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Re: introversi famosi
Avevo letto tempo fa che Roberto Benigni fosse timido.
Ora mi è capitato di leggere che "nasconde la timidezza dietro l'enfasi del corpo. Ti tocca, ti abbraccia, ti travolge: rompe così la tensione che c'è fra le persone. Tutto si butta in gioco e questo aiuta a sciogliersi..." Comunque c'è distinzione tra introversione e fobia, perlomeno per me. L'introversione la vedo come un tratto caratteriale...son sicuro che all'introverso non piace la compagnia neanche quando si sente a proprio agio, mentre il sociofobico è con molta probabilità soltanto inibito dai suoi timori infondati e dalle sue ansie, non è detto che non sia di prorompente socievolezza quando si trova a proprio agio. Personalmente sono stato spesso definito come un chiacchierone e se come per magia tutte le mie paranoie sparissero credo che sarei sull'estroversone andante. In molti mi hanno detto di essere particolarmente simpatico, ad esempio. |
Re: introversi famosi
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Re: introversi famosi
spesso ma non sempre, tu che sei contro le generalizzazioni non farlo nell'unico caso in cui non garba manco a me :)
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Re: introversi famosi
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Re: introversi famosi
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qualsiasi cosa arricchisca l'animo umano è il bene, poi è un altro discorso se non si riesce ad apprezzarla anche l'arte moderna, ha un suo che A me non piace né la poesia né l'opera lirica, ma non per questo dico che non dovrebbero essere glorificate da chi li apprezza |
Re: introversi famosi
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Re: introversi famosi
definisci arricchire l'animo umano
trovami le differenze dai venditori di fumo ;) |
Re: introversi famosi
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però bisognerebbe guardare in facci la realtà è solo un reperto storico, ma ora come ora dovrebbe valere non più di 10 euro compresa la stampa e la spedizione piri pì altro che manco la foto al louvre si può fare, tsè |
Re: introversi famosi
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Non puoi negare che artisti come Leonardo con il loro contributo profondamente innovativo in tanti campi dello scibile umano, siano di importanza fondamentale, altro che 10 Euro... E io personalmente non credo proverei le stesse emozioni di fronte a una Gioconda photoshoppata... |
Re: introversi famosi
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Per arricchire l'animo umano intendo creazione di "cose" che stimolano la mente e le emozioni quando le guardi, le leggi, le ascolti L'arte da stimolazioni più complesse del fumare una sigaretta, farsi una mangiata...a cui bisogna fare il gusto, non tutti apprezzano tutto Anche se magari uno che cucina molto bene può essere un'artista Il discorso è che l'opera d'arte è tale perché è arrivata prima degli altri La gioconda è un capolavoro perché ai tempi in cui è stata fatta non la faceva nessuno così A farla ora son boni tutti Te vai lì per apprezzare la genialità, l'artista è qualcuno che fa qualcosa di unico ed inimitabile, che arriva per primo Ora l'arte moderna è strana ed eccentrica perché è praticamente stato inventato quasi tutto, e quindi faticano a trovare robe nuove Ma ogni tanto qualcosa c'è anche in campi ritenuti vecchi, ad esempio allevi ha reso moderna la musica classica (anche se a me non piace) Questa cosa se non l'apprezzi o non la capisci non c'è da fartene una colpa, ma non puoi dire che andrebbe bruciato tutto solo perché non ti stimolano Personalmente la forma d'arte che mi stimola e meraviglia di più è l'architettura Oppure la pittura impressionista |
Re: introversi famosi
winston non metto in discussione che siano stati utili per l'evoluzione, questo no
sono stati un passo necessario :) però venerarli x quello che hanno fatto ai tempi è un conto mitizzarli come opera d'arte attuale di incredibile tecnicità, bellezza e valore, è un altro lo sanno tutti che ci sono molte persone che potrebbero rifarla identica a mano o che potrebbero fare opere di egual livello cioè allora tanto vale mettere in un museo e venerare il primo cellulare, quello si che ha cambiato la vita di molti :D |
Re: introversi famosi
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per questo perde di ogni valore reale solo ciò che è utile è un'opera d'arte universale, tutto il resto è un'opera d'arte solo per il singolo (a meno che mi trovi una canzone straamata da moltissimi issimisiimi ad esempio) e non è questione di ignoranza o di non capire, è snobbistico come discorso dire "non capisci l'arte", perchè l'arte alla fine è come matrix, non esiste :) se non per il valore di novità che hai citato tu |
Re: introversi famosi
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Per me basta che sia considerata opera d'arte da qualcuno (del resto si tratta di una specie di dialogo, unico e irripetibile, tra l'artista e lo spettatore dell'opera). Altrimenti, fosse per me, si dovrebbe bruciare il 75% delle opere d'arte moderna. |
Re: introversi famosi
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il valore della novità, che tu consideri poco, invece è essenziale, è alla base del fatto che una cosa venga "glorificata" Perché tanti cantanti pop sono amati ma non sono considerati artisti? perché la loro musica è una minestra riscaldata e banale, ma adatta al pubblico medio Oppure tanti musicisti superglorificati (come i pink floyd) a volte si dice che fanno un album che non è un granché perché "non sono stati innovativi come le prime volte" Innovare è difficile, infatti non a tutti riesce e non sempre, è qui la genialità che non dico va apprezzata per forza ma almeno va rispettata Il discorso "non capisci l'arte, sei ignorante" è snobistico ma infatti non l'ho detto Io ho detto solo che te non rispetti il suo valore, e non sono per niente snob a dirtelo la differenza è sottile ma fondamentale |
Re: introversi famosi
gionni per me questo è vivere troppo nel passato
se da una parte chi porta innovazioni va premiato, dall'altra non va manco mitizzato perchè è il continuo migliorarsi quello che conta e si migliora al 99% partendo da basi già note per questo non ha senso sminuire il pezzo pop perchè piace a molti, anzi, andrebbe apprezzato perchè sta dando emozioni alle persone del tuo presente inutile andare ai concerti dei preistorici pink floid se ora ci sono gli airon nemesis (invento) che fanno un sound più moderno prendendo spunto e migliorando in base a quello che le nostre orec amano ascoltare in questo tempo se tu vedi il mio atteggiamento irrispettoso non puoi non fare lo stesso per te nei confronti di ciò che viene fatto per l'attuale (questo non vuol dire che l'arte moderna faccia mediamente cacà) poi ricordati che è sempre male disprezzare le cose troppo commerciali, perchè è un controsenso che pensi che leonardo non fosse l'artista quotato intrallazzato del momento? chissà quanti leonardini che c'erano con tipe più gnocche della gioconda su tela, rimasti nessuno perchè non avevano un buon duca conte editore piri pì |
Re: introversi famosi
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Inoltre non è che le innovazioni procedano linearmente con il tempo, alcuni artisti del passato possono essere più all'avanguardia di quelli del presente, se no bisognerebbe buttare via tutto ciò che è stato prodotto prima del 1985. |
Re: introversi famosi
cmq winston consapevole che con sto discorso mi rendi artista gigi d'agostino che ha lanciato un sound che poi è stato clonato da tutti? :)
lo rispetti dunque il gigi? chiamalo signor gigi :D |
Re: introversi famosi
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Re: introversi famosi
vedi che l'arte è degustibus? :D
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Re: introversi famosi
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Guarda che anche la roba commerciale non è il male in se (anche i beatles erano commerciali), ma il problema è che tanta roba commerciale è robetta di poco conto, che piace perché la gente è ignorante (= non conosce la musica= non l'apprezza come chi la conosce meglio) E poi nessuno dice che non dobbiamo apprezzare le cose nuove, magari fatte ispirandosi a quelle vecchie Dico solo che non c'è nulla di male a mitizzare chi ci ha preceduto Tanta roba viene apprezzata non solo per la bellezza intrinseca ma per la genialità di chi l'ha creata in passato, è un valore che ci aggiunge la nostra mente, e allora? La conoscenza è bella per questo, ci aiuta ad apprezzare di più le cose, a goderne di più, ad essere più felici in definitiva Io non dico che i "colti" sono per forza superiori agli "ignoranti" nell'apprezzare le cose, ma certamente hanno la possibilità di goderne in modo più approfondito... Con questo intendo arricchire l'animo umano...non mi pare poco Ad esempio te apprezzi gigi d'agostino (come me) perché è stato un innovatore Non ti sembra di godere di più la musica rispetto a chi è più ignorante in fatto di dance? |
