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Re: Inventarsi un lavoro
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Re: Inventarsi un lavoro
Boh, Rage; sinceramente non ho colto il punto.
Una cosa che non capisco mai dell'apologia dell'imprenditoria eroica, poi, è questa: dove sono ora 'sti territori vergini imprenditoriali su cui costruire il proprio sogno? Lo si vuol capire o no che la pila la inventò Volta, ma il walkman la Sony?; lo si vuol capire o no che non è pieno di gente che vuole puzzarsi di fame per incidere la propria firma sul mercato?; lo si vuol capire o no che il verbo liberale ha avuto ragione per un po' di tempo della scena politica perché ha promesso la casa, l'orticello, un buon lavoro e la possibilità di fottersene di tutto il resto, mica per quel di più elevato in cui crede? Diciamo che il mito imprenditoriale, come il capitalismo, come il liberalismo, funzionano in teoria, ma nella pratica portano solo danni, morte lenta (per l'impossibilità di curarsi, per il cibo schifoso, per lo stress e i sacrifici) e malattie mentali. |
Re: Inventarsi un lavoro
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il punto è che tutti, quando si parla di crearsi un lavoro, pensano a far crescere un albero dal nulla. altri invece vanno nel bosco ed usano i rami per arrampicarsi e mangiare i frutti. poi c'è la massa che non sa nemmeno alzare gli occhi al cielo e predica che la terra dovrebbe essere piatta per tutti e che i frutti dovrebbero essere a disposizione di tutti. ma non funziona così, chi non sa ingegnarsi per arrampicarsi mangerà sempre la frutta che cade o gli avanzi di chi si è fatto il mazzo per salire sui rami. chi predica l'uguaglianza e le pari opportunità, sono quelli che non ci sono arrivati a quei rami. perché c'è anche chi nasce povero e riesce a combinare qualcosa nella sua vita. certa gente merita di essere ricca e mettercela nel culo, perché il lavoratore medio ha paura di prendere decisioni, preferisce che siano altri a farlo al posto suo e così delega, si limita a lavorare e lamentarsi dello stipendio da fame, in cambio di un posto sicuro. quando sono i padroni a fornirti il lavoro, sono loro che hanno rischiato ed è giusto che i soldi se li tengano. pari diritti... pari opportunità... lo dico sempre: per me la stupidità è un reato e quando uno è stupido merita di essere sfruttato e truffato. ad inizio 3ad era stata fatta una domanda, quasi nessuno ha risposto. continuate a lamentarvi che fate bene, forse è l'unica cosa che sapete fare (e la fate anche male). |
Re: Inventarsi un lavoro
No, questo l'ho capito bene; il punto che non coglievo è: perché tirassi in ballo me.
Il resto, appunto, funziona una meraviglia. In teoria. |
Re: Inventarsi un lavoro
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il forum cerco di usarlo anche per confrontarmi in modo costruttivo con altri utenti, come te ad esempio. :) |
Re: Inventarsi un lavoro
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Già viviamo in un mondo governato da gente come quella, e vedi che merda è. Ma certo, a te interessa solo chi riesce a ritagliarsi un posto nell'elite, tutti gli altri che crepino di fame, ché sono troppo pigri. Ecco, quello sarebbe il male da prendere a rivoltellate. |
Re: Inventarsi un lavoro
Ti ringrazio per la stima; per il resto ti avverto solo che il capitalismo non è una giungla, sono sabbie mobili, e non conviene attraversarle o farle attraversare agli altri con la mente ebbra di visioni.
