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Lino_57 21-09-2013 23:32

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da SonoRovinato2 (Messaggio 1153840)
no di tarantole...vabbè...cioè non conoscete le tarantole...son tipo lucertole...con la faccia di brunetta

No, la tarantola è un ragnaccio grosso e peloso... Non facciamo confusione...
Ricominciamo (per i pugliesi): che cos'è la taranta?

Ok, Evandro Flores mi ha illuminato...
Il Geko, invece, è una specie di lucertole presente al sud... in vacanza in Calabria, abbiamo cenato con un geko attaccato al soffitto che ci guardava immobile... sarà stato lì per delle ore...

SonoRovinato2 21-09-2013 23:33

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da Evandro Flores (Messaggio 1153850)
Ah ma te intendi i gechi! Che si chiamano anche tarantole in effetti! Io intendevo il ragno! L'ambiguità deriva dal fatto che in Puglia la taranta era un animale mitologico, identificato ora con un ragno (Lycosa tarantula o Latrodectus tredecimguttatus a seconda delle interpretazioni), ora con uno scurzuni (serpente) o una sàcara (altro tipo di rettile), ora con lo scorpione o la scolopendra... insomma una bestia dei campi, piccola e mordace. Non è che la gente avesse ben chiaro cosa fosse, era un'entità selvaggia che dimorava nei campi al cui morso, da cui si poteva salvarsi solo ballando fino allo stremo, dipendevano secondo le credenze tutti i mali che la medicina non sapeva classificare...

davvero dicevano cosi dei gechi...boh... ame guardarle mi senbravano tranquilli...delle personcine a modino...indiscrette

Lino_57 21-09-2013 23:43

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da SonoRovinato2 (Messaggio 1153852)
davvero dicevano cosi dei gechi...boh... ame guardarle mi senbravano tranquilli...delle personcine a modino...indiscrette

Guarda che non è come hai capito, Evandro parlava della taranta, una cosa mitologica, non identificabile in un animale preciso.
Il geko è tranquillo e discreto :)

SonoRovinato2 21-09-2013 23:46

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da Lino_57 (Messaggio 1153856)
Guarda che non è come hai capito, Evandro parlava della taranta, una cosa mitologica, non identificabile in un animale preciso.
Il geko è tranquillo e discreto :)

oggi non ne azzecco una...e che leggo velocemnte e rispondo senza riflettere piu di tanto...e il mio caratte superficiale che mi fa sbagliare. Mi scusino tutti:D

Baloordo 21-09-2013 23:53

Re: Lo scarafaggio
 
L'altro giorno a tavola mia sorella vede un moscerino e mi fa: ammazzalo, dai, che aspetti! Io non lo uccido, ma lo scanso via e gli rispondo: ecco, contenta? Lei mi guarda stizzita come fossi uno stupido. Questa è l'umanità.

Dedalus 22-09-2013 00:38

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da Akineton (Messaggio 1153565)
Fica :mrgreen:

Quella mostruosa forma così tanto appaiabile ai barocchismi dell'insetto e così tanto adorata.
(Ne hai portata di fortuna al thread. :mrgreen:)

ciarliera 22-09-2013 12:31

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da Evandro Flores (Messaggio 1153825)
(deformazione professionale, sono tamburellista in un gruppo di pizzica pizzica)

Ma pure questo fai??? :o ma quante cose fai??? :blink:
te non sei mica normale, soffrirai di disturbo di personalità multiple :D

Alessandra 22-09-2013 12:42

Re: Lo scarafaggio
 
Secondo me il fatto che tu sia riuscito a fare tutti questi ragionamenti logici e razionali in presenza di un insetto che ti provoca una paura ti tipo irrazionale (dal momento che lo scarafaggio non dovrebbe essere una minaccia per la tua vita xD), è un segno che probabilmente il tuo atteggiamento verso questi insetti sta cambiando, che forse stai riuscendo a superare questa paura :bene:

mr.Nessuno 22-09-2013 12:45

Re: Lo scarafaggio
 
lo scarafaggio è un pericoloso insetto per l'uomo e porta gravi malattie, quindi non vedo tutta sta solidarietà per tenerli in vita, così come moscerini e mosche che si posano ovunque e gli escrementi sono i loro preferiti.

