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Decadent 01-11-2010 11:08

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 424368)
... o x fobia sociale?

giusta osservazione ...allora dirò "tranne quelli ke l'han fatto x una celata fobia sociale,ma soltanto perkè sono dei gran lazzaroni..."

MoonwatcherII 01-11-2010 11:31

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 424285)
Non credo...comunque qui rientra in gioco il tema degli interessi attivi, del saper fare qualcosa di pratico/artistico, del fascino del musicista ecc. ecc. Quello probabilmente avrà influito.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 424301)
Ma scusa: non avresti mai voluto essere nei panni di un Waters o di Gilmour?
Insomma a me la musica è sempre piaciuta e come naturale emanazione di questo mio interesse ho voluto cimentarmi nel ruolo (con risultati alterni come sempre) del musician

Io invece non so neanche chi siano Waters e Gilmour.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 424407)
L'hobby è un primo biglietto da visita, un tramite tra noi e gli altri. Comunque winnie non ti devi arrabbiare se ti fanno notare certe cose: ha ragione who by fire quando parla della maggiore desiderabilità a livello sociale del musicista per tutta una serie di motivi che non abbiamo stabilito noi ma che esistono de facto: si parla di prestigio sociale, visibilità, popolarità. E si parla inoltre di una generale propensione all'azione, alla creatività, al voler lasciare qualcosa di sé per farsi conoscere.

Esatto, è un biglietto da visita. Muttley, secondo me tu sbagli quando dici che dobbiamo fare qualcosa di attivo, di artistico, ma non è detto che tutti dobbiamo essere interessati/portati a fare quel genere di cose. Ma se uno non è interessato allora che senso ha farlo? Significherebbe scegliersi un biglietto da visita che non lo rappresenta, concordi?

(tra parentesi: dico che in generale non possa interessare a tutti, non sto dicendo di non aver mai pensato di fare io qualcosa di artistico, in realtà io l'ho pensato, ma mai fatto sicuramente tanto per pigrizia quanto per pensieri autosvalutativi; non essendo la musica per me neanche un interesse passivo, come lo chiami tu, ho sempre pensato più alle arti figurative)

Quote:

Originariamente inviata da paccello (Messaggio 424384)
Io ci penso eccome!, ma resto dalla parte della domanda, non dell'offerta.

E' questo il problema principale: noi siamo la domanda e loro l'offerta, è questo il loro Potere. Noi pensiamo a cosa possa interessare e piacere a loro ma loro certamente non pensano a cosa possa piacere a noi.

Winston_Smith 01-11-2010 13:10

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da dottorzivago (Messaggio 424326)
Io mi chiedo.....ma come fanno?

Io vedo (su FB perche una vita sociale fuori è limitata) che anche e persone piu "strane" hanno una vita sociale di tutto rispetto....

Gente Rasta, Naziskin, Delinquenti, Nerd, Metallari etc..... tutte quelle che persone che si possono definire "particolari" nel senso che sono una minoranza nelle loro abitudini e hobby! Invece anche qua in un paese di provincia riescono ad avere la loro vita sociale mentre io un ragazzo "medio" che ha hobby e interessi che hanno quasi tutti non riesco a integrarmi!

Ma come fanno???

Sono hobby e interessi particolari e non condivisi dalla maggioranza delle persone (meno male per i nazi), ma fanno figo (al contrario dei miei). Qualcuno direbbe che sono "attivi" :cool:

Winston_Smith 01-11-2010 13:17

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 424328)
Sì, Winston, ma nessuno pensa che un interesse per la Divina Commedia sia "meno" che un interesse "attivo" in qualcosa di più popolare. Nemmeno le fighette lo pensano.
Quello che pensano è che quel tuo interesse non ti rende più attraente. Punto.

Il punto non è tanto quale sia l'interesse, ma che tale interesse riveli qualcosa (in maniera indiretta) sul potenziale atteggiamento verso un potenziale partner.
Fare, per esempio, il cantante pop implica che "ti asserisci" di fronte ad un pubblico che non hai paura di affrontare, e lo fai da leader, e in modo attivo quindi con "forza virile".
Leggere la DC (!) suggerisce, tuttalpiù, un arroccamento intellettuale, freddezza, e solipsismo.