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Re: Inventarsi un lavoro
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Dire che a me fa vomitare è dire poco. Che pari opportunità ci dovrebbero essere in un Paese come il nostro (ma vale, magari più, magari meno, per qualsiasi angolo del mondo) dove l'istruzione è evidentemente non garantita a tutti allo stesso modo, e dove i figli dei ricchi raramente finiscono in povertà, se non sono idioti, ma altrettanto raramente i figli dei poveri diventano ricchi. A parte che per me diventare ricco non vuol dire una mazza, è l'ultima cosa a cui aspiro, non c'è niente di più inutile. Io aspiro ad avere quel minimo che mi sarebbe necessario. Solo i geni che sono anche scaltri in economia diventano ricchi in Italia. Forse all'estero in certi Paesi è un po' diverso. E poi quelli che si sanno muovere bene, non i geni ma i furbi, anche in senso deteriore, quelli che stanno al limite del legale, poi magari lo superano, ma hanno fior di avvocati (perchè nemmeno la Giustizia ovviamente funziona bene in Italia). Sì ok, l'impresa comporta rischi, ma non credo siano così tanti a rischiare davvero partendo dal basso, e a fare le cose con grande etica e con la massima trasparenza. I più hanno le spalle coperte dal reddito dei genitori o da eredità ecc., e magari non hanno nemmeno la trasparenza come valore primario, tutt'altro, d'altra parte il profitto è il fine della stragrande maggioranza delle aziende (altro concetto per me abominevole, ma a quanto pare vivo su un mondo sbagliato o sono io sbagliato su questo mondo). L'Italia, paese di mafie, di corruzione e di un sacco di lavoro nero ed evasione fiscale. E nutriamolo sto Paese infame di mancanza di tutele per gli stupidi, come me anche, che non sanno relazionarsi con le persone, non sanno dove e come cercare lavoro, dipendente e non, e non sanno ingegnarsi. E...che hanno ancora una coscienza e un senso dell'etica. Che sono idealisti. Prepariamo loro un masso e una corda e indichiamo loro il ponte più vicino. Poco ci manca ormai, che il consiglio sia quello. Io sono per uno Stato etico e forte e per limitare al minimo l'avidità schizofrenica del privato e l'iniziativa spietata del post-capitalismo. Ok a un minimo di differenze, ma con un tetto verso l'alto e verso il basso, non rapporti di 1:100, 1:1000 e oltre tra più povero e più ricco. Insomma, un mondo che è tutto l'opposto di quello attuale. Al mondo attuale odio dover dare un mio contributo per arricchire coloro che hanno "rischiato" (ma anche no!). Ma in fondo non è nemmeno quello il motivo per cui non cerco lavoro, ecc. E' che seriamente non me la sento. Me la sentissi potrei anche, a gran malincuore, dare il mio contributo per un sistema economico che comunque odio e disapprovo. E per i casi come me ci vorrebbe un sostegno minimo. Che però non riscontro. Ma tanto non gliene frega niente a nessuno, ma manco su sto forum. I più vogliono solo diventare normali per poter inculare, anche loro, chi rimane indietro. |
Re: Inventarsi un lavoro
l'altro giorno ho letto su questi lidi di una persona che aveva paura di finire sotto un ponte, e altri utenti di questi lidi rispondevano "anchio!" e poi "se non altro saremo in compagnia sotto il ponte, ci sarà forse affollamento" e allora mi è venuta un'idea, che però non mi era sembrato opportuno dire in quel topic, ma qui va più che bene. Ed è questa:
con tutte queste persone che vanno a stare sotto un ponte, quasi quasi si può aprire una cooperativa edile e farci un ponte tutto nostro, ci vengo anchio a lavorare, si piglia un appalto, si lavora gratis così, per farci assumere dagli appaltatori, tanto sotto il ponte ci stanno i sorci di ponte molto proteinici, e beh, quando finisce il ponte lo si occupa e voilà, abbiamo pure la casa, poi apriamo le attrazioni, il bar sotto il ponte, l'hotel sotto il ponte, prendiamo uno schizofrenico, gli leviamo le medicine e gli facciamo fare il pontefice sotto il ponte, apriamo una chiesa, pigliamo i più bari e i più malandri e apriamo un casinò sotto il ponte, vi faccio vedere che di ponte in bianco si trasforma tutto in un business, saremo tanto ricchi che pure i più poveri di noi non andranno mai a vivere sotto un ponte, perchè ci sono già. Ciò che pontifico io lo vedo proprio di fronte ai miei occhi, serve solo la volontà di aggregarsi...e naturalmente la volontà di pontenza. |
Re: Inventarsi un lavoro
In realtà sotto il ponte ci si finirà come piloni del Messina-Reggio. Ce n'è per centomila.
