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filosofo 16-07-2012 01:31

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Comunque, le convinzioni servono per orientare la propria vita pratica.
L'intero settore della formazione & crescita personale ha come caposaldo lo sviluppo di convinzioni potenzianti a discapito di quelle depotenzianti, e se tutti sul forum riuscissero a farlo, sarebbe vuoto.

Il bivio che viene posto è: vuoi avere ragione o essere felice?

Io qui sono sempre cascato, andando alla (almeno presunta) ricerca della verità dei fatti, ritrovandomi troppo spesso ad aver ragione, anche quando non avrei voluto avercela. Il risultato è proprio l'infelicità.

Da una parte li invidio quelli che hanno convinzioni solide (in se stessi, in qualche religione, in qualche principio etico), perché hanno quel "quid", quella bussola, quella benzina per potersi muovere nel mondo con più leggerezza, coerenza e decisione, e che permette loro di dispiegare un maggior potere di "accaparramento" di cose, risultati, esperienze, emozioni.

Una vita trascorsa alla ricerca della verità, qualora si ritenga che la stessa vita non abbia un qualche senso, non ha nulla di più positivo e nobile di una vita passata a ricercare agi, sesso selvaggio, illuminazione spirituale, ecc. ecc.
Ma credo che le persone che maturano "lucidità" e desiderio sistematico di ricerca siano accumunate da un percorso simile, che parte molto presto, e in genere parte perché manca qualcos'altro.

Tendenzialmente un giovinastro belloccio e sicuro di sè, con pulzelle al seguito, la "kumpa", ecc. ecc. non si mette a "ravanare" sistematicamente tra i misteri della vita.

"No, stasse non esko, voglio leggere il libro tibetano dei morti".

La vive e basta, e con ragionamenti giocoforza meno strutturati manderà in bestia la persona meno "fortunata" che invece si è in qualche modo trovata a scavare nello scibile umano.

A grandi linee funziona così, almeno per quanto concerne la mia esperienza.

C'è da chiedersi: quando mi troverò sul letto di morte e penserò a cosa ho fatto nella vita, ne sarò fiero?.

HurryUp 16-07-2012 01:38

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807233)
C'è da chiedersi: quando mi troverò sul letto di morte e penserò a cosa ho fatto nella vita, ne sarò fiero?.

Nel letto di morte non me ne importerebbe nulla di questo pensiero. Mi verrebbe più da prepararmi psicologicamente ad adattarmi all'aldilà, anche perchè ho pure un progetto da realizzare nell'aldilà.

Qin Shi Huang 16-07-2012 01:44

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807233)
Comunque, le convinzioni servono per orientare la propria vita pratica.
L'intero settore della formazione & crescita personale ha come capisaldi lo sviluppo di convinzioni potenzianti a discapito di quelle depotenzianti, e se tutti sul forum riuscissero a farlo, sarebbe vuoto.

Il bivio che viene posto è: vuoi avere ragione o essere felice?

Come si può essere felici senza avere ragione? Siamo animali curiosi, la nostra stessa natura ci spinge a cercare il perché delle cose. Abbiamo inventato intere mitologie, viaggiato oltre gli oceani e fatto milioni di esperimenti per cercare il perché delle cose. Come può essere felice una vita senza ricerca? Non è umano.

Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807233)
Da una parte li invidio quelli che hanno convinzioni solide (in se stessi, in qualche religione, in qualche principio etico), perché hanno quel "quid", quella bussola, quella benzina per potersi muovere nel mondo con più leggerezza, e che permette loro di dispiegare un maggior potere di "accaparramento" di cose, risultati, esperienze, emozioni.

Non vedo cosa ci sia da invidiare. Chi crede a qualcosa senza prove è matto.

Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807233)
Una vita trascorsa alla ricerca della verità, qualora si ritenga che la stessa vita non abbia un qualche senso, non ha nulla di più positivo e nobile di una vita passata a ricercare agi, sesso selvaggio, illuminazione spirituale, ecc. ecc.

Non si tratta di valore. La conoscenza è necessaria come il cibo per la nostra specie, chi non avverte questa necessità è meno che umano.

Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807233)
Ma credo che le persone che maturano "lucidità" e desiderio sistematico di ricerca siano accumunate da un percorso simile, che parte molto presto, e in genere parte perché manca qualcos'altro.

Au contraire. è agli altri che manca qualcosa. Segnatamente, una cifra del Q.I.

Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807233)
Tendenzialmente un giovinastro belloccio e sicuro di sè, con pulzelle al seguito, la "kumpa", ecc. ecc. non si mette a "ravanare" sistematicamente tra i misteri della vita.

"No, stasse non esko, voglio leggere il libro tibetano dei morti".