Alla faccia del bicarbonato di sodio (cit.) :D

Lo vedi che c'è un giudizio di merito, e pesante pure?
Nella nostra società ciò che porta al successo con le donne è IPSO FACTO cosa buona e giusta, gli viene appiccicato SUBITO un giudizio di merito positivo (e negativo per ciò che porta all'insuccesso, ovviamente).
Tu stesso spieghi che i diversi interessi vengono valutati in base a come potrebbero essere apprezzati da un potenziale partner, e subito si tirano fuori attributi negativi da associare al mio tipo di interesse: "arroccamento intellettuale, freddezza, solipsismo". E questo non è fare una classifica degli interessi, non è attribuire un giudizio di merito?
E' LAMPANTE il pre-giudizio negativo associato a tali tipi di interessi, manco avessi dichiarato di praticare sacrifici umani (anzi, quelli farebbero figo per un certo pubblico).
Un interesse che ti rende meno attraente è, di fatto se non in linea di principio, "meno" di un altro interesse. Del resto, già la sola distinzione in interessi "attivi" e "passivi" dice parecchio sul pre-giudizio di fondo esistente.
E' già assai se non ti considerano uno sfigato o un fissato SOLO per il fatto che leggi la DC: purtroppo la maggior parte delle persone non ha una concezione neutra degli interessi ("a ognuno piacciono i suoi, e pace"), ma pensa esistano quelli "giusti" e quelli "strani" o "da sfigati".

P.S.: Cosa significa quel punto esclamativo dopo la DC? :cool:

Winston_Smith 01-11-2010 13:23

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 424407)
L'hobby è un primo biglietto da visita, un tramite tra noi e gli altri. Comunque winnie non ti devi arrabbiare se ti fanno notare certe cose: ha ragione who by fire quando parla della maggiore desiderabilità a livello sociale del musicista per tutta una serie di motivi che non abbiamo stabilito noi ma che esistono de facto: si parla di prestigio sociale, visibilità, popolarità. E si parla inoltre di una generale propensione all'azione, alla creatività, al voler lasciare qualcosa di sé per farsi conoscere.

Sì, ma gradirei che almeno su questo forum venisse data pari dignità a tutti i tipi di interessi, e non si perpetuasse l'esaltazione di alcuni e la denigrazione di altri.
Se i miei non piacciono alle donne, CHISSENEFREGA. Non accetterò mai che essi vengano considerati di serie B, o "passivi" o che gli venga appiccicato un giudizio di merito negativo per questo.

Winston_Smith 01-11-2010 13:26

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da moonwatcherII (Messaggio 424508)
Io invece non so neanche chi siano Waters e Gilmour.

AAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGG GGGGHHHHHHHHHHHH (cit.)

paccello 01-11-2010 13:36

Re: Le vite degli altri
 
In effetti schiodarsi dal giudizio femminile, o da quel che si ritiene genericamente tale, è difficile. Personalmente non considero, es., uno che stronzeggia sullo snowboard o uno che suona musica di merda uno che ha interessi migliori di me, o per forza una "persona meglio", ma probabilmente d'istinto le donne ragionano così e dobbiamo farci i conti.

Winston_Smith 01-11-2010 13:42

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da paccello (Messaggio 424572)
In effetti schiodarsi dal giudizio femminile, o da quel che si ritiene genericamente tale, è difficile. Personalmente non considero, es., uno che stronzeggia sullo snowboard o uno che suona musica di merda uno che ha interessi migliori di me, o per forza una "persona meglio

Il guaio è che molta gente, almeno a livello inconscio, la pensa così: esistono interessi "giusti" e interessi "strani", come se tutto dovesse essere misurato in funzione dell'approvazione femminile, o sociale in genere. Puah.

Woland12 01-11-2010 14:06

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da Myway (Messaggio 424450)
...e sono tutte quelle cose che in genere un'introverso difficilmente riesce a vivere, viste le problematiche sociali cui va incontro.

Fare il raffronto con i percorsi altrui, di gente estroversa intendo, ci porterà ad essere sempre delusi.IL raffronto , secondo me, va fatto partendo dal pesupposto che per noi è quasi impossibile godersi gli anni adolescenziali ed immediatamene seguenti e si dovrebbe perciò puntare a mettersi nelle condizioni migliori per vivere , più in là con gli anni, le vere esperienze , rendendole piene di significato.

Certo se uno dice" si vivono le più belle storie da ragazzi, poi è solo una cosa monotona e pallosa o comunque molto meno bella" allora si parte già sconfitti perchè quegli anni per molti di noi sono andati.

Se invece si crede , almeno in teoria, possibile che le storie a 25, 30, 35 anni di un'introverso che ha fatto un suo percorso,e fatto tesoro di ciò che ha provato, possano essere belle come, se non di più, degli amorazzi adolescenziali degli estroversi allora si potrà trovare la spinta giusta per andare avanti.

Hai ragione... ma siamo sempre li. Bisogna crederci e non è una cosa da poco. Pechè se dopo aver vissuto per anni in un certo modo ci si inaridisce, si matura un caratere freddo per autodifendersi, tornare ad aprirsi al mondo e a possibili storie d'amore senza timori, senza sospetti, in modo sincero non è semplice... Non serve poi solo crederci, bisogna avere anche la grande fortuna di trovare una ragazza in grado di farti stare bene... e visto quelle che ci sono per lo più in giro ce ne vuole anche parecchia di fortuna...

