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Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
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Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
Comunque nel vedere procedere questo thread mi è venuta sempre più l'impressione pure a me che tendi ad esagerare le cose negative e minimizzare quelle (magari poche e non abbastanza soddisfacenti) positive, barclay.
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Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
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Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
scusate l'off topic,ma io quando leggo Barclay penso alla banca e penso che se andassi in una banca potrei trovarmi di fronte proprio l'utente in questione.Poi però mi ricordo di essere un pezzente e che quindi quello che la mia mente ha partorito è impossibile.
Cosa ho imparato dai miei fallimenti?se fallisco sono un fallito,se non fallisco sono comunque un fallito perchè gli altri avranno fatto di sicuro meglio di me,e se gli altri non hanno fatto meglio di me di sicuro mi sentirò in colpa rispetto a qualche criterio ideale inapplicabile alla realtà quotidiana ma comunque esistente nella mente. in pratica sono dannatamente fucked |
Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
Quel che è giusto è giusto: mi rendo conto solo ora che ho fatto anch'io un errore che spesso rimprovero agli altri e quindi chiedo scusa a chi s'è sentito peggio leggendo questo thread :blushing:
Aggiungerò soltanto che, ultimamente, mi sento come se esistessero due "Barclay": quello che conoscete voi del forum e quello che conoscono colleghi, familiari ed altre persone che vedo quotidianamente :unsure: |
Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
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Scherzi a parte, la mia casella MP è sempre aperta :bene: |
Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
Secondo me una strada nuova potrebbe essere la TCC/RET.
Secondo me una strada nuova potrebbe essere iniziare a riflettere sui preconcetti che hai su te stesso e sugli altri e metterli in discussione, anche iniziando dal fraintendimento della domanda di Marco Russo in questo stesso topic, ad esempio. Non certo quella di scusarti dei progressi e di cercare di tornare al posto che (secondo te) ti compete: non c'è nulla di male nel parlare dei progressi, basta non farlo con tracotanza e offendendo deliberatamente chi non ne ha fatti, ma non mi sembra proprio il tuo caso, anzi. E poi aprilo questo topic per parlare della TCC e di perché non ti va giù, ché non ho affatto capito cosa intendi quando dici che per la TCC la vita è un'equazione: è esattamente il contrario, la TCC è per sua stessa natura antidogmatica; pare tanto un teorema, invece, quello nel tuo post di apertura. |
Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
Resuscito questo thread dicendo che sbagliavo: non ho imparato alcunché, visto che continuo a ripetere gli stessi errori :testata:
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Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
Dai fallimenti nella vita non si impara nulla: al massimo cosa non fare.. non certo cosa serve o bisogna fare.. per cui l'utilità di un fallimento è pressoché nulla .. senza contare che poi hanno un peso psicologico ed emotivo che bisogna sopportare..
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Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
Non ho imparato nulla dai miei fallimenti.
Anzi forse una cosa l'ho imparata, puoi avere tutta l'esperienza che vuoi nei fallimenti ( io potrei essere il guru ) e a cosa servirà? A rimanerci ancora più male quando fallirai per l'ennesima volta in una cosa in cui credevi non fosse possibile fallire ancora dopo tutti i calci nei denti che hai preso.... |
Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
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Re: Cos'ho imparato dai miei fallimenti
Bel post.
1. Chi fa da se, fa per tre 2. Non fidarti fino in fondo di nessuno 3. Non confidare cose personali a nessuno 4. Dire "no" non è da stronzi, ma per la gente sarai stronzo 5. Per molte persone la gentilezza è una forma di falsità 6. Per molte persone l'amico è qualcuno da sfruttare 7. Se sono così è perché non ho agito quando dovevo 8. Si può solo rattoppare, mai riparare 9. Quando litighi con qualcuno il rapporto è compromesso per sempre 10. Mai dire la tua opinione completa, è rischiosissimo! Meglio la diplomazia. :nonso: |
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