Re: introversi famosi
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poi forse anche questo è soggettivo c'è chi ha bisogno di sapere la storia della dance per apprezzare una canzone (o un dipinto o quel che è) e chi riesce ad apprezzarlo per quello che è, senza dover sapere per forza cosa c'è dietro perchè se ci pensi, al mondo c'è sempre qualcuno più tosto di te (ad esempio su questo argomento dancioso scommetto che tecnicamente ne so più di te e forse anche a livello di storia) però questo non vuol dire che è lui il depositario della verità dell'opera se no tutti potrebbero dare dell'ignorante a tutti anzi secondo me è meno limitato chi riesce ad apprezzare la semplicità delle cose, senza aver bisogno di avere molti più input quindi la gente che per te è pecorona per me è solo gente che sa godersi di più la vita e mi spiace pure che ci sia gente che la sfotta, magari come controbeffa perchè in passato sfottutti perchè troppo chiusi è un po' il solito discorso introverso riflessivo vs sempliciotto estroversone la mia gioia nell'apprezzare la purezza del suono è diversa da quella di chi ascolta una mia stessa song per un motivo diverso, ma non sminuibile... o forse si, cioè mi viene anche a me da farlo (soprattutto verso i molti che sentono che fa solo "tunz tunz"), ma è sbagliato, è un po' giudicare gli altri ammetto anche io di caderci spesso in fallo :) appunto per questo l'arte non esiste, perchè l'autore è l'unico custode della verità dell'opera e può venderla profondissima anche quando in realtà non lo è, dato che nessuno può contraddirlo e c'è chi può dargli ragione e chi torto quindi l'arte si ridurrebbe solo alla scoperta della novità (poi) più copiata ne converrai dunque pure tu che l'arte non esiste :) |
Re: introversi famosi
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Non puoi dire che l'arte non esiste, al max puoi dire che non tutto è apprezzato da tutti Secondo me qui sei in contraddizione con le tue solite teorie Ad esempio tu sostieni che la bellezza umana non è soggettiva, ma ci sono dei canoni mediamente riconosciuti E secondo me così è pure per l'arte, magari non tutto piacerà a tutti ma ci sono dei canoni che, in certi ambiti, sono riconosciuti, anche se ci sono delle differenze di preferenza per le sfumature Ok, lo ammetto, secondo me l'arte è decisa dagli "intellettuali" che conoscono la storia e non dal pueblo ignorante Conoscitori>ignorantoni, è la dittatura degli intellettuali (int. è chi conosce un po' meglio le cose), ma per fortuna è così sennò si dovrebbe sempre partire da zero :) |
Re: introversi famosi
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Con ciò non voglio dire che l'ascolto o la visione "superficiali" siano necessariamente da pecoroni, ma certo non credo si possa rinunciare a priori ad un punto di vista più approfondito. L'essenziale è invisibile agli occhi (cit.). |
Re: introversi famosi
gion, guarda l'arte la vedo molto simile alla moda
una cosa che è dettata da pochi eletti che si arrogano il diritto di dire cosa è bello e cosa no mentre i canoni che tu citi, di bellezza, non sono decisi a tavolino da pochi eletti studiosi, ma di pubblico dominio, legati più alla società nella sua interezza che poi si spinga verso certi canoni (modelle magre ecc...) bè secondo me è un condizionamento che funziona solo con i ragazzini, quando cresci poi puoi decidere con i tuoi occhi cosa è bello e cosa non lo è e non lo fai perchè hai studiato sui libri, ma perchè hai toccato e visto con mano e quindi per smontare la tua teoria della conoscenza intellettualosa come guida massima... uno giudica in base a ciò che sa... ma essendo un apprezzamento personale, non esiste il giusto o lo sbagliato, rientra tutto nel campo del gusto tipo meglio un vino raffinatissimo o un tavernello... uno che non se ne intende potrebbe dire anche il tavernello... e con ciò? all'umanità che ne viene? l'importante è che piaccia al singolo l'unica eccezione a questo discorso lo si ha nelle arti pratiche e concrete, medicina, architettura, ecc... scienze... dove la qualità è data dall'utilità... e solo quelle per me sono degne di esser chiamate arti la concretezza è la salvezza :) |