La vive e basta, e con ragionamenti giocoforza meno strutturati manderà in bestia la persona meno "fortunata" che invece si è in qualche modo trovata a scavare nello scibile umano.

Non ragiona perché è scemo, non perché ha un sacco di belle cose. Il Buddha era un principe. Galileo ha perso tutto per sostenere la sua teoria. Giordano Bruno anche la pelle.

filosofo 16-07-2012 02:53

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Mi sa che anche tu ricadi sotto una forma di fanatismo.
Antropocentrico e gnoseocentrico.

L'uomo non è altro che una specie vivente - come altre - che nel suo percorso evolutivo ha affinato determinate facoltà (a discapito di altre), che è chiamato a sopravvivere (istinto di autoconservazione), e perpetuare la specie (attraverso quegli inganni che chiamiamo innamoramento e amore).

Tutto il resto lo possiamo riempire come vogliamo.
Ma fondamentalmente siamo bestie pure noi.
E ricercare il sapere senza partire da quest'atto di consapevolezza e - perché no - umiltà, che ricerca è? Di che cosa stiamo parlando?

Ti dirò di più: ti senti in qualche modo speciale e intelligente perché ricerchi la conoscenza (e l'ho fatto - provato pure io), ma se avrai il desiderio di condurre uno studio sull'enneagramma, scoprirai con tutta probabilità che ricadi in uno dei 9 enneatipi (il tipo 5). Quindi sei (sono) "schedato" come altri.

Nella vita ciascuno ricerca determinate cose, dà priorità a determinate cose, esprime una determinata condotta, ecc. ecc.
Non c'è una categoria in sè e per sè nobile o superiore, che vince il premio a fine corsa.
Mi citi delle persone che hanno pututo ricercare la conoscenza perché c'erano altre persone - magari meno dotte - che avevano costruito per loro scrivanie, case, ecc. ecc.

Il metro di una vita "ben vissuta" non è dato né da un sapere infinito, né da un patrimonio immobiliare megagalattico, né dal numero di pulzelli/e "castigate", ma dalla rispondenza tra ciò che desideriamo e ciò che realizziamo, e da un equilibrio tra le istanze della ragione e quelle degli istinti animali, che variano da persona a persona. Ciascuno è un micromondo, e due persone identiche non esistono, su 6 miliardi (?).

Quindi, se il tuo obiettivo è la ricerca, e ti senti autenticamente felice e appagato a proseguire vita natural durante in quest'ottica, ottimo.
Ma non hai il diritto di denigrare chi, la propria vita, vuole viverla diversamente.

Anch'io ci sono passato, ora ho 27 anni, ho vissuto esperienze eterogenee e mi sono imbevuto di vari imput, e mi capita tutt'ora di dare in escandescenze, mettermi le mani nei capelli, tuonare, disperarmi, ecc. ecc. verso chi si chiude verso le prospettive della conoscenza, ma - lucidamente - mi rendo conto che è sbagliato, che sono un intollerante del cazzo, e che nutro infinita stima verso chi si assume grossi rischi, dà vita ad aziende di successo, ecc ecc.

Qin Shi Huang 16-07-2012 03:21

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807260)
Mi sa che anche tu ricadi sotto una forma di fanatismo.

No, credo di no.


Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807260)
Antropocentrico e gnoseocentrico.

Ovvio che sono antropocentrico. Non conosco civiltà aliene avanzate.
Ovvio che sono gnoseocentrico. L'unica civiltà avanzata che conosco è costruita sulla conoscenza.

Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807260)
L'uomo non è altro che una specie vivente - come altre - che nel suo percorso evolutivo ha affinato determinate facoltà (a discapito di altre), che è chiamato a sopravvivere (istinto di autoconservazione), e perpetuare la specie (attraverso quegli inganni che chiamiamo innamoramento e amore).

Been there, done that. In realtà queste valutazioni non dicono niente sulla realtà dell'esperienza umana. L'uomo decide i suoi valori, considerato che è l'unica specie in grado di afferrare il concetto di valore.

Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807260)
Tutto il resto lo possiamo riempire come vogliamo.
Ma fondamentalmente siamo bestie pure noi.
E ricercare il sapere senza partire da quest'atto di consapevolezza e - perché no - umiltà, che ricerca è? Di che cosa stiamo parlando?

Ma è irrilevante. La distanza fra la specie umana e qualsiasi altra specie animale è molto più grande, complessivamente, della distanza fra le amebe e i mammiferi superiori.

Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807260)
Ti dirò di più: ti senti in qualche modo speciale e intelligente perché ricerchi la conoscenza (e l'ho fatto - provato pure io), ma se avrai il desiderio di condurre uno studio sull'enneagramma, scoprirai con tutta probabilità che ricadi in uno dei 9 enneatipi (il tipo 5). Quindi sei (sono) "schedato" come altri.

