Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
La tesi che non condivido è perché la diversità in cose come la concezione che sia ha della vita debba essere un limite per la coppia.
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Poi per dire, io non vedo le cose in maniera schematica, una 30 enne può essere più ingenua e più giovane e un 20 enne più adulto e già meno disincantato.. dipende tutto da certi tipi di persone. Però è anche una buona cosa che a 30 anni riesci a vedere il mondo in maniera più fantasiosa e ideale |
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Riguardo alla domanda che non avrei risposto, ribadisco che per me NON c'è bisogno che una donna mi capisca, è una TUA personale necessità che io non ho. Ergo, la risposta, qualunque essa sia NON mi interessa nella scelta di una donna. A me basta capire lei, poi se lei non capisce i miei problemi o li ignora non mi interessa, perché sono io il responsabile del mio benessere, in ogni caso mi occupo io di gestire e difendere il mio benessere, non lo do nelle mani degli altri, quindi è inutile che lei mi capisca. Cercare aiuto e comprensione in una donna è un pensiero disfunzionale. |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Il modo di concepire e analizzare la realtà varia con gli anni, le esperienze, la maturità che raggiungi. Non varia a scaglioni di età. VARIA CON GLI ANNI. Quote:
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Non hai capito. Non ho detto che devi cercare nella donna lo psicologo ed è la seconda volta che mi trovo a dover scrivere questo. Il fatto che ti basta capire lei e ritieni opzionale che lei possa capire te, mi fa pensare che tu non sappia bene di cosa parli e/o ignori che una coppia non sopravvive unicamente in base all'attrazione sessuale. |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
certo tu non hai detto che sono idioti, l'ho capito. Ma intendi dire che hanno una visione della vita più semplicistica e sicuramente più diciamo idealizzata. Non sono d'accordo con il fatto che ci siano per forza modi opposti di intendere la vita, perché ogni persona ha un percorso, perciò un vent'enne è diverso da un altro e una trent'enne è diversa da un'altra. Inoltre come ha già detto qualcuno, si possono avere opinioni diverse sul mondo ma stare bene insieme. Non credo nella relazione dove entrambi debbano fondersi l'uno con l'altro, si può e si deve mantenere la propria visione o quel che è, senza per forza scoppiare
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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È proprio questa è un'altra delle differenze che crea quel gap percettivo: la mancanza di esperienze che, inevitabilmente, ti creano un background sul quale costruire un modello di percezione della realtà più funzionale con le tue qualità. Ma non vedo perché negare che a 30 anni si è molto più maturi che a 20... Quote:
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
Ma perché una diversa maturità o un diverso modo di percepire e cogliere la vita dovrebbero essere un limite per la relazione e non invece un plus ad esempio?
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Perché si crea uno squilibrio inevitabile. Non siete alla pari. Io straquoto quanto detto da Rage nel momento in cui scrive: Quote:
Il che riassume molto bene ciò che io provo ogni volta che mi trovo in una situazione del genere. E ho 30 anni. |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Questo senza considerare che differenze di età di 3-5 anni nella fascia 25-40 sono pressoché irrilevanti perché più o meno la situazione e le esperienze sono le stesse o quanto meno simili. |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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È semplice: per raggiungere un'isola in barca occorre remare in due e con coordinazione. Non trovo che una di 25 abbia le stesse esperienze di uno di 40, assolutamente. |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Mi spiace per i solerti utenti che ti hanno ringraziato. |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Se ho letto bene, tu stesso hai dichiarato su questo forum che nel periodo 22-28 anni hai avuto scarse o nulle esperienze sessuali e/o con donne. Ma secondo te... È stato un caso che tu abbia avuto molto più successo con le allora tue coetanee appena hai passato la soglia dei 30? Attribuisci questo netto squilibrio esperienziale con le 18-22 enni al caso anche in questo, a mio parere, piuttosto evidente vissuto? |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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ci credo che nella pratica nn è cosi , però se scrivi il contrario boh . |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Viva l'autostima Level 0. |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Sul discorso aspetti esteriori, ho gusti ed esigenze, certo, ma non mi ritrovo nella descrizione di essere una persona che non da peso a ciò che è la persona. Poi, non ho mai avuto fidanzate con un'esteriorità oltre i limiti del gradito. |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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un 20 può aver una mentalità diversa di quando aveva 16anni e averla simile ad un 30enne che l'aveva diversa di quando aveva 20anni Quote:
