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Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
fatto sta che è bruttissimo essere ricoverati in psichiatria e per favore non diciamo che ne esci migliore perchè su esperienza di gente che conosco non è cosi... poi sarò scemo io, ma sono convinto di questo.
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Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
Le H24 sono un'alternativa al ricovero ospedaliero e sono pubbliche, la persona affronta la crisi senza la rigidità dei ritmi dell'ospedale e con maggior libertà, ne esistono di funzionali e no.
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Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Mi avessero detto "ti abbiamo valutato cosi' e cosa' e devi prendere il farmaco, non hai scelta, altrimenti ti ricoveriamo e te lo diamo a forza in regime di tso" sarei rimasta sconvolta e atterrita ma me ne sarei fatta una ragione o la dottoressa mi avesse detto "e' un tso, qui puo' leggere i suoi diritti e doveri, fra poco arrivera' l'infermiere per l'iniezione". Invece mi son trovata in questo reparto che nemmeno capivo bene dove ero, con sti qua (gli infermieri) che mi hanno dato addosso, a me sembravano loro i matti (non letteralmente, ma ero comunque allibita). Evidentemente in qualche modo erano stati preparati a cosa fare al mio arrivo ma io di tutto questo ero ignara. Non e' stato bello mordere l'infermiere e io per prima penso non dovrebbero in generale esporli in questo modo agli agitati (io ero agitata per la situazione), ma ripensandoci penso sia semmai la dottoressa che abbia sbagliato (o la prassi che sia sbagliata) perche' dovrebbe lei 1. valutare se le persone possono essere mandate cosi' o vadano piu' contenute, cioe' io potevo essere un omone furioso e con l'aids, sono in regime di tso, chi risponde di un morso? non io, per definizione reputato non nel pieno delle mie facolta' 2. informare di cosa sta succedendo (visto che la decisione e' sua)...con uno furioso sara' magari impossibile, ma con una tranquilla e che capisce se non tutto abbastanza bisognerebbe. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Poi, se ci sono abusi, vabbé . Ma ci possono essere ovunque. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Se ti curano per una cardiopatia e dopo tre mesi fai un infarto, ciò non dipende dal reparto di cardiologia, ma dal cuore malato. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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li lasciano ore ...6...12...tipo una notte poi fanno magari un tentativo di vedere come stai e se puoi essere lasciato senza |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
Cerchiamo di capire:
perché si è così ostili al ricovero in psichiatria? A nessuno piace andare in ospedale, ma c'è una differenza essenziale. Mi spiego. Se abbiamo una malattia da ricovero, ci scoccia una lista d'attesa lunga; vogliamo andarci subito. Perche soffriamo e al contempo ABBIAMO UN'ASPETTATIVA di benessere futuro. Con le malattie psichiatrica, soffriamo, ma non abbiamo un'aspettativa di una vita migliore, dopo il ricovero: "che vado a fare se non cambia niente?" |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
C'è un'altra differenza: uno che va in ospedale per farsi operare su un'ernia al disco, sa di avere una malattia che lo rende infelice. Perciò va volentieri in ospedale, anche se ne farebbe a meno, se potesse curarsi a casa con i farmaci.
Nei disturbi psichiatrici si tende a pensare che proprio la vita è infelice e non si pensa che tutto dipende da una malattia. Tra l'altro, la malattia distorce il pensiero. Il male fisico è una causa netta, facilmente riconoscibile; il male psichico è molto indefinito. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
Il punto è che una malattia fisica è localizzata. Per esempio ho una tendinite. ma quando si tratta del cervello , è tutto più difficile: quale parte del cervello non sta funzionando bene? E che rapporto c'è tra cervello e pensiero?
Faccio un esempio: 2 + 2 = 4 Per la mente è un calcolo: quattro mele, quattro ruote, ecc... Ma per il cervello, non significa nulla: riconosce solo i segni con cui la formula è scritta. Ma se il cervello ha una disfunzione, la mente può non riuscire a fare il calcolo. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
In ultimo,
sappiamo perfettamente com'è fato il cuore e come funziona. Sappiamo anche com'è fatto il cervello, ma sappiamo molto poco su come funziona.:o |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
Bah, io penso che per un operazione chirurgica l'ospedale e' inevitabile...i chirurghi, il sangue, l'ossigeno e simili.