Dedalus 22-09-2013 12:49

Re: Lo scarafaggio
 
Dubito si tratti di solidarietà.

chopin6630k 22-09-2013 12:51

Re: Lo scarafaggio
 
Sai, anche io prima di ammazzare un insetto ci resto male. :-/ Ma poi mi dico: "vattene da questo mondo, va nel mondo di Dio che starai sicuramente meglio". :)

Dedalus 22-09-2013 12:56

Re: Lo scarafaggio
 
A voler essere polemico potrei dire che allora indiani, incas, streghe eccetera stanno una meraviglia.

Gocciola 22-09-2013 13:02

Re: Lo scarafaggio
 
...

mr.Nessuno 22-09-2013 13:03

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 1154095)
Dubito si tratti di solidarietà.

solidarietà, compassione, ammirazione, mettici il termine che vuoi ma il risultato non cambia.

Gocciola 22-09-2013 13:04

Re: Lo scarafaggio
 
...

Gocciola 22-09-2013 13:06

Re: Lo scarafaggio
 
...

Dedalus 22-09-2013 13:09

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da mr.Nessuno (Messaggio 1154114)
solidarietà, compassione, ammirazione, mettici il termine che vuoi ma il risultato non cambia.

Il termine ce l'hai messo tu, non io. Mettiti d'accordo con te stesso.
Io giusto posso indicarti che l'umanità è qualcosa di più complesso e contraddittorio di quanto non sembri.

Per stimolare qualche riflessione, copio un raccontino che trovai nell'Io della mente di Dennett ed Hofstadter qualche anno fa:

Quote:

L’anima dell’Animale Modello III (Terrel Miedaner)

“La posizione di Anatol è abbastanza chiara” disse Hunt.“Egli considera la vita biologica come un fenomeno meccanico complesso”.
Lei alzò le spalle, ma non con indifferenza. “Ammetto di essere affascinata dall’uomo, ma non posso accettare questa filosofia”.
“Prova a pensarci” le suggerì Hunt. “Tu sai che, secondo la teoria neoevoluzionista, il corpo degli animali viene formato attraverso un processo completamente meccanicistico. Ciascuna cellula è una macchina microscopica, un minuscolo componente integrato in un congegno più grande e più complesso”.
Dirksen scosse la testa. “Ma il corpo degli animali e degli uomini è qualcosa di più di una macchina. Già l’atto riproduttivo lo rende diverso”.
“Perché poi” chiese Hunt “è così straordinario che una macchina biologica generi un’altra macchina biologica? Concepire e partorire in un mammifero femmina non richiede più pensiero creativo di quanto ne occorra a una fresatrice automatica per vomitare blocchi motore”.
Gli occhi di Dirksen lampeggiarono. “Pensi che la fresatrice automatica senta qualcosa quando partorisce?”, lo provocò.
“Il suo metallo subisce forti tensioni, e alla lunga la fresatrice si logora”.
“Non credo di intendere in questo modo il termine ‘sensazione’”.
“Nemmeno io” convenne Hunt. “Ma non è sempre facile sapere chi o che cosa abbia delle sensazioni o dei sentimenti. Nella fattoria dove sono cresciuto avevamo una scrofa da riproduzione che aveva l’infelice tendenza a schiacciare sotto il suo peso la maggior parte dei suoi nati uccidendoli, puri incidenti, immagino. Poi mangiava i cadaveri dei suoi piccoli. Secondo te aveva sentimenti materni?”.
“Non sto parlando dei maiali!”.
“Potremmo altrettanto parlar bene degli uomini. Che ne diresti di calcolare quanti neonati vengono annegati nel gabinetto?”.
Dirksen era troppo sgomenta per parlare.
Dopo una pausa Hunt riprese: “Ciò che tu in Klane consideri una fissazione per le macchine è soltanto una prospettiva diversa. Per lui le macchine sono un’altra forma di vita, una forma che egli può creare da sé con plastica e metallo. Ed è abbastanza onesto da considerare se stesso una macchina”.
“Una macchina che genera macchine” ribatté Dirksen sarcastica. “Tra un po’ dirai che è una madre!”.
“No” disse Hunt. “È un ingegnere. E per quanto rozza sia una macchina costruita da un ingegnere in confronto al corpo umano, essa rappresenta un atto più elevato della semplice riproduzione biologica, perché almeno è il risultato di un processo del pensiero”.
“Non dovrei mettermi a discutere con un avvocato” riconobbe lei, ancora turbata. “Ma io non provo niente per le macchine! Dal punto di vista emotivo, tra il modo in cui trattiamo gli animali e quello in cui trattiamo le macchine c’è una differenza che sfida ogni spiegazione logica. Per esempio, posso benissimo rompere una macchina senza scompormi ma non sono capace di uccidere un animale”.
“Hai mai provato?”.
“Più o meno” rammentò Dirksen. “L’appartamento che avevo all’università era infestato dai topi e così ci misi una trappola. Ma quando alla fine ne catturai uno non fui capace di toglierlo dalla trappola… povera cosina morta, con quell’aria triste e innocente. Così seppellii trappola e tutto nel cortile e decisi che vivere coi topi era molto meno sgradevole che ammazzarli”.
“Eppure tu mangi la carne” osservò Hunt. “Quindi non ti ripugna tanto l’atto di uccidere in sé quanto il farlo tu stessa”.
“Senti” disse lei irritata. “Questo ragionamento non tiene conto di un punto essenziale, cioè il rispetto fondamentale per la vita. Noi abbiamo qualcosa in comune con gli animali: questo lo capisci, no?”.