Non mi sento speciale e intelligente, ho appena detto che è solo umano.

Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807260)
Nella vita ciascuno ricerca determinate cose, dà priorità a determinate cose, esprime una determinata condotta, ecc. ecc.
Non c'è una categoria in sè e per sè nobile o superiore, che vince il premio a fine corsa.

Il punto è quello che ci qualifica come umani. L'accumulo di beni e la ricerca sessuale (metafore del dominio dello spazio e del tempo) sono cose che condividiamo con gli animali. La ricerca è quello che fa di noi umani.

Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807260)
Mi citi delle persone che hanno pututo ricercare la conoscenza perché c'erano altre persone - magari meno dotte - che avevano costruito per loro scrivanie, case, ecc. ecc.

Perché, non c'è conoscenza nell'artigianato? I frammassoni?

Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807260)
Il metro di una vita "ben vissuta" non è dato né da un sapere infinito, né da un patrimonio immobiliare megagalattico, né dal numero di pulzelli/e "castigate", ma dalla rispondenza tra ciò che desideriamo e ciò che realizziamo, e da un equilibrio tra le istanze della ragione e quelle degli istinti animali, che variano da persona a persona. Ciascuno è un micromondo, e due persone identiche non esistono, su 6 miliardi (?).

Non esiste una vita ben vissuta. Esistono vite più o meno pienamente umane.

Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807260)
Quindi, se il tuo obiettivo è la ricerca, e ti senti autenticamente felice e appagato a proseguire vita natural durante in quest'ottica, ottimo.
Ma non hai il diritto di denigrare chi, la propria vita, vuole viverla diversamente.

Puoi negare che il personaggio dell'esempio da te citato sia, con schiacciante maggioranza statistica, semplicemente scemo?

Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 807260)
Anch'io ci sono passato, ora ho 27 anni, ho vissuto esperienze eterogenee e mi sono imbevuto di vari imput, e mi capita tutt'ora di dare in escandescenze, mettermi le mani nei capelli, tuonare, disperarmi, ecc. ecc. verso chi si chiude verso le prospettive della conoscenza, ma - lucidamente - mi rendo conto che è sbagliato, che sono un intollerante del cazzo, e che nutro infinita stima verso chi si assume grossi rischi, dà vita ad aziende di successo, ecc ecc.

Di norma, adotto la seguente rule of thumb: se qualcuno non è in grado di comprendere il significato del termine "relativismo etico", mi sento legittimato a non applicarlo nei suoi riguardi.

HurryUp 16-07-2012 05:03

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Qin, il tuo malcelato rancore che mostra il bluff dell'aria fredda e distaccata che ti dai si tradisce quando ti fai scappare termini come "scemo" nel disapprovare chi non ti piace. Se vuoi sfogare sentimenti di fastidio verso chi non pone al centro la conoscenza a questo punto fai un bello sfogo con punti esclamativi, faccine disgustate, e offese varie, ma non fare il bluff del tono freddo e asettico, anche questo non è umano, non trovi?

Qin Shi Huang 16-07-2012 08:53

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da HurryUp (Messaggio 807276)
Qin, il tuo malcelato rancore che mostra il bluff dell'aria fredda e distaccata che ti dai si tradisce quando ti fai scappare termini come "scemo" nel disapprovare chi non ti piace. Se vuoi sfogare sentimenti di fastidio verso chi non pone al centro la conoscenza a questo punto fai un bello sfogo con punti esclamativi, faccine disgustate, e offese varie, ma non fare il bluff del tono freddo e asettico, anche questo non è umano, non trovi?

Scemo è un termine qualunque, indica una mancanza intellettuale. Tu come definiresti il personaggio dell'esempio?

HurryUp 16-07-2012 14:25

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Qin Shi Huang (Messaggio 807304)
Scemo è un termine qualunque, indica una mancanza intellettuale. Tu come definiresti il personaggio dell'esempio?

No, scemo esprime anche un contenuto emotivo, è un insulto, così come anche etichettare un individuo come pazzo in due righe sulla base del fatto vago che "crede in qualcosa senza prove". E' evidente che stai esprimendo un'idiosincrasia.

Qin Shi Huang 16-07-2012 16:06

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da HurryUp (Messaggio 807498)
No, scemo esprime anche un contenuto emotivo, è un insulto, così come anche etichettare un individuo come pazzo in due righe sulla base del fatto vago che "crede in qualcosa senza prove". E' evidente che stai esprimendo un'idiosincrasia.

Ma questo lo dici tu. Scemo etimologicamente indica solo una mancanza. Uno che vede cose che non ci sono è matto. Non sono insulti, sono i termini corretti.