James Logan 01-11-2010 14:06

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da Myway (Messaggio 424065)
Avrei voluto avere, questo si, quando ero bambino/adolescente situazioni simili che favorissero una maggior integrazione e facilitassero il mio prender parte ad alcune situazioni sociali in modo più sciolto ed a quel punto me la sarei giocata a modo mio.

Questo vale anche per me, anche se a volte sono stato io ad autoescludermi, però è tutta una conseguenza della mentalità che mi aveva trasmesso la mia famiglia...

rimpiango durante l'adolescenza di non aver avuto la forza di mettermi in gioco e fare determinate esperienze, che, fossero andate bene o male, mi avrebbero ugualmente permesso di maturare prima nei rapporti sociali, e di avere meno complessi, alcuni dei quali continuano a frenarmi ancora adesso...

muttley 01-11-2010 15:53

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcherII (Messaggio 424508)
Esatto, è un biglietto da visita. Muttley, secondo me tu sbagli quando dici che dobbiamo fare qualcosa di attivo, di artistico, ma non è detto che tutti dobbiamo essere interessati/portati a fare quel genere di cose. Ma se uno non è interessato allora che senso ha farlo? Significherebbe scegliersi un biglietto da visita che non lo rappresenta, concordi?

(tra parentesi: dico che in generale non possa interessare a tutti, non sto dicendo di non aver mai pensato di fare io qualcosa di artistico, in realtà io l'ho pensato, ma mai fatto sicuramente tanto per pigrizia quanto per pensieri autosvalutativi; non essendo la musica per me neanche un interesse passivo, come lo chiami tu, ho sempre pensato più alle arti figurative)

Però l'hai pensato, giusto? Ecco, hai sostenuto che per pigrizia e pensieri autosvalutanti ti sei sempre trattenuto e probabilmente la questione viene percepita sensibilmente dalla maggioranza delle persone, così come invece la gente dedita ad un pluralità di interesi attivi viene considerata a pelle interessante in quanto valutata come attiva, creatrice e in definitiva interessante. La massa giudica in questo modo, volenti o nolenti. Trovare persone estrane a questo modus cogitandi è difficile in quanto facenti parte di una minoranza.
E ad ogni modo io preferirei avere a che fare con una ragazza interessata all'arte e alla cultura anche in senso attivo e produttivo piuttosto che a una fashion victim full-time :cool:

muttley 01-11-2010 15:55

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da paccello (Messaggio 424572)
In effetti schiodarsi dal giudizio femminile, o da quel che si ritiene genericamente tale, è difficile. Personalmente non considero, es., uno che stronzeggia sullo snowboard o uno che suona musica di merda uno che ha interessi migliori di me, o per forza una "persona meglio", ma probabilmente d'istinto le donne ragionano così e dobbiamo farci i conti.

Non che per forza chi va sullo snow sia uno che stronzeggia, né tantomeno chi suona è uno che suona musica di merda. Così c'è già un pregiudizio :cool:

Labocania 01-11-2010 15:57

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 424598)
Dal punto di vista fisico ci pensano: è lo strumento attraverso cui esercitano il loro potere su di noi. Se non fosse per l'aspetto fisico, non sarebbero certo dalla parte dell'offerta! ;-)

Per completare: se non fosse così potente la nostra sensibilità nei confronti del loro fisico, non deterrebbero il potere dell'offerta.

Quote:

(tra parentesi, a me i tacchi a spillo sono abbastanza indifferenti; potrei fare un'eccezione se la lei non avesse nient'altro addosso! ;-P )
Bene:thumbup:. Non sono l'unico che non nutre particolare interesse per i tacchi a spillo.

Labocania 01-11-2010 15:58

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 424643)
E ad ogni modo io preferirei avere a che fare con una ragazza interessata all'arte e alla cultura anche in senso attivo e produttivo piuttosto che a una fashion victim full-time :cool:

:riverenza::riverenza:

passenger 01-11-2010 16:00

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da paccello (Messaggio 424206)
Ma è palesemente il meno estroverso!

...e cosa c'entra???
Quello in basso a destra c'ha una faccia da sfigatone mai visto (può essere estroverso quanto vuole, ma la faccia da sfigato non gliela toglie nessuno... :D), mentre l'altro che slingua è semplicemente disgustoso (per il suo modo di presentarsi: anche qui, può essere estroverso quanto vuole, ma fa schifo).

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 424312)
Quindi se uno ammira Dante Alighieri deve per forza provare a fare lo scrittore o il poeta? E se uno non ne avesse la vocazione, che fa, si spara?
E' così inconcepibile avere un interesse puramente "passivo" (denotazione che implica in sè un giudizio "morale", di merito, e che io aborro: non esistono interessi "passivi", per me) per determinati argomenti? E' un male?
Rivendico con tutta la forza di cui sono capace la pari dignità per i miei interessi, e il mio diritto di non avere inclinazione per quelli degli altri, almeno nella stessa misura in cui gli altri non hanno inclinazione per i miei.