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Re: Inventarsi un lavoro
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Uno che sa che sugli alberi ci sono delle mele, e organizza per raccoglierle, e fa un negozio di mele, e vende mele a tutti, è semplicemente uno in grado di vedere le mele e capire qual è il modo migliore per raccoglierle. Ora, va bene la critica al mito dell'imprenditoria eroica: con 7 miliardi di persone andare tutti a guardare agli zuckerberg o ai musk è chiaro che può procurare non poca frustrazione personale, oltre che discutibili tentativi di imitazione destinati a finire nel dimenticatoio (es: qualcuno ha mai sentito parlare di griddix?). Ma com'è che siamo finiti a pensare che l'imprenditoria si trattasse solo di creare una startup milionaria rubando idee ai propri colleghi studenti di harvard. Quando in pochi mesi vicino al tuo posto di lavoro o a casa tua apre un locale che produce hamburger sfiziosi e li accompagna con birre artigianali italiane? Inventarsi un lavoro non significa che poi non bisogna lavorare. Significa smettere di pensare "Io io io io io io io", cercare di capire cosa vogliono gli altri e far loro sapere che tu sei in grado di offrirglielo. |
Re: Inventarsi un lavoro
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Re: Inventarsi un lavoro
Ho impostato la domanda iniziale in modo sbagliato, mi interessavano esempi terra terra per fare quattro soldi, non mi interessa diventare milionaria. Si può chiudere qui, grazie.
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Re: Inventarsi un lavoro
— Devi rischiare, intraprendere, avere coraggio e farti favorire dalla sorte! Osa puntare in alto, abbi iniziativa! Fai affluire il denaro verso di te! Sii padrone del tuo destino. Originalità ci vuole. Intercetta il bisogno della gente; e se non c'è crealo. Cogli i pomi delle Esperidi!
— Ok, nel concreto che se deve fa'? — Boh, non so. Prova ad apri' 'na rosticceria. Così ognuno si sente imprenditore di sé stesso nel proprio garage fetido di panzerotti cotti nell'olio del motore, con la nipote a nero come cameriera, riuscendo a tirare su du' spicci per non creparsi di fame durante la settimana, e la natura di classe è salva. Tutti imprenditori, tutti solidali nel legittimare l'evasione fiscale dei miliardi svaniti alle Bahamas, perché così trova scampo anche la propria, miserrima. L'importante è la libertà. |
Re: Inventarsi un lavoro
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In teoria è semplicissimo. Ad esempio puoi aprire una panineria in un posto dove sai che mancano le paninerie. |
Re: Inventarsi un lavoro
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Se il liberismo fa schifo forse bisogna accettare che è per il fatto che le persone per lo più fanno schifo. Si può smettere di far schifo anche senza smettere con il liberismo, però è troppo faticoso. E' troppo faticoso decidere di fare quei cazzo di panini come dio comanda. |
Re: Inventarsi un lavoro
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ma continuando nell'esempio si può aggiungere che chi sale sugli alberi fa anche una faticaccia che molti altri si rifiutano di fare per pigrizia, senza contare che rischia anche l'osso del collo. se poi io quelle mele te le foglio vendere a peso d'oro e tu le vuoi mangiare, è giusto che le paghi quanto io richiedo... oppure puoi continuare a mangiare radici o a morire di fame. il punto è che TUTTI devono lavorare. invece tanto voglio solo vivere sulle spalle degli altri senza fare fatica. alla fine chi è il furbo e chi l'approfittatore? perché sia i padroni che i dipendenti ci marciano sopra. se un lavoro non ti piace licenziati, ma poi non lamentarti se dopo un mese stai morendo di fame. Quote:
fare l'imprenditore spesso vuol dire fare il mediatore: Tizio produce un prodotto X ma non sa a chi venderlo. a Caio e Sempronio, serve il prodotto X ma non sa dove andarlo a comprare. io compro tutto il prodotto X da Tizio, in esclusiva e a metà del prezzo, poi lo rivendo ai vari Caio e Sempronio, al doppio del prezzo di acquisto, tutti hanno ottenuto quello che voglio e siamo tutti felici. si chiama fare il mediatore o l'imprenditore. |
Re: Inventarsi un lavoro
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vai da dei vecchi artigiani, che producono cose nel piccolo della loro bottega, informati su quanto potrebbero arrivare a produrre di massima ed impegnati a rivendere quei prodotti su internet trattenendo una per centuale del ricavato per te. il giro degli affari aumenta e sia tu che gli artigiani aumentate le vostre entrate. |
Re: Inventarsi un lavoro
La cosa divertente è che io il dialoghetto l'ho scritto a sfottere, tanto per delineare 'na cosa comica; e il discorso poi veramente si sta orientando sui panini. Come se ce ne fossero poche di rosticcerie, kebabbari, pizzerie e quel che si vuole. Tutto per non ammettere che il massimo che si sa proporre è di trovare una piccola attività per capitalizzare quei du' spicci che ancora circolano in giro, piuttosto che intervenire strutturalmente sui motivi concreti di tale penuria; tanto finché la barca va.
