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-   -   In un certo senso Vannacci ha ragione... (https://fobiasociale.com/in-un-certo-senso-vannacci-ha-ragione-86942/)

cuginosmorfio 30-04-2024 14:35

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2950395)
Dare dello snob a chi parla di arretramento culturale è proprio quello che scrive Sofri nel suo articolo

io ho letto solo la solita spocchia di chi pensa di avere una morale/conoscenza da spargere dal pulpito. Per quel che mi riguarda, l'ho sempre scritto, io seguo il verbo NanniMorettiano di "sogni d'oro": io non parlo di ciò che non conosco. E parlo pure a mezza bocca di ciò che un poco conosco.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2950398)
E comunque volevo dire a tutti che la cultura woke non esiste.

sostanzialmente, per me, non esiste nessuna cultura se non un coacervo di ideologie che prendono piede rispetto ad altre (che esistono ma restano tra la nicchia e minoranza di pensiero in attesa che le generazioni si avvicendino spostando inevitabilmente valori e ideali). Cos'è la cultura Occidentale? quella Italiana?

muttley 30-04-2024 14:42

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Ipotesi 1: siete invidiosi perché lui fa un lavoro che vorreste fare voi.

Ipotesi 2: il cognome Sofri vi fa venire il cimurro con complicazioni perché lo associate al padre (nonché alla moglie) e a tutto quello che ha rappresentato e che voi odiate.

Ipotesi 3: siete emissari del moderno anti-intellettualismo. Ma vi immaginate un Moravia, un Flaiano o un Calvino venire bollati come i soliti snob? Questa moda di odiare gli "intellettuali" nasce negli anni 80 e da allora ha ramificato come una banca cinese.

cuginosmorfio 30-04-2024 15:50

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2950402)
Ipotesi 1: siete invidiosi perché lui fa un lavoro che vorreste fare voi.

Ipotesi 2: il cognome Sofri vi fa venire il cimurro con complicazioni perché lo associate al padre (nonché alla moglie) e a tutto quello che ha rappresentato e che voi odiate.

Ipotesi 3: siete emissari del moderno anti-intellettualismo. Ma vi immaginate un Moravia, un Flaiano o un Calvino venire bollati come i soliti snob? Questa moda di odiare gli "intellettuali" nasce negli anni 80 e da allora ha ramificato come una banca cinese.

ipotèsi (cit.) 4: nessuna delle 3 sopra

ipotesi 5: ci stiamo perculando

pokorny 30-04-2024 16:01

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Quote:

Originariamente inviata da cuginosmorfio (Messaggio 2950407)
ipotèsi (cit.) 4: nessuna delle 3 sopra

ipotesi 5: ci stiamo perculando

Hai dimenticato la mia n. 6: discorso che non parla di niente. Semplicemente è una presa d'atto che fa lo stesso gioco che critica: spiegazione semplice (e quindi adatta soprattutto agli ignoranti che credono di capire tutto e no, non c'è Muttley tra questi) che non è una spiegazione ma la descrizione di una sintomatologia.

Winston_Smith 30-04-2024 16:54

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2950384)
Nasciamo Vannacci, è il dopo che conta
28 April 2024

Stamattina, leggendo la Stampa, sono arrivato a due articoli a due pagine di distanza l’uno dall’altro. Uno era del direttore, che non ho mai conosciuto e di cui leggo alcune opinioni solo dal poco tempo in cui è direttore e in cui le esprime con frequenza. L’altro era un’intervista a Fabio Concato, che non ho mai conosciuto e delle cui canzoni non sono mai stato un grande fan. Dico le due cