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Re: Avete mai pensato ad un matrimonio di convenienza?
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Re: Avete mai pensato ad un matrimonio di convenienza?
È una cosa fisica va bene, ok, come no.
Tranquillo Freud, stai tranquillo nella tomba e non rivoltarti troppo:mrgreen: Che poi che bel modo di rigirare i discorsi, prima avevi indicato tutti bisogni fisici:mrgreen: |
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Re: Avete mai pensato ad un matrimonio di convenienza?
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Re: Avete mai pensato ad un matrimonio di convenienza?
il matrimonio e' inutile, una firma sola, che sia in chiesa o in comune, ti frega per sempre nel caso ci siano complicazioni, anche in caso di separazione dei beni....e basta veder la tv per capire che ci son sempre problemi in una coppia(l'umano e' fatto per fregare ed essere pezzo di merda). meglio la convivenza forse? se le cose van male ci si lascia senza ripercussioni monetarie almeno.
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Re: Avete mai pensato ad un matrimonio di convenienza?
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Re: Avete mai pensato ad un matrimonio di convenienza?
prevale sempre il timore di restare ingabbiati, che è forse anche peggio che stare da soli.. poi le corna non le ammetterei nemmeno di sguardo..
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Saprai benissimo che certi termini hanno una connotazione negativa nelle svariate lingue ed esistono espressioni più neutre. In italiano non c'è una parola singola (che io sappia) per indicare neanche un genitore acquisito e bisognerebbe usare "matrigna" o "patrigno", però son termini connotati negativamente... "natura matrigna" ecc. ecc. Spesso perciò se proprio non sta sulle palle il genitore acquisito magari si userà dire "compagno di mio padre", "compagna di mia madre" o la si chiamerà per nome la persona direttamente non usando questi termini. La lingua si usa anche in questi modi qua, non è solo denotativa e descrittiva, contiene sfumature di significato che indicano anche l'atteggiamento (ostile, non ostile, empatico, non empatico) di chi parla. "Barca" e "Barcaccia" indicano lo stesso tipo di oggetto, ma il secondo modo di indicarlo è dispregiativo mentre il primo è neutro. Ci sono termini poi che proprio ce l'hanno a monte la connotazione negativa, se si vogliono fare certi tipi di discorsi si possono usare però poi bisogna aver chiaro che non si sta semplicemente descrivendo qualcosa, si è aggiunto qualcos'altro. Che tu non dai un significato ad un certo termine non conta molto poi, il linguaggio è qualcosa di condiviso. Tu dici ho usato "cane" in italiano e volevo dire gatto, va bene, però è un errore, se vuoi dire gatto d'ora in poi usa "gatto" o un'espressione più complessa che indichi bene tutto nell'insieme. |
Re: Avete mai pensato ad un matrimonio di convenienza?
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Visto che vieni da un altro paese, nella tua lingua come si indicano i clienti delle prostitute? Secondo me anche chi traducesse un libro in un'altra lingua sbaglierebbe a tradurre se non tenesse conto anche della connotazione dei termini. |
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Anche bestemmie bon esistono, ma in cambio dicono molte altre parolacce e sputano:unsure:
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Storia di un conoscente:conosce una con figlia, si innamora, si mettono insieme. Dopo nemmeno un anno lei preme per sposarsi,in un mese organizzano il tutto e si sposano (con il senno di poi sua madre,che conosco, dice,che sentiva puzza di bruciato) Passano 7 mesi e si separano....lei risulta nullatenente con una figlia a carico e 30mila euro,di debiti dalla ex azienda che aveva con l'ex.Ora lui deve sborsare non so quanto al mese...finche non vincerà in tribunale,la causa che sta portando avanti. |
Re: Avete mai pensato ad un matrimonio di convenienza?
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Re: Avete mai pensato ad un matrimonio di convenienza?
Cosa ci può essere di conveniente a sposare uno/a che non si ama?
Ti svegli al mattino, te la trovi accanto e devi pure entrarci in intimità. Appena comincia a parlare rompe i coglioni. Magari mentre sei con gli amici lei dice cretinate e ti mette in imbarazzo. Le vacanze le fai pure con lei. Anche se lei ti permette di non lavorare, gli devi comunque rendere conto di tutte le spese. No, non sono fatto per vivere una vita da cagnolino. |
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