Quote:

Originariamente inviata da paccello (Messaggio 424370)
Sì ma Winston, non devi convincere noi. Anche i miei interessi sono passivi, ma mi rendo conto agli occhi delle tipe possono non interessare quanto quelli di uno che FA qualcosa. A dire il vero, mi fa (si fa per dire...) sorridere l'andare appresso delle ragazze e ragazzine a qualunque stronzo che imbracci uno strumento, visto che appunto, ad una certa età lo fanno cani e porci.

Secondo la mia modesta opinione ed esperienza, non è l'essere attivo o passivo di un interesse (manco si parlasse di pratiche sessuali gaie :D) a fare la differenza, ma... il SAPERLO (E IL VOLERLO) ESPRIMERE. In effetti, uno può avere anche la passione più letteralmente passionale e profonda (nel mio caso, il cinema ovviamente), ma se non è in grado di trasmetterla in qualche modo agli altri, come potranno costoro capire la nostra passione? Attenzione: per "trasmettere" non voglio dire né che si debba cercare di convertire gli altri alle nostre passioni, né che si debba dimostrare in qualche modo (forzato) di possederla. Per "espressione" intendo il mettere a nudo la propria anima e renderla visibile agli altri. Il che non significa comunque che a quel punto gli altri possano/debbano necessariamente comprenderla! Ma senza espressione è impossibile che qualcuno ci comprenda e quindi possa mostrarsi interessato/a a noi. Per fare un esempio cinematografico, Marco Bellocchio a 25 anni prima di girare i suoi film, da "I pugni in tasca" a "Vincere", poteva benissimo avere (anzi, non dubito che avesse) le stesse identiche idee e convinzioni che avrebbe espresso poi nei suoi film, ma se non le avesse espresse sarebbero rimaste semplicemente idee sue e basta. Nessuno sarebbe stato interessato dai suoi film e nessuno lo avrebbe amato come regista. Il punto che voglio sottolineare con questo esempio non è tanto la vasta platea che un regista può raggiungere (se Bellocchio non fosse diventato regista o in generale artista, le sue idee le avrebbe probabilmente espresse solo alla sua cerchia di conoscenti), quanto il modo in cui può esprimerle: tra il sentire Bellocchio parlare di ribellione (ad esempio in un'intervista), e il vedere una scena de "I pugni in tasca" o "L'ora di religione", c'è una differenza espressiva abissale; lo stesso discorso vale per una marea di grandi registi, che non sono certo dei grandi oratori ma che hanno trovato altrove (per fortuna!!!) la loro forza espressiva. Attenzione però a non fraintendere: non voglio dire che si debbano per forza avere grandi mezzi per esprimersi! Magari qualcun altro esprimerebbe meglio le stesse idee parlando che non attraverso le immagini di un film... Quello che mi preme sottolineare è che la chiave per esprimersi, e quindi mettere a nudo la propria anima, e quindi interessare gli altri perché la nostra personalità diviene loro visibile, sta nel trovare innanzitutto il proprio mezzo espressivo, che può essere per qualcuno parlare oralmente, per qualcuno suonare uno strumento, per qualcun altro disegnare, per qualcun altro ancora scrivere, etc. L'importante, almeno dal mio punto di vista, non è che tipo di interesse si ha, ma in primis l'amore sincero che si nutre per questo interesse (per cui, fare qualcosa solo per piacere alle/ai ragazze/i è una grande caxxata), e poi la capacità di esprimerlo (=renderlo visibile). Nella mia esperienza, ho constatato che le persone che mi risultavano più interessanti non erano quelle che avevano interessi più interessanti (scusate la ripetizione :D) o più vicini ai miei, ma quelle che in qualche modo sapevano esprimerli, comunicarli, condividerli con gli altri con una passione davvero trascinante. Anche (anche) da queste considerazioni, ha trovato quindi finalmente una forma concreta la mia idea di creare un blog cinematografico prendendo atto (accettando cioè) un mio limite: non sono in grado di comunicare la mia passione per il cinema per via orale, almeno non quanto io possa fare scrivendone. Ma scrivere è una cosa che mi piace da sempre, e il sogno di creare un catalogo di mie recensioni di film ce l'ho fin da piccolo, quindi:
1) creando il mio blog non mi sono certo "piegato" al desiderio di interessare agli altri, se questo sarà un effetto mi farà ovviamente piacere, ma sarà un effetto per così dire "collaterale";
2) scrivere recensioni è per me innanzitutto un atto d'amore nei confronti del cinema e in particolare dei film che amo, e in un certo senso lo faccio molto più per me stesso (e per loro, i film) che non per gli altri (come diceva Virginia Woolf — senza voler ovviamente io ambire a raggiungere i suoi risultati :D — il piacere profondo è scrivere, quello superficiale essere letti);
3) scrivere è una forma comunicativa che sento a me più vicina (e, per quanto mi riguarda, la trovo più espressiva) rispetto al comunicare oralmente.

