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Re: Un socio-fobico a Londra
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La cosa peggiore è che non capisco neanche semplici parole come BILL o RUM & COKE, l'uomo qualunque in Inghilterra ha un accento molto forte, parla veloce e tronca le parole. Quando parlo con persone con inglese diciamo "accademico" capisco anche ma la persona di strada ..... |
Re: Un socio-fobico a Londra
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Re: Un socio-fobico a Londra
Dai cazzooo Gianluca (cit. http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile..._1350753_q.jpg)
Dai che ce la puoi fare. ;) Dici che fare lo steward sia meglio del cameriere :interrogativo: |
Re: Un socio-fobico a Londra
Dici che fare lo steward sia meglio del cameriere :interrogativo:[/QUOTE]
Certo che è meglio.....a fare il cameriere qui a Londra ti fai un culo quanto una capanna, anche se la paga è buona. Lo steward non fai una minchia....diciamo che fai il palo...e becchi soldi:mrgreen: |
Re: Un socio-fobico a Londra
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così glè dai na mano con l'inglese :perfetto: |
Re: Un socio-fobico a Londra
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Re: Un socio-fobico a Londra
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Re: Un socio-fobico a Londra
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Magari mi porti da quelle che hai in firma :ridacchiare: |
Re: Un socio-fobico a Londra
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Tuttavia io sono sempre disponibile, basta che mi fai sapere ora e data e io ci sono....la sera però, perchè da martedi inizio di nuovo a lavorare.:bene: |
Re: Un socio-fobico a Londra
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Re: Un socio-fobico a Londra
... e alla fine è arrivata la sconfitta: secca, bruciante, senza appello. Un pugno nello stomaco che ti lascia senza fiato, impietrito, sbalordito.
Il capo cameriere a fine serata mi ha chiamato da parte e mi ha comunicato che il manager e il propietario del ristorante hanno deciso di chiudere il rapporto di lavoro con me in quanto "non sei adatto". In realtà io mi stavo per licenziare, avevo intenzione di stare altre 2 settimane, fino a domenica 30 Settembre e poi tornarmene in Italia o andare nell'Est Europa se si sbloccava un'opportunità di lavoro. Ma la questione è di principio, non sono stato in grado di fare il lavoro per il quale sono stato assunto, il cameriere, non lo scienziato! Il fallimento è epocale. La botta è tremenda, la già bassa autostima è definitivamente scomparsa, bisogna raccogliere i cocci e ricominciare, ma da dove? Verso quale obbiettivo? Con quali aspettative? Speranze? Fiducia? In pratica è il secondo licenziamento nel giro di pochi mesi, se sono in cassa integrazione è perchè non so come ho sbroccato clamorosamente con il capo del cliente presso cui lavoravo che mi ha cacciato. La mia società mi odia perchè gli ho fatto fare una figura di merda e mi ha messo in CI, senza nessuna possibilità di essere reimpiegato. Allora dissi, ho avuto il coraggio per una volta nella mia vita di reagire e farmi valere, tant'è che nella discussione avuta con il capo del cliente l'ho letteralmente demolito davanti a tutti (in ufficio ero diventato un mito, i miei colleghi mi stimavano e ammiravano), posso provare a dare una svolta andandomene a Londra con una nuova consapevolezza del mio valore e farmi valere lì, se sono riuscito ad aver ragione di un dirigente aggressivo, brillante, super estroverso, sicuro di sè ed arrogante nulla mi fa più paura, posso anche io dire la mia in questo mondo. Ma niente, non è cambiato nulla, sono lo stesso insicuro, fragile, complessato, silenzioso e timido di sempre. Incapace di stare in mezzo alla gente, approcciare con coraggio e sfrontatezza le situazioni che la vita ti sbatte in faccia. Sono stato licenziato in quanto non in grado di assolvere con giusta efficacia la mansione di cameriere. E' un episodio che devo ancora elaborare, assimilare, digerire, poi devo trarre delle conclusioni e andare avanti. |
Re: Un socio-fobico a Londra
Se i tuoi colleghi plaudivano alla tua filippica contro il bruto datore di lavoro, evidentemente, di colpe non ne hai. Ti ha licenziato perché non aveva niente di meglio da fare, l'approvazione degli altri ne è conferma.
