FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   "Se non hai amici è colpa tua!" (https://fobiasociale.com/se-non-hai-amici-e-colpa-tua-21639/)

barclay 11-08-2011 07:55

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da Rose (Messaggio 578373)
devi essere pimpante e aver voglia di uscire devi essere sorridente devi far finta di divertirti alle loro stronzate e conversazioni vuote.

Non me l'hanno mai detto espressamente, ma discorsi come quelli citati da Rose li ho sentiti fin troppo spesso (anche su questo forum) :moltoarrabbiato:
Sull'uso della parola "colpa" penso che venga usata in senso proprio, perché il timido è percepito come uno che va contro-natura (partendo dal presupposto che l'uomo è un'animale sociale).
Sul tentativo di Muttley di sostenere la nostra colpevolezza, vorrei far notare che un conto è l'essere evitato da qualcuno che ti conosce da tempo ed ha male interpretato il tuo comportamento, un conto è l'essere evitato da qualcuno che NON ti conosce, solo perché qualcun'altro gli ha parlato male di te o perché il qualcuno non riesce a staccarsi dalle proprie prime impressioni: questi ultimi due comportamenti sono un grave indizio di superficialità e non possono essere giustificati. Come ho già detto altrove, mi è capitato di essere evitato proprio in forza di una "diffida" dal frequentarmi fatta da una vecchia collega ad una nuova collega.

Fallitoperenne 11-08-2011 10:14

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 578349)
Ve l'hanno mai detto, apertamente o indirettamente?

A me fa arrabbiare questa cosa che la gente spesso veda la solitudine come una colpa, anziché come una condizione sfortunata.

la mia colpa è essere nato

bunker 11-08-2011 10:45

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
per anni ho evitato qualsiasi rapporto sociale: è ovvio che è colpa mia :huh: o responsabilità, chiamatela come volete....

Gufetto 11-08-2011 12:13

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
In effetti ultimamente evito le persone e la mia solitudine è colpa mia. Ma il fatto è che le persone mi annoiano. Oltre che noiose le trovo banali,invadenti, senza rispetto, mediamente stupide, dei rompicoglioni che non pensano altro che al lavoro, a divertirsi e a come tirare a campare.
Io credo che le persone veramente interessanti siano i 2/10 della popolazione..il resto tutti capre...

bunker 11-08-2011 12:16

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
si, mi invitavano spesso e io rifiutavo senza dire perchè... poi quando ero obbligato ad uscire tipo coi parenti, me ne stavo in un angolo senza dire una parola fino all'ora di rincasare....

senza contare che non sono mai andato a trovare nessuno nè parenti nè amici per anni e non ho mai invitato nessuno a venire da mè... questo finito la scuola...

Winston_Smith 11-08-2011 12:23

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 578512)
Capiterà di essere evitati da qualcuno, ma è irrealistico pensare che questo qualcuno costituisca la maggioranza...parlo sempre di persone non affette da disturbi caratteriali particolarmente invalidanti.

Può anche capitare che ci si eviti a vicenda, per reciproca incompatibilità. Spesso i timidi/introversi sono davvero compatibili solo con una minoranza della popolazione, che, come dicevo prima, è anche quella che li accetta come sono.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 578519)
Ho scritto che a dettagli non siamo pari, in quanto io di dettagli non ne vedo in quello che hai scritto tu. Dibattere in un forum significa anche affrontare questione di contenuto, non esiste soltanto la forma.

Yawn, e meno male che ero io quello cavilloso, palloso, pesante...
Facciamo una cosa, preparami un form di come vorresti venisse riportato un episodio tipo della vita di un utente, con i punti da dettagliare. Io poi mi riserverò di rispondere o meno a tutte le domande dell'interrogatorio della Gestapo :occhiali:

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 578519)
Comunque devi allargare i tuoi termini di paragone verso quelli che non la pensano come te, non puoi sempre dare del nazista o del papi. :occhiali:

Eh beh, ma guarda caso finora coloro con cui ho avuto il disaccordo più profondo si sono rivelati sempre persone di destra o che accoglievano in parte delle concezioni di quella parte politica. Tu, con la tua ossessione per i dettagli più insignificanti della vita privata altrui, mi hai appena ricordato la Gestapo, ma avrei potuto dire la Stasi oppure il Socing di 1984 (non ho scelto a caso questo nickname, io alla privacy ci tengo). Il punto è comunque (dolente di dirtelo, compagno muttley) che ho l'impressione che la tua fede politica egalitaria e libertaria stia scolorendo sotto l'influsso del conformismo borghese e della dittatura degli "interessi attivi" :occhiali:

Fallitoperenne 11-08-2011 15:02

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
la colpa è dei nostri geni,ma il meteorite benigno sta per arrivare me lo sento!(BOOOOOM)

Fallitoperenne 11-08-2011 16:37

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
è proprio il caso di dire :"stupidi esseri umani"

very90 11-08-2011 17:10

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 578581)
D'accordo, potrei dirlo anche di me... ma gli altri ti hanno invitato, ti sono stati solidali, hanno provato a capirti?... io non ero considerato da nessuno, non ho mai avuto un briciolo di solidarietà e nessuno ha voluto e vuole tuttora capirmi...
Nel mio caso (non so di preciso il tuo), sei sicuro che la colpa sia TUTTA mia? Prova a fare questa riflessione anche per te.
Certo, se la gente ha sempre tentato d venirti incontro e coinvolgerti, in quel caso, effettivamente è stata una tua scelta... gli altri una mano magari te l'hanno tesa (è un'ipotesi che faccio, eh... non ti conosco) nel mio caso non mi hanno teso mani, anzi, quando hanno potuto mi hanno sputato in faccia (metaforicamente parlando).

Secondo me molte persone che non hanno minimamente idea dell'esistenza dei nostri problemi, perchè sono del tutto diverse, non riescono a capire che il nostro comportamento è dettato da problematiche e lo interpretano invece semplicemente come disinteresse nei loro confronti. Poi se sono persone che ti conoscono poco, avere comprensione è ancora più difficile.

Quella frase me l'ha ripetuta un sacco di volte mia madre, comunque. Aggiungendoci anche un:"Ma ti sembra normale questa situazione?!" detta con un tono che faceva intendere che per lei tutto ciò è assurdo...

Stasüdedòs 11-08-2011 18:15

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 578349)
Ve l'hanno mai detto, apertamente o indirettamente?

Indirettamente... ed è vero al 50%.
L'altro 50% dipende dagli altri, che giustamente non sono invogliati a relazionarsi con un tipo strano che spesso sembra un manichino in mezzo alla gente.

Quote:

Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 578349)
A me fa arrabbiare questa cosa che la gente spesso veda la solitudine come una colpa, anziché come una condizione sfortunata.

... oppure, come una condizione alternativa (rispettabile come le altre)... che, per chi è in grado di sostenerla, non è poi così tragica o drammatica come sembra.

chomsky 11-08-2011 19:00

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Se non hai amici è colpa tua!
Colpa non direi. Causa sì però.
Non mi è stato detto comunque.

Andrea8888 11-08-2011 22:44

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Esplicitamente no, di fondo si. Io parlerei di causa comunque, è logico che se passo la maggior parte della mia giornata a casa e quando esco non parlo con nessuno anche quando potrei(università, palestra, conoscenti)...non finalizzo.

anonimo 11-08-2011 23:39

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 578349)
Ve l'hanno mai detto, apertamente o indirettamente?

A me fa arrabbiare questa cosa che la gente spesso veda la solitudine come una colpa, anziché come una condizione sfortunata.

Me lo ha detto mia sorella.. :)

Noi diciamo che una situazione è "sfortunata" solo se non abbiamo avuto la possibilità di evitarla. Se possiamo evitarla e non la evitiamo allora siamo responsabili della condizione in cui ci troviamo, e se per "colpevoli" intendiamo "resposabili" allora siamo colpevoli.
La fobia sociale è una delle possibili cause della solitudine, di sicuro quella che ci interessa qui. Se assumiamo che l'essere sociofobici significa trovarsi in una condizione sfortunata, allora non siamo responsabili della causa della nostra solitudine, ossia non abbiamo avuto la possibilità di evitare la sociofobia. Siamo responsabili della nostra solitudine? Se sappiamo che quest'ultima dipende necessariamente dalla fs, se sappiamo cioè che nel nostro caso senza fs non ci sarebbe nemmeno la solitudine, possiamo dire che non siamo responsabili della nostra solitudine: essa dipende da un qualcosa che non abbiamo avuto la possibilità di evitare.
Poi però possiamo anche dire che siamo responsabili del permanere della nostra solitudine. Infatti pare che la fs sia curabile, e che di conseguenza, forse, lo sia anche la solitudine che ne deriva. Quindi se noi non facciamo niente per curarci siamo responsabili. Se invece facciamo tutto quello che possiamo in tale direzione, possiamo dire di non esserlo.

nymphe 12-08-2011 00:27

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da very90 (Messaggio 578666)
Secondo me molte persone che non hanno minimamente idea dell'esistenza dei nostri problemi, perchè sono del tutto diverse, non riescono a capire che il nostro comportamento è dettato da problematiche e lo interpretano invece semplicemente come disinteresse nei loro confronti. Poi se sono persone che ti conoscono poco, avere comprensione è ancora più difficile.

