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Re: Incontro ansiogeno
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Qualcuno crede davvero che i timidi magari pure introversi siano immuni dal potere tentatore della relazione parallela a quella ufficiale? |
Re: Incontro ansiogeno
Satiah ho letto il tuo racconto... mi sono appassionata a leggere pensando ah che carini, menomale ecc ecc... e poi leggo che è fidanzato:o Poi ti dice frasi tipo "godiamoci questi momenti" o "deve rimanere un segreto" :pensando: le cose non tornano... il mio modesto e pessimista parere è che sia solo una scusa quella dei problemi o della monotonia con la ragazza... del resto raramente si trovano ragazze che accettano volontariamente di fare le amanti, o meglio che accettano situazioni del tipo "sono felicemente fidanzato, ma voglio anche un'altra storia senza che lei lo sappia"... per cui potrebbe anche essersi costruito un personaggio per abbordare (o magari voleva solamente un'avventura per sfuggire al trantran quotidiano... forse mi sbaglio ma ripeto ci son troppe cose strane :interrogativo:
Credo che anche tu abbia capito che è comunque una situazione difficile... per la lontananza e per la fidanzata in primis... d'altro canto dopo 8-9 mesi ci si affeziona... mah, secondo me dovresti guardarti un po' intorno e cercare altrove... una situazione più abbordabile e staccare pian piano la spina... :pensando: |
Re: Incontro ansiogeno
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Re: Incontro ansiogeno
Quoto, dai Satiah. Animo e, ti prego, non dargliela. :nono:
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Re: Incontro ansiogeno
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:ridacchiare: |
Re: Incontro ansiogeno
Questa storia finirà male, molto male...
Preparati a una bella botta...... non dovevi cedere al contatto fisico... Ma conoscendomi non avrei fatto nulla di diverso forse... non lo so... comunque sto tizio ha davvero del viscido/marcio. |
Re: Incontro ansiogeno
Sei emotivamente coinvolta più di lui (molto più di lui), hai una relazione non solo a distanza ma pure clandestina con un ragazzo già impegnato da anni.
Lui non ha intenzione di lasciare la sua ragazza ma anzi ti chiede di tacere e quindi di non avanzare i tuoi diritti su di lui e per quanto tu possa intuirlo non ti rendi conto veramente della gravità di simili affermazioni. Nel linguaggio degli uomini ti ha detto: andiamo a letto senza farci emotivamente coinvolgere, non avanzare pretese. Da quello che ho capito tu non cerchi appagamento sessuale ma un fidanzato che ti ami e voglia prendersi cura di te. Se questo è vero il risultato di questo rapporto non sarebbe un reciproco scambio ma solo un saccheggio a tuo danno. Ormai questo rapporto è destinato a peggiorare la tua condizione fobica in qualsiasi direzione possa evolversi: spetta a te individuare quale meno sofferente. Ne uscirai ferita e delusa, ti rinchiuderai di più in te stessa. Non ho stima per questo ragazzo, non ha alcuna sensibilità nel capire i tuoi problemi. Sono passati 8 mesi, se avesse intenzione di costruire una relazione con te avrebbe già lasciato la sua attuale fidanzata di cui tanto si lamenta (sempre se lamenta la verità), se pensi o se lui pensa che tale decisione possa essere "decisiva" o incoraggiata dalle tue carezze, dalle tue labbra o da un rapporto sessuale, avete capito molto poco di come si iniziano le storie importanti. Timido, ai miei occhi appare come uno sfruttatore, un Don Giovanni. I sociofobici sanno più di tutti come l'affetto è un coltello a doppia lama. Tu sei un partner debole, lui ti sta esponendo in una situazione pericolosa senza prendere alcuna precauzione per te. Hai ascoltato i tuoi sentimenti: hai provato disagio e la sensazione di correre. Le persone fragili non dovrebbero mettersi a "correre" sopratutto se spronate da opportunisti incompetenti, poiché se queste dovessero cadere si romperebbero. Il mio consiglio, (sempre se ti interessa visto che alla fine il topic parla degli incontri e non delle relazioni) non è che dovresti smettere di frequentarlo o che dovreste tornare amici ma dovresti dargli un ultimatum. Devi