Myway 01-11-2010 16:12

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Woland12 (Messaggio 424586)
Hai ragione... ma siamo sempre li. Bisogna crederci e non è una cosa da poco. Pechè se dopo aver vissuto per anni in un certo modo ci si inaridisce, si matura un caratere freddo per autodifendersi, tornare ad aprirsi al mondo e a possibili storie d'amore senza timori, senza sospetti, in modo sincero non è semplice... Non serve poi solo crederci, bisogna avere anche la grande fortuna di trovare una ragazza in grado di farti stare bene... e visto quelle che ci sono per lo più in giro ce ne vuole anche parecchia di fortuna...

Si purtroppo anche io ho la sensazione che, dopo aver fatto il mio, comunque una botta di fortuna non indifferente sia una condicio sine qua non per svoltare.

Who_by_fire 01-11-2010 16:13

Re: Le vite degli altri
 
@passenger: Dov'è il tuo blog?

Labocania 01-11-2010 16:14

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da passenger (Messaggio 424649)
.
Secondo la mia modesta opinione ed esperienza, non è l'essere attivo o passivo di un interesse (manco si parlasse di pratiche sessuali gaie :D) a fare la differenza, ma... il SAPERLO (E IL VOLERLO) ESPRIMERE.

Esatto!! Quanti autori nel campo dell'arte, delle lettere, del pensiero, della musica oggi osannati, in vita vennero trascurati perché incapaci nell'arte della seduzione del pubblico!
I promessi sposi è stat un best seller perché è stato scritto per essere tale: soggetto e intreccio da classico romanzo di consumo.

Quote:

Ma scrivere è una cosa che mi piace da sempre, e il sogno di creare un catalogo di mie recensioni di film ce l'ho fin da piccolo, quindi:
1) creando il mio blog non mi sono certo "piegato" al desiderio di interessare agli altri, se questo sarà un effetto mi farà ovviamente piacere, ma sarà un effetto per così dire "collaterale";
2) scrivere recensioni è per me innanzitutto un atto d'amore nei confronti del cinema e in particolare dei film che amo, e in un certo senso lo faccio molto più per me stesso (per loro, i film) che non per gli altri (come diceva Virginia Woolf — senza voler ovviamente io ambire a raggiungere i suoi risultati :D — il piacere profondo è scrivere, quello superficiale essere letti);
3) scrivere è una forma comunicativa che sento a me più vicina (e, per quanto mi riguarda, la trovo più espressiva) rispetto al comunicare oralmente.
Interessante. Anche io ho iniziato a scrivere veramente intorno ai 15-16 anni parlando di film. Mi piaceva soprattutto maltrattare i film brutti, noiosi, prevedibili ed estremamente volgari :D, insomma ero proprio un critico malevolo!

Myway 01-11-2010 16:16

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da James Logan (Messaggio 424588)
Questo vale anche per me, anche se a volte sono stato io ad autoescludermi, però è tutta una conseguenza della mentalità che mi aveva trasmesso la mia famiglia...

rimpiango durante l'adolescenza di non aver avuto la forza di mettermi in gioco e fare determinate esperienze, che, fossero andate bene o male, mi avrebbero ugualmente permesso di maturare prima nei rapporti sociali, e di avere meno complessi, alcuni dei quali continuano a frenarmi ancora adesso...


Purtroppo quando ci si rende conto di non essere integrati/integrabili con gli altri durante la pubertà o l'adolescnza, non si ha il carattere per venirne fuori, e la soluzione meno peggio spesso è la fuga, anche se ciò non fà altro che posporre ulteriormente l'affrontare alcuni problemi, che nel frattempo si saranno notevolmente ingranditi.
Sarebbe utile, in queste fasi, avere persone, genitori, familiari, amici ecc che sappiano cosa fare e cosa dire, spesso così non è e quindi ci troviamo a navigare in mezzo alla burrasca da soli.

Who_by_fire 01-11-2010 16:16

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 424658)
Quanti autori nel campo dell'arte, delle lettere, del pensiero, della musica oggi osannati, in vita vennero trascurati perché incapaci nell'arte della seduzione del pubblico!

Molti. Ma molti meno di quanto lo stereotipo romantico del "genio incompreso" ci voglia far credere.

Myway 01-11-2010 16:18

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcherII (Messaggio 424493)
Uhm, no, non è questione di amori adolescenziali per me. Però... fatto tesoro di cosa, della sofferenza?

Di tutto , anche della sofferenza, dei momenti amari vissuti, così magari sapremo apprezzare al meglio i momenti belli, se e quando arriveranno, senza perderci dietro a cretinate, a stupidi litigi con la ragazza e così via, assaporando ogni momento, non solo quelli speciali tipo il sesso, i viaggi romantici ecc.