Esatto.

Quando ho lasciato un gruppo di "amici" (questo però era vero disinteresse da parte mia nei loro confronti) se la sono un pò presa, come se si fossero sentiti traditi, perchè nella loro ingenuità e superficialità non concepivano l'idea che a me non andasse bene il loro modo di fare & pensare. Molti si credono quelli "giusti" e la soluzione più semplice è stare con i simili e non sforzarsi per aprire un pò la propria mentalità.

muttley 12-08-2011 02:37

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da anonimo (Messaggio 578801)
Noi diciamo che una situazione è "sfortunata" solo se non abbiamo avuto la possibilità di evitarla. Se possiamo evitarla e non la evitiamo allora siamo responsabili della condizione in cui ci troviamo, e se per "colpevoli" intendiamo "resposabili" allora siamo colpevoli.
La fobia sociale è una delle possibili cause della solitudine, di sicuro quella che ci interessa qui. Se assumiamo che l'essere sociofobici significa trovarsi in una condizione sfortunata, allora non siamo responsabili della causa della nostra solitudine, ossia non abbiamo avuto la possibilità di evitare la sociofobia. Siamo responsabili della nostra solitudine? Se sappiamo che quest'ultima dipende necessariamente dalla fs, se sappiamo cioè che nel nostro caso senza fs non ci sarebbe nemmeno la solitudine, possiamo dire che non siamo responsabili della nostra solitudine: essa dipende da un qualcosa che non abbiamo avuto la possibilità di evitare.
Poi però possiamo anche dire che siamo responsabili del permanere della nostra solitudine. Infatti pare che la fs sia curabile, e che di conseguenza, forse, lo sia anche la solitudine che ne deriva. Quindi se noi non facciamo niente per curarci siamo responsabili. Se invece facciamo tutto quello che possiamo in tale direzione, possiamo dire di non esserlo.

Tutto molto vero

muttley 12-08-2011 02:52

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 578589)
Può anche capitare che ci si eviti a vicenda, per reciproca incompatibilità. Spesso i timidi/introversi sono davvero compatibili solo con una minoranza della popolazione, che, come dicevo prima, è anche quella che li accetta come sono.

Non è detto che siano solo i timidi e gli introversi a trovare poca compatibilità con il resto delle persone, le possibili declinazioni caratteriali non constano soltanto del binomio estroversione/introversione, ma sono molteplici: ad esempio vi sono persone estroverse che soffrono di disturbi caratteriali particolarmente invalidanti, ad esempio la collera, l'irascibilita, la sindrome paranoide (come quell'ex forumista a cui ho fatto allusione, e che tu hai pensato fosse un riferimento a te). Sono davvero poche le persone in grado di andare d'accordo con la maggioranza della gente, dobbiamo liberarci dalla visione pessimista e disfattista di appartenere ad una categoria particolarmente svantaggiata, finchè quella di cui soffriamo non è una fobia particolarmente invalidante in grado di impedirci di compiere le più elementari azioni a contatto con la gente. Speravo fossero finiti i tempi dell'autoghettizzazione calimeriana e della rigida divisione tra mondo dei "normali" e mondo degli introfobicotimidi ecc. ecc.


Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 578589)
Yawn, e meno male che ero io quello cavilloso, palloso, pesante...
Facciamo una cosa, preparami un form di come vorresti venisse riportato un episodio tipo della vita di un utente, con i punti da dettagliare. Io poi mi riserverò di rispondere o meno a tutte le domande dell'interrogatorio della Gestapo :occhiali:

Non sono io quello che si prodiga in rimpalli virtuali con glii utenti di cui non condivide al 100% le idee, sarà anche per questo che in quattro anni di forum non sono mai stato bannato? :occhiali:


Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 578589)
Eh beh, ma guarda caso finora coloro con cui ho avuto il disaccordo più profondo si sono rivelati sempre persone di destra o che accoglievano in parte delle concezioni di quella parte politica. Tu, con la tua ossessione per i dettagli più insignificanti della vita privata altrui, mi hai appena ricordato la Gestapo, ma avrei potuto dire la Stasi oppure il Socing di 1984 (non ho scelto a caso questo nickname, io alla privacy ci tengo). Il punto è comunque (dolente di dirtelo, compagno muttley) che ho l'impressione che la tua fede politica egalitaria e libertaria stia scolorendo sotto l'influsso del conformismo borghese e della dittatura degli "interessi attivi" :occhiali:

Ossessione la mia? Ho detto che mi pare strano che un utente dedichi così tanto tempo ad un forum, tale da arrivare a oltre ventimila messaggi, parlando pochissimo di sé. E' una cosa assai poco comune, ne convieni? Comunque, in tema di politica, la parte a cui faccio riferimento, ha sempre promosso l'aggregazionismo e l'esaltazione della vita sociale e collettiva, quella a cui io, sfidando spesso la mia propensione all'isolamento, cerco anche di promuovere all'interno di questo forum. Sono proverbiali i miei scontri con l'ex top poster (che, come sappiamo, pendeva ideologicamente dalla parte opposta), il quale promuoveva una concezione della vita esclusivista, familistica e lontana dal mondo della vita collettiva per rimanere ancorato alla sua tanto amata "fobia" del prossimo (che a mio avviso ha sempre coinciso invece con un'attitudine antisociale). Eppure egli era un accanito sostenitore del conformismo "borghese": famiglia, pochi affetti, disimpegno, vita ritirata :occhiali:

Fallitoperenne 12-08-2011 08:11

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
ho trovato dei miei simili!!!

http://clubdeifalliti.blog.tiscali.it/

very90 12-08-2011 13:00

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 578865)
Sono davvero poche le persone in grado di andare d'accordo con la maggioranza della gente, dobbiamo liberarci dalla visione pessimista e disfattista di appartenere ad una categoria particolarmente svantaggiata, finchè quella di cui soffriamo non è una fobia particolarmente invalidante in grado di impedirci di compiere le più elementari azioni a contatto con la gente. Speravo fossero finiti i tempi dell'autoghettizzazione calimeriana e della rigida divisione tra mondo dei "normali" e mondo degli introfobicotimidi ecc. ecc.

Rispondo solo su questo punto perchè sul resto sono un po' fatti vostri.
A me non è mai successo di vedere una persona estroversa e socievole che non ha amici, e se comunque esisteranno, saranno in una percentuale decisamente minore rispetto a quella che si registra invece in questo forum e nella vita di tanti altri timidi/introversi/fobici che non stanno iscritti qui.
Se noi abbiamo come tendenza una propensione alla solitudine, vuoi perchè abbiamo tempi troppo lenti rispetto agli altri per socializzare, vuoi perchè siamo noi stessi a volerla, è scontato che abbiamo molte meno opportunità di conoscere persone. E visto che trovare compatibilità con le persone è tutt'altro che semplice, la possibilità di rimanere da soli aumenta ancora di più.
Se invece una persona non ha alcun problema a instaurare un dialogo con una persona sconosciuta e parla un po' con diverse persone che gli capitano a tiro, avrà più probabilità sia di trovare persone che gli sono più congeniali, sia che non venga escluso perchè non parla molto (perchè diciamocelo, i silenzi vengono abbastanza penalizzati nella società in cui viviamo).
Sono queste le caratteristiche che secondo me fanno la differenza, non è questione di ghettizzazione, di crogiolarsi nei propri problemi, di essere pessimisti, ma delle differenze negli approcci con la gente e con la vita sociale ci sono.

Don Chisciotte 12-08-2011 14:50

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da very90 (Messaggio 578914)
Rispondo solo su questo punto perchè sul resto sono un po' fatti vostri.
A me non è mai successo di vedere una persona estroversa e socievole che non ha amici, e se comunque esisteranno, saranno in una percentuale decisamente minore rispetto a quella che si registra invece in questo forum e nella vita di tanti altri timidi/introversi/fobici che non stanno iscritti qui.
Se noi abbiamo come tendenza una propensione alla solitudine, vuoi perchè abbiamo tempi troppo lenti rispetto agli altri per socializzare, vuoi perchè siamo noi stessi a volerla, è scontato che abbiamo molte meno opportunità di conoscere persone. E visto che trovare compatibilità con le persone è tutt'altro che semplice, la possibilità di rimanere da soli aumenta ancora di più.
Se invece una persona non ha alcun problema a instaurare un dialogo con una persona sconosciuta e parla un po' con diverse persone che gli capitano a tiro, avrà più probabilità sia di trovare persone che gli sono più congeniali, sia che non venga escluso perchè non parla molto (perchè diciamocelo, i silenzi vengono abbastanza penalizzati nella società in cui viviamo).
Sono queste le caratteristiche che secondo me fanno la differenza, non è questione di ghettizzazione, di crogiolarsi nei propri problemi, di essere pessimisti, ma delle differenze negli approcci con la gente e con la vita sociale ci sono.

Quoto tutto. :riverenza:

Woland12 12-08-2011 14:54

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 578349)
A me fa arrabbiare questa cosa che la gente spesso veda la solitudine come una colpa, anziché come una condizione sfortunata.