Dedalus 22-09-2013 13:09

Re: Lo scarafaggio
 
Racconto troppo lungo per un solo post.

Quote:

“Klane ha una teoria che forse troverai interessante” insisté Hunt. “Direbbe che la parentela biologica, reale o immaginaria, non ha nulla a che fare con il tuo ‘rispetto per la vita’. In realtà a te non piace uccidere solo perché l’animale si oppone alla morte: urla, lotta o ha l’aria triste, insomma ti implora di non distruggerlo. Ed è la tua mente, tra l’altro, non il tuo corpo biologico, che sente le implorazioni dell’animale”.
Lei lo guardava poco convinta.
Hunte mise del denaro sul tavolo e spinse indietro la sedia. “Vieni con me”.
Mezz’ora più tardi Dirksen entrava nella casa di Klane in compagnia dell’avvocato di costui. Il cancello d’entrata era scivolato automaticamente da parte per far passare la macchina di Hunt, e al suo tocco un servomeccanismo aveva spalancato la porta d’ingresso priva di chiave.
Hunt la condusse nel laboratorio sotterraneo dove si trovavano numerose vetrine; ne aprì una e ne estrasse qualcosa che aveva l’aspetto di un grosso scarabeo di alluminio, la cui superficie levigata era munita di piccoli segnalatori colorati e di alcune protuberanze meccaniche. Hunt lo capovolse e Dirksen vide nella parte inferiore tre ruote gomma. Sul fondo del piatto di metallo erano stampigliate le parole ANIMALE MODELLO III.
Hunt appoggiò l’arnese sulle piastrelle del pavimento e allo stesso tempo azionò un minuscolo interruttore posto sotto la pancia. Con un lieve ronzio il giocattolo cominciò a muoversi qua e là sul pavimento come se cercasse qualcosa. Si fermò un momento, poi si diresse verso una presa di corrente presso la base di un grande telaio. Si fermò davanti all’attacco, fece uscire due sottili sporgenze da un’apertura del suo corpo metallico, tastò la sorgente di energia e vi si inserì. Sul corpo, alcuni segnalatori cominciarono a risplendere di luce verde e dall’interno giunse una vibrazione sonora, come di un gatto che fa le fusa.
Dirksen guardava il congegno con interesse. “Un animale meccanico. Grazioso… ma perché tutto questo?”.
Hunt prese un martello che era sul banco lì vicino e glielo porte. “Ora, per favore, uccidilo”.
“Ma che stai dicendo?” disse Dirksen un po’ allarmata. “Perché dovrei uccidere… rompere quella… macchina?”. Arretrò, rifiutandosi di prendere l’arma.
“Solo a titolo di esperimento” rispose Hunt. “Anch’io ho provato qualche anno fa, per ordine di Klane, e l’ho trovato istruttivo”.
“Che cos’hai imparato?”
“Qualcosa sul significato della vita e della morte”.
Dirksen fissò Hunt con sospetto.
“La ‘bestia’ non ha armi di difesa che ti possano far del male” la rassicurò lui. “Sta’ solo attenta a non andare a sbattere contro qualcosa mentre la insegui”. Le porse il martello.
Esitando, essa fece un passo in avanti, prese l’arma, guardò di sottecchi la strana macchina che ronfava sonoramente mentre succhiava la corrente elettrica. Le andò vicino, si chinò e sollevò il martello. “Ma… sta mangiando” disse rivolgendosi verso Hunt.
Hunt scoppiò a ridere. Infuriata, lei afferrò il martello con entrambe le mani, lo sollevò e lo calò con forza.
Con uno stridio acuto, simile a un grido di paura, al bestia ritirò le mandibole dalla presa e arretrò di colpo. Il martello ricadde con violenza sul pavimento, colpendo una piastrella che fino a un istante prima era stata nascosta dal corpo della macchina. La piastrella era tutta scheggiata e incrinata.