MoonwatcherII 01-11-2010 18:59

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da passenger (Messaggio 424649)
Quello che mi preme sottolineare è che la chiave per esprimersi, e quindi mettere a nudo la propria anima, e quindi interessare gli altri perché la nostra personalità diviene loro visibile, sta nel trovare innanzitutto il proprio mezzo espressivo, che può essere per qualcuno parlare oralmente, per qualcuno suonare uno strumento, per qualcun altro disegnare, per qualcun altro ancora scrivere, etc.

Uhm, ma è scontato che per ciascuno ci sia un mezzo espressivo che gli è particolarmente congeniale?

passenger 01-11-2010 20:09

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcherII (Messaggio 424730)
Uhm, ma è scontato che per ciascuno ci sia un mezzo espressivo che gli è particolarmente congeniale?

cioè vuoi dire che tu potresti essere un coso inespressivo?

temo che tu abbia ragione.:tt2:

MoonwatcherII 01-11-2010 20:13

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da passenger (Messaggio 424767)
cioè vuoi dire che tu potresti essere un coso inespressivo?

temo che tu abbia ragione.:tt2:

Cattivo, lo sai che sono tanto sensibile. :( :( :(

James Logan 01-11-2010 21:10

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da passenger (Messaggio 424649)



Secondo la mia modesta opinione ed esperienza, non è l'essere attivo o passivo di un interesse (manco si parlasse di pratiche sessuali gaie :D) a fare la differenza, ma... il SAPERLO (E IL VOLERLO) ESPRIMERE. In effetti, uno può avere anche la passione più letteralmente passionale e profonda (nel mio caso, il cinema ovviamente), ma se non è in grado di trasmetterla in qualche modo agli altri, come potranno costoro capire la nostra passione?

Sono d'accordo... a me poi viene spontaneo provare simpatia per chi non ha vergogna ad esprimere la propria eccentricità... infatti avrò avuto complessi su tutto, ma non ho mai nascosto quelle che erano le mie passioni, e se ogni tanto c'è stato qualcuno che si avvicinava a me era anche una conseguenza di questo... anzi pur non essendo estroverso, ho finito anche per trasmettere ad altri le mie passioni...

secondo me poi il nostro errore è quello di categorizzare troppo le persone... a volte leggendo alcuni post sembra che al mondo esistano solo i fighetti discotecari e noi, ma esistono anche tantissime vie di mezzo... e a volte capita di scoprire che persone insospettabili hanno interessi molto vicini ai nostri... poi lo so che non è mai semplice, perchè quando l'autostima è scarsa c'è la tendenza a sottovalutare sempre il minimo gesto di simpatia provenire dall'esterno...

Andrea8888 02-11-2010 01:52

Re: Le vite degli altri
 
Invidia molta. ma non di certo per gli estroversoni caciaroni...ma per chi ha trovato la stabilità e la pace interiore, magari anche grazie agli affetti.

RobRock 02-11-2010 03:58

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcherII (Messaggio 424010)
Che cosa provate osservando le vite degli altri, di quelli che "vivono davvero", dei "normaloni", di quelli che escono la sera, di quelli che hanno centinaia di amici, di quelli che hanno la ragazza/o, di quelli che magari passano con disinvoltura da una "storiella" (che espressione teribile -.-) ad una "storia impegnata", per poi ricambiare e passare di nuovo all'avventura e via di seguito? Io provo un misto di invidia e di indifferenza, il che può sembrare apparentemente contraddittorio ma penso in fondo ci stia.

http://www.spaziotv.com/wp-content/u...egli-altri.jpg

da una parte il desiderio di imitarli e capire come fanno.
dall'atra la sensazione di essre un diamante grezzo, mentre loro sono già completi e cristallizzati.

Winston_Smith 02-11-2010 10:28

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 424643)
Però l'hai pensato, giusto? Ecco, hai sostenuto che per pigrizia e pensieri autosvalutanti ti sei sempre trattenuto e probabilmente la questione viene percepita sensibilmente dalla maggioranza delle persone, così come invece la gente dedita ad un pluralità di interesi attivi viene considerata a pelle interessante in quanto valutata come attiva, creatrice e in definitiva interessante. La massa giudica in questo modo, volenti o nolenti. Trovare persone estrane a questo modus cogitandi è difficile in quanto facenti parte di una minoranza.
E ad ogni modo io preferirei avere a che fare con una ragazza interessata all'arte e alla cultura anche in senso attivo e produttivo piuttosto che a una fashion victim full-time :cool:

La massa giudica in questo modo? CHISSENEFREGA.
I miei interessi vengono giudicati "passivi", "non creativi" e "non interessanti"? CHISSENEFREGA.
Non posso certo far finta di praticare determinati hobby che non mi interessano veramente, solo per andare incontro alle esigenze del "pubblico".
Un po' di indipendenza di pensiero, diamine.

paccello 02-11-2010 10:36

Re: Le vite degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 424643)
E ad ogni modo io preferirei avere a che fare con una ragazza interessata all'arte e alla cultura anche in senso attivo e produttivo piuttosto che a una fashion victim full-time :cool:

Senza dubbio.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 424643)
Non che per forza chi va sullo snow sia uno che stronzeggia, né tantomeno chi suona è uno che suona musica di merda.

