| pincopallo |
30-09-2025 18:30 |
Re: Filippo Turetta aggredito in carcere
Quote:
Originariamente inviata da Keith
(Messaggio 3054372)
Esatto. Diciamo che lo scopo del carcere più che punitivo è di evitare che il colpevole faccia del male ad altre persone. Non gliene frega niente allo stato di punire, anzi lo scopo principale è che il serial killer smetta di uccidere, e il mafioso stia in isolamento per far si che non dia ordini agli affiliati. Ed i detenuti in quel periodo sono sotto la giurisdizione dello stato, come se stessero in ospedale. E quindi devono vivere in ambienti salubri e non violenti. Inoltre la nostra costituzione prevede la riabilitazione del condannato.
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Io credo però che il carcere abbia anche una indubbia funzione espiativa. Intendo dire che a parte i detenuti che sono dentro per un errore giudiziario e i delinquenti abituali e impenitenti (serial killer, mafiosi, ladri e spacciatori che entrano ed escono di galera etc), quelli che sono dentro per un singolo episodio il più delle volte sanno che devono pagare per il loro errore col carcere. Certo, non saranno contenti di essere in prigione ma sono consapevoli del fatto che è giusto che siano rinchiusi lì dentro per un certo periodo di tempo dipendente dalla gravità del reato commesso. Io stesso, se ad esempio dovessi malauguratamente causare la morte di una persona a causa di una leggerezza alla guida, troverei giusto pagare con anni di carcere per il mio errore. Ovviamente non ne sarei felice, ma mi prenderei le mie responsabilità e troverei giusto pagare per le mie colpe.
In ogni caso, il carcere va visto come un luogo in cui chiunque può finire, ma chi paga per le sue colpe va sempre rispettato. Deve pagare con la reclusione, non con la violenza gratuita.
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