HurryUp 16-07-2012 21:40

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Qin Shi Huang (Messaggio 807601)
Ma questo lo dici tu. Scemo etimologicamente indica solo una mancanza. Uno che vede cose che non ci sono è matto. Non sono insulti, sono i termini corretti.

Con me non puoi bluffare. Prendi per il culo qualcun altro.

Qin Shi Huang 16-07-2012 21:42

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da HurryUp (Messaggio 807827)
Con me non puoi bluffare. Prendi per il culo qualcun altro.

Come ti pare.

rainy 18-07-2012 17:22

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net...85373998_n.jpg

rainy 18-07-2012 17:28

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net...64741692_n.jpg

captainmarvel 18-07-2012 18:55

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
certe persone vivono perché traggono piacere dal vivere, dopamina, serotonina, ossitocina, noradrenalina e altri neurotrasmettitori di sensazioni piacevoli nel loro sistema nervoso.

Daniele89 18-07-2012 19:49

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Affermare che le persone credano solamente in virtù del beneficio psicologico o neuro-chimico che ne deriva, è limitarsi a descrivere un mero effetto di superficie, che "giustifica" la questione senza però risolverla in minima parte.
Il problema che si dispiega nel profondo è quello solito dell'episteme.
Alcuni storici hanno mostrato come l'ordine della conoscenza, fino al XVI secolo,si presentasse come un gioco di similitudini: gli occhi rimandavano alle stelle, la noce leniva l'emicrania poichè il suo nocciolo riproduceva il cervello etc etc.
Un simile sapere, posto sulle colonne dell'analogia e della somiglianza, descriveva il mondo in un concatenamento infinito.
Il razionalismo e la scienza moderna( ma già in Bacone è presente una critica al metodo delle somiglianze) ribaltano tutto ciò: alle analogie ora si deve guardare con sospetto, la "misura" ha rimpiazzato l'interpretazione che scovava le segnature nelle cose.
Ora, questo percorso inaugurato dai Galileo e dai Cartesio arriva fino a noi, si chiama metodo scientifico.
Domanda: che ne è stato dell'apparato del sapere precedente?Dei balletti tra cose e parole e delle loro connessioni segrete?
Affrancata dall'indagine ufficiale della natura, la pratica suggestiva dell'analogia si ricicla nelle attività "laterali" del pensiero.
La malattia( o meglio il vizio) che, nonostante tutto, permette ancora al poeta di puntare ingenuamente il dito in direzione "del simile", è la stessa su cui la credenza in qualcosa diventa edificabile.

Franz86 18-07-2012 20:02

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Qin Shi Huang (Messaggio 806092)
... Per esempio, io ho una paura patologica della morte ... Il dubbio mi pare l'unico modo sensato di vivere.

A voler essere davvero sensati si dovrebbe ritenere assurdo l' aver paura della morte finchè si è vivi. :mrgreen:

Daniele89 18-07-2012 21:32

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 809214)
Qual'è questo vizio?

L'ho detto: quello di vedere connessioni "segrete" tra le cose, nelle cose.
Il vizio della metafora.

Se per credenza qui intendiamo quella religiosa, un ruolo fondamentale comunque lo gioca l'iconografia: qualcosa nella crocifissione rinvia alla mia vita eccetera...
Ma come dicevo è una via laterale del pensiero, retaggio di un antico modo di indagare il mondo, di scoprirlo per analogie.

HurryUp 18-07-2012 22:21

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Kurt Gödel ci vedeva giusto, come mostrano questi suoi appunti:
Quote:

Originariamente inviata da Gödel
Credo che il principio più fruttuoso per ottenere una visione complessiva delle possibili concezioni del mondo [filosofie] sia quello di suddividerle a seconda del grado e del modo della loro affinità, rispettivamente eterogeneità, con la metafisica (o la religione). Così facendo si ottiene subito una suddivisione in due gruppi: da una parte stanno materialismo, scetticismo, positivismo, dall'altra spiritualismo, idealismo, teologia, e si vede anche subito il grado di differenza in questa successione, in quanto lo scetticismo è più lontano dalla teologia del materialismo, mentre d'altra parte l'idealismo, per esempio nella sua forma panteistica, è un indebilimento della teologia in senso proprio.
Ma tale schema si dimostra fruttuoso anche per l'analisi di dottrine filosofiche ammesse in contesti particolari, basta che esse vengano ordinate in questo senso, oppure, nei casi misti, si cerchino i loro elementi materialistici e spiritualistici. Così per esempio si dirà che in linea di principio l'apriorismo appartiene al lato destro e l'empirismo al sinistro, ma d'altra parte si danno anche forme miste come una teologia fondata empiristicamente. Si vede inoltre che in linea di principio l'ottimismo appartiene alla destra e il pessimismo alla sinistra. Infatti lo scetticismo è certamente un pessimismo relativamente alla conoscenza. Il materialismo poi tende a considerare il mondo come un ammasso disordinato e quindi insensato di atomi. Inoltre, ad esso la morte appare come l'annullamento finale e completo, mentre d'altra parte la teologia e l'idealismo vedono in tutto senso, scopo e ragione-d'altra parte il pessimismo di Schopenhauer è una forma mista, precisamente un idealismo pessimista. Un esempio ulteriore di teoria evidentemente a destra è quello del diritto oggettivo e del valore estetico oggettivo, mentre la spiegazione dell'etica e dell'estetica sulla base di abitudine, educazione ecc. appartiene alla sinistra