prenderti ciò che è tuo, il diritto a esprimerti i tuoi sentimenti e pretendere di essere ripagata. Certo che se per te macinare chilometri, fare da rimpiazzo per una bottarella e sgattaiolare come un evaso è appagante è un altro discorso. Dovresti dirgli di scegliere tra lei o te perché non te la senti in questo modo. Che tu ci creda o meno, che sia quello che vuoi o meno con questo ultimatum uscirebbe allo scoperto la vera identità di questa persona, uscirebbe allo scoperto la sua vera intenzione su cosa ha in mente con te. Conoscere questa eventualità ti da un margine di difesa in caso di caduta. Prendi in mano la situazione, non ne uscirà niente di buono da questo rapporto se continui a camminare a testa bassa. |
Re: Incontro ansiogeno
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:D quoto, quelli che...sì sono fidanzato ma....sì sono sposato però.... |
Re: Incontro ansiogeno
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fobico <-- uno con insicurezze,con emozioni <-- UOMO --> sicuro di se, freddo --> robot quindi: fobico > uomo > robot :mrgreen: |
Re: Incontro ansiogeno
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Comunque l'uomo che prende l'iniziativa durante il primo appuntamento è l'unico che può ottenere risultati lusinghieri, non conviene mai essere timidi assoluti; lui è stato timido ma risoluto e ha ottenuto risultati parziali. |
Re: Incontro ansiogeno
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Re: Incontro ansiogeno
Ringrazio tutti per le risposte e, non posso darvi torto in effetti: la situazione non sembra essere delle migliori...almeno per me. Per lui forse è più che vantaggiosa.
In passato ho già avuto esperienze simili. In un caso con un uomo sposato ma che io credevo single e che mi ha raccontato una marea di balle per ben due anni e, in seguito, con uno fidanzato che mi aveva detto si stava lasciando con la ragazza, ecc ecc. quando l'ho messo al dunque mi ha detto chiaro e tondo che non voleva mettersi con me. Quindi di esperienza in queste cose ne avrei anche e non so come possa essermici ritrovata di nuovo. Forse perchè con questa persona condivido moltissime cose; da mesi comunichiamo quotidianamente e abbiamo sempre moltissimo da dirci, argomenti da trattare...insomma, intellettualmente siamo sulla stessa lunghezza d'onda e non solo. Lui è una persona molto affettuosa come lo sono io; mi sta molto vicino anche se la distanza geografica impone naturalmente dei limiti. In questi mesi ha sempre cercato di esserci quando avevo bisogno di lui; quando stavo male fisicamente e psicologicamente. Eccetto quando era seriamente impegnato per lavoro mi è sempre stato vicino; ogni giorno ci mandavamo sms; ogni sera in chat fino a tarda ora...senza mai stancarci di parlare, di condividere pensieri ed emozioni. C'è una forte affinità tra noi e anche laddove non siamo d'accordo ( com'è ovvio che sia tra due individui distinti con idee distinte ) riusciamo sempre a rispettarci e stimarci. Lui mi ha sempre ascoltata, anche nei miei momenti peggiori ed io ho sempre ascoltato lui...anche se gli risulta un po' più difficile aprirsi completamente. Infatti molte cose della sua vita non me le ha mai esposte del tutto ed io, essendo di mio riservatissima, non ho mai osato indagare oltre. Per queste ragioni non ho mai pensato a lui come al classico figobullo o comunque il classico Don Giovanni sempre in agguato e pronto a colpire tutte le ragazze che incontra. Il fatto di trascorrere 8-9 mesi in comunicazione continua, eccetto la notte quando dormivamo; il sabato sera in cui lui esce ( presumo con la ragazza ) e i momenti in cui lavora, il resto del tempo lo passavamo SEMPRE insieme. In questi mesi ci siamo fatti moltissima compagnia; siamo diventati un punto di riferimento l'uno per l'altra. Trovarsi la sera, dopo giornate magari pesanti per entrambi, è sempre stato un piacere, una consolazione, un rifugio. Riguardo alla sua relazione con la fidanzata devo spiegare alcune cose, cioè quelle che lui mi ha detto in questi mesi: anzitutto specifichiamo che lui ha 40 anni ( è un po' più grande di me ) e non è sposato, anche se per lui il matrimonio è