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Re: Gli italiani sono davvero beta?
Io ho un coinquilino del Kosovo
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Re: Gli italiani sono davvero beta?
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Re: Gli italiani sono davvero beta?
Sì lo sono e ne sono felici, lo cantava pure Franco Battiato:
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Re: Gli italiani sono davvero beta?
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Re: Gli italiani sono davvero beta?
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Cerco di non farmi influenzare da queste classificazioni, che sono secondo me relative e in genere più auto-attribuite che altro. E' vero che si determina una gerarchia nei rapporti umani però non è così automatico sempre individuare chi sta in un livello, chi in un altro, mi pare che spesso le dinamiche sia mischiate e più sfumate di quello che si dice sul forum per esempio. Se ti trovi davanti un cosiddetto alfa se non ci sono potenziali contese in essere puoi lasciar perdere il confronto, se invece è inevitabile beh... se è effettivamente dominante anche gli altri in genere subiranno la sua personalità, così che in teoria uno potrebbe pensare che non è lui nello specifico a venire fuori come uno sconfitto. Però magari lui (intendo il beta o giù di lì) vorrebbe stare così in alto. Perchè non potrebbe essere anche questo visto come un / il problema? Se invece di subire capita non solo con determinate personalità ma più in generale, non è detto che si debba usare la classificazione che si rifà alle lettere greche, ad esempio. Io la vedrei ad esempio più come una conseguenza di problemi che vanno da una timidezza non lieve alla fobia sociale. La timidezza in teoria si può superare, e se pure è molto ottimistica questa previsione, almeno lo si può fare in determinati casi, sotto certi aspetti e con alcune modalità anche se non ideali (mostrarsi freddi e procedere per la propria strada) ma che saranno sempre meglio di altro. Se io penso che ho una difficoltà anche se diffcilmente superabile, anche se poi effettivamente mi rimarrà, non è una cosa in teoria immutabile e che ti rende per definizione sottomesso ovunque e comunque. Se io penso che sono un delta, gamma, omega ecc. mi sto mettendo dentro una categoria 'scientifica' da cui non posso uscire. Come ci si vede non è tutto ma influisce abbastanza su come poi si interagisce e come si riesce o meno a reagire. Anche se poi è vero che da dentro uno si sente in un certo modo realmente, quindi o dire sociofobico o dire epsilon non cambia molto di per sè, però cambia se almeno non si vuole assecondare l'atteggiamento che dice 'sono nato così e così finirò'. Oppure ci si accetta per come si è predestinati a essere, che è una delle cose più 'alfa' che si possano fare. |
Re: Gli italiani sono davvero beta?
Mollusco guarda che queste etichette sono quasi sempre usate impropriamente dalla gente... I cosiddetti alfa alla fine sono solo bei ragazzi alti .. o ragazzi grossi e con la stazza .. se fai la alfa da brutto pelato basso ecc.. verrai solo percepito come un arrogante maleducato quale alfa
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Re: Gli italiani sono davvero beta?
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Mentre il beta immagina, l’alfa agisce. Pensi che tutti quelli con più successo con le donne rispetto a te siano più belli o ricchi? Non lo sono. |
Re: Gli italiani sono davvero beta?
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Re: Gli italiani sono davvero beta?
l'unica riflessione sensata che mi viene da fare è che le persone dell'est hanno un carattere più diretto e spicciolo, ma non solo gli uomini, anche le donne.
Tendono ad essere più pratiche, dirette, con meno peli sulla lingua. Almeno, quelle che ho conosciuto io avevano un modo diverso da quello occidentale, che all'inizio fa anche strano abituati noi come siamo alle false gentilezze ed ai ricamini mentali. E' un lato che apprezzo, per quanto possa risultare un pò rude all'inizio. |
Re: Gli italiani sono davvero beta?
C'è una cultura diversa, più "arretrata".
Lì l' uomo ha un valore in quanto tale, c'è più parità. Deve dimostrare, sì, ma conta qualcosa. In occidente possiamo essere maschilisti, ma prima dobbiamo meritarcelo e meritarcelo non è facile perché in ginarchia le donne hanno tantissima scelta e il desiderio principale è avere la libertà di mostrare il loro corpo, cosa che col maschilismo non è proprio compatibile. Nell' est Europa è più facile essere maschilisti. |
Re: Gli italiani sono davvero beta?
Non conosco esattamente la cultura degli altri paesi quindi non so fare un confronto esatto, non saprei se il mio pensiero è coerente. Queste cose le dico solo dopo aver osservato il mio contesto sociale e cultura di appartenenza, che mi ha trasmesso alcune forti sensazioni.