Quindi, caro Qin Shi Huang, tu non sei altro che un seguace dello "spirito del tempo" (Zeitgeist)che, per un processo analogo alla legge di entropia (tendenza al massimo caos e disorganizzazione), fa tendere l'ala della bilancia del pensiero filosofico umano verso sinistra (pensiero debole).
I geni vanno verso destra (metafisica) prendendo ciò che di utile c'è a sinistra (empirismo, verificabilità etc... ma razionalità no: quella appartiene all'ala destra), e sono una minoranza (si oppongono all' "entropia").

La matematica resiste a questo decadimento, nessuno riesce a portarla a sinistra (neanche i costruttivisti), rassegnatevi.

Gödelizzatevi.

HurryUp 18-07-2012 22:34

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 809266)
Molto interessante, Hurry.
Non mi trova d'accordo, ma molto interessante.

Gödel filosofo è sottovalutato, viene preso per platonista ingenuo.

Qin Shi Huang 18-07-2012 22:56

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 809232)
Già... ma la questione del credere non riguarda anche il metodo scientifico? Ci sono persone che credono in esso...

Che bisogno c'è di credere in qualcosa che funziona? Se Gesù Cristo tornasse in terra e cominciasse a guarire i ciechi e moltiplicare il pane, non si potrebbe più parlare di fede.

Quote:

Originariamente inviata da HurryUp (Messaggio 809261)
Quindi, caro Qin Shi Huang, tu non sei altro che un seguace dello "spirito del tempo" (Zeitgeist)che, per un processo analogo alla legge di entropia (tendenza al massimo caos e disorganizzazione), fa tendere l'ala della bilancia del pensiero filosofico umano verso sinistra (pensiero debole).
I geni vanno verso destra (metafisica) prendendo ciò che di utile c'è a sinistra (empirismo, verificabilità etc... ma razionalità no: quella appartiene all'ala destra), e sono una minoranza (si oppongono all' "entropia").

La matematica resiste a questo decadimento, nessuno riesce a portarla a sinistra (neanche i costruttivisti), rassegnatevi.

Gödelizzatevi.

Grazie della citazione, ma non vedo il nesso nella fattispecie. Non era in discussione la natura dello scetticismo. BTW, le bilance hanno le ali?

Quote:

Originariamente inviata da Daniele89 (Messaggio 809121)
Affermare che le persone credano solamente in virtù del beneficio psicologico o neuro-chimico che ne deriva, è limitarsi a descrivere un mero effetto di superficie, che "giustifica" la questione senza però risolverla in minima parte.
Il problema che si dispiega nel profondo è quello solito dell'episteme.
Alcuni storici hanno mostrato come l'ordine della conoscenza, fino al XVI secolo,si presentasse come un gioco di similitudini: gli occhi rimandavano alle stelle, la noce leniva l'emicrania poichè il suo nocciolo riproduceva il cervello etc etc.
Un simile sapere, posto sulle colonne dell'analogia e della somiglianza, descriveva il mondo in un concatenamento infinito.
Il razionalismo e la scienza moderna( ma già in Bacone è presente una critica al metodo delle somiglianze) ribaltano tutto ciò: alle analogie ora si deve guardare con sospetto, la "misura" ha rimpiazzato l'interpretazione che scovava le segnature nelle cose.
Ora, questo percorso inaugurato dai Galileo e dai Cartesio arriva fino a noi, si chiama metodo scientifico.
Domanda: che ne è stato dell'apparato del sapere precedente?Dei balletti tra cose e parole e delle loro connessioni segrete?
Affrancata dall'indagine ufficiale della natura, la pratica suggestiva dell'analogia si ricicla nelle attività "laterali" del pensiero.
La malattia( o meglio il vizio) che, nonostante tutto, permette ancora al poeta di puntare ingenuamente il dito in direzione "del simile", è la stessa su cui la credenza in qualcosa diventa edificabile.

Anche la simpatia universale presuppone un metodo e un modello, però.

HurryUp 18-07-2012 23:03

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Qin Shi Huang (Messaggio 809280)
Grazie della citazione, ma non vedo il nesso nella fattispecie. Non era in discussione la natura dello scetticismo. BTW, le bilance hanno le ali?