una cosa importante e sarebbe un suo desiderio pur essendo ormai scoraggiato e dicendo che non pensa più di poterlo raggiungere. Quando io, per sdrammatizzare, gli dicevo che in fondo era ancora giovane e aveva del tempo davanti per realizzare i suoi desideri, mi rispondeva che, purtroppo, queste cose non dipendono da una sola persona ma dalla coppia e che anche la sua condizione lavorativa ( precario ) non gli consentiva di fare progetti a lungo termine. Lui desidererebbe anche dei figli ma, per le stesse ragioni sopracitate è convinto che non potrà mai accadere. Più volte mi ha detto di sentirsi trascurato nella vita di coppia; non solo sessualmente, ma anche affettivamente; di non ricevere tutto quell'affetto che desidererebbe, di sentirsi dato per scontato e non ricevere tutte quelle rassicurazioni di cui avverte la necessità. Quando in un momento di sconforto si parlava a grandi linee di situazioni sentimentali e lui si lamentava un po' del fatto che la sua era pessima, gli ho detto che se due persone non sono sposate le cose sono sempre reversibili...se una persona non è felice in un modo è suo diritto cercare la felicità. Lui mi ha risposto che quando certe cose vanno avanti da anni non è così facile renderle reversibili e che è convinto di non poter mai trovare la persona giusta, anche se dovesse girare il mondo; che ormai a 40 anni si tiene quello che ha e ci fa il callo come può. Inoltre c'è da dire che pure la mia situazione non è splendida, nè tantomeno facile: non ho un lavoro; ho tutti i miei problemi, per certi versi abbastanza invalidati, di natura psicologica. Una situazione familiare intricata e indipendenza zero. Mi metto anche nei suoi panni e capisco che magari non se la senta di mollare quello straccio di "sicurezza" che ha per cosa? Per una che abita a 800 e forse più Km di distanza; che è messa peggio di lui, senza un lavoro, senza un minimo di autonomia dalla famiglia, ecc In fondo non posso nemmeno pretendere che "scelga" me. |
Re: Incontro ansiogeno
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Non è timido, o almeno non lo è come e quanto molti utenti qui. Anche Satiah conveniva sul fatto che soffrisse più che altro di ansia in situazioni per lo più lavorative. E durante l'appuntamento probabilmente un po' di incertezza per il fatto di incontrare dal vivo una persona per la prima volta e soprattutto si stare tradendo la propria ragazza, ci sta tutta. |
Re: Incontro ansiogeno
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Re: Incontro ansiogeno
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Re: Incontro ansiogeno
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Re: Incontro ansiogeno
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insomma il mio consiglio è quello di cominciare a rompergli le palle come solo le donne sanno fare :D senza dargli scadenze troppo ravvicinate ma ovviamente evitando di trascinare all'infinito una situazione poco sostenibile.... |
Re: Incontro ansiogeno
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Re: Incontro ansiogeno
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Ovviamente, penso anch'io che un ultimatum deciso sia la scelta migliore. |
Re: Incontro ansiogeno
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Forse si tratterà di un qualcosa che accade nel cervello , qualcosa di ancestrale tipo ...davanti all'uomo forte, virile , al maschio alfa, è come se venisse emessa qualche sostanza , qualche ormone che impedisce, per un certo periodo, di vedere le cose in modo reale, perchè quello che conta è ricevere il dna del maschio alfa ed allora si ottenebra totalmente la capacità critica di giudizio. Ovviamente con noi altri, questo problema non sussiste e quindi la capacità critica è di molte ragazze nei nostri riguardi è sempre ai massimi livelli.:pensando: |
Re: Incontro ansiogeno
Comunque c'è da dire che, stando a quanto dice Satiah, c'è una buona affinità tra loro due. Maschio alfa o Don Giovani a parte, probabilmente le cose sarebbero potute comunque funzionare bene se lui non fosse stato impegnato e così distante. E' importante però chiarire cosa entrambi vogliono da questa storia.