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Re: Inventarsi un lavoro
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si è rimboccato le maniche ed ha iniziato a coltivare angurie: orai suoi figli girano con la lamborghini. un altro, morto da poco, ha aperto un'agenzia di pompe funebri in un paese in cui non ce ne erano (cessi e bare servono sempre a tutti), ok, toccare i morti può fare schifo, ma girava in paese con la ferrari. |
Re: Inventarsi un lavoro
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o fai i soldi o salvi il mondo. le due cose, purtroppo, si escludono a vicenda. |
Re: Inventarsi un lavoro
Sì, si chiama sguardo selettivo: vedere solo le cose che confermano le nostre idee.
Che ci sia gente che ci riesce lo so anche io; solo che io guardo anche quei duemila di cui non si parla mai che poi vanno a capa all'aria. |
Re: Inventarsi un lavoro
Mio padre si è fatto un sacco di debiti inventandosi un lavoro..non ci tengo a fare la stessa fine.
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Re: Inventarsi un lavoro
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E purtroppo nessuno si rende conto che l'alternativa a questo sistema è far sì che alle persone semplici e normali sia consentito iniziare a fare impresa in maniera semplice e normale. Così che alla fine ci si trovi costretti a lavorare per qualche corp (salvo si faccia parte di quel 0,01% che riesce a creare la sua corp da zero, e a non farzi zuckerbergerizzare). E ci si ritrova a litigare su se sia meglio la "destra" illiberale o la "sinistra" illiberale. Che poi quest'analisi ha il triste sapore dell'attualità, pensando alle incipienti elezioni americane. Speriamo almeno che vinca Trump, anche se mi dispiace per gli yankee. |
Re: Inventarsi un lavoro
Sì, dubito molto che si rifarà il ceto medio a botte di iniziative piccoloborghesi.
Liberissimi di crederci, eh. Liberi pure di avere 'sta allucinazione di un mercato infinito che sta in cielo pronto a cascarvi in bocca come — questa sì — manna dal cielo; se non fosse per la maledetta burocrazia statale che opera la selezione darwiniana alla base. Altrimenti milioni di pub e rosticcerie piene di gente, avremmo. Il brutto è che il peggio non è manco chi pensa così. È natura di classe. Il peggio è chi crede poi alle favole e si colpevolizza lui di non essere in grado di vivere in una società dove le cose “basta volerle”. |
Re: Inventarsi un lavoro
Mangiare e dormire non dovrebbe essere tanto complicato, gli animali lo fanno per istinto.
Non è che un lupo o un leone ha bisogno di compilare cv e lettera di presentazione, per essere ammesso alla caccia di branco. Com'è che invece la nostra realtà è diventata talmente complicata ed alienante da non lasciare altra opzione alle persone che chiedere a un potenziale datore di lavoro (o allo stato) "scusi, mi saprebbe dire cosa so fare?". |
Re: Inventarsi un lavoro
non chiederti cosa la vita può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per la tua vita.
(parafrasi) |
Re: Inventarsi un lavoro
Chiudo su richiesta.
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