Tu ti chiedevi come fanno certe persone a credere a qualcosa che non vedono, dicevi che le trovi pazze o sceme. Io ti ho fatto notare che tu potresti essere influenzato dal pensiero debole, perciò la tua psiche non riesce a trovare nessuna affinità con le forme aprioristiche del pensiero.
Certo, certe credenze possono essere idiote o ingenue, ma io sto parlando dell'istinto a credere/intuire/etc... indipendentemente da come uno lo usa.

Qin Shi Huang 18-07-2012 23:10

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da HurryUp (Messaggio 809283)
Tu ti chiedevi come fanno certe persone a credere a qualcosa che non vedono, dicevi che le trovi pazze o sceme.

Non ho mai parlato di vedere o non vedere. Ho parlato di prove.

Quote:

Originariamente inviata da HurryUp (Messaggio 809283)
Io ti ho fatto notare che tu potresti essere influenzato dal pensiero debole, perciò la tua psiche non riesce a trovare nessuna affinità con le forme aprioristiche del pensiero.
Certo, certe credenze possono essere idiote o ingenue, ma io sto parlando dell'istinto a credere/intuire/etc... indipendentemente da come uno lo usa.

E non ho capito, il naturale istinto umano a interpretare la realtà in termini animistici dovrebbe essere un buon argomento?

HurryUp 18-07-2012 23:14

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Qin Shi Huang (Messaggio 809287)
Non ho mai parlato di vedere o non vedere. Ho parlato di prove.

Vedere era in senso figurato.
Quote:

Originariamente inviata da Qin Shi Huang (Messaggio 809287)
E non ho capito, il naturale istinto umano a interpretare la realtà in termini animistici dovrebbe essere un buon argomento?

Quell'istinto ha prodotto sì le aberrazioni animiste, ma ha prodotto anche la matematica astratta, che nonostante abbia avuto notevoli applicazioni pratiche nessuno è riuscito a strapparla via dalla sua concezione tendenzialmente platonista.
Tutte le scienze empiriche dipendono dalla matematica, ma nessuna di esse è riuscita a farla propria.

Allocco 18-07-2012 23:24

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Qin Shi Huang (Messaggio 807241)
Non vedo cosa ci sia da invidiare. Chi crede a qualcosa senza prove è matto.

Qualsiasi credente (non solo in ambito religioso) ti risponderebbe che lui ha le prove. ;)

Tu stesso lo pensi, e anche io :)

Restringerai l'ambito delle prove accettabili dunque... ma... questa sarebbe un'operazione alquanto arbitraria...
Vorrei comunque vederla :popcorn:

Winston_Smith 18-07-2012 23:26

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 809301)
Qualsiasi credente (non solo in ambito religioso) ti risponderebbe che lui ha le prove. ;)

Tu stesso lo pensi, e anche io :)

Restringerai l'ambito delle prove accettabili dunque... ma... questa sarebbe un'operazione alquanto arbitraria...
Vorrei comunque vederla :applauso:

Prove falsificabili e dimostrabili con la sola ragione umana =/= assiomi di fede. Non ha senso usare lo stesso nome per due concetti e realtà diverse.
Nessun credente serio direbbe di avere le prove dell'esistenza di Dio, bensì direbbe di crederci. Beati coloro che pur non avendo visto crederanno (cit.)

Allocco 18-07-2012 23:35

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 809306)
Prove falsificabili e dimostrabili con la sola ragione umana =/= assiomi di fede. Non ha senso usare lo stesso nome per due concetti e realtà diverse.
Nessun credente serio direbbe di avere le prove dell'esistenza di Dio, bensì direbbe di crederci. Beati coloro che pur non avendo visto crederanno (cit.)

Se pongo un sistema con delle regole arbitrarie riuscirò a trovare schemi falsificabili e dimostrabili con la mia ragione.
Se mi riferisco ad uno schema esterno, posso solo avvicinarmici, ammesso che esistano.
Fallirò, abbandonandomi al criterio dell'utilità pratica (che è paradossalmente utile in virtù di sé stesso :))

Io vorrei la prova (diciamo... almeno UNA prova) che chi crede in ciò che non può provare è scemo. Se me la date son contento :ridacchiare:

Qin Shi Huang 18-07-2012 23:37

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 809301)
Qualsiasi credente (non solo in ambito religioso) ti risponderebbe che lui ha le prove. ;)

Tu stesso lo pensi, e anche io :)

Restringerai l'ambito delle prove accettabili dunque... ma... questa sarebbe un'operazione alquanto arbitraria...
Vorrei comunque vederla :popcorn:

Forse credenti molto ignoranti. Ma alla basi della fede cristiana c'è proprio il rifiuto della prova. Credo qui absurdum est.

Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 809315)
Io vorrei la prova (diciamo... almeno UNA prova) che chi crede in ciò che non può provare è scemo. Se me la date son contento :ridacchiare:

Non è scemo, è pazzo. è diverso. Ci sono pazzi molto intelligenti.

Winston_Smith 18-07-2012 23:37

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 809315)
Se pongo un sistema con delle regole arbitrarie riuscirò a trovare schemi falsificabili e dimostrabili con la mia ragione.
Se mi appoggio ad uno schema esterno, posso solo avvicinarmici.

Lo schema esterno sarebbe la fede? In ogni caso la sostanza stessa della fede è il non avere prove, credo quia absurdum (cit.)

Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 809315)
Io vorrei la prova che chi crede in ciò che non può provare è scemo. Se me la date son contento :ridacchiare:

Non generalizzare, io non ho mai detto questo.

Winston_Smith 18-07-2012 23:44

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
«Dì, buon Cristiano, fatti manifesto:
fede che è?». Ond’ io levai la fronte
in quella luce onde spirava questo;

poi mi volsi a Beatrice, ed essa pronte
sembianze femmi perch’ ïo spandessi
l’acqua di fuor del mio interno fonte.

«La Grazia che mi dà ch’io mi confessi»,
comincia’ io, «da l’alto primipilo,
faccia li miei concetti bene espressi».

E seguitai: «Come ’l verace stilo
ne scrisse, padre, del tuo caro frate
che mise teco Roma nel buon filo,

fede è sustanza di cose sperate
e argomento de le non parventi
;
e questa pare a me sua quiditate».


(Paradiso, XXIV 52-66)

Allocco 18-07-2012 23:45

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 809317)
Non generalizzare, io non ho mai detto questo.

Si si ma infatti, io ho quotato una specifica frase (non tua).. il discorso generale sulla fede mi trova.. relativamente d'accordo.

Cooomunque, oggi ho acceso il pc troppo convinto... dubitare sempre.
(dubito anche del bisogno di dubitare... taccio. non cancello il post del tutto solo per te Winston, pensa che responsabilità) ;)



Una risposta dal futuuuuuuroooo!!! UuuuUuUu ehm...
Si non ho voglia di mettere un altro post nel contatore..
Penso che sia poco produttivo discutere con chi pone le ipotesi del sistema secondo la propria tesi già dimostrata.
La fede presuppone la mancanza di prove. -> Chi crede è un pazzo.
Non fa una grinza no? Non sfiorerà mai (boh non perdiamo la speranza..) la mente di chi la pone in questa maniera la possibilità che le premesse siano errate.
O incomplete. (non mi sto riferendo a Winston, come già chiarito!)
VVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVV

Kavin Casey 19-07-2012 10:43

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Qin Shi Huang (Messaggio 809316)
Forse credenti molto ignoranti. Ma alla basi della fede cristiana c'è proprio il rifiuto della prova. Credo qui absurdum est.
Non è scemo, è pazzo. è diverso. Ci sono pazzi molto intelligenti.

Mah.
Chi pensa queste cose ha capito ben poco della religione.
Io non sono credente perchè mi hanno detto di fidarmi e di crederci, ma per questioni molto più profonde e personali.
Che comunque, ad usare la logica, mi sembra MOLTO più probabile che esista Dio.

bunker 19-07-2012 11:20

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
meglio credere in qualcosa e magari di sbagliato, che non credere in niente come me:interrogativo:

Inosservato 19-07-2012 12:16

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Qin Shi Huang (Messaggio 809316)
Forse credenti molto ignoranti. Ma alla basi della fede cristiana c'è proprio il rifiuto della prova.

questa mi è nuova :mannaggia:

ti faccio rispiondere da Benny in persona

http://www.vatican.va/holy_father/be...100616_it.html

è tutto interessante questo approfondimeno, qui sotto estrapolo solo questo passaggio che è molto importante a parer mio

Questa distinzione assicura l’autonomia tanto delle scienze umane, quanto delle scienze teologiche. Essa però non equivale a separazione, ma implica piuttosto una reciproca e vantaggiosa collaborazione. La fede, infatti, protegge la ragione da ogni tentazione di sfiducia nelle proprie capacità, la stimola ad aprirsi a orizzonti sempre più vasti, tiene viva in essa la ricerca dei fondamenti e, quando la ragione stessa si applica alla sfera soprannaturale del rapporto tra Dio e uomo, arricchisce il suo lavoro. Secondo san Tommaso, per esempio, la ragione umana può senz’altro giungere all’affermazione dell’esistenza di un unico Dio, ma solo la fede, che accoglie la Rivelazione divina, è in grado di attingere al mistero dell’Amore di Dio Uno e Trino.