Sei padrone del tuo destino e puoi scegliere cosa fare: Londra non è piccola come città, offre tante possibilità. Perché non tentare ancora? Perché non provi ad inserirti in un bar o ristorante italiano? Possibile che non ci sia un cazzo di connazionale che, mosso da compassione e spirito patriottico, ti offra un lavoro decente? Altrimenti potresti cercare altrove in Inghilterra o andare in Scozia. E perché andartene ad est? Dopo tutti gli sforzi che hai fatto per imparare la lingua, perché ricominciare da capo? Prendere in considerazione l'idea di andare in America non sarebbe male... |
Re: Un socio-fobico a Londra
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L'america senza qualcuno che ti sponsorizzi non ci puoi lavorare ( mi sono informata a lungo anni fa ). Dovrebbe andare come turista e lavorare qualche mese sperando che qualcuno lo sponsorizzi poi ufficialmente, ma è rischiosissimo e se ti scoprono ti mettono alla porta e addio america per sempre. Io non rinuncierei, i primi tempi sono tosti, e per un timido anche fare il cameriere è difficile. Cambia aria, magari, io al tuo posto proverei in irlanda. Ma anche in nord europa. Potresti provare amsterdam. E' una città bellissima e parlano tutti un inglese molto capibile. |
Re: Un socio-fobico a Londra
io non mollerei. Londra è grande e offre tante possibilità.
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Re: Un socio-fobico a Londra
Ciao, mi ha appassionato tanto la tua avventura e ti ammiro molto per il coraggio che hai avuto. Sei ancora a Londra? Come stai?
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Re: Un socio-fobico a Londra
Grazie per l'interessamento e l'incoraggiamento a tutti.
Domani ho il volo per Milano, il 3 Ottobre ho due colloqui a Milano, il 4 ne ho 3 a Torino. Fortunatamente nel mio specifico settore il lavoro pare esserci, spero si concretizzino. Rimane ancora più che valida l'opportunità che ho per una mega azienda in un paese dell'est europa. Se mi chiamano parto subito, anche a piedi. Con Londra chiudo qui, non mi va propio di rimettermi a cercare un lavoro del ca..o, massacrante, solo per imparare la lingua. Ho necessità di tornare a fare il mio lavoro, qui è impossibile trovarlo perchè se non hai un fluente inglese e almeno un anno di lavoro qui sul luogo, non ti prendono. |
Re: Un socio-fobico a Londra
Gianluca posso capire il tuo avvilimento, ma io non mi considererei totalmente sconfitto!!
Hai avuto il coraggio di andare solo in un paese dove si parla una lingua diversa (e per quanto uno possa sapere discretamente l'inglese è comunque difficile capirli una volta lì) e sei anche riuscito a trovare un lavoro. Ti hanno licenziato probabilmente anche a causa del tuo inglese (mi sembrava di aver capito che è difficile capire le ordinazioni, soprattutto se parlano velocemente), ma non lo devi prendere come un fallimento personale. La cosa importante è che tu ci abbia provato! Io comunque proverei a cercare sempre un lavoro tipo barista o cameriere, ma in Italia, in modo da accumulare un po' di esperienza e magari successivamente riprovarci. Davvero non ti buttare giù, perchè per quanto mi riguarda sei stato davvero coraggioso. |
Re: Un socio-fobico a Londra
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:riverenza: Quello che hai fatto è stato grandioso e di certo questi ultimi mesi ti hanno insegnato molto. Ora in bocca al lupo per tutto il resto! :applauso: |
Re: Un socio-fobico a Londra
Gianluca1981 secondo me invece dovresti pensare che per essere un fobico hai fatto pure troppo. Sei partito svantaggiato e hai fatto TANTO. E' questo quello che devi pensare. Quanti di noi avrebbero avuto il tuo coraggio? quindi tutti noi abbiamo fatto peggio di te..."siamo stati licenziati già in partenza"
Ma non lo dico per farti contento lo dico perche lo penso "per essere un fobico hai fatto pure troppo" Prima o dopo ti andrà bene da un'altra parte |
Re: Un socio-fobico a Londra
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Non direi neanche che è stata un'esperienza completamente da buttare :interrogativo: già il fatto di essere andato in inghilterra e averne assaporato la cultura per qualche tempo è qualcosa di positivo. Poi fare esperienze del genere per un fobico credo sia di per se positivo. Amplia le mura della fobia, per così dire :interrogativo: |
Re: Un socio-fobico a Londra
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Re: Un socio-fobico a Londra
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Re: Un socio-fobico a Londra
Pronta la valigia, domani si parte per Milano dove starò una settimana.
