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Bastet. 07-10-2011 13:02

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Viviamo in una società egoista. Mai l'umanità ha raggiunto tali vette di egocentrismo, disinteresse per il prossimo, edonismo. A pochi interessa aver a che fare con i socialmente deboli/ diversi, con coloro i quali vengono definiti 'menti divergenti. Questo è un dato di fatto. In passato c'era com-passione, empatia per il diverso, ora non più. Bisogna farsene una ragione, capire comunque che la chiusura verso l'esterno porta solo danni e macerie. Apparteniamo a una specie che ha bisogno di interazione, socialità, anche in minimi termini. Chiudersi in casa , alienarsi, è quanto di più contro natura possa esserci per un essere umano. Perciò. proprio per questo le persone si curano per ovviare a questa condizione,perche ne capiscono la nocività.

lauretum 07-10-2011 13:03

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612110)
Quando mancano gli argomenti, la si butta sul comico. Classico.

classico un corno. ho scritto molti post, in cui ho detto tutto ciò che avevo da dire.

permettici di rilassarci e sdrammatizzare un pò questa accesa discussione

Winston_Smith 07-10-2011 13:04

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612117)
classico un corno. ho scritto molti post, in cui ho detto tutto ciò che avevo da dire.

permettici di rilassarci e sdrammatizzare un pò questa accesa discussione

E meno male che ero io quello che stravolgeva quello che dicevi...continua pure a far battute che non c'entrano una mazza con quello che ho scritto io ^^

lauretum 07-10-2011 13:05

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Bastet. (Messaggio 612115)
In passato c'era com-passione, empatia per il diverso, ora non più.


in passato? ma quando mai, semmai era peggio, visto che riguardo tutte le "stranezze comportamentali", c'era molta meno conoscenza ed informazione di oggi.
50 anni fa se eri timido eri lo scemo del villaggio, altrochè.

lauretum 07-10-2011 13:06

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612118)
E meno male che ero io quello che stravolgeva quello che dicevi...continua pure a far battute che non c'entrano una mazza con quello che ho scritto io ^^

che ho stravolto?

Moonwatcher 07-10-2011 13:07

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 612112)
Oibò, aspetta leggo il primo post che ho letto solo il titolo. :mrgreen:

Ok, l'ho letto. :mrgreen:

Beh, non posso che ripetere quello che ho scritto prima: se non c'è rispetto (caso a) la responsabilità è di chi esclude, se c'è rispetto (caso b) la responsabilità è in massima parte di chi si esclude. Si tratta in ogni caso di un circolo vizioso, ma solo il timido può spezzarlo o perpetuarlo.

Winston_Smith 07-10-2011 13:12

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612120)
che ho stravolto?

Tutto il discorso della constatazione amichevole e del chiedere la patente al timido quando ci si presenta, mai detto nulla del genere.

Winston_Smith 07-10-2011 13:13

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 612122)
Ok, l'ho letto. :mrgreen:

Beh, non posso che ripetere quello che ho scritto prima: se non c'è rispetto (caso a) la responsabilità è di chi esclude, se c'è rispetto (caso b) la responsabilità è in massima parte di chi si esclude. Si tratta in ogni caso di un circolo vizioso, ma solo il timido può spezzarlo o perpetuarlo.

Se non si riesce a socializzare la responsabilità è in generale di entrambi, il rispetto non c'entra.

Bastet. 07-10-2011 13:17

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612119)
in passato? ma quando mai, semmai era peggio, visto che riguardo tutte le "stranezze comportamentali", c'era molta meno conoscenza ed informazione di oggi.
50 anni fa se eri timido eri lo scemo del villaggio, altrochè.

Boh, a me pare che un minimo di rete sociale ci fosse, nessuno era completamente tagliato fuori, escluso. Anche lo scemo del villaggio aveva il suo ruolo, il suo diritto a essere, in quanto tale. Poi ognuno la pensi come vuole, o come gli fa comodo.Certo che chiudersi in casa e buttare le chiavi a cosa porta?

Moonwatcher 07-10-2011 13:20

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612125)
Se non si riesce a socializzare la responsabilità è in generale di entrambi, il rispetto non c'entra.

C'entra eccome. Se c'è rispetto non c'è esclusione, quindi ci si esclude. Ergo la responsabilità di escludersi è di chi si esclude. A me sembra lapalissiano.

Moonwatcher 07-10-2011 13:23

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Nói (Messaggio 612109)
ll titolo del topic è: "è il timido che viene escluso o è lui che esclude?"
Non mi risultano riferimenti al DEP o fobia sociale, comunque è giusto sottolineare che ciò che stiamo dicendo qui si applica all timidezza e non alle patologie vere e proprie

Ma le patologie secondo me non dovrebbero servire a deresponsabilizzarsi. Se si parte dal presupposto che la responsabilità del non socializzare sia di chi si esclude, secondo me tale resta anche se uno è fobico o altro. Responsabilità non significa voler dire che sia facile, poi ci saranno diversi gradi di difficoltà secondo che si sia timidi o si soffra di una patologia più grave.

lauretum 07-10-2011 13:24

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612124)
Tutto il discorso della constatazione amichevole e del chiedere la patente al timido quando ci si presenta, mai detto nulla del genere.

e daje, per la miseria, era solo per ridere di tutto questo putiferio, non per metterti in ridicolo, facciamo così, cancello, tu fai altrettanto così non rimangono i quote, e siamo apposto

Bastet. 07-10-2011 13:29

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Io penso che si nasca timidi, così come si nasce coi capelli neri.Che poi in alcuni la timidezza sia tanto invalidante da compromettere una normale vita di relazione, è purtroppo anche vero. Dico solo che, con tutti i mezzi a disposizione, bisogna uscire da una condizione di totale chiusura verso l'esterno, tanto contraria alla natura di qualsiasi essere umano, timido o no. E che prima si riesce ad intervenire, meglio è.IL beneficio non viene mai dal chiudersi in se stessi, ma dall'aprirsi, per quanto penoso e difficile possa essere.

lauretum 07-10-2011 14:02

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 612148)
I non timidi ci DEVONO RISPETTARE!

allora, in tutto quello che ho detto, era sottiteso che ci fosse rispetto da una parte e dall'altra.

mi spiace veramente che te la sei presa con me, non capisco cosa ho detto di male, parlo da timido, a mio vedere nell'interesse dei timidi.

lauretum 07-10-2011 14:04

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 612146)
E poi tutta questa difesa nei confronti dei non timidi, chiamiamoli così??? Io in genere difendo chi è come me...

tu probabilmente ti riferisci ai nontimidi che t hanno ferito.
io invece parlo avendo in mente persone tranquille e rispettose, che però non hanno i nostri problemi, e con cui potremmo interagire, se riuscissimo a lavorare un minimo su noi stessi.

Winston_Smith 07-10-2011 14:05

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 612128)
C'entra eccome. Se c'è rispetto non c'è esclusione, quindi ci si esclude.

Non credo, si può rispettare una persona pur senza voler avere nulla a che fare con lei.

Winston_Smith 07-10-2011 14:06

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612129)
secondo me in discussioni come queste emerge appieno la conflittualità tra le due diverse concezioni sulla natura della timidezza..
c è chi la vede come una malattia per cui chi ne soffre è un malato e in quanto tale non ha alcuna responsabilità, è solo una vittima di un destino che gli è stato imposto..
dall' altra parte c è chi la vive come una componente del proprio essere e come tale sa che può modificarla ogni giorno della sua vita, sforzando la propria volontà..

Personalmente credo che queste visioni possano coesistere e che la timidezza possa essere vista in entrambi i modi anche in una stessa persona.

