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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Se tu andavi il palestra buon per te,io dai 14 ai 19 anni ero chiuso in casa a parte quando andavo a scuola per dire.Non basta la volontà per i casi piu' gravi di timidezza.. |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Uno dei mali della TCC è che propaganda (e mai parola fu più azzeccata) l'idea che per guarire basta fare senza pensare. Chi conosce più a fondo la TCC, mi dirà che non è proprio così, ma è innegabile che QUELLO è il modo in cui viene PERCEPITA quasi da tutti. La TCC ha un ché di demagogico, perché sfrutta la convinzione del paziente di non essere malato, dandogli ad intendere che la soluzione sta in quello che fa o non fa. Mi stupisco che i comportamentisti abbiano la pretesa di chiamarsi psicologi, quando negano l'essenza stessa della psicologia, ossia che abbiamo una mente, riducendoci ad animali, dotati solo d'istinto :miodio: |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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cmq credi che il disturbo evitante me lo abbia diagnosticato il primo pirla che passava o lo psicologo da cui ero in cura ? Io sono rimasto chiuso in casa fino a 22 anni ... e credi che sia stato facile per me iniziare a andare in palestra ? sai quante volte sono arrivato nel parcheggio e non sono neanche riuscito a uscire dalla macchina ? e anche una volta iniziato ho avuto una marea di episodi in cui volevo scappare via e non tornarci più, ma con questo voglio solo dire che anchio ho i miei problemi, che sono i miei non voglio fare classifiche di chi sta peggio o meglio e torno a parlare personalmente del mio modo di vedere la mia condizione, se dovessi dare unicamente la colpa alla società se sono così, vuol dire che aspetto che sia la società a cambiare cosicchè io possa stare bene (ma non accadrà mai), se invece attribuisco la colpa a me stesso allora vuol dire che inizio a pensare che certi miei modi di fare sono da cambiare se voglio stare meglio. e come sempre questo è il mio pensiero che vale per me ;) non voglio imporlo a nessuno PS: non ho mai detto che sia facile cambiare anzi... |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
Sono totalmente d'accordo con M_B quando sostiene che il rimedio principale per cercare almeno di attenuare le proprie sofferenze interiori sia quello di utilizzare giganteschi quantitativi di buona volontà e di buttarsi cercando di non pensarci ma rimane comunque indubbio che gli ambienti circostanti (quindi la società e la famiglia) soprattutto in età delicate siano determinanti nella formazione di un individuo e che siano quindi i maggiori responsabili di un'eventuale fobia sociale o evitanza...
Parlando a titolo personale io se fossi cresciuto in un ambiente familiare e scolastico diverso sicuramente avrei avuto una vita un filino migliore e me ne sono reso conto nei rari momenti di serenità che hanno attraversato la mia infanzia e la mia adolescenza... Erano momenti di vita vera che sono stati però abbondantemente soffocati dalla onnipresente sofferenza... |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
Ricomincio a pensare che l'unico modo per curare il mio d. evitante sia uccidere il paziente :piangere:
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
In teoria ( e forse un po' in pratica ) e' sbagliata la societa' in generale. Pero' sbaglia di piu' in termini pratici che non si adatta alla realta'..
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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IO sono cambiato con gli anni,ma non mi sento per niente colpevole di tutti gli anni che ho passato da persona molto timida.Continuo a pensare che emarginare i piu' deboli,considerarli persone di serie b sia scandaloso... Spesso per cambiare ci vogliono anni,tutti anni che perdi e nessuno ti restituisce.Per relazioni sociali normali.Ma tipo con le donne a meno di colpi di fortuna clamorosi ci vogliono tempi lunghissimi visto che ti ritrovi a 25-30 senza esperienza....e questo influisce. Io mi sentivo bloccato ma con la forza di volontà non riuscivo a fare un bel nulla,era una forza piu' forte di me che con gli anni si e' indebolita.....ma mi ha rovinato per parecchi anni. Io non mi sento colpevole per quegli anni,neanche un po'.Poi ognuno pensi quello che ritiene giusto. |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
Ho votato che è maggiormento sbagliata la società...Se vedono che uno è timido e introverso iniziano subito a rompere le scatole( battute, derisioni da parte delle ragazze, e se alle ragazze del gruppo non andate bene, state tranquilli che dopo un pò vi escludono, perchè tutti vogliono portarsele a letto:ridacchiare:.......:mrgreen:
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
La societá sembra un ente astratto, invece è un fenomeno concreto in quanto fatto da persone. È io, voi lo siamo no? Non è la societá ad essere sbagliata, ma il mancato senso di responsabilitá sociale che è in tutte le persone.