Dai, ovvio e ci mancherebbe. Era per caricare il concetto e intendere che agli occhi di certe, il solo fare una cosa o l'altra rende le tali persone sicuramente più interessanti di me.

paccello 02-11-2010 10:40

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da passenger (Messaggio 424649)
...e cosa c'entra???
Quello in basso a destra c'ha una faccia da sfigatone mai visto (può essere estroverso quanto vuole, ma la faccia da sfigato non gliela toglie nessuno... :D), mentre l'altro che slingua è semplicemente disgustoso

Vero.

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Originariamente inviata da passenger (Messaggio 424649)
Secondo la mia modesta opinione ed esperienza, non è l'essere attivo o passivo di un interesse (manco si parlasse di pratiche sessuali gaie :D) a fare la differenza, ma... il SAPERLO (E IL VOLERLO) ESPRIMERE.
..................(accettando cioè) un mio limite: non sono in grado di comunicare la mia passione per il cinema per via orale, almeno non quanto io possa fare scrivendone. Ma scrivere è una cosa che mi piace da sempre...

Abbastanza d'accordo sulla prima e mi ritrovo nella seconda.

CerealKiller 02-11-2010 11:27

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 424952)
La massa giudica in questo modo? CHISSENEFREGA.
I miei interessi vengono giudicati "passivi", "non creativi" e "non interessanti"? CHISSENEFREGA.
Non posso certo far finta di praticare determinati hobby che non mi interessano veramente, solo per andare incontro alle esigenze del "pubblico".
Un po' di indipendenza di pensiero, diamine.

Avere la consapevolezza che in certi ambienti un nostro interesse può farci guadagnare un pizzico di appeal non nuoce di sicuro. Credo che Muttley stesse solo incoraggiando a vincere l'indolenza e ad assecondare le passioni. Dopotutto si parla di esteriorità quando si parla delle vite degli altri, cioè dell'immagine che gli altri proiettano si sé. L'invidia, che spesso per me è una catapulta verso l'azione, è sempre per il senso di godimento della vita che molti mi trasmettono quando sono assorbiti da un'autentica passione.

paccello 02-11-2010 13:19

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da NightVision (Messaggio 424991)
tutti con interessi attivi nel campo delle arti,della musica,dello spettacolo,della recitazione ecc....?

io non penso proprio
a volte le persone sono molto più scontate e banali di quanto vogliano far credere...

Tutti con interessi attivi non è affatto detto, magari semplicemente più "attive" come persone e più spigliate, anche se senza veri interessi.

Winston_Smith 02-11-2010 14:37

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da CerealKiller (Messaggio 424965)
Avere la consapevolezza che in certi ambienti un nostro interesse può farci guadagnare un pizzico di appeal non nuoce di sicuro. Credo che Muttley stesse solo incoraggiando a vincere l'indolenza e ad assecondare le passioni.

Appunto, assecondare le passioni autentiche che si provano, non gli interessi che fanno colpo sugli altri. Se io non ho interessi di tipo "attivo" (che poi, ribadisco, è un termine per me senza senso, contiene già un giudizio di merito e non è veritiero, in quanto tutti gli interessi ci tengono impegnati e "attivi"), non vedo perché dovrei mettermi ad assecondare i gusti degli altri: nessuno lo fa.
E non vedo a cosa serva ribadire che certi interessi hanno più appeal sugli altri: e sticazzi (cit.), io ne ho di differenti. Vorrà dire che proverò a interagire con le persone anche se non abbiamo interessi in comune, oppure mi metterò alla ricerca di quella sparutissima minoranza sulla quale i miei interessi possono avere un certo appeal.

CerealKiller 02-11-2010 17:10

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 425075)
Appunto, assecondare le passioni autentiche che si provano, non gli interessi che fanno colpo sugli altri. Se io non ho interessi di tipo "attivo" (che poi, ribadisco, è un termine per me senza senso, contiene già un giudizio di merito e non è veritiero, in quanto tutti gli interessi ci tengono impegnati e "attivi"), non vedo perché dovrei mettermi ad assecondare i gusti degli altri: nessuno lo fa.
E non vedo a cosa serva ribadire che certi interessi hanno più appeal sugli altri: e sticazzi (cit.), io ne ho di differenti. Vorrà dire che proverò a interagire con le persone anche se non abbiamo interessi in comune, oppure mi metterò alla ricerca di quella sparutissima minoranza sulla quale i miei interessi possono avere un certo appeal.