Dirksen sollevò lo sguardo. Hunt rideva. La macchina si era allontanata di un paio di metri, si era fermata, e la teneva d’occhio. No, si disse Dirksen, non stava tenendola d’occhio. Irritata con se stessa, impugnò l’arma e avanzò con cautela. La macchina indietreggiò, mentre due luci rosse sul davanti aumentavano e diminuivano d’intensità con approssimativamente la stessa frequenza delle onde alfa del cervello umano. Dirksen si slanciò in avanti, vibrò il martello e mancò il colpo…
Dieci minuti dopo, rossa e ansimante, tornò da Hunt. Il corpo le doleva in parecchi punti, perché aveva sbattuto più volte contro gli spigoli dei macchinari; la testa le faceva male dove aveva preso una zuccata contro il piano del bancone. “È come cercar di acchiappare un grosso topo! Quand’è che si scaricano quelle stupide batterie?”.
Hunt consultò l’orologio. ”Direi che ne ha ancora per mezz’ora, purché tu la faccia correre”. Puntò il dito sotto il bancone, dove la bestia aveva trovato un’altra presa di corrente. “Ma c’è una maniera più facile per catturarla”.
“Quale?”.
“Metti giù il martello e prendila”.
“Prenderla… così?”.
“Sì. Riconosce solo i pericoli che possono derivarle da cose simili a lei, in questo caso la testa d’acciaio del martello. È programmata in modo da fidarsi del protoplasma disarmato”.
Dirksen posò il martello su un bancone e si diresse lentamente verso la macchina. Questa non si mosse. Le fusa erano cessate; pallide luci arancione brillavano dolcemente. Dirksen si chinò e la toccò cautamente; sentì un lieve fremito. La raccolse guardinga con entrambe le mani. Le luci diventarono di un verde limpido e attraverso il gradevole calore dell’epidermide metallica essa sentì la vibrazione tranquilla del meccanismo interno.
“E adesso che devo farne di questa roba?” chiese con un certo nervosismo.
“Mettilo a pancia in su sopra il bancone. In quella posizione non potrà far nulla e tu potrai colpirlo come ti pare”.
“Non ho bisogno di antropomorfismi” borbottò Dirksen e seguì il consiglio di Hunt: era decisa ad arrivare fino in fondo.
Come capovolse la macchina e la posò, le luci ridiventarono rosse. Le ruote girarono per un momento, poi si arrestarono. Dirksen afferrò di nuovo il martello, lo sollevò in fretta e lo calò con forza, ma la mira era sbagliata: il martello colpì la macchina indifesa di lato danneggiandone una ruota e facendola balzare di nuovo a pancia in giù. Dalla ruota colpita uscì un cigolio metallico e la bestia si mise a girare descrivendo un cerchio irregolare. Da sotto il ventre si udì uno schianto: con un mesto ammiccare di luci la macchina si arrestò.
Dirksen strinse forte le labbra e alzò il martello per il colpo di grazia. Ma mentre cominciava a calarlo, dall’interno della bestia uscì un suono, un debole gemito lacrimoso che si alzava e si abbassava come il piagnucolio di un bambino.
Dirksen lasciò cadere il martello e arretrò, gli occhi fissi sulla pozza rosso sangue di lubrificante che si allargava sul tavolo sotto la creatura. Guardò Hunt con orrore. “È… è…”.
“È solo una macchina” disse Hunt, di nuovo serio. “Come queste, che l’hanno preceduta nella sua storia evolutiva”. Indicò con un gesto la schiera di macchine del laboratorio, osservatori muti e minacciosi. “Ma questa, a differenza delle altre, è in grado di accorgersi del proprio fato e di gridare per chiedere aiuto”,
“Spegnila” disse lei seccamente.
Hunt andò al tavolo e tentò di far scattare il minuscolo interruttore. “Temo che tu l’abbia inceppato”. Raccolse il martello che era caduto sul pavimento. “Vuoi darle il colpo di grazia?”.
Lei arretrò scuotendo la testa; Hunt sollevò il martello. “Non potresti aggiustare…”. Ci fu un breve scricchiolio metallico. Lei sussultò e girò il capo. Il lamento era cessato: risalirono le scale in silenzio.