Invece uno dice per farmaci e colloqui (sempre che si ammetta di averne bisogno) non ho bisogno di un ricovero. Che poi i colloqui sono parecchio brevi fra l'altro, anche se tutti i giorni quello si'. L'ospedale (qualunque reparto) non e' che piaccia chissa' quanto a nessuno. i medici stessi cercano di evitare il ricovero se non lo reputano proprio necessario. Uno ci va per un'operazione ben determinata, come si puo' andare dal dentista se la carie si fa insopportabile e minaccia di diffondersi agli altri denti. Ma se il dentista gia' iniziasse a dirmi ti tengo qui tre settimane, ogni giorno pillolina e colloquio per decidere se la terapia che ti sto facendo sta andando bene...bah! C'e' stato un periodo in cui con sti farmaci che mi avevano dato da prendere a casa avevo paura di dovere stare 15 giorni senza parlare con lo psichiatra (ma fisica, visto che erano parecchio pesanti)...in realta' pero' comunque anche dagli psichiatri non mi son sentita cosi' aiutata, al massimo ti possono ridurre i farmaci (cosa che posso fare da me e come voglio) o modificarteli (ma al limite per le emergenze c'e' il pronto soccorso). Psicologi nel primo ricovero li avrei apprezzati, ma praticamente non c'erano. Lo psichiatra piu' che ascoltarmi pareva guardarmi la testa e chiedersi dove fosse la rotella rotta. Ora invece non ho piu' questo bisogno di aprirmi, semmai a volte puo' rendersi necessaria la pura parte psichiatrica e a psicologi che mi e' capitato (in una bella clinica) non ho detto nulla di me, una mera formalita'...del resto anche da parte loro i pur abbondanti colloqui mi sembravano una mera formalita'...forse sono io che pretendo troppo, non so. E anche le comunita'/cliniche...penso che possano sembrare un po' quelle cose tipo ospizi...si'si' ci son le attivita', disegnini e canti ma boh! Soprattutto uno che fino al giorno prima studiava o lavorava (almeno nella sua mente, tipo arrancando con gli studi o cercando lavoro, sentendosi ancora parte dei normali insomma) si dice "ma che ci faccio qui?" Poi io non ho trovato sta socievolezza, molta solitudine, bulimia a parte, la mia giornata trascorreva camminando mentre ascoltavo musica in cuffie (nel bel parco, si') aspettando che la giornata passasse... ci si puo' sentire molto tristi anche li'... Voglio dire A VOLTE e PER ALCUNI possono andare bene (es. se uno si dice: quale alternativa?) e a volte e per altri no. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Non mi sembra corretto che quando ti ricoverano in psichiatria come ha detto una utente, non ti avvisano che devi fare una iniezione anche in regime di tso , mica le persone quando vengono ricoverate non sono più tali. Sappiamo che con il ricovero forzato perdi ogni diritto, ma la dignità umana e l'informazione dov'è? Va bene, devi fare una terapia contro la tua volontà per salvaguardarti e questo è giusto, però non mi piace che devi essere legato fino a quando non ti addormenti e lasciato li da solo, soprattutto da solo. Per quanto riguarda il Tso si potrebbe benissimo evitare nella stragrande maggioranza, seguendo maggiormente il paziente e spendendo più tempo come si merita. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
scusate,attualmente,per legge,il tso ha un limite di tempo dopo il quale,in qualunque caso,il tsozzato viene cmq lasciato andare liberamente?
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Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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H24 è una struttura pubblica adiacente al reparto psichiatrico, dove ci sono infermieri, educatori, psicologi e medici ..gli stessi del territorio che ti seguono e ti seguiranno poi. Vieni assistito giorno e notte ma hai più libertà, sei più indipendente e hai attività da fare è un servizio a metà strada fra l'ospedale e le comunità protette. Non è a lungo termine poi ti dimettono, serve soprattutto in quei casi per mettere a punto la terapia e provarne delle nuove sempre sotto osservazione. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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"Il T.S.O. viene disposto dal sindaco del comune (il sindaco è la massima autorità sanitaria di un comune) presso il quale si trova il paziente, su proposta motivata da due medici, di cui almeno uno appartenente alla ASL territoriale del comune stesso. Il T.S.O. può essere eseguito sia in ambito ospedaliero che presso l'abitazione o altra sede. La procedura impone, infine, la convalida del provvedimento del sindaco da parte del giudice tutelare di competenza. " "Il T.S.O. ha una durata massima di sette giorni, ma può essere eventualmente rinnovato su richiesta di uno psichiatra nel caso in cui persistessero i requisiti richiesti per l'attuazione, quindi, prolungato" Quindi possono rinnovare e rinnovare (non sono a conoscenza di un limite a cio', ma forse c'e'? :nonso: ) Che poi io non son sempre stata in regime di tso. Ad un certo punto avrei cioe' potuto prendere e andarmene. Ma a me questo nessuno l'ha detto. Credo che nessuno mi abbia mai neanche parlato di tso, solo rinchiusa li', questo e' tutto, non devi immaginare una cosa tipo "per 7 giorni" "oggi e' il giorno in cui la valutiamo di nuovo" " l'abbiamo valutata cosi' e cosa', fra 7 giorni si vedra' nuovamente". Apparentemente pero' e' vero che pare una cosa sufficientemente motivata e cautelativa... pure il sindaco teoricamente tirano in ballo! (merissima formalita' ovviamente) Comunque di solito tengono un 3 settimane- un mese, qualche mese in casi eccezionali (es. paziente insolito, reputato non in se' ma che prima mai avuto crisi) perche' i matti cronici altrimenti occuperebbero perennemente gli ospedali. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
in Italia esistono le cliniche rehab stile u.s.a? ad esempio "Malibù"?