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Re: Incontro ansiogeno
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--- EDIT --- N.B. — Di solito, prendeva precauzioni contro le gravidanze indesiderate. |
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Re: Incontro ansiogeno
Siamo su un forum, prendi tutto ciò che diciamo con le pinze.
Non offendetevi, ma credo che non possiamo giudicare una persona e i suoi comportamenti leggendo due righe, certo, possiamo immaginare, ma non è comunque detto che ciò che salta fuori corrisponda alla realtà. Si tratta di una persona con un propio carattere ed i propri pensieri, e come dice sempre Winston_Smith citando qualcuno che non ho mai capito chi "Generalizzare è il male" (Cit) (Cit). Fatta questa premessa, se in effetti c'è una certa intesa tra di voi credo che forse voleva solo conoscere una persona a lui cara, magari riuscendo a "divertirsi" un pò nel mentre. Francamento credo che sia difficile instaurare un rapporto serio in condizioni simli. |
Re: Incontro ansiogeno
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E sono anche, purtroppo, d'accordo riguardo al fatto che non sia una cosa realizzabile. Da una parte, però, mi viene in mente una citazione di Bach che lui molte volte mi ha riportato:" Nessun desiderio ti è dato senza la possibilità di avverarlo." |
Re: Incontro ansiogeno
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Ti cerchi delle storie complicate, dici che questo è almeno il terzo caso simile in cui ti imbatti. Significa che non ti senti all'altezza di avere un tuo partner ma ti limiti e ti accontenti di essere un amante, anzi ti vedi solo come amante o peggio un animale da compagnia. Per me sei un caso autodistruttivo di sindrome da abbandono, forse sei borderline .. dovresti cercare aiuto concreto. La continua ricerca di queste relazioni ti potrà anche far boccheggiare ma distruggerà la tua affettività, diventerai uno zerbino. |
Re: Incontro ansiogeno
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Comunque sono in terapia da alcuni mesi, quindi mi sto facendo aiutare non è che non sono consapevole dei miei problemi. Solo che, se un tempo esprimevo apertamente i miei sentimenti, col tempo dopo varie esperienze negative ho imparato che forse è meglio evitarlo e vivere le cose giorno per giorno stando a vedere come si evolvono. Cioè, trovarsi bene con una persona e affezionarcisi non deve per forza di cose essere amore. Con questa persona è nata dapprima un'amicizia virtuale, poi mi sono affezionata e ne ero ( e sono ) attratta. Però mi rendo anche conto che nella mia attuale situazione di vita non potrei mai avere un uomo, una relazione. Una volta, in un momento di sconforto, ho confidato a lui questo mio pensiero ( senza naturalmente dire che avrei desiderato lui al mio fianco perchè lo trovavo fuori luogo ) e mi ha risposto che non dovevo dare queste cose per scontate, che magari un giorno avrei trovato anche una persona disposta a lottare per me e starmi accanto nonostante le difficoltà oggettive che vivo. Io, in realtà, non voglio una persona che accetti questa situazione di merda, ma voglio uscirne. Vorrei risolvere i miei problemi anzitutto perchè so che nessuna persona merita, nè capirebbe a fondo i miei problemi e il contesto in cui vivo. E penso anche che la felicità non ci piomba addosso da un giorno all'altro e gratuitamente: la felicità va costruita. Io, in fondo, spero un giorno di poter essere la sua donna e non la sua amante anche se ora come ora sembra impossibile. Io sarei disposta a cambiare la mia vita per lui ed è quello che sto cercando di fare anche se so che i risultati richiederanno del tempo indefinibile. Però non oserei mai dire che lo voglio per me. Ho paura di allontanarlo, o peggio ancora di perderlo. |
Re: Incontro ansiogeno
Satiah, non e' che il tuo amico in realtà sia sposato o che conviva? Sai a 40 anni mi sembra plausibile. I suoi ragionamenti mi fanno pensare a una persona più che fidanzata. Stai in campana.
