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Re: il lavoro non rende liberi
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E forse è così per molti di noi. |
Re: il lavoro non rende liberi
Ho nominato la rat race e guarda caso stamattina hanno trovato un topolino che correva tra i bancali.
Coincidenze? :D |
Re: il lavoro non rende liberi
l'unica cosa che rende "liberi" (in senso relativo, visto che comunque sei soggetto alle leggi dell'universo.. fisiche.. malattie.. morte) è - nella società che si è costruita - il denaro.
Il resto so' barzellette (tipo il lavoro e la vergognosa retorica su di esso). Sì, quelli che fanno un bel lavoro che ti riempie di soldi.. cazzo.. IL LAVORO.. IL LAVORO.. poi c'è tutto un sommerso .. che lavori altrettanto - forse di più - di armani e massari (attori, cantanti, privilegiati vari).. e facendo un lavoro di merda che non ti piace senza gratificazioni ma solo soprusi continui (che peggiorano nel tempo)... che non ce campi manco... |
Re: il lavoro non rende liberi
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Re: il lavoro non rende liberi
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Re: il lavoro non rende liberi
la soluzione non ce l'ho ovviamente
Se il sistema socialista ha fallito in Italia e un po' ovunque, quello capitalista non penso sia meglio Finché ci sarà un distribuzione di risorse e di potere non uniforme, non sarà mai un sistema giusto. Non so quanto sia utopistica questa cosa, ma metterei un tetto massimo al patrimonio e alle risorse che un singolo individuo può accumulare. Tipo, nessuno può possedere oltre tot. milioni. Comunque qualcosina di più pratico FORSE si potrebbe fare: consumare di meno, boicottare il sistema quando possibile. Certo, anche io ho miei momenti di shopping compulsivo (si fa per dire) per le cose che mi piacciano. Però in generale bisogna puntare ad una vita frugale e minimal. Avevamo un sistema che poteva essere anti-sistema , cioè internet, ma mi ha fatto abbassare ulteriormente la fiducia nell'umanità, se quello che abbiamo ottenuto sono influencer che fanno attivismo e poi girano in jet privato e la notte pensano a come truffare i loro poveri polli-follower. Fuffa gura wanna marchi 2. E altri stronzi di vario tipo Mi viene quasi da dire che ce lo meritiamo di stare male |
Re: il lavoro non rende liberi
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Re: il lavoro non rende liberi
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Non basta però, dopo aver messo da parte una certa cifra, occorre anche iniziare a farla "lavorare" al posto tuo, tramite investimenti in grado di generare flussi di cassa paralleli allo stipendio... a quel punto, reinvestendo tale flusso + la quota di stipendio risparmiata anno dopo anno, è solo questione di tempo e pazienza... mantenendo la rotta, dopo x anni si giunge all'obiettivo. |
Re: il lavoro non rende liberi
A me personalmente l'idea utopistica di stare a casa in eterna vacanza, seppur in utopistica salute e potendo fare cose che mi piacciono, non garba molto.
Ho bisogno anche di sentirmi utile, se non dovessi lavorare per campare, e la salute permettesse, farei volontariato in modo costante simil-lavoro. Avere tutto il tempo libero da usare come voglio è una cosa che non conoscerò mai, ma pensandoci per ipotesi non credo sarebbe il mio ideale di vita, fare solo vacanze, uscite, stare a casa a dormire fino a tardi.. Poi boh, ci vorrebbe altra vita per sapere cosa farei. "Se non ti ci trovi davvero non puoi sapere" vale anche col positivo, non solo per le disgrazie. No quote. |
Re: il lavoro non rende liberi
A me invece garba eccome, specie dopo (al momento del ritiro) quasi 30 anni di lavoro sulle spalle da operaio in fabbrica su turni, con tanto di stress fisico e mentale accumulato.
Io poi non mi annoio mai, anche a non fare una cippa tutto il giorno, e il tempo mi vola lo stesso :nonso: |
Re: il lavoro non rende liberi
Si si ma ci sta, io parlo per me e per ipotesi.
Noia non ne conosco nemmeno io, ipotizzo che mi annoierei e proverei senso di inutilità. |
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Re: il lavoro non rende liberi
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Re: il lavoro non rende liberi
beh però esistono mille modi per sentirsi utile, tipo fare volontariato. Un lavoro da dipendente per l'azienda "x" non ti da un risultato così immediato, cioè non vedi se effettivamente il tuo lavoro sta portando benefici agli altri, soprattutto se è molto "astratto". Magari se sei il capo ed hai una visione più ampia puoi rendertene conto più facilmente.
Senza contare che le aziende vogliono in primis guadagnare e non è detto che offrano un servizio decente e migliorino la vita degli altri, se il loro primo obiettivo è appunto lucrare e magari farlo senza etica. Per esempio lavoro per una multinazionale che ha fabbriche dislocate in vari , da molto lavoro , ma allo stesso tempo causa morte e malattie per via dell'inquinamento. Io sto contribuendo a tutto ciò (io generico) ecc |
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