Devo essermi espressa male, evidentemente. Non ho affatto ribadito che certi hobby hanno più appeal sugli altri in senso assoluto. Non mi interessa dimostrare questo, ne' il suo contrario.

clementina 02-11-2010 17:30

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da moonwatcherII (Messaggio 424010)
Che cosa provate osservando le vite degli altri, di quelli che "vivono davvero", dei "normaloni", di quelli che escono la sera, di quelli che hanno centinaia di amici, di quelli che hanno la ragazza/o, di quelli che magari passano con disinvoltura da una "storiella" (che espressione teribile -.-) ad una "storia impegnata", per poi ricambiare e passare di nuovo all'avventura e via di seguito? Io provo un misto di invidia e di indifferenza, il che può sembrare apparentemente contraddittorio ma penso in fondo ci stia.

Ammiro chi parla in pubblico o davanti a grandi folle...

Winston_Smith 02-11-2010 17:55

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da CerealKiller (Messaggio 425155)
Devo essermi espressa male, evidentemente. Non ho affatto ribadito che certi hobby hanno più appeal sugli altri in senso assoluto. Non mi interessa dimostrare questo, ne' il suo contrario.

Beh, se non in senso assoluto, lo hanno per la maggioranza delle persone. Non ho detto che tu avessi ribadito qualcosa del genere, mi riferivo al discorso che si stava sviluppando in questo topic (forse avrei dovuto specificare meglio).
Comunque, personalmente credo che sia abbastanza evidente che ci siano interessi che hanno appeal per un gran numero di persone, e altri che ne hanno per pochissime o nessuna.
Quello che mi preme sottolineare a questo proposito è che però è inutile, a mio parere, battere su questo tasto per invitare a praticare un hobby o un interesse più "attivo" (e ho già spiegato perché non sono d'accordo neanche su questa definizione) nella speranza di incontrare un maggiore "favore popolare": non credo di poter praticare un'attività solo perché piace o ha appeal per più persone. Questo mio discorso non è rivolto a nessuno in particolare, è solo per chiarire come la penso.

shady74 02-11-2010 18:32

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 425178)
Beh, se non in senso assoluto, lo hanno per la maggioranza delle persone. Non ho detto che tu avessi ribadito qualcosa del genere, mi riferivo al discorso che si stava sviluppando in questo topic (forse avrei dovuto specificare meglio).
Comunque, personalmente credo che sia abbastanza evidente che ci siano interessi che hanno appeal per un gran numero di persone, e altri che ne hanno per pochissime o nessuna.
Quello che mi preme sottolineare a questo proposito è che però è inutile, a mio parere, battere su questo tasto per invitare a praticare un hobby o un interesse più "attivo" (e ho già spiegato perché non sono d'accordo neanche su questa definizione) nella speranza di incontrare un maggiore "favore popolare": non credo di poter praticare un'attività solo perché piace o ha appeal per più persone. Questo mio discorso non è rivolto a nessuno in particolare, è solo per chiarire come la penso.

Pienamente d'accordo con te: ora ci manca anche l'omologazione degli hobbies.

muttley 02-11-2010 19:17

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da NightVision (Messaggio 424991)
rdta il fatto ,abbastanza incontrovertibile,che almeno il 90% dei ragazzi ,
diciamo entro i 25 anni ha avuto almeno una storia...
tutti con interessi attivi nel campo delle arti,della musica,dello spettacolo,della recitazione ecc....?

io non penso proprio

Esatto, l'interesse attivo a volte può essere un modo per sottrarsi alla mediocrità del vivere quotidiano, di quei modelli imposti dall'industria culturale che ci propina il modello della fruizione passiva di oggetti e simboli.
Non tutti ovviamente amano avere hobby attivi e creativi, anzi direi che in questa categoria rientra un numero ristretto di persone, ma sono proprio queste persone a godere di un certo appeal all'interno delle loro ristrette nicchie di appartenenza.

Winston_Smith 02-11-2010 19:20

Re: Le vite degli altri
 
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Originariamente inviata da muttley (Messaggio 425225)
Esatto, l'interesse attivo a volte può essere un modo per sottrarsi alla mediocrità del vivere quotidiano, di quei modelli imposti dall'industria culturale che ci propina il modello della fruizione passiva di oggetti e simboli.
Non tutti ovviamente amano avere hobby attivi e creativi, anzi direi che in questa categoria rientra un numero ristretto di persone, ma sono proprio queste persone a godere di un certo appeal all'interno delle loro ristrette nicchie di appartenenza.

E poi ci sono quelli che non godono di appeal neanche all'interno di quelle nicchie, pur non adeguandosi ai modelli imposti dall'industria culturale :cool:

muttley 02-11-2010 19:25

Re: Le vite degli altri
 
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