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Re: riflessione - controsenso della società atea
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Re: riflessione - controsenso della società atea
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E comunque io prima volevo dire che non potendo dimostrare scientificamente né l'esistenza né la non esistenza di Dio, ciò non significa che esista per forza, ma solo che serve un atto di fede per credere alla sua esistenza. Lo dice anche il Vangelo: beati coloro che, pur non avendo visto, crederanno. Quote:
http://it.wikipedia.org/wiki/Esisten...di_Kierkegaard Se Dio fosse dimostrabile con argomenti puramente umani, che Dio sarebbe, del resto? "Matto è chi spera che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene una sustanza in tre persone. State contenti, umana gente, al quia; ché, se potuto aveste veder tutto, mestier non era parturir Maria; e disïar vedeste sanza frutto tai che sarebbe lor disio quetato, ch’etternalmente è dato lor per lutto: io dico d’Aristotile e di Plato e di molt’altri"; e qui chinò la fronte, e più non disse, e rimase turbato. (Purgatorio III, 34-45) |
Re: riflessione - controsenso della società atea
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Re: riflessione - controsenso della società atea
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Ma ripeto, è giusto per non lasciare l'asticella del dibattito al livello della teiera di Russel. |
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