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
è sbagliata la domanda :D
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
Se parliamo di fobici (com'era la domanda del topic), voto i fobici, se parliamo di timidi/introversi voto la società.
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Stai inaugurando la nuova figura del teo-troll? :sisi: |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
Scusate di quale societa`stiamo parlando?
Quella nazistoide superomistica cinica spietata lobbysta capitalista dove regna disoccupazione,crimine(mafia),corruzzione politica,inquinamento e l'indifferenza per le strade? No ma e`sicuramente colpa dei fobici se non si adeguano cosi su due piedi a quello schifo che chiamate societa`civile. |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
Voglio rispondere alla domanda del topic. Però non voglio rispondere tirando in ballo l'intera "società", che è un concetto molto generale e -come ha fatto notare qualcuno- quasi astratto.
Voglio considerare i piccoli gruppi sociali: le comitive, le compagnie, i gruppi di colleghi, le classi, gli iscritti a un anno di un corso di laurea, o ad un corso di ballo latinoamericano. Il socialmente diverso (introverso/timido/imbranato/fobico/evitante) viene escluso: di chi è la responsabilità? Se il diverso in questione non ha alcun atteggiamento negativo nei confronti del gruppo sociale, la responsabilità dell'esclusione è chiaramente del gruppo, che essendo maggioranza ha il potere e l'onere di accogliere (o di rifiutare) il singolo. Notare che non sto dando una connotazione di valore al rifiuto (il gruppo non è obbligato ad accogliere, e ha i suoi sacrosanti diritti ad evere le proprie simpatie ed antipatie), ma solo di responsabilità. Ora. Ci sono casi in cui la sensazione che il rifiuto sia profondamente ingiusto è forte. Per esempio quando il singolo si sente a disagio ma interagirebbe bene col gruppo se solo avesse il tempo di essere messo un minimo a proprio agio: si tratta di una forma di superficialità del gruppo. Altro esempio: quando il gruppo è offuscato da stereotipi culturali deteriori e non eccetta il singolo e le sue peculiarità. In esempi di questo tipo, addossare al singolo (o negare al gruppo) la "responsabilità" morale dell'esclusione fa pensare a frasi come la seguente: « Non siamo noi razzisti, sei tu che sei negro» |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Ma non cambierà mai purtroppo.I timidi sono una delle categorie peggio considerate della società e temo cosi sarà per sempre. |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Io tutti questi fobici che vengono esclusi dalla società perché troppo puri e morali, tutti questi angioletti fobici sacrificati sull'altare della società, non ce li vedo. Se poi ti fa comodo continuare ad illuderti sia questa la causa della tua emarginazione, continua pure, illuditi: in cambio avrai una sensazione (un'illusione, appunto) di grandeur morale con la quale potrai continuare a gonfiare sempre più il tuo ego. In genere ho notato però che chi si crede più puro e morale degli altri, chi è moralista, lo fa perché in realtà nasconde un verminaio brulicante dentro di sé. È una tattica negazionista molto diffusa su questo forum. Quote:
Tuttavia, come già è emerso da altri tuoi interventi, e nonostante tu ti sia preso qui la briga di specificare, a me sembra che tu confonda un po' troppo il rispetto con la benevolenza/accoglienza/inclusione. Esempio: la bullata del topic al ristorante di questi giorni è oggettiva mancanza di rispetto verso un fobico, del tutto gratuita, la cui responsabilità è dell'individuo in questione (il bullo) in primis, ed anche della società che trasmette l'idea che essere introversi/tranquilli/etc. sia sinonimo di debolezza, inferiorità e via di seguito. Anche che un fobico non si integri in un gruppo è responsabilità sia del fobico (se è evitante a livello patologico, oppure se cerca di integrarsi in un gruppo non