2 casi:

1) In molte situazioni siamo noi stessi a non cercare di farci delle amicizie, e se così è sono liberissimi di usare il termine "colpa", ma se quello è un desiderio nostro, non si tratta di un errore, c'è poco da incolpare :mrgreen:

2) Nei casi invece in cui non abbiamo amicizie, pur desiderandolo, è anche qui normalissimo che parlino di colpa. Loro vedono l'introverso come una persona che si chiude e non si apre agli altri, che non partecipa ai loro incontri, che non si sforza (verbo abusatissimo) di stare con loro! Dal loro punto di vista l'introverso "deve sforzarsi, darsi da fare, socializzare", se non la fa è colpa sua. Lasciamo pure che pensino così... Della loro comprensione mi frega fino ad un certo punto, ormai quasi mi diverto a constatare che Loro non possono capire :ridacchiare:

fabfab90 12-08-2011 16:51

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 578349)
"Se non hai amici è colpa tua!"
Ve l'hanno mai detto, apertamente o indirettamente?

A me fa arrabbiare questa cosa che la gente spesso veda la solitudine come una colpa, anziché come una condizione sfortunata.

A dire il vero no, perchè nessuno è mai riuscito ad affrontare apertamente questo argomento. Nemmeno i miei genitori. Credo che lo sappiano che non ho amici e che non sono come tutti gli altri. Tra loro parlano, ma non con me.

Who_by_fire 12-08-2011 16:57

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da very90 (Messaggio 578914)
Rispondo solo su questo punto perchè sul resto sono un po' fatti vostri.
A me non è mai successo di vedere una persona estroversa e socievole che non ha amici, e se comunque esisteranno, saranno in una percentuale decisamente minore rispetto a quella che si registra invece in questo forum e nella vita di tanti altri timidi/introversi/fobici che non stanno iscritti qui.
Se noi abbiamo come tendenza una propensione alla solitudine, vuoi perchè abbiamo tempi troppo lenti rispetto agli altri per socializzare, vuoi perchè siamo noi stessi a volerla, è scontato che abbiamo molte meno opportunità di conoscere persone. E visto che trovare compatibilità con le persone è tutt'altro che semplice, la possibilità di rimanere da soli aumenta ancora di più.
Se invece una persona non ha alcun problema a instaurare un dialogo con una persona sconosciuta e parla un po' con diverse persone che gli capitano a tiro, avrà più probabilità sia di trovare persone che gli sono più congeniali, sia che non venga escluso perchè non parla molto (perchè diciamocelo, i silenzi vengono abbastanza penalizzati nella società in cui viviamo).
Sono queste le caratteristiche che secondo me fanno la differenza, non è questione di ghettizzazione, di crogiolarsi nei propri problemi, di essere pessimisti, ma delle differenze negli approcci con la gente e con la vita sociale ci sono.


Ben detto.

Winston_Smith 12-08-2011 19:32

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 578862)
Tutto molto vero

Non si può però assumere a priori che un timido scelga consapevolmente e liberamente di non fare tutto quanto in suo potere (per "in suo potere" intendo cose che potrebbe fare senza troppa difficoltà) per affrontare i suoi problemi. Dipende dai casi. E' questo il punto del topic, dopotutto.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 578865)
Non è detto che siano solo i timidi e gli introversi a trovare poca compatibilità con il resto delle persone, le possibili declinazioni caratteriali non constano soltanto del binomio estroversione/introversione, ma sono molteplici: ad esempio vi sono persone estroverse che soffrono di disturbi caratteriali particolarmente invalidanti, ad esempio la collera, l'irascibilita, la sindrome paranoide (come quell'ex forumista a cui ho fatto allusione, e che tu hai pensato fosse un riferimento a te).

Io non ho pensato nulla, non ho fatto nomi come non ne hai fatti tu. Poi dopo mi sembra che si sia andati verso un'identificazione più precisa :occhiali:
Comunque sono pur sempre minoranze di persone quelle che hai citato, forse ancora più ristrette dei timidi.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 578865)
Sono davvero poche le persone in grado di andare d'accordo con la maggioranza della gente, dobbiamo liberarci dalla visione pessimista e disfattista di appartenere ad una categoria particolarmente svantaggiata, finchè quella di cui soffriamo non è una fobia particolarmente invalidante in grado di impedirci di compiere le più elementari azioni a contatto con la gente. Speravo fossero finiti i tempi dell'autoghettizzazione calimeriana e della rigida divisione tra mondo dei "normali" e mondo degli introfobicotimidi ecc. ecc.