Possiamo tirare le conclusioni di quest'avventura. E' iniziata con tante aspettative, fin troppe che non sono state minimamente raggiunte, di qui l'avvilimento e la delusione. Ma alcuni obbiettivi sono stati comunque colti: - da zero inglese a scadente inglese il passo è visibile :ridacchiare: - all'inizio non riuscvo ad entrare nei ristoranti a consegnare il cv, alla fine sono arrivato anche a suonare i campanelli delle agenzie dicendo al citofono "I am looking for a work!" - ho trovato lavoro e ho lavorato a Londra, quando lo racconterò credo di poter ometter il resto :mrgreen: . Voi tenete il segreto :perfetto: - ho vissuto in una delle città più belle del mondo, ne ho fatto parte, ho contribuito alla sua grandezza - il mio bagaglio di esperienze è finalmente colmo di qualcosa di interessante Si ricomincia un'altra vita, con rinnovato entusiasmo, ma non in Italia. La mia esperienza con l'estero non è finita.......... :brindis: |
Re: Un socio-fobico a Londra
Ciao a congratulazioni di nuovo......
Secondo te quanto tempo ti sarebbe servito ,ancora, per imparare un inglese accettabile? Appare il laovoro e i soldi come è vivere Londra da una sociofobico emigrato? E' sempre sorprendente o dopo qualche settimana fai l'abitudine a tutto? In che zona soggiornavi? |
Re: Un socio-fobico a Londra
A Milano sono stato 8 giorni, ho fatto 6 colloqui di lavoro in 2 giorni (3 a Milano, 3 a Torino), poi ne avrei avuti un altro paio questa settimana a Roma, fortunatamente nel mio campo il lavoro c'è. Ho però bloccato tutto in quanto mi è finalmente arrivata l'ufficialità dall'azienda dell'Est Europa.....
Ieri sono arrivato in Repubblica Ceca, assunto da una mega azienda americana, lunedì inizio. Ora sono in albergo, oggi ho visto due case e spero di riuscirne a vedere un altro paio domani. Mi devo sistemare al più presto!! L'impatto che ho avuto ieri è stato drammatico. Nessuno parla inglese, è tutto diverso, è tutto strano, mi sembra un film russo degli anni del comunismo, mi ci devo abituare. Ho il terrore di fallire, spero di farcela. |
Re: Un socio-fobico a Londra
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Tienici aggiornato e in bocca al lupo! |
Re: Un socio-fobico a Londra
vorrei avere un decimo, anzi no un centesimo della tua intraprendenza, complimenti.
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Re: Un socio-fobico a Londra
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Re: Un socio-fobico a Londra
1-stima
2-se è lecito,che lavoro fai?Come hai fatto a farti assumere in Cechia? |
Re: Un socio-fobico a Londra
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Qui lavorano già un paio di miei ex colleghi, ma sono in un altra azienda, non sono entrato tramite loro. E' il lavoro tecnicamente più elevato che mi sia mai capitato di affrontare, ho una paura ...... |
Re: Un socio-fobico a Londra
Oggi è stato il secondo dei tre giorni dedicati alla formazione: come comportarsi, come funziona l'azienda, i processi ecc.
E c'è stato il momento scioccante, chi teneva il corso ha avuto la brillante idea di riunirci per gruppi di 10 e farci lavorare in team su una determinata cosa. :o Panico... La storia è durata due ore, due ore in cui io non ho aperto bocca e sono diventato tutto rosso un paio di volte. Tutti gli altri, chi in un modo chi in un altro, partecipavano attivamente. Io muto, completamente bloccato. Quando è finita è stata una liberazione. :riverenza: Siamo circa una quarantina di nuovi in formazione, tra le pause vengono a crearsi i gruppetti che ridono scherzano ecc. Io da solo :( . C'è solo un altro italiano più sciroppato di me, ma almeno lui ha fatto amicizia. Ieri ho avuto il coraggio di avvicinarmi a lui, quando ha capito che eravamo connazionali ha fatto una faccia schifata dicendo "spero che non ce ne siano altri". Ma Vaffanculo!! Sempre ieri mattina ero seduto vicino ad una ragazza polacca, abbiamo parlato un pò. Tornati dalla pausa pranzo si è andata a sedere da un'altra parte. Incoraggiante ... Spero solo che quando inizierò a lavorare sul serio, nel mio gruppo, andrà tutto bene. Intanto ho trovato casa, domenica/lunedì mi trasferisco. Il cibo è very cheaper, 1 euro una birra, max 2 euro un paninone o un kebab. Le ragazze sono bellissime, fa freddo, fuori dall'azienda nessuno parla inglese (non che io eccella ehh). La città in alcuni punti è bella in altri meno, capita di percorrere una strada con edifici nuovi, sanpietrini per terra, pulita, giri l'angolo e trovi degrado. La stanno ricostruendo pian piano. Sabato mi ero organizzato per andare in un night, all'ultimo momento ho desistito, ora faccio come con i ristoranti a Londra, tra un mese entro :mrgreen: |
Re: Un socio-fobico a Londra
Ti stimo anche io . LA tua intraprendenza e ammirevole. Per il resto sono sicura che quando inniziera il lavoro ti sentirai meglio .