ovviamente queste sono private,team con ogni specialista,nn solo medico,ecc. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
Scusate,
ma sembra che ci vogliano tenere in psichiatria per il gusto di tenerci. Sembra che ci facciano un'iniezione e poi ci danno delle pillole, sapendo che è tutto inutile, ma per il gusto di somministrarci roba chimica! Pensiamo di essere così importanti, da far sì che si crei una struttura psichiatrica intorno a noi, del tutto inutile, con personale inutile che fa terapie inutili? Cioè, i reparti di psichiatria esistono per un cazzo? Sono fatti quindi al solo scopo di farci soffrire? Stiamo bene, non abbiamo bisogno di cure e ci fanno stare peggio? Oppure pensiamo che al massimo va bene per gli altri, ma per noi mai... Fatemi capire. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Dove avrei anche solo detto che la psicoterapia non serve a niente? Trovami un post in cui lo affermo. E non ho neanche detto che tutte le cliniche sono lager. Ma negare che ve ne siano, ed anche diverse, significa negare la realtà e mancare di rispetto a chi quelle esperienze le ha provate sulla propria pelle, od ancora le sta vivendo. Io sono stato in due strutture, entrambe private, e ci sono andato di mia spontanea volontà. La prima esperienza è stata del tutto positiva (e stavo prendendo solo carbolithium che non mi dava nessun beneficio ma neanche effetti collaterali evidenti). La seconda è stata un incubo, imbottito di farmaci che non riuscivo neanche a capire chi ero, e iniezioni di neurolettici depot (a dosaggio mensile) ogni 2-3 giorni senza spiegarmi che cosa mi stavano iniettando . Controllato a vista 24/24 come un mafioso al 41-bis, riempito di balle e rassicurazioni, trattato come un sub-umano etc. Ero diventato un rottame ambulante. Se per te questo è un trattamento umano, allora evidentemente apparteniamo a due specie diverse. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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puo' andarti bene o meno poi i farmaci possono essere devastanti (o giusti per te), e anche li' va abbastanza a fortuna |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
per i farmaci in questi casi vorrei dire che chi usa ancora l'aloperidolo è veramente uno schifo,quando ormai i nuovi antipsicotici atipici sono molto più tollerati dall'organismo!!!
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Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Al secondo ricovero ti hanno somministrato molto antipsicotico. Che serve a placare le fasi maniacali. Eri per forza in mania. Dalle condizioni che hai descritto, si deduce la gravità del tuo stato e dalla sua persistenza. C'era un pericolo. Vedi, lo stato maniacale non è uguale in tutti i bipolari. Per esempio, i miei picchi sono brevi. Io rientro subito e quindi i miei ricoveri sono stati brevissimi. Ma ho amici le cui fasi maniacali sono lunghe: alcuni sono riusciti a sperperare tutti i loro soldi, altri sono arrivati a separazioni burrascose, altri si sono fatti terra bruciata intorno. La mania è molto più insidiosa della depressione: perché procura rabbia e benessere (ecco perché non capisci il trattamento). Poi il depresso tende a far male a sé stesso, mentre chi è in mania può far male agli altri. Anche per questo ti hanno fermato. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
Cara Ila,
non mi hai detto con quale motivazione ti hanno trattenuta per 5 mesi. Se non vuoi dirla, almeno dimmi se esiste. Altrimenti c'indurresti a credere che si può essere sequestrati in psichiatria , senza motivo. Ma questo produrrebbe allarmismo e non è il caso. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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ma non ho voglia di scriverlo qui diagnosi da giustificare tso, chiaro che non scrivono "sequestro immotivato" Anche la risposta che hai dato a Phoenix (a parte che non l'hanno fermato, era volontario) " Dalle condizioni che hai descritto, si deduce la gravità del tuo stato e dalla sua persistenza " io dalle condizioni che ha descritto sta gravita' e persistenza non la vedo, cioe' magari c'era, probabile anche se vogliamo fidarci del parere degli psichiatri, pero' e' una deduzione esterna. Penso che il perche' nelle manie facciano i ricoveri lo sappia anche lui. A voler giustificare a tutti i costi ospedali e psichiatri rischi di renderti fastidioso perche' le ragioni che devono essere e degli psichiatri le sappiamo tutti chi ha avuto un'esperienza traumatizzante vuole ricordarla come lui l'ha vissuta. Io non sto facendo un processo ai medici o infermieri o ospedale o altro che sia non ho bisogno di gente che mi dica che era giusto e motivato e per il mio bene e che io provi altrimenti il contrario. Sara' stato bello, sara' stato giusto, per me e' stato traumatico. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
Esperienza traumatica? Si, ma dovuta a cosa?