Beh, ma pur con tutte le sfumature possibili ed evitando schematizzazioni troppo grossolane, non credo si possa dire che un timido sia uguale in tutto e per tutto a un non timido. Magari non saremo una categoria particolarmente svantaggiata, ma di solito la timidezza qualche problema (tanto più quanto più è elevata) lo crea, non penso si possa negare. problemi che un buon numero di altre persone non ha, tanto per essere chiari. E soprattutto l'introversione ha come caratteristica intrinseca quella di essere selettiva nelle amicizie, chi non è abbastanza introverso mediamente non è così selettivo.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 578865)
Non sono io quello che si prodiga in rimpalli virtuali con glii utenti di cui non condivide al 100% le idee, sarà anche per questo che in quattro anni di forum non sono mai stato bannato? :occhiali:

Riecco il menare il can per l'aia: ti ho fatto una domanda precisa sul tipo di dettagli a cui ti stavi riferendo quando dicevi che io non ne avevo forniti abbastanza, e te ne esci con allusioni al mio ban, neanche fosse un marchio d'infamia. Che c'azzecca? (cit.)? Si può sperare di ottenere una risposta pertinente, please? Tiri in ballo una mia presunta ritrosia, io chiedo di capire meglio in cosa consista e tu sgusci via come un'anguilla.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 578865)
Ossessione la mia? Ho detto che mi pare strano che un utente dedichi così tanto tempo ad un forum, tale da arrivare a oltre ventimila messaggi, parlando pochissimo di sé. E' una cosa assai poco comune, ne convieni?

Il "pochissimo" è una tua impressione del tutto soggettiva. Non è necessario aprire un topic al giorno per parlare di sé. E ad ogni modo è un discorso che non porta da nessuna parte, visto che non cambierò certo il mio modo di scrivere per non essere bollato da te come "strano", figuriamoci. Piuttosto sarebbe utile che tu esplicassi meglio i tuoi criteri di "normale" e "strano", elencando appunto il tipo di dettagli della vita privata dell'utente tipo di cui pensi sia necessario essere informati. Altrimenti, è un discorso fatto tanto per fare (come almeno metà di quello che dici quando ti rivolgi a me, btw).

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 578865)
Comunque, in tema di politica, la parte a cui faccio riferimento, ha sempre promosso l'aggregazionismo e l'esaltazione della vita sociale e collettiva, quella a cui io, sfidando spesso la mia propensione all'isolamento, cerco anche di promuovere all'interno di questo forum. Sono proverbiali i miei scontri con l'ex top poster (che, come sappiamo, pendeva ideologicamente dalla parte opposta), il quale promuoveva una concezione della vita esclusivista, familistica e lontana dal mondo della vita collettiva per rimanere ancorato alla sua tanto amata "fobia" del prossimo (che a mio avviso ha sempre coinciso invece con un'attitudine antisociale). Eppure egli era un accanito sostenitore del conformismo "borghese": famiglia, pochi affetti, disimpegno, vita ritirata :occhiali:

Sì, lo ricordo, ma io penso si possa essere conformisti in tanti modi: io penso che una vera sinistra dovrebbe difendere le inclinazioni individuali dall'omologazione (stile no global), e schierarsi apertamente contro tutti i pregiudizi, uno dei quali è quello che si possa fare una classificazione degli interessi, suddividendoli in "attivi" e "passivi" solo in base a quanto fanno cuccare (vedere mia firma). Si trattasse almeno di una suddivisione in base alla loro influenza in campo sociale...
A meno che tu non voglia sfociare nella dittatura di stampo stalinista, alla quale mi fa pensare la qualifica di "antisociale", che veniva affibbiata a coloro che coltivavano interessi e attività "nocive per il popolo", che potevano consistere anche soltanto, per dire, nell'avere una fede religiosa. Per non parlare del "disfattismo" che pure hai tirato in ballo, parola abusata da dittature di diversi colori per stroncare ogni tipo di pensiero indipendente :occhiali:

P.S. "Antisociale", "pessimista", "disfattista"...e meno male che non c'è un pregiudizio verso i timidi. Se pure un timido se ne esce con queste parole...

muttley 13-08-2011 03:24

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 579024)
Io non ho pensato nulla, non ho fatto nomi come non ne hai fatti tu.

Voglio sperare che sia stato così, anche perché la tua risposta mi sembrava stizzita e piena di allusioni alla figura virtuale del sottoscritto, ma spero appunto che tu non vi abbia colto riferimenti.


Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 579024)
ti ho fatto una domanda precisa sul tipo di dettagli a cui ti stavi riferendo quando dicevi che io non ne avevo forniti abbastanza

Qui non si chiede nulla a nessuno, nemmeno fosse un'ingiunzione, anche perché poi a fare domande un po' più precise si passa subire per degli inquisitori :occhiali:

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 579024)
Il "pochissimo" è una tua impressione del tutto soggettiva. Piuttosto sarebbe utile che tu esplicassi meglio i tuoi criteri di "normale" e "strano", elencando appunto il tipo di dettagli della vita privata dell'utente tipo di cui pensi sia necessario essere informati.