Winston_Smith 07-10-2011 14:09

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 612131)
e daje, per la miseria, era solo per ridere di tutto questo putiferio, non per metterti in ridicolo, facciamo così, cancello, tu fai altrettanto così non rimangono i quote, e siamo apposto

Fatto, per la parte che ti riguarda.

Winston_Smith 07-10-2011 14:11

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612160)
tornando all' argomento della discussione possiamo allora dire in ultima analisi che il meccanismo di esclusione dei timidi sia un circolo vizioso generato dall' atteggiamento della persona timida ed alimentato dall' incomprensione della società nei confronti del timido.
inoltre mi sembra che siamo d accordo nel dire che questo circolo vizioso può essere interrotto esclusivamente dal timido,che è il vero soggetto interessato a rompere questo meccanismo di esclusione..

Sì, ma non senza almeno una "benevolenza" da parte dell'altra persona che non deve scappare a priori di fronte alla lentezza di socializzazione del timido. Con gente che non vuole avere a che fare con i timidi, un timido, per quanto si sforzi, difficilmente potrà interagire.

Winston_Smith 07-10-2011 14:17

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Nói (Messaggio 612175)
Hai battezzato una nuova categoria: i Benevolenti©, alias estroversi che non hanno nulla in contrario a intraprendere una conversazione con un timido.

Già, anche perché non credo che si possa andare in cerca di Prevenuti©, ossia di persone che giudicano male chi sta zitto per più di 5 minuti di seguito.

lauretum 07-10-2011 14:18

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 612174)
Oh, finalmente... è questo che voglio dire anch'io, oltre al rispetto che comunque chi non è timido deve avere per le persone caratterialmente più chiuse.
Non aggiungo altro a questo thread, tanto ognuno mi pare che rimanga sulle sue posizioni.
Io la mia posizione l'ho espressa ed ho difeso la mia idea... quindi per me la questione si chiude qui.

io dico solo che mi spiace per aver fatto la parte di quello che denigra i timidi e li colpevolizza, e difende i non timidi che li aggrediscono. non ho detto assolutamente questo, e spero che riusciate a capirlo. ciao

Winston_Smith 07-10-2011 14:23

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612186)
non pensate che anche noi timidi dobbiamo avere rispetto degli estroversi e della loro maniera di relazionarsi?

Sono d'accordo, esclusi i casi di dileggio/offese consapevoli.

Winston_Smith 07-10-2011 14:27

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612192)
ecco, qui ti volevo..
come non è giusto perdonare comportamenti offensivi di chi è troppo sicuro di sè così non è giusto perdonare il comportamento di chi troppo timido manca di rispetto verso se stesso..

Potresti farmi un esempio di questi due tipi di comportamenti? Non sono sicuro di aver capito bene...

Moonwatcher 07-10-2011 14:45

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 612142)
Lo spero, almeno, perchè altrimenti sono vermi striscianti che mangiano la polvere pur di farsi accettare... se ti riferivi al fatto che i timidi (almeno chi si comporta da uomo) non vogliono l'elemosina di nessuno...

No, volevo dire come fai a sapere che hanno una bassa opinione di te o ti voglion fare l'elemosina?

Winston_Smith 07-10-2011 14:55

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612208)
un esempio potrebbe essere questo:
un estroverso, nonostante abbia torto, è così convinto di aver ragione che si permette di offendere o di alzare le mani su chi lo contraddice.
un introverso invece entra in una stanza dove ci sono altre persone e per via della timidezza non saluta cosi i presenti pensano " che maleducato".

Penso che il primo atteggiamento sia molto più criticabile del secondo.

Moonwatcher 07-10-2011 15:16

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612158)
Non credo, si può rispettare una persona pur senza voler avere nulla a che fare con lei.

Ho detto che non c'è esclusione, non che si muoia dalla voglia di averci a che fare. Per il resto l'interesse può nascere col tempo, più difficile che nasca da oggi a domani.