Re: introversi famosi
La moda è arte cmq
E la moda ha effetti a cascata su tutto il resto, quello che nasce sulle grandi passerelle poi influenza tutti gli altri capi Poi c'è arte e arte, per alcune il gusto è deciso in circoli ristretti (come la moda) e in alcuni casi più ampi (come la musica) Le elites non guidano, hanno il ruolo di "avanguardia creativa", di innovare, sono importantissime...poi magari le masse possono seguirle o no, ma rimane il fatto che sono i circoli ristretti a portare avanti le cose (Gigi D'ag sicuramente non è partito da zero anche lui era dell'elite dei dj) Io non tolgo nessun valore all'esperienza individuale e i gusti soggettivi, solo che ritengo utile e positivo che ci sia un corpus di conoscienza che viene portato avanti da qualcuno Io apprezzo un fatto, che arricchisce perché offre molte più possibilità di apprezzare il mondo (come dice winston) Insomma te non giudichi negativi gli "ignoranti" che apprezzano le cose senza prima averle conosciute, ma secondo me dimentichi la positività dle fatto che esiste una storia, una conoscenza dietro se non ci fosse potremmo fare meno cose, saremmo più poveri A me mi sta sulle palle l'opera lirica, a sentirla mi annoia, ma sono contento che esista, che qualcuno ne curi il mito, perché un giorno potrei riuscire ad apprezzarla e varcare nuove porte della percezione (cit.) Quindi l'arte è il bene :) |
Re: introversi famosi
per farti un esempio che mi tocca più da vicino
senza dire l'arte mi fu chiesto di ispirarmi agli altri le cose innovative venivano tutte scartate e sai chi di solito porta fuori cose nuove? chi ha già un nome o le giuste conoscenze l'arte è corrotta e quindi è il male ciò che arriva al grande pubblico non è l'unica verità e soprattutto non è detto che sia la migliore, anzi, un very comu dovrebbe abbracciare di più l'idea che proprio questi big che hanno sfondato non siano poi magari il top del momento, ma solo quelli che sono stati scelti, magari non sempre per motivi qualitativi se una cosa è utile, tipo che so l'invenzione dell'elettricità allora è indisscssa la sua grandezza, quella è arte se una cosa è soggetta a giudizio di molti o di pochi, cmq è soggettiva e soprattutto è solo puro intrattenimento che sia intellettuale, melodico, visivo, ecc... di per se è solo niente più che un hobby per una persona ma qui poi si entrerebbe nel lungo discorso del "ma io imparo magari cose storiche da un'opera d'arte" e dalla risposta "vediamo se sono cose utili e concrete per la tua vita e non solo altri hobby intellettivi" quindi io sono per lo smitizzare l'arte, perchè tanto già c'è chi dice cosa è arte e cosa non lo è (ad esempio un videogioco è arte? magari si, ma non riconosciuta) quindi x il "o a tutti o nessuno" io voto per il nessuno l'arte è un hobby soggettivo (the last formulation :)) |
Re: introversi famosi
"La testa fra le nuvole come Icaro, gli uccelli si avvicinano e dicono "appena piove te ne torni a remi da dove vieni che qui ci avveleni". Cari uccellini, ho un cuore immenso, se avete tempo planateci dentro, ma non ne hanno e appena piove mi scaricano alla prima stazione. Il treno si muove con la corrente, sto attento a non toccare niente che con la pioggia si prende la scossa, preferisco viaggiare per posta, e non lasciare il circondario e girar su me stesso
come il riflesso o l'orario o la gente in vita o la clessidra che impassibile gira sull'asse, non guarda giù e non ha paura di quello che pensa, chi la tormenta, come vorrei che mi insegnasse a non temere gli sguardi del vicino, io quando cammino solo sul viale della centrale io pur di non incontrare nessuno, sai, inseguo l'ombra che mi sta davanti e si infila in ogni buco come i guanti, la seguo se temo ma non metta qualche treno." Ho sempre pensato che lo sia Dargen D'Amico. Rapper/poeta moderno, un'intelligenza rara, consiglio a chiunque l'ascolto. Anche se poi: Io credo che si possa essere un falso fobico, probabilmente mi rispecchio in questa descrizione che vi propongo: Un'ansia estrema dei rapporti sociali E una visione distorta e elevatamente frustrata della propria immagine in una determinata situazione. Realtà, avvenire della situazione: Non poi così tragica, sempre un minimo di timidezza, con anche qualche accorgimento fobico, tipo rossore in viso (io arrossisco sempre) ma comunque non vissuta in maniera fobica, almeno non ogni situazione. |
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