Quello che ti è successo, è una conseguenza di una grave malattia. Senza la malattia, non saresti mai andata in psichiatria. Per fare un paragone: hai un tumore a un polmone e te lo tolgono. E' il tumore il male, non il chirurgo che lo asporta, che non è certo un sadico folle che taglia dove gli pare. Quando sentiamo certe notizie di cronaca nera, per esempio di mamme che uccidono i loro figli e hanno problemi psichici, sono fatti che accadono in questo mondo, non sulla luna. Non è che basta dire a queste donne:" guardi, signora, che non si buttano i bambini dal balcone". Ma la casistica delle aggressioni è molto vasta. Ci vogliono le maniere forti, in proporzione al pericolo, per sé stessi o per gli altri. Perciò il trattamento dipende dalle condizioni del paziente e non è somministrato ugualmente a tutti dalla struttura: io sono stato pochissimi giorni, senza senza costrizioni fisiche, con gli stessi farmaci che prendevo a casa (senza essere "imbottito"). Ad altri è andata peggio: ma dipende dalle loro condizioni. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
Quello che ti fanno in ospedale, in qualsiasi reparto, dipende da come ci arrivi.
Mio padre fu tenuto 32 giorni per prepararlo all'intervento, per avere tutti i parametri a posto. Ma la seconda volta, fu operato subito, con tutti i parametri sballati, perché era in fin di vita. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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-come fai a sapere che quelle iniezioni erano neurolettici alla stessa dose di quelle che si danno una volta al mese? (ricordo che anche gli psichiatri hanno le linee guida da seguire, mica possono fare come cavolo gli pare) -perchè nn te ne sei andato se sei entrato volontariamente ed eri in grado di intendere e volere? -perchè una clinica privata dovrebbe trattare in questa maniera i pazienti (soprattutto quelli che poi possono parlare) sapendo che se si sparge la voce chiudono bottega o rischiano la denuncia? |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
Sarei curiosa di sentire le alternative agli psicofarmaci per le gravi patologie mentali da chi è così contrario alla psichiatria.
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Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
Imbottiscono chiunque, chi di più chi di meno, ma fai fatica a trovare gente lucida lì dentro. Puoi essere uno "schizzato in fase acuta" o semplicemente uno leggermente depresso ma garantisco che ti imbottiscono in ogni caso, sei sempre fatto praticamente. Poi dipende cosa ti danno, se sono semplici benzo te la cavi e magari riesci anche a parlare semi-normalmente e apparire "sano" ai "dottori", se vanno giù di antipsicotici e simili (olanzapina, nozinan, talofen) passi tutto il giorno a letto rincoglionito modalità zombie ed è difficile uscire da quella fossa, non riesci a tener testa a simili bombe, ti entrano dentro e ti tocca stare zombie finchè non ti scendono, ma indovina? Avendo un'emivita molto lunga non fanno neanche in tempo a scenderti che ti arriva subito un'altra bomba.