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Se questa persona disoccupata trova una ragazza 20enne che lo capisce, non ha senso procedere a ritroso. La consecutio temporum è: comprensione-attrazione-rapporto. Nel momento in cui l'attrazione scatta, l'esaminando è stato accettato e quindi non ha senso andare a ritroso per capire perché esiste il rischio di non essere accettato. Se hai superato l'esame, l'hai superato. E l'hai superato perché stai attraendo lei. Quello che dici è ragionevole in caso in cui l'esame non sia ancora stato superato, per cui valuti non conveniente investire troppo in una situazione che difficilmente si realizzerà, come il venire compresi da una ventenne. Ma se succede, caso molto raro, bisognerà tenere conto del fatto che il principio ha fatto cilecca e evitare di essere fedeli al principio (una ventenne non mi capisce, quindi non conviene) invece che ai fatti reali (una ventenne mi ha capito). |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Chi ci dice quando l'esame è stato superato? Se per esame intendiamo il mettersi insieme, la fase dell'essere attratti (come fai notare, è il subconscio che ci manda i segnali di attrazione e calcola ovviamente tutto fornendoci una media su tutte le variabili del partner) è veramente l'unico esame? Quanto pensi durerà? Questo credo sia un secondo esame da non sottovalutare. La variabile in gioco qui è l'ingenuità di una 20enne che crede di poter fare qualcosa che non è ancora in grado di fare, ecco tutto. |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Ma il ragionamento non possiamo generalizzarlo in soltanto inibitorio e in soltanto verso quelle particolari relazioni. E' vero che se mia figlia perdesse la testa per un mafiosaccio sbandato fattone, le chiederei di non dare retta al cuore e di provare a ragionare. Però la differenza di età non è pericolosa in sé; la differenza di età accentua la differenza in generale, ma non è che ogni volta che si forma una coppia possiamo tirare fuori un diversometro per calcolare quanto diversi sono i due. La diversità crea problemi, ma se due si attraggono, crea attrazione. Ti ricordo che uomini e donne sono sessi diversi eppure sono la combinazione di coppia nettamente più comune. Se si ragionasse secondo il principio che la diversità deve essere diminuita il più possibile, saremo tutti omosessuali. |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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È un argomento abbastanza affascinante dal quale mi trattengo dal dare una risposta perché sicuramente non sarebbe compresa e verrei bannato. Poi mettila anche così: io mi faccio questi complessi perché, seppure vedo delle ragazze di 20 anni belle e che mi piacciono, non ci provo perché: 1. Finirei per relegare loro consigli e ad assumere un atteggiamento parterno/fraterno; 2. Mi sentirei a disagio perché non credo che possano colmare il bisogno di un ritorno intellettuale del quale necessito e siano incapaci di capire il mio modo di vivere (che è assai difficile da capire per tutti, anche per i più grandi); 3. Mi piace di più pensare che lei possa meritarsi qualcuno migliore, più in gamba e giovane di me; Ma è nel punto due che pongo l'attenzione: perché esso non dipende da me, ma dalla percezione e sviluppo intellettuale che non si può negare esista e sia netto tra i 20 e i 30 anni. A livello intellettuale/sentimentale, cosa può dare una ventenne ad un trentenne? |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
Secondo la mia esperienza, l'età o la nazionalità non fanno alcuna differenza: c'è SEMPRE una fregatura, soprattutto quando uno s'innamora http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=789
Detto questo, qualcuno conosce una coppia in cui lui ha 20 anni più di lei ed è brutto e squattrinato? :rolleyes: |
Sì, più che un discorso d'età (che comunque c'entra) ne farei un discorso di carattere, piglio ed esperienza.
