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Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.
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Infatti il problema non è tanto la differenza di età, quanto la differenza di sesso e quindi di esperienze. La regola dice "simili per capirsi, diversi per amarsi", ma qui non ci si capisce più per nulla. Perché dico questo? Perché secondo me una relazione etero è comunque un salto nel buio di una profonda differenza tra due persone. Piglia adesso una 45enne: un figlio neanche così piccolo, un matrimonio, un divorzio, una relazione seria dopo il matrimonio, un tutoraggio da madre separata, 10 lavoro; incontra me: zero figli, zero relazioni, uscite al pub, streetwalking in solitaria, sport, internet. Dove sono le affinità? |
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.
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Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.
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Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.
beh a quell'età o sei un attore di hollywood oppure la 25enne figa te la sogni!:mrgreen:
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Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.
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Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.
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la caratteristica più comune di chi è solo è l'introversione. introversione significa essere rivolti verso se stessi. è strettamente correlata all'egoismo. talvolta mancanza di empatia. se anche provi emozioni verso gli altri, non riesci ad esprimerle quindi è come se non ci fossero, non vengono percepite. sei chiuso, non lasci entrare le persone. questo è il modo gentile di dirlo. il modo onesto è che l'introverso è antipatico. talvolta uno stronzo. l'estroverso può essere anche lui uno stronzo, ma uno stronzo che è comunque rivolto verso gli altri. comunque sia instaura un rapporto, fosse anche conflittuale. tra chi è solo sul forum, si legge spesso, anzi sempre, che gli altri non gli vanno bene, non gli piacciono, non sono come lui li vorrebbe. non lo capiscono, non vogliono interagire con lui. sembra che ci sia una cospirazione. in realtà il problema è lui stesso. che magari su un forum è gentile, affabile, apprezzato per le sue molteplici e oggettive qualità, che però a livello sociale non contano nulla. poi ci sono qualità che semplificheremo in look money e status, che se possedute in quantità elevate superano lo scoglio dell'introversione |
Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.
@warl
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Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.
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Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.
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Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.
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Re: Ultracinquantenni che si sentono a disagio in mezzo ai ragazzi.
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Lasciando stare il fatto che molto probabilmente qui dentro single e solitari vengono considerati come dei sinonimi e questo è errato (perchè ci sono persone single non solitarie come ci sono persone impegnate ma solitarie più di altre che sono single) E lasciando stare il fatto che non è assolutamente detto che la gente fidanzata i problemi psicologici non ce li abbia... Qui dentro non si riesce proprio a concepire che le persone a cui sta bene essere single non sono per forza persone che ce l'hanno con l'umanità o con chissà che gravissimi problemi psicologici. Ci sono persone che stanno bene così, gli va bene la loro situazione e non sono disperate a causa di questo. Ma non c'ho neanche più voglia di stare a discutere di questa cosa perchè ho visto che le risposte poi sono sempre che è gente che se la racconta e compagnia bella. E quindi sticazzi, ognuno si tiene la sua idea e ciao. |
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