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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Sull'uso della parola "colpa" penso che venga usata in senso proprio, perché il timido è percepito come uno che va contro-natura (partendo dal presupposto che l'uomo è un'animale sociale). Sul tentativo di Muttley di sostenere la nostra colpevolezza, vorrei far notare che un conto è l'essere evitato da qualcuno che ti conosce da tempo ed ha male interpretato il tuo comportamento, un conto è l'essere evitato da qualcuno che NON ti conosce, solo perché qualcun'altro gli ha parlato male di te o perché il qualcuno non riesce a staccarsi dalle proprie prime impressioni: questi ultimi due comportamenti sono un grave indizio di superficialità e non possono essere giustificati. Come ho già detto altrove, mi è capitato di essere evitato proprio in forza di una "diffida" dal frequentarmi fatta da una vecchia collega ad una nuova collega. |
Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
per anni ho evitato qualsiasi rapporto sociale: è ovvio che è colpa mia :huh: o responsabilità, chiamatela come volete....
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
In effetti ultimamente evito le persone e la mia solitudine è colpa mia. Ma il fatto è che le persone mi annoiano. Oltre che noiose le trovo banali,invadenti, senza rispetto, mediamente stupide, dei rompicoglioni che non pensano altro che al lavoro, a divertirsi e a come tirare a campare.
Io credo che le persone veramente interessanti siano i 2/10 della popolazione..il resto tutti capre... |
Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
si, mi invitavano spesso e io rifiutavo senza dire perchè... poi quando ero obbligato ad uscire tipo coi parenti, me ne stavo in un angolo senza dire una parola fino all'ora di rincasare....
senza contare che non sono mai andato a trovare nessuno nè parenti nè amici per anni e non ho mai invitato nessuno a venire da mè... questo finito la scuola... |
Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Facciamo una cosa, preparami un form di come vorresti venisse riportato un episodio tipo della vita di un utente, con i punti da dettagliare. Io poi mi riserverò di rispondere o meno a tutte le domande dell'interrogatorio della Gestapo :occhiali: Quote:
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
la colpa è dei nostri geni,ma il meteorite benigno sta per arrivare me lo sento!(BOOOOOM)
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
è proprio il caso di dire :"stupidi esseri umani"
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Quella frase me l'ha ripetuta un sacco di volte mia madre, comunque. Aggiungendoci anche un:"Ma ti sembra normale questa situazione?!" detta con un tono che faceva intendere che per lei tutto ciò è assurdo... |
Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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L'altro 50% dipende dagli altri, che giustamente non sono invogliati a relazionarsi con un tipo strano che spesso sembra un manichino in mezzo alla gente. Quote:
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Non mi è stato detto comunque. |
Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
Esplicitamente no, di fondo si. Io parlerei di causa comunque, è logico che se passo la maggior parte della mia giornata a casa e quando esco non parlo con nessuno anche quando potrei(università, palestra, conoscenti)...non finalizzo.
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Noi diciamo che una situazione è "sfortunata" solo se non abbiamo avuto la possibilità di evitarla. Se possiamo evitarla e non la evitiamo allora siamo responsabili della condizione in cui ci troviamo, e se per "colpevoli" intendiamo "resposabili" allora siamo colpevoli. La fobia sociale è una delle possibili cause della solitudine, di sicuro quella che ci interessa qui. Se assumiamo che l'essere sociofobici significa trovarsi in una condizione sfortunata, allora non siamo responsabili della causa della nostra solitudine, ossia non abbiamo avuto la possibilità di evitare la sociofobia. Siamo responsabili della nostra solitudine? Se sappiamo che quest'ultima dipende necessariamente dalla fs, se sappiamo cioè che nel nostro caso senza fs non ci sarebbe nemmeno la solitudine, possiamo dire che non siamo responsabili della nostra solitudine: essa dipende da un qualcosa che non abbiamo avuto la possibilità di evitare. Poi però possiamo anche dire che siamo responsabili del permanere della nostra solitudine. Infatti pare che la fs sia curabile, e che di conseguenza, forse, lo sia anche la solitudine che ne deriva. Quindi se noi non facciamo niente per curarci siamo responsabili. Se invece facciamo tutto quello che possiamo in tale direzione, possiamo dire di non esserlo. |
Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Quando ho lasciato un gruppo di "amici" (questo però era vero disinteresse da parte mia nei loro confronti) se la sono un pò presa, come se si fossero sentiti traditi, perchè nella loro ingenuità e superficialità non concepivano l'idea che a me non andasse bene il loro modo di fare & pensare. Molti si credono quelli "giusti" e la soluzione più semplice è stare con i simili e non sforzarsi per aprire un pò la propria mentalità. |
Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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A me non è mai successo di vedere una persona estroversa e socievole che non ha amici, e se comunque esisteranno, saranno in una percentuale decisamente minore rispetto a quella che si registra invece in questo forum e nella vita di tanti altri timidi/introversi/fobici che non stanno iscritti qui. Se noi abbiamo come tendenza una propensione alla solitudine, vuoi perchè abbiamo tempi troppo lenti rispetto agli altri per socializzare, vuoi perchè siamo noi stessi a volerla, è scontato che abbiamo molte meno opportunità di conoscere persone. E visto che trovare compatibilità con le persone è tutt'altro che semplice, la possibilità di rimanere da soli aumenta ancora di più. Se invece una persona non ha alcun problema a instaurare un dialogo con una persona sconosciuta e parla un po' con diverse persone che gli capitano a tiro, avrà più probabilità sia di trovare persone che gli sono più congeniali, sia che non venga escluso perchè non parla molto (perchè diciamocelo, i silenzi vengono abbastanza penalizzati nella società in cui viviamo). Sono queste le caratteristiche che secondo me fanno la differenza, non è questione di ghettizzazione, di crogiolarsi nei propri problemi, di essere pessimisti, ma delle differenze negli approcci con la gente e con la vita sociale ci sono. |
Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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1) In molte situazioni siamo noi stessi a non cercare di farci delle amicizie, e se così è sono liberissimi di usare il termine "colpa", ma se quello è un desiderio nostro, non si tratta di un errore, c'è poco da incolpare :mrgreen: 2) Nei casi invece in cui non abbiamo amicizie, pur desiderandolo, è anche qui normalissimo che parlino di colpa. Loro vedono l'introverso come una persona che si chiude e non si apre agli altri, che non partecipa ai loro incontri, che non si sforza (verbo abusatissimo) di stare con loro! Dal loro punto di vista l'introverso "deve sforzarsi, darsi da fare, socializzare", se non la fa è colpa sua. Lasciamo pure che pensino così... Della loro comprensione mi frega fino ad un certo punto, ormai quasi mi diverto a constatare che Loro non possono capire :ridacchiare: |
Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Ben detto. |
Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Comunque sono pur sempre minoranze di persone quelle che hai citato, forse ancora più ristrette dei timidi. Quote:
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A meno che tu non voglia sfociare nella dittatura di stampo stalinista, alla quale mi fa pensare la qualifica di "antisociale", che veniva affibbiata a coloro che coltivavano interessi e attività "nocive per il popolo", che potevano consistere anche soltanto, per dire, nell'avere una fede religiosa. Per non parlare del "disfattismo" che pure hai tirato in ballo, parola abusata da dittature di diversi colori per stroncare ogni tipo di pensiero indipendente :occhiali: P.S. "Antisociale", "pessimista", "disfattista"...e meno male che non c'è un pregiudizio verso i timidi. Se pure un timido se ne esce con queste parole... |
Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
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Il concetto che il timido sia sempre colpevole a prescindere non è poi così sbagliato: la maggior parte delle persone pensa frasi come "sei tu che devi adeguarti al mondo, non il contrario" e inoltre considera la timidezza come qualcosa di superabile senza troppo difficoltà, ergo se non ce la fa, è "colpa" del timido. Al massimo si poteva sostituire il "sempre" con "nella maggior parte dei casi", escludendo la minoranza di persone che trova meno oneroso o ha maggiore "buona volontà" nell'interagire con un timido. Quote:
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Nella mia ottica, si tratta spesso di problemi di entità paragonabile, nel senso che non c'è nulla di strano se entrambe le parti falliscono nell'interazione a causa di queste difficoltà. E' però un ragionamento che deve valere per entrambi, non è che le difficoltà incontrate dagli "altri" valgono come giustificazione per evitare di interagire col timido ("non devono mica fargli da balia"), mentre invece il timido questa giustificazione non ce l'ha ("se cogli le occasioni d'interazione è colpa tua"). Insomma, quello che voglio dire è che la comunicazione è un processo biunivoco, e in cui non ci si dovrebbe forzare a fare qualcosa di eccessivamente oneroso perché lo ha ordinato il medico. Il timido/introverso non è certamente esonerato dal fare uno sforzo per cercare di cogliere le occasioni favorevoli alla socializzazione, ma non gli si può chiedere, a prescindere, di essere più forte di difficoltà e barriere di fronte alle quali tanta altra gente, neanche tanto timida, si arrende. La soluzione ottimale, imho, è cercare le condizioni in cui ci sia un "avvicinamento" da ambo le parti ripartendo lo "sforzo" in maniera più equa, o comunque in cui ci siano persone dal carattere più compatibile con quello del timido. E ciò, tranne che per un timido "estrovers inside", magari limitato da fobie particolari, avviene in generale con una minoranza di persone. |
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