Secondo me il discorso si può prendere molto alla larga, e c'entra parecchio il fatto che le donne facciano tradizionalmente più fatica ad essere autonome e sono quasi costrette a diventare madri per avere un minimo di riconoscimento sociale, come se fare la mamma fosse una specie di scelta di carriera. Sappiamo infatti che molte donne che non sentono l'istinto di maternità vengono colpevolizzate per questo. Quindi per me, questo fatto che la maternità sia considerata come una specie di sbocco occupazionale quasi obbligato, fa sì che molte donne si concentrino completamente nel ruolo di mamma, senza avere niente altro nella vita, mamma a tempo pieno (c'entra anche lo stereotipo della mamma che si annulla per la famiglia, in modo eccessivo, come forma di nobiltà), e quando i figli sono diventati adulti subentra in alcune donne una forma di depressione quasi, perché non c'è più oggettivamente bisogno delle loro cure materne, i figli ad una certa età dovrebbero essere pienamente adulti e autonomi, e invece loro hanno la sensazione drammatica di restare "disoccupate", senza più utilità sociale, e quindi che fanno? Continuano, in modo ostinato, a trattare i figli come dei bimbi, insistono per fare ogni cosa loro, non trasmettono nessuna competenza, a volte appositamente, mirano proprio a non rendere i figli indipendenti, perché così si garantiscono di essere indispensabili a lungo, e possono continuare a vivere il loro ruolo sociale, che rimane intatto. Però la conseguenza negativa è appunto il figlio mammone, specialmente il figlio maschio, che è il destinatario per eccellenza dell'amore materno, perché le femmine in genere maturano prima e diventano indipendenti prima, quindi moltissime mamme concentrano questa forma di amore quasi malato sul figlio maschio, tenendolo bambino a vita, più che altro per il benessere loro, e invece non si accorgono che stanno facendo danno al figlio, che non riesce a raggiungere l'indipendenza, perché quasi quasi gli viene impedito. Da qui secondo me potrebbe derivare la situazione del ragazzo che anche da adulto appare ancora impacciato e troppo "bambino", a volte senza saperlo. Questa cosa che ho descritto la vedo moltissimo dalle mie parti, forse perché la società è più immobile, c'è scarsa mobilità sociale e i ruoli tendono ad essere fissi. Forse in altri paesi c'è un assetto diverso, ci sono ruoli familiari diversi e si "diventa adulti" prima, si ottiene prima il riconoscimento di persona adulta dal proprio contesto sociale, questo non lo so. |
Re: Gli italiani sono davvero beta?
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Re: Gli italiani sono davvero beta?
Dico di più, io la prendo ancora più alla larga, e ci collego anche il fatto che in Italia mi risulta che per avere un vera professione e farsi riconoscere davvero una professionalità, molte volte ci voglio dei secoli, paragonato ad altri paesi, dove c'è bisogno di studiare meno per ottenere gli stessi titoli ecc (c'entra anche il discorso delle caste, che ci tengono a rimanere inaccessibili).
Questo contribuisce a prolungare la "fase dell'infanzia", del dipendere dalla famiglia, la fase dell'essere a carico, in modo abnorme e anche umiliante, perché i giovani arrivano all'età adulta senza essere "niente" (professionalmente parlando, dal punto di vista sociale). Per qualunque cosa, anche per il lavoro più scemo, devi prendere abilitazioni, fare corsi, spendere centinaia di euro. C'entra anche la pratica del tirocinio, che serve a prolungare la situazione descritta. L'Italia mi sembra abbia un assetto molto antiquato e pomposo diciamo, molte chiacchiere e poca pratica, molti convenevoli e poca azione. Anche questo contribuisce alla situazione dei giovani inetti, loro malgrado. |
Re: Gli italiani sono davvero beta?
In Italia rispetto a altre culture che ho visto c'è un forte machismo, tanti maschi sentono che devono convincere tutti di essere donnaioli o di poterlo essere. Anche insistere tantissimo sul fatto che i corpi delle donne ti piacciono proprio tanto (sottotesto: guardate che sono proprio tanto tanto maschio, forse ve lo eravate dimenticati).
Peccato perché a me comportamenti così mi spengono proprio l'interesse, ed è stato sempre bello incontrare ragazzi che andavano avanti per la strada che interessava a loro ed erano fuori da queste logiche. |
Re: Gli italiani sono davvero beta?
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Re: Gli italiani sono davvero beta?
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Re: Gli italiani sono davvero beta?
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Io so che ad esempio il modello di maschio macho forte che stacca due o tre persone di panca piana è molto forte in Romania. Idem la donna romena ha un modello di uomo che "è un vero uomo". |
Re: Gli italiani sono davvero beta?
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A titolo di esempio il giro di est europei che menzionavo qualche post fa è stata la prima volta in vita mia in cui ho conosciuto un ragazzo che era votato a disciplina e suoi progetti professionali, delle donne gliene fregava molto poco, e nessuno gli rompeva per questo |
Re: Gli italiani sono davvero beta?
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