Soggettiva ma basata su standard inerenti all'utenza media di questo forum: molti utenti qui dentro (i più attivi almeno) sono soliti parlare di episodi in maniera relativamente circostanziata, facendo riferimento ad avvenimenti puntuali, come uscite con ragazze, colleghi (ad esempio il topic di mario bross) e anche il sottoscritto in taluni casi ha parlato di fatti di natura relazionale che gli sono capitati, scendendo anche un poco nel particolare ma senza rischiare di compromettere così la sua privacy. Però qui pare di essere degli inquisitori con manie intrusive se si osa rivolgere domande appena un poco più curiose del solito.



Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 579024)
A meno che tu non voglia sfociare nella dittatura di stampo stalinista, alla quale mi fa pensare la qualifica di "antisociale", che veniva affibbiata a coloro che coltivavano interessi e attività "nocive per il popolo", che potevano consistere anche soltanto, per dire, nell'avere una fede religiosa. Per non parlare del "disfattismo" che pure hai tirato in ballo, parola abusata da dittature di diversi colori per stroncare ogni tipo di pensiero indipendente :occhiali:

P.S. "Antisociale", "pessimista", "disfattista"...e meno male che non c'è un pregiudizio verso i timidi. Se pure un timido se ne esce con queste parole...

Ho usato il termine "antisociale" nella sua accezione fornita dai criteri diagnostici del dsm (che non ritengo una bibbia ma una pubblicazione con ampi margini di affidabilità) e cioè quel genere di persona "caratterizzata dal disprezzo patologico del soggetto per le regole e le leggi della società, da comportamento impulsivo, dall'incapacità di assumersi responsabilità e dall'indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui" e non nell'accezione ampia ed erronea che viene fatta dal linguaggio comune, dove si tende a uniformare l'antisociale con la persona riservata e con uno stile di vita preferenzialmente orientato ad un'esistenza schiva e solitaria. Termini invece come "pessimista" e "disfattista" li considero appropriati per descrivere quell'intervento di john reds che ho contestato (anche quello altamente generalizzante, ma chissà perché in quel caso non sei intervenuto) e tutti quei pensieri che nella tcc verrebbero comunemente descritti come "disfunzionali". Per me sostenere che un timido è escluso dalla maggioranza delle persone è un pensiero disfunzionale, mentre invece definirei "realistico" un pensiero che considera il timido come una persona non immediatamente gradevole alla maggioranza delle persone. Irrealistico sarebbe dire che un timido ha tutte le chance di ottenere riscontri immediati come un superestroverso, ma resta nel dominio del realismo la possibilità che un timido possa trovare più persone compatibili di quante creda o anche scoprire di avere compatibilità con persone apparentemente non alla sua portata, che possono apprezzarlo e stimarlo malgrado la sua non eccezionale loquacità.

Winston_Smith 13-08-2011 18:50

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 579205)
Voglio sperare che sia stato così, anche perché la tua risposta mi sembrava stizzita e piena di allusioni alla figura virtuale del sottoscritto, ma spero appunto che tu non vi abbia colto riferimenti.

Non c'erano allusioni alla tua figura virtuale in quanto ho scritto io più di quanto ce ne fossero alla mia in quello che hai scritto tu.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 579205)
Qui non si chiede nulla a nessuno, nemmeno fosse un'ingiunzione, anche perché poi a fare domande un po' più precise si passa subire per degli inquisitori :occhiali:

Vedi, continui a menare il can per l'aia perché ti fa comodo non specificare in cosa consista questo maggiore dettaglio di cui parli :occhiali:

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 579205)
Soggettiva ma basata su standard inerenti all'utenza media di questo forum: molti utenti qui dentro (i più attivi almeno) sono soliti parlare di episodi in maniera relativamente circostanziata, facendo riferimento ad avvenimenti puntuali, come uscite con ragazze, colleghi (ad esempio il topic di mario bross) e anche il sottoscritto in taluni casi ha parlato di fatti di natura relazionale che gli sono capitati, scendendo anche un poco nel particolare ma senza rischiare di compromettere così la sua privacy. Però qui pare di essere degli inquisitori con manie intrusive se si osa rivolgere domande appena un poco più curiose del solito.