Per me è sempre meglio che si sia il più alla pari possibile. L'accomodarsi in una storia in cui uno è più dominante e l'altro passivo e succube mi pare pericoloso (per quello succube) anche se la persona non lo patisce e anzi lo trova rassicurante, di fatto le si impedisce di crescere. Siccome non veniamo su dritti come fusi perché siamo umani e imperfetti mi rendo conto che molte storie non saranno alla pari, e ci sono effettivamente persone che hanno bisogno di una figura genitoriale, ma si tratta di un percorso, di un'evoluzione, una metamorfosi, incastrarsi in un rapporto impari senza evolversi o passare il testimone ad un altro per me può arrivare ad essere deleterio, pure se tutto sembra tranquillo. Ci si rende complici di incastonare qualcuno nella fanciullezza invece di lasciare che diventi un uomo o una donna. |
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Tra parentesi, io avevo intenzione di provare a frequentare questa ragazza, le avevo anche manifestato il mio interesse, ma non ci vedemmo più anche a causa della distanza che ci separava e del fatto che lei era squattrinata (questa è più la sua versione della mia). Dopo qualche mese si è messa con questo artista. Ho portato questo esempio per dimostrare per l'ennesima volta l'assurdità della teoria espressa da GameOver all'inizio di questo thread. Molte donne della mia età si mettono con artisti o imprenditori 50enni, i quali, secondo l'assurda teoria di GameOver, mi farebbero *troppa* concorrenza e io dovrei secondo lui semplicemente subire questa mancanza di donne della mia età (quelle che vanno con i 50 enni) senza poter attingere alle età inferiori. Praticamente secondo le teorie di GameOver i trentenni dovrebbero essere i più sfigati che restano senza donne. Un ragionamento che si commenta da solo. |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Ma lasciarle veramente, no fare da padroni, lasciare il tempo all'altro di capire e imparare che cazzo deve fare in una data situazione, a scapito anche di rimetterci tempo e denaro. Mai sminuire l'altro, né con i comportamenti né con le parole. Non riesce a fare una cosa? È lento? Armarsi di pazienza, se a uno gli viene il nervoso e vuole fare tutto lui è meglio che si levi dai coglioni. C'è modo e modo di essere delle guide. Se si è entrambi inesperti si impara e si cresce insieme. |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Forse sono un po' più cinico e un po' più disilluso... magari un po' più acido e arrabbiato :moltoarrabbiato: |
Re: Ieri una giovane coppia mi passa accanto e...
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Io di questi sto parlando. Non ho nulla contro chi assume il ruolo della guida in maniera amorevole, e che cerca di proteggere l'altro dove può ma lo lascia anche provare e sbagliare, non facciamo passare il concetto che tutti gli sbagli sono mortali, perché non è così. Appunto se si è guide si accompagna l'altro, quando si può si evita che si metta in situazioni di pericolo, se quello è il caso, ma bisogna anche fare attenzione a mettere in primo piano la sua crescita. Lo dico perchè c'è chi considera una perdita di tempo lasciare all'altro le proprie occasioni di crescere, e finisce per soffocarlo. Nessuno sta dicendo che non si può insegnare qualcosa all'altro, ma attenzione alle modalità, altrimenti va a finire che le cose le impara quando l'hai mollato perché ti sei rotto i coglioni della sua inadeguatezza. Io auspico sempre a relazioni il più possibile alla pari (o che comunque hanno come obbiettivo l'arrivare ad essere in parità) perché così io posso appoggiarmi all'altro, l'altro si può appoggiare a me, entrambi ci insegnamo qualcosa, entrambi possiamo lavorare per la coppia, non ci sarà una grossa disparità nell'amore e potremo contare entrambi l'uno sull'altro. Credo sia fondamentale nella coppia sentire che se crolli tu non va tutto a puttane ma c'è l'altro accanto a te pronto a sostenerti, e viceversa. Io non sto parlando di favolette o di perfezione. Per gli inesperti: appunto, sono tante le cose e le persone da cui imparare nella vita. Se due ragazzi, inesperti (che poi che vor dì?) si avvicinano e stanno insieme possono insegnarsi qualcosa l'un l'altro e contemporaneamente imparare da quello che li circonda, dando linfa alla coppia. Da bambina ho imparato cose anche dai miei coetanei, non solo dagli insegnanti o dagli adulti o dai genitori. Io quando parlo dell'essere “alla pari” mi riferisco ad un equilibrio di forze. Mi sembra anche un po' presuntuoso guardare dall'alto in basso due ragazzini colpevoli solo di essere inesperti. È vero, non siamo tutti uguali, ci sono persone che hanno dovuto crescere presto per non soccombere, ma non siamo tutti così. Non tutti abbiamo dovuto lottare con le unghie e con i denti, non tutti ci siamo affinati. A volte si commette l'errore di voler scolpire gli altri con la stessa violenza con cui siamo stati scolpiti noi. Per questo dico che c'è modo e modo di essere delle guide, e nessuno sta criticando il voler guidare l'altro di per sé, anzi. Dico solo che il voler mantenere la situazione sbilanciata fa del bene solo all'ego del più forte, almeno fino a quando non si stufa e vuole qualcuno che sappia “tenergli testa” o farlo cacare un po' nei pantaloni. Se poi il proprio ego è insaziabile si può andare avanti così per sempre, e a discapito dell'altro, che non diventa adulto. |
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