Lara. 22-09-2013 13:10

Re: Lo scarafaggio
 
Io ho talmente tanto terrore verso gli scarafaggi da non essere neanche riuscita a finire di leggere, non riesco neanche a pensarci senza agitarmi..

Come hai superato quest'ansia irrazionale?

Gocciola 22-09-2013 13:26

Re: Lo scarafaggio
 
...

QuantumGravity 22-09-2013 13:36

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da mr.Nessuno (Messaggio 1154090)
lo scarafaggio è un pericoloso insetto per l'uomo e porta gravi malattie, quindi non vedo tutta sta solidarietà per tenerli in vita, così come moscerini e mosche che si posano ovunque e gli escrementi sono i loro preferiti.

perché invece l'uomo non è pericoloso per lui? (e per tutte le altre specie viventi? :)).. Quel piccolo essere è inserito in un micro mondo di meccanismi affatto casuali che via via, in modo a te impercettibile, influiscono su livelli più alti della scala; partecipa cioè all'economia della natura. Io credo che bisogna rispettare tutte le forme di vita.. sì, anche le zanzare del cazzo

dolcemary88 22-09-2013 13:43

Re: Lo scarafaggio
 
io lo avrei ammazzato...anzi fatto ammazzare:mrgreen:

Gocciola 22-09-2013 13:50

Re: Lo scarafaggio
 
...

Alessandra 22-09-2013 14:43

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da Raimondo (Messaggio 1154111)
Grazie mille Alessandra! La tua opinione per me è molto preziosa, per quello ti ho chiesto espressamente di intervenire e sei stata gentilissima a farlo! Comunque sono d'accordo con te :perfetto:, ora spero sia proprio così!

Di nulla, figurati :)

Passiflora 22-09-2013 15:25

Re: Lo scarafaggio
 
Ciao...
Se non ho capito male dai commenti che ho letto, hai pure la fobia degli insetti, quindi quello che hai fatto assume ancora + valore...
Beh io nnn ti conosco, ma la sensazione che ho è che tu abbia cambiato visione...
Come se di colpo finalmente la musica nel tuo cervello sia mutata, come se avessi trovato il modo di uscire dal buco nero dello sguardo rivolto solo su te stesso.
Lo dico perchè ho letto anche l'altro topic, quello sulla chattata con la tipa in cui ti sei giustamente reso conto che lei voleva comunicare e tu hai segato netto la comunicazione.
Io continuo a ribadire che la via d'uscita è questa: riuscire a provare empatia per gli altri !
Se si riesce a provare sentimento in ciò che si fa, a vedere negli altri cio' che proviamo anche noi, scompaiono tutte le paure !!!