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Re: Un socio-fobico a Londra
Ciao Gianluca se ti ricordi ci eravamo sentiti in chat...sono quello che ha il sogno di andare a vivere a Londra :D.
Sono contento per questa tua nuova avventura e spero che tutto vada per il meglio. Un saluto |
Re: Un socio-fobico a Londra
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La tre giorni di corsi estenuanti è finita oggi alle 15:30, poi sono arrivati tutti i manager delle varie strutture a prendersi i propri collaboratori. A me è venuto un indiano, in realtà è il team leader, mi ha preso e portato nella nostra struttura. Passando tra le scrivanie mi diceva, qui c'è il secondo livello, qui il terzo (il mio), lui è Caio, lui è Sempronio ............. tanti auguri, e se n'è andato .............. :o Ho preso coraggio e sono andato da un collega e ho fatto l'amichevole "ehiiiii, how are you?", ho messo anche il sorriso ;) . Era un greco, anche lui nuovo, un mese. E' stato disponibile, abbiamo parlato un pò poi l'ho accompagnato a fumare, mi diceva che non è contento di come vengono avviate le risorse ecc. Sul luogo del "fumo" incontro un altro italiano, anche lui era partito nel mio livello e dopo 3-4 mesi è stato declassato al secondo livello, nel frattempo ho visto uno che mi sembrava un mezzo tossico, era il manager. Mi sono presentato, ammetto che gli ho anche leccato un pò il culo, stò perdendo man mano anche la dignità. Torniamo in ufficio, abbandono il greco che non sapeva manco dove si trovava e vado da un altro, rifaccio l'amichevole. Un lituano, anche lui molto disponibile e al lavoro da appena un mese e mezzo, sò tutti nuovi, bohh. Lui però qualcosa la sapeva e mi ha spiegato un pò come funziona. Delle tecnologie che conosco, se ne usa forse mezza, tutto il resto roba completamente sconosciuta .......... Sono nella merda. Ora ho 2-3 mesi per imparare tutto, mi metterò sotto (a un ponte, [no scherzo]) a studiare e vediamo di concludere qualcosa. Mi hanno detto che devo rompere le scatole alla gente e chiedere, chiedere, chiedere. Insomma la persona giusta al posto giusto. Speriamo bene. P.S. oggi durante il corso, altra prova colletiva, ovviamente non ho detto nulla tutto il tempo, arreso in partenza. Hanno fatto tutto 3 ragazze (la polacca del primo giorno, una ceca, e un'altra di non so dove), io ho eseguito passivamente. |
Re: Un socio-fobico a Londra
Io ci sono stato in vacanza nel 2008 a praga.La città e' molto bella,la birra costa poco e in giro tante belle ragazze.Beh sarà per te una bella esperienza!
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Re: Un socio-fobico a Londra
Gianluca, la tua storia mi ispira molto bene ^^
Nutro grandissima stima per te e ti assicuro che hai delle palle non da poco per fare TUTTO questo!hai fatto davvero tanto, e dalle tue parole sembra che stai diventando socievole (un poco alla volta, ma roma non è stata costruita in 3 giorni eh ;))!Complimentoni davvero,insistisci (errore voluto), vai avanti piu che puoi!Dai che raccontando la tua storia a una ragazza penseranno quanto sei coraggioso :D (ps ti parla uno che ha 20 anni e vuol andarsene in russia, nella madrepatria; quindi leggere le tue imprese non mi fa altro che rendere contento ^^) |
Re: Un socio-fobico a Londra
Applica nei customer service che richiedono italian speakers.
In questo modo puoi cominciare a lavorare in un ufficio in italiano mentre impari l'inglese parlando coi colleghi. Lycatel ad esempio (ma ce ne sono molte), dove io ho lavorato, è una società che assume continuamente operatori italiani e alcuni dei miei colleghi del team italiano parlavano inglese davvero alla "de pen is on de teibol".. Se poi ti servono lezioni di inglese, per 10 pounds all'ora ci sono io!;) |
Re: Un socio-fobico a Londra
io non ci riuscirei mai... (ho anche passato l'età per cercare lavoro all'estero)
non tanto per il blocco di chiedere o di parlare con qualcuno (neanche io parlo inglese fluentemente) quanto proprio per il partire, a me verrebbe il panico, da solo in un altro paese che non conosco... io se devo andare in un posto che non conosco anche a 20-30 km da casa mia mi prende l'ansia... ma come cavolo hai fatto? |
Re: Un socio-fobico a Londra
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