Parlo per esperienza personale. Evitate di andarci con la speranza di risolvere i problemi, andateci se avete già esperienza con molti farmaci e siete disposti ai vari effetti di essi. Vedevo molta gente che si faceva ricoverare volontariamente perchè "non risuciva a dormire" e dopo il primo giorno parlavano con la bava alla bocca. Scandalosi. Ripeto: andateci solo se sapete cosa vi aspetta, tipo se avete finito i farmaci e volete stare in botta, se siete disoccupati o altro, fateci pure un giro, la gente è pure simpatica e si fa amicizia ma ricordatevi dei farmaci, se non avete esperienza con essi e se non vi piace essere una larva mentalmente ritardata lasciate perdere, fate altro. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
Aggiungo inoltre che ai medici della vostra salute NON GLIENE FREGA NIENTE, alcuni sanno cosa ti fanno ingurgitare altri no e magari sono dispositi a cambiarti la terapia se domandi..ma comunque ciò che vi danno è solo a scopo di lucro delle case farmaceutiche, potrebbero darti una cosa ma te ne danno un'altra che fa solo peggio solo perchè così gli è stato detto, che ora bisogna vendere quel prodotto e bla bla bla. Sono dei dottori solo sulla carta, ma vglio vedere quanti di loro ha VERAMENTE provato i vari effetti dei farmaci o delle varie droghe, presumo molto pochi, ed è per questo che non capiscono niente.
Ovvio che poi più siete in cura da uno psichiatra, che sia privato o che sia tramite ospedale, lui ha solo un guadagno dallo stato ad avervi come paziente, della vostra salute gliene frega meno di zero, vi può maciullare tutti i neuroni tranquillamente: "Prima ti dò questo vediamo come va... poi -oh sei diventato tollerante e hai sviluppato un altro sintomo, ti dò quest'altro per risolvere-..." e via così finche non diventi un topo testa-farmaci che mangia 20 pillole al giorno (e ovviamente ha sempre più problemi di prima, nonchè diventato a tutti gli effetti un tossicodipendente) (TOSSICODIPENDENTE DELLO StAto ATteNZIONE: è legale!) |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Ricordo che la psichiatria è la stessa "medicina" che fino a qualche anno fa prescriveva gli ellettroshocks come terapia. E prima ancora (ed ancora oggi anche se hanno cambiato nome ) rinchiudeva i "pazzi" nei manicomi. Ma soprattutto, ritornando al primo punto, qualcuno degli eminenti dottori qui sopra, ma anche un vero medico se è in ascolto, mi spieghi perchè si "cura" la depressione andando ad alterare un equilibrio chimico ,dei neurotrasmettitori, quando i pazienti "affetti" da depressione non presentano nessun deficit di questi. Attendo risposta. Persino nei rarissimi casi in cui l'uso di psicofarmaci ha un rapporto benefici/costi accettabile, questi non vanno a curare un bel niente. Semplicemente sono una camicia di forza mentale (in particolare neurolettici) che vanno a spegnere il cervello. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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A meno di non considerare la morte come un'alternativa. |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Tuttavia sono sinceramente convinto che molti psichiatri, anzi la maggior parte, siano sinceramente in buona fede, e vogliano davvero il bene dei pazienti. Tuttavia quando leggi e studi da libri che sono basati su studi finanziati da chi davvero della salute dei pazienti, o meglio, delle vittime , non se ne frega niente, è chiaro che poi non avrai le idee chiare . |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Nel caso di disturbi psichici, etichettati ad ogni giro di DSM in modo diverso, e di cui non si conosce quasi niente dell'eziologia, mi spieghi come la "cura" può essere efficace ? È chiaro che sono faramaci designati per migliorare i sintomi, almeno in teoria, e quasi sempre trascurando o sottovalutando gli effetti collaterali, soprattutto a lungo termine |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Se è per quello è la medicina ad essere cambiata e progredita, nn solo la psichiatria: fino a qualche decennio fa l'eroina era venduta per una marea di disturbi...e come questi ci sono altri esempi, dovremo evitare di andare dal medico xchè gli strumenti usati anni fa sono stati, agli occhi di adesso, "barbari" o astrusi? Dovremo denigrare anche la chemio immagino, anzi soprattutto, visto che nn garantisce il risultato ma anzi ha effetti collaterali che a confronto i neurolettici sono mentine. Quote:
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Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
una cosa che mi darebbe parecchio fastidio è che ti fanno in vena piuttosto che compresse :mad:
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Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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Ma ora cerchiamo di chiarire una buona volta le cose. E cerca di capire: le cose peggiori che si possono vedere in psichiatria, dipendono dalla malattia, non dalle terapie. Mettiamocelo in testa e per favore, evitiamo di lanciare allarmi falsi e spaventare la gente! Per capirci una buona volta: se vai in ortopedia, vedi la gente tutta spezzata. Bisogna essere cretini per pensare che in ortopedia fracassano le ossa alla gente! Evidentemente hai visto un brutto reparto, perché c'era gente combinata peggio Fai il bravino, su! |
Re: Ricovero in psichiatria. Mitologia e fatti
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