E' un percorso molto personale riuscirci, non esiste una ricetta universale... ma riesci a trovare un momento o un'esperienza che abbia fatto da chiave di volta per questo mutamento ?
Comunque complimenti ancora ! Tieniti stretto questo nuovo modo di essere ! :bene:

utopia? 22-09-2013 15:57

Re: Lo scarafaggio
 
tutta 'sta paura degli insetti
come quando sento qualcuno che mi chiama (di solito ragazze) per levargli dalla vista qualche insettone/cavallettone/grillo/robesimili
"schiaccialo schiaccialo":moltoarrabbiato:
"schiaccio te piuttosto":miodio:

e con tanto rispetto, sposto l'insettone nel prato/aiuola/cespuglio più vicino

gli unici instti che mi fan "paura" son le api, vespe, calabroni
un giorno rientro a casa alle 2 dopo una sera di lavoro e cosa trovo per terra nell'ingresso? UN CALABRONE!:o
"schiaccia schiaccia", pensa l'istinto
"schiaccio te piuttosto"
passo in sala, prendo una scatola di plastica e con tanta delicatezza lo butto fuori...non riusciva più a volare e ho anche dovuto rispostarlo perchè minacciava di pungermi i cani che eran corsi ad annusarlo

han più paura loro di voi che voi di loro, date retta

cancellato11905 22-09-2013 16:24

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 1154119)

Per stimolare qualche riflessione, copio un raccontino che trovai nell'Io della mente di Dennett ed Hofstadter qualche anno fa:

Che storia .:pensando:

Lino_57 22-09-2013 17:50

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da She (Messaggio 1154242)
Che storia .:pensando:

Da come si erano messe le cose, io pensavo che alla fine lui avrebbe dato la martellata a lei :D

lizbon 22-09-2013 19:37

Re: Lo scarafaggio
 
a me gli insetti fanno abbastanza schifo ma di fronte ad uno scarafaggio credo che mi verrebbe da pensare a quel poveretto di Gregor Samsa e al suo immenso struggimento interiore, quindi ne avrei pietà.

Dedalus 22-09-2013 21:39

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da Lino_57 (Messaggio 1154285)
Da come si erano messe le cose, io pensavo che alla fine lui avrebbe dato la martellata a lei :D

Io a lui, a dire la verità.

Demiurgo 22-09-2013 23:33

Re: Lo scarafaggio
 
Anche io soffro di una grossa fobia per insetti e aracnidi
E io non avrei avuto pietà... l'unica cosa che mi trattiene è che non riesco a avvicinarmi a più di una certa distanza :mrgreen:

Comunque con queste creature ho un intesa u.u : io non vado a dar loro la caccia fuori da casa ma sono nemico implacabile se ne sorprendo uno fra le sue mura :moltoarrabbiato:

silenzio 23-09-2013 10:30

Re: Lo scarafaggio
 
Per caso quell'insetto che hai visto sulla finestra era simile a questo?

http://www.coleo.de/adephaga/Calosoma-sycophanta.jpg




Oppure più a questo?


http://farm9.staticflickr.com/8293/7...642fb605_z.jpg

mr.Nessuno 23-09-2013 10:38

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1154142)
perché invece l'uomo non è pericoloso per lui? (e per tutte le altre specie viventi? :)).. Quel piccolo essere è inserito in un micro mondo di meccanismi affatto casuali che via via, in modo a te impercettibile, influiscono su livelli più alti della scala; partecipa cioè all'economia della natura. Io credo che bisogna rispettare tutte le forme di vita.. sì, anche le zanzare del cazzo

vero e condivido, però se s'introducono in casa mia il mio punto di vista cambia.

Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 1154119)
Il termine ce l'hai messo tu, non io. Mettiti d'accordo con te stesso.
Io giusto posso indicarti che l'umanità è qualcosa di più complesso e contraddittorio di quanto non sembri.


io mi riferivo all'OP, che se non l'ha ammazzato è perché ha provato qualche emozione/sentimento nei suoi confronti, tutto qua.

suicida 23-09-2013 11:23

Re: Lo scarafaggio
 
una notte, uno di questi adorabili festaioli, ha passeggiato sul mio viso.
svegliandomi.

http://i1329.photobucket.com/albums/...ps7ae03386.jpg

QuantumGravity 23-09-2013 11:38

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 1154119)
Per stimolare qualche riflessione, copio un raccontino che trovai nell'Io della mente di Dennett ed Hofstadter qualche anno fa:

Agghiacciante.. Si potrebbe quindi dire che l'uomo non è altro che una macchina semplicemente più complessa? nient'altro che un insieme di attività meccaniche? E anche la formulazione del pensiero, il rendersi conto di essere e esserci è solo un passo in più della stupefacente progressione delle "tecnologie" impiegate?

o non ho capito niente?

