono nulla. Detto questo, bisogna cercare delle soluzioni che possano in qualche modo attenuare il problema; ce ne sono a bizzeffe: psicologi, farmaci, andare a vivere da soli, cambiare città, andare a puttane (per qualcuno), libri di self-help, corsi di recitazione/teatro, gruppi di auto-aiuto, raduni, danza (vedi Clark Kent), associazioni di volontariato, corsi su autostima, corsi pnl, trovare hobby ecc. Se ci pensiamo una giornata intera, ciascuno di noi può trovare una quantità di soluzioni clamorosa. Dopo di chè, dando per scontato che non tutte le soluzioni sono fattibili, si scelgono tutte quelle che si ritengano abbiano il maggior impatto per risolvere il problema e semplicimente si FANNO, punto e basta. Sapendo già che costerà sacrificio, ma che i risultati, seppur piccoli, arriveranno. Infine consiglio una lettura a proposito del cambiamento: "Chi ha spostato il mio formaggio?" di Spencer Johnson (si legge in 2 ore) http://it.geocities.com/claupalm/Tes...formaggio.html |
Non penso che la felicità debba essere misura di tutte le cose. Credo che la si possa ritenere tale perchè facilmente, quando siamo felici, la assecondiamo e tendiamo così a mettere in secondo piano ogni altra cosa. Lo stesso quando stiamo male: la desidereremmo tantissimo, quasi idealmente.
Penso quindi che abbia fatto bene KenShiro a parlare di ricatto morale. Questo è insito nel doversi convincere che la strada da seguire sia sopratutto una, e che male incorra a chi la pensi o faccia diversamente. A questo proposito non mi è piaciuta molto l'enfasi con cui si definisce e si liquida la questione delle illusioni in cui molti fobici vivrebbero. Io penso che l'unica vera bugia che molti potrebbero raccontarsi (almeno su questo forum) sia che si sono arresi, o che questi fantomatici castelli di carte funzionino davvero. Credo che sia tutto tranne che così. Esiste una difficoltà oggettiva nel mettere in pratica ciò che ci porterebbe a migliorare, ma questo non c'entra sempre con la conoscenza che possiamo avere di noi e della nostra situazione (...e ancora di più non c'entra con quello che possiamo aver voluto o scelto, a prescindere dalla felicità). Sono più portato a credere che il canonico "non sono diverso ne migliore" faccia parte della mancanza di fiducia che abbiamo in noi stessi, e nella sopravvalutazione (classica) che facciamo della vita degli altri, e della loro felicità. Come un specie di soldo da pagare perchè il metodo funzioni, e più in profondità, come un modo per venire a patti con noi stessi dopo essere "guariti", magari di fronte alle meschinità che la vita da "sani" può metterci davanti. Insomma forse si, può esserci qualcosa di migliore in quel che siamo. Darsi da fare per non stare male è importante ma occhio che quelle che vi raccontate siano "vere" bugie. |
Non posso far altro che quotare sia NeverGiveUp che Lilly.
Bisogna iniziare a Fare. Punto. Senza Ma e Però, e senza rimandare(il mio gravissimo e patologico difetto). Guarda caso me lo sono scritto oggi pomeriggio nell'account... |
Per quelli che ancora non credono nella possibilità di farcela,io dico che questa sera ho conosciuto di presenza una persona che ce l'ha fatta,il suo nome è Serotonino...un ragazzo che non è uscito di casa per anni e che ora è quasi completamente guarito.
Bisogna essere onesti,non so se tutti possono guarire,ma i miglioramenti sono possibili per tutti e si può riuscire ad avere una vita dignitosa. Questo non significa necessariamente diventare estroversi,intrepidi,play boy etc... ma semplicemente DIVENTARE se stessi e senza paura di esserlo. |
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Se incominci a darti da fare prima o poi qualcosa succederà. Magari fallirai, però almeno ci avrai provato. Dire fobico è bello (a meno che non ci credi veramente) non serve a niente. Poi ognuno si sceglie la strada che preferisce, ma continuare a piangersi addosso non serve davvero a niente |
Come promesso. Ho preparato una nuova stesura che contiene molti altri particolari e ulteriori dettagli sulla mia storia passata e su come si è svolta la mia trasformazione personale. Poiché si tratta di qualcosa di sostanzialmente nuovo, ho aperto un nuovo thread qui:
http://www.fobiasociale.com/postt8344.html Buona lettura a tutti. c.k. |
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