HurryUp 19-07-2012 12:46

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 809521)
Ratzinger si riconferma buon filosofo.

Il difetto dei filosofi cattolici è che pensano troppo a correggere le filosofie sbagliate e poco a produrne una giusta. Cito Ratzinger:
Quote:

la filosofia elaborata senza conoscenza di Cristo quasi aspettava la luce di Gesù per essere completa
Non c'è niente da fare: i cattolici non saranno mai uomini di fede, ma sempre tifosi (chi è che ama espressioni come "Gesù vince", "Gesù salva", "solo in te è la salvezza", "nessuno è come te"? Mi ricordano tanto i cori ultras).

HurryUp 19-07-2012 13:37

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 809542)
Non gli serve, c'è Tommaso.

Appunto, se non serve non serve imitarli. La scolastica è filosofia autentica, vera teologia, condivisibile o meno. Ma leggere un teologo contemporaneo fare scolastica è come leggere un tifoso.

HurryUp 19-07-2012 14:50

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 809578)
Al di fuori dell'autenticità o meno, a chi ti riferisci di preciso?

Ho l'impressione che riduci la teologia alla scolastica.
Nulla di male, vista la tua vena logica. È grazie alla sua feroce disciplina* che è stato possibile lo sviluppo scientifico dell'Occidente.

* «La scuola medioevale era una scuola severissima; in essa si prevedevano quattordici ore al giorno di studio. La laurea medioevale consisteva, poi, in una tornata di tre giorni in cui erano previste interruzioni di solo sei ore per dormire ed in cui il candidato era posto al centro di un’immensa sala, al cospetto di una commissione di dodici membri che si alternavano per interrogarlo ogni tre ore. Ognuno degli esaminatori cercava di far cadere il candidato in contraddizione con elaboratissime, sottilissime e perfide domande. Se il candidato cadeva una sola volta doveva ripetere la prova. Per reggere questo attacco ci voleva una tempra logica a prova di fuoco.»

In questo caso mi riferisco a Ratzinger, come teologo contemporaneo. Ho parlato di scolastica perchè si riferiva alle prove di Tommaso, che mi sembra un tema della scolastica. Io dico che la scolastica è pura teologia, non nel senso che la teologia è solo scolastica e logica, ma un teologo contemporaneo non può fare oggi teologia scolastica, perchè per farlo oggi bisogna essere un tifoso, bisogna scendere di livello e scendere nel piano degli ultras. Nel medioevo e rinascimento aveva senso perchè la teologia era la naturale continuazione della filosofia platonica e aristotelica, ma oggi quando sento un teologo parlare di correzioni di filosofie acristiane, argomentando alla maniera degli scolastici, mi cascano le braccia, non ha lo stesso sapore che leggere Tommaso, Anselmo, o Leibniz.
Sto parlando a istinto comunque, se sto dicendo qualcosa di sensato non lo so, non voglio verificare.

Qin Shi Huang 19-07-2012 14:53

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 809502)
questa mi è nuova :mannaggia:

ti faccio rispiondere da Benny in persona

http://www.vatican.va/holy_father/be...100616_it.html

è tutto interessante questo approfondimeno, qui sotto estrapolo solo questo passaggio che è molto importante a parer mio

Questa distinzione assicura l’autonomia tanto delle scienze umane, quanto delle scienze teologiche. Essa però non equivale a separazione, ma implica piuttosto una reciproca e vantaggiosa collaborazione. La fede, infatti, protegge la ragione da ogni tentazione di sfiducia nelle proprie capacità, la stimola ad aprirsi a orizzonti sempre più vasti, tiene viva in essa la ricerca dei fondamenti e, quando la ragione stessa si applica alla sfera soprannaturale del rapporto tra Dio e uomo, arricchisce il suo lavoro. Secondo san Tommaso, per esempio, la ragione umana può senz’altro giungere all’affermazione dell’esistenza di un unico Dio, ma solo la fede, che accoglie la Rivelazione divina, è in grado di attingere al mistero dell’Amore di Dio Uno e Trino.

e vabbè, il cattolicesimo moderno è inclusivo, hanno digerito pure l'evoluzione. Ma è disonestà intellettuale nascondere sotto il tappeto lo scandalo e l'assurdo di Tertulliano e Kierkegaard. Lo stesso Paolo dice:
Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

D. Vecio 19-07-2012 15:12

Re: Come fanno le persone a credere in qualcosa?
 
Ma di che parlate? Degli uomini che aprono i mari e della resurrezione dei morti?
Si possono fare tutti i discorsi concettuali e pindarici finché si vuole (siete bravi dico davvero) ma i miracoli sarebbero questi e le prove sarebbero queste, perché salire di livello nei discorsi e nelle congetture quando già la base è così assurda?


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