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Re: Incontro ansiogeno
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Quando mi è capitato il tizio sposato, ci sentivamo pochissimo e lui adduceva come scusa quella del suo lavoro che lo impegnava tantissimo...ovviamente doveva nascondermi il suo effettivo status di coniugato e di padre e doveva nascondere me alla moglie. |
Re: Incontro ansiogeno
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Re: Incontro ansiogeno
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Re: Incontro ansiogeno
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Re: Incontro ansiogeno
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Satiah ma scusami io capisco la situazione, ma che uomo è uno che sta per anni con una persona che a detta sua non gli sta bene? Una persona con cui sta solo per quieto vivere :pensando: quale persona sta zitto per anni invece di mollar tutto, sbattere i piedi per terra e cercare altrove? Secondo me dovresti fare come dice Kitsune: gradualmente ponilo di fronte ad una scelta e non accontentarti della frase: "dopo tanti anni è difficile", perché è un problema suo, non tuo, facesse l'uomo! Perché così non si può andare avanti e se c'è anche solo una possibilità che la cosa funzioni ci sarà solo dopo che avrai chiarito la situazione... quindi te lo consiglio... per evitare sofferenze inutili... Per il resto mi ritrovo molto col pensiero di stone... |
Re: Incontro ansiogeno
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Re: Incontro ansiogeno
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Cioè, non penso che non si sia mai domandato:" Ma Satiah cosa prova per me?" E se non è stupido penso proprio che abbia capito che mi sono affezionata e che gli voglio bene ( In realtà qualcosa in più ). Alle volte penso che magari anche lui provi qualcosa per me ma non osi andare oltre al "ti voglio bene" e al definire certe cose semplice affetto temendo di non essere all'altezza della situazione o temendo che non potrebbe mai concretizzare questa storia. Fino ad un paio di giorni fa era virtuale. Ora, però, c'è stato anche un riscontro reale. Lui dice che i nostri sono baci affettuosi, ecc. Ma penso che baciare sulle labbra qualcuno e limonarci non sia propriamente affettuoso, ma indichi qualcosa in più. Magari desidererebbe anche qualcosa in più ma preferisce restare coi piedi per terra. Qualche giorno fa, prima dell'incontro, mi ha detto che se solo avesse vissuto qui, avesse avuto qualche anno in meno e prospettive differenti, forse saremmo stati una coppia. Così come una volta, qualche mese fa, ho fatto una torta per il compleanno di mia sorella e gli ho riportato il commento di un'amica di mia madre, la quale assaggiando il dolce ha detto a mia mamma:" Tua figlia è proprio brava, chissà il marito come sarà contento quando si sposerà!" Lui ha commentato dicendo, non ricordo le parole esatte, qualcosa tipo:" Eh, mi vizieresti troppo." Questa frase mi ha un po' imbarazzata ( non me l'aspettavo ), così ho cambiato discorso. |
Re: Incontro ansiogeno
Per tutta una serie di motivi, a lui sembra che vada bene la situazione di Limbo che si sta creando (almeno nel medio termine). Quello che rimane da vedere è se a te va bene altrettanto o no, e decidere di conseguenza. Il resto conta poco.
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Re: Incontro ansiogeno
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Ma dall'altro ieri abbiamo scoperto che l'attrazione è reale; che la persona che ci troviamo concretamente davanti è la stessa con cui abbiamo tanto a lungo chattato. Un conto è scriversi "ti voglio bene" in un sms; altra cosa è stare materialmente tra le braccia di una persona; sentire il suo calore, profumo, respirare la stessa aria e baciarsi. Questa è un'intimità concreta che, inevitabilmente, lega più di mille parole. |
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