Racconto un episodio, che magari ci si capisce meglio: anni fa feci un corso, durante il quale rifuggii tutti i tentativi di socializzazione che mi furono proposti, non andavo a pranzo con i compagni, mi misi in un angolo, ecc. Eppure non ci fu alcuna mancanza di rispetto né tentativo di esclusione, semmai tentativi di coinvolgimento. Raggiunsi il culmine dell'evitamento quando, in seguito, andammo tutti insieme a fare un colloquio presso una ditta verso il termine del corso, e, usciti dalla tal ditta, mi eclissai senza salutare nessuno perché c'erano due ore prima di rientrare al corso e non volevo neanche sapere loro cosa avrebbero fatto. :mrgreen:

Chi fu il maggiore responsabile della mia non socializzazione in quel gruppo? :cool:

Winston_Smith 07-10-2011 15:18

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quello è UN episodio. Mica le cose vanno sempre così. Per ogni episodio di quel tipo, ce n'è un altro in cui il timido viene scartato o evitato a priori. Non capisco più bene quale sia il punto della discussione, ma ribadisco che rispetto ed esclusione sono concetti indipendenti.

Moonwatcher 07-10-2011 15:23

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612215)
Penso che il primo atteggiamento sia molto più criticabile del secondo.

Ma io non la metterei sul piano della critica, e non capisco cosa ci sia da criticare. Semplicemente, se si vuole socializzare, si socializza; se non si vuole socializzare, non si socializza. Se il timido manca degli strumenti per socializzare, allora non socializza.

Winston_Smith 07-10-2011 15:23

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612229)
sicuramente..
però a me interessava capire se il ragionamento per cui i nostri atteggiamenti da timido sono determinati da cause maggiori alle nostra volontà

Da cause non completamente dipendenti dalla nostra volontà, per la precisione.

Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 612229)
e quindi non dobbiamo colpevolizzarci per ciò, capire se questo ragionamento vale anche per chi è troppo estroverso o ha un eccessiva autostima..neanche loro andrebbero colpevolizzati perchè i loro comportamenti sarebbero determinati come i nostri comportamenti da timidoni..

Io non ho mai detto che un timido non possa fare nulla per cambiare certi suoi modi di reagire alle circostanze, e questo ovviamente vale anche per un non timido. Non ho mai detto che i timidi non hanno mai nessuna responsabilità di nulla, ho detto che in generale per quanto riguarda la mancata socializzazione le responsabilità, se ci sono, vanno divise equamente con i non timidi.

Winston_Smith 07-10-2011 15:24

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 612231)
Ma io non la metterei sul piano della critica, e non capisco cosa ci sia da criticare.

Nel primo esempio di sempreinfuga c'è parecchio da criticare, non trovi?

Moonwatcher 07-10-2011 15:29

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612233)
Nel primo esempio di sempreinfuga c'è parecchio da criticare, non trovi?

Sì, ma non capisco perché fare confronti tra cose criticabili e non criticabili. Dò per assodato che non sia una critica l'osservazione che viene fatta ai timidi.

Moonwatcher 07-10-2011 15:38

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 612227)
Quello è UN episodio. Mica le cose vanno sempre così. Per ogni episodio di quel tipo, ce n'è un altro in cui il timido viene scartato o evitato a priori.

Sìsì, ci saranno anche quelli che ce l'hanno coi timidoni, questo è palese. Ma escludendo i casi nei quali dall'altra parte non c'è alcun interesse, che comunque capitano a tutte le persone, perché non è che si possa socializzare con tutti, e nei quali il timido non può quindi far nulla, nel secondo che gli piaccia o no egli torna ad avere la maggior parte della responsabilità. :mrgreen:

Winston_Smith 07-10-2011 15:56

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 612241)
Sìsì, ci saranno anche quelli che ce l'hanno coi timidoni, questo è palese. Ma escludendo i casi nei quali dall'altra parte non c'è alcun interesse, che comunque capitano a tutte le persone, perché non è che si possa socializzare con tutti, e nei quali il timido non può quindi far nulla, nel secondo che gli piaccia o no egli torna ad avere la maggior parte della responsabilità. :mrgreen:

Io escluderei anche i casi in cui l'estroverso/non timido si ritira alla prima avvisaglia di timidezza dall'altra parte perché spaventato/infastidito dal fatto che le sue consuete modalità di socializzazione non sono sufficienti a interagire col timido (e direi proprio che questi casi, in cui le responsabilità della mancata socializzazione sono più o meno pari, siano la maggioranza).
Normalmente il timido non ha necessità di scappare da orde di persone interessate a conoscerlo, basta che continui a comportarsi da tale e verrà ignorato (o incontrerà difficoltà di socializzazione se non ignorato) nella maggior parte dei casi.

Moonwatcher 07-10-2011 15:59

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
E non ci possono essere casi in cui magari si ritira perché teme di infastidire e non perché infastidito?

Winston_Smith 07-10-2011 16:01

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 612250)
E non ci possono essere casi in cui magari si ritira perché teme di infastidire e non perché infastidito?

Sicuramente, ma la casistica è molto più ampia. Di solito non bisogna sforzarsi per evitare i contatti, casomai per il contrario.

GiuseppeSport 07-10-2011 16:26

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
forse un pò tutte e due le cose...

Sampei80 07-10-2011 17:36

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Direi che c'è un prima e un dopo, all'inizio è il timido che si esclude e di conseguenza poi viene escluso.
Il timido credo che si escluda perchè più che altro ha dei preconcetti riguardanti se stesso.

E poi penso che sia anche un fattore di scocciamento, una persona a cui piace interloquire con la gente(estroverso), che può scegliere, sceglierà probabilmente qualcuno con cui soddisfare questo piacere.

In definitiva, a meno che il timido non si rendi interessante con delle sue peculiarità (bellezza, essere un genio in qualcosa), verrà "escluso" o forse è meglio dire, non considerato.

Who_by_fire 07-10-2011 17:38

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Nói (Messaggio 612015)
Forse il timido ha troppe aspettative su come gli altri dovrebbero comportarsi nei suoi confronti. Bisognerebbe smettere di aspettarsi qualcosa dagli altri, è solo fonte di angoscia.


Francamente, credo che siano gli altri ad avere molte aspettative su come il timido si dovrebbe comportare nei loro confronti!

Who_by_fire 07-10-2011 18:06

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 612231)
Ma io non la metterei sul piano della critica, e non capisco cosa ci sia da criticare. Semplicemente, se si vuole socializzare, si socializza; se non si vuole socializzare, non si socializza. Se il timido manca degli strumenti per socializzare, allora non socializza.

Socializzare non è un processo unidirezionale. C'è il singolo, ma c'è anche il gruppo che è una controparte attiva nel processo di socializzazione.

L'esclusione non avviene sempre in modo esplicito e univoco come tra i bambini piccoli (tipo "Vengo anch'io", "No, tu no!").

L'esclusione si manifesta in modo più sottile: per me, invitare una persona a partecipare fisicamente/formalmente ad un evento sociale senza tentare attivamente (in modo serio) di dargli la possibilità di sentirsi a proprio agio equivale ad escluderlo. Che sia un atto consapevole o meno.

barclay 07-10-2011 18:24

Re: è il timido che viene escluso o è lui che esclude?
 
C'è un episodio di “Star Trek: The Next Generation” che contiene un esempio molto illuminante, sul tema dell'esclusione. Due personaggi, Guinan e La Forge, stanno discutendo di un terzo, il tenente Barclay (*): La Forge si lamenta dicendo che non riesce neanche a stare vicino a Barclay, perché è sempre teso e questo lo rende irritante, Guinan gli risponde «Se tu sapessi che alla gente dà fastidio stare vicino a te, non saresti sempre teso?»

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