Dedalus 23-09-2013 11:47

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1154704)
o non ho capito niente?

Se senti di non aver capito niente, continua ad interrogarti fino a quando non capirai qualcosa.
La risposta non è né “in” me né “nel” testo; si fa con la tua libera inquisizione. ;)

QuantumGravity 23-09-2013 11:59

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 1154715)
Se senti di non aver capito niente, continua ad interrogarti fino a quando non capirai qualcosa.
La risposta non è né “in” me né “nel” testo; si fa con la tua libera inquisizione. ;)

però è una figata, cioè in effetti potremmo paragonarci a un computer, elaboriamo dati in base a ciò che è contenuto nella nostra memoria; c'è chi ha un sistema operativo vecchio o impallato e rimane spento o in uno stato di standby, mentre quelli più aggiornati riescono a svolgere via via sempre più funzioni complesse.. non so, mi sta spaventando e eccitando sta cosa tanto più che credo di essere nevrastenico. Eppure credo di averlo sempre saputo, hai solo espresso ciò che in me era un'idea astratta, un sentimento.. ora me lo rileggo

cancellato11905 23-09-2013 12:52

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Originariamente inviata da suicida (Messaggio 1154687)
una notte, uno di questi adorabili festaioli, ha passeggiato sul mio viso.
svegliandomi.

http://i1329.photobucket.com/albums/...ps7ae03386.jpg

Assomiglia molto a quello che ho buttato dallla finestra l'altro giorno .BLEAH

silenzio 23-09-2013 14:09

Re: Lo scarafaggio
 
Non so se siamo macchine complesse oppure abbiamo qualcosa di più, quello che so è che fino ad ora non abbiamo fatto altro che agire o reagire attenendoci ai nostri istinti, cioè alle istruzioni elementari comuni anche al mondo animale. L'atto invece di dire "alt" e cambiare il nostro comportamento deviando quindi dal percorso previsto, soprattutto per un esigenza così apparentemente illogica, come ad esempio quella di prendere in considerazione la bellezza della complessità di ciò che stiamo guardando a dispetto di quello che dovrebbe essere più urgente, come il proprio istinto di conservazione ad esempio, può essere un segnale di evoluzione, cioè elevarsi al di sopra di sè stessi liberandosi quindi dai limiti dovuti alla propria natura. Questa forse è l'unica cosa che ci separa dalle macchine, ovvero la capacità di trascendere la logica meccanica per comprendere invece l'apparente illogicità dello spirito.

silenzio 23-09-2013 14:14

Re: Lo scarafaggio
 
Quote:

Assomiglia molto a quello che ho buttato dallla finestra l'altro giorno .BLEAH
Si, è proprio la classica blatta, ovvero un tipo di scarafaggio che non solo corre come il vento, ma che nel vento ci può proprio andare avendo le ali e quindi potendo volare.

Comunque per toglierli di torno non è necessario l'insetticida, se li vedete in casa significa che da quale parte è presente qualcosa che loro considerano come cibo, quindi è sufficiente pulire e spolverare frequentemente la casa, compresi tutti gli angoli più nascosti, come le fessure e le intercapedini, meno sporco c'è in casa, tanto meno interessante apparirà loro. L'aspirapolvere per queste cose è molto efficace, ma se volete proprio pulire a fondo senza inquinare coi detergenti potete usare una pulitrice a vapore: pulisce a fondo velocemente e sterilizza, così uccide anche le uova di insetti.
QUI ci sono alcuni esempi, quelle domestiche sono potenti e non costano molto, vanno da 60 a 200 euro. Poi vabbè, ce ne sono anche industriali, costano 700 o 800 euro, hanno una potenza incredibile ma non penso sia il vostro caso.


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