appropriato per il suo temperamento, ad esempio!) sia della società (se il gruppo è troppo prevenuto verso l'introversione). A me sembra una semplificazione tanto dire che è tutta colpa del fobico che deve cambiare come un calzino rivoltato come sostiene Marco Russo, sia che è la società ad essere razzista, mentre un superfobico dovrebbe essere sempre e comunque accolto a braccia aperte ad un corso di ballo latinoamericano, magari anche aiutato dagli altri ad estrovertirsi, coccolato in modo premuroso, etc. come sembri dire invece tu (e come la mettiamo però allora se è un estroversone cazzaro a presentarsi a un gruppo di lettura? :mazza:) |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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E' chiaro che se il diverso ad ogni invito ad uscire risponde con un grugnito sarà ben presto rifiutato, e anche a ragione! Quote:
Ma questo non l'ho mai detto. Ho scritto: Quote:
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Molti fallimenti di integrazione avvengono perché l'esclusione avviene subito, senza appello, e senza alcun impegno serio da parte del gruppo per far sentire a proprio agio la persona diversa (che ha necessità leggermente più impegnative della persona media). Molte persone "diverse" (diciamo introverse e non pesantemente fobiche) avrebbero solo bisogno di un po' di "calore" erogato nel modo giusto, cioè tenendo conto del loro carattere specifico, per sciogliersi, sentirsi a proprio agio, e cominciare a rompere la spirale dello straniamento e dell'esclusione. Analogamente, molti fobici probabilmente non sarebbero fobici se fin da piccoli fosse stata data loro una possibilità "vera" in ogni gruppo sociale a cui si sono rivolti. E, certamente, lo stesso vale anche per l'estroversone al gruppo di lettura! :D |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
secondo me non sono ne sbagliati i fobici ne la società in generale (a parte certe cose)
siamo semplicemente diversi dalla "massa" e questo può essere un bene fino ad un certo punto, dipende dai punti di vista! |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
é facilissimo dire che i fobici sono quelli sbagliati,ma è altrettanto vero che una società che genera fobici, omosessuali, obesi, anoressici, portatori di handicap ed altre categorie che non rientrano nella normalità, non la si può definire di certo una società sana.
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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:interrogativo: |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
che ho detto di male?:interrogativo:
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Capisco i fobici o chi ha problemi alimentari(appunto,siamo il "prodotto" di questa societá malata)ma che c entrano i portatori di handicap o i gay?:interrogativo: |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
Sbagliati in una società sbagliata
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
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Prima il mondo non era così... non so se avete mai parlato con i vostri nonni. Io lo facevo spesso quando erano vivi, e mi raccontavano dell'Italia contadina, di valori più semplici, rapporti più diretti, alla fine più attenzione verso gli altri. Alla fine è solo negli ultimi 50-60 anni che tutto si è complicato. OK, si viveva meno ed era un mondo più duro, però secondo me c'era più spazio per tutti, anche per chi aveva disagi e problemi. forse mi sbaglio, ma se un ventenne o trentenne del 1910 venisse teletrasportato ai giorni nostri, altro che fobia sociale.... Poi c'è da dire che noto anche un inversione di tendenza, sarà la crisi ma in tanti cominciano a capire che tutta sta brillantina in giro è in realtà sterco e a ridare valore alle piccole cose... vedremo.... |
Re: E' sbagliata la società o sono sbagliati i fobici?
Siamo i figli del nostro tempo, siamo storti in una società storta.
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