Anche io ho parlato di uscite (non con ragazze, perché non ce ne sono mai state). Come ho già detto, non è obbligatorio aprire dei topic per parlare di esperienze personali. Adesso spero che questo discorso del tutto inconsistente (perché OT) e inutile (perché nessuno può impedirmi di parlare di me nel modo che voglio io) possa essere chiuso, salvo tu non debba tirarlo ancora fuori per sminuire ciò che dico (non a caso in questo forum nessuno mi ha mai rimproverato per questo, salvo una sola persona che guarda caso mi vedeva come Dracula il crocifisso ^^).

Winston_Smith 13-08-2011 19:20

Re: "Se non hai amici è colpa tua!"
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 579205)
Ho usato il termine "antisociale" nella sua accezione fornita dai criteri diagnostici del dsm (che non ritengo una bibbia ma una pubblicazione con ampi margini di affidabilità) e cioè quel genere di persona "caratterizzata dal disprezzo patologico del soggetto per le regole e le leggi della società, da comportamento impulsivo, dall'incapacità di assumersi responsabilità e dall'indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui"

E con questa definizione a chi ti riferivi? A calimero? A un ipotetico utente medio del forum?

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 579205)
Termini invece come "pessimista" e "disfattista" li considero appropriati per descrivere quell'intervento di john reds che ho contestato (anche quello altamente generalizzante, ma chissà perché in quel caso non sei intervenuto) e tutti quei pensieri che nella tcc verrebbero comunemente descritti come "disfunzionali".

Diciamo che letto subito dopo quello che hai scritto tu, ed è partita la discussione con te ^^
Il concetto che il timido sia sempre colpevole a prescindere non è poi così sbagliato: la maggior parte delle persone pensa frasi come "sei tu che devi adeguarti al mondo, non il contrario" e inoltre considera la timidezza come qualcosa di superabile senza troppo difficoltà, ergo se non ce la fa, è "colpa" del timido. Al massimo si poteva sostituire il "sempre" con "nella maggior parte dei casi", escludendo la minoranza di persone che trova meno oneroso o ha maggiore "buona volontà" nell'interagire con un timido.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 579205)
Per me sostenere che un timido è escluso dalla maggioranza delle persone è un pensiero disfunzionale, mentre invece definirei "realistico" un pensiero che considera il timido come una persona non immediatamente gradevole alla maggioranza delle persone.

Spesso i due concetti si equivalgono.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 579205)
Irrealistico sarebbe dire che un timido ha tutte le chance di ottenere riscontri immediati come un superestroverso, ma resta nel dominio del realismo la possibilità che un timido possa trovare più persone compatibili di quante creda o anche scoprire di avere compatibilità con persone apparentemente non alla sua portata, che possono apprezzarlo e stimarlo malgrado la sua non eccezionale loquacità.

Certo, nulla lo esclude. Ma il problema di fondo è, uscendo dall'impostazione del "dare colpe" al timido vs agli altri, che nella maggior parte dei casi sia il timido che coloro con cui si trova ad avere a che fare trovano delle difficoltà nell'interazione reciproca, anche se per motivi diversi (uno non sa come porsi in maniera non ansiogena, "gli altri" non sanno o non si applicano a interagire in maniera efficace). Spesso si tende a dimenticare questo fatto perché, per "gli altri", ciò non costituisce un eccessivo problema, visto che solitamente hanno anche altre persone con cui parlare: son cazzi del timido, che rischia di restare da solo (e per questo certuni dicono che è lui che deve muoversi, "gli altri" non hanno più di tanto interesse a farlo).
Nella mia ottica, si tratta spesso di problemi di entità paragonabile, nel senso che non c'è nulla di strano se entrambe le parti falliscono nell'interazione a causa di queste difficoltà. E' però un ragionamento che deve valere per entrambi, non è che le difficoltà incontrate dagli "altri" valgono come giustificazione per evitare di interagire col timido ("non devono mica fargli da balia"), mentre invece il timido questa giustificazione non ce l'ha ("se cogli le occasioni d'interazione è colpa tua").
Insomma, quello che voglio dire è che la comunicazione è un processo biunivoco, e in cui non ci si dovrebbe forzare a fare qualcosa di eccessivamente oneroso perché lo ha ordinato il medico. Il timido/introverso non è certamente esonerato dal fare uno sforzo per cercare di cogliere le occasioni favorevoli alla socializzazione, ma non gli si può chiedere, a prescindere, di essere più forte di difficoltà e barriere di fronte alle quali tanta altra gente, neanche tanto timida, si arrende. La soluzione ottimale, imho, è cercare le condizioni in cui ci sia un "avvicinamento" da ambo le parti ripartendo lo "sforzo" in maniera più equa, o comunque in cui ci siano persone dal carattere più compatibile con quello del timido. E ciò, tranne che per un timido "estrovers inside", magari limitato da fobie particolari, avviene in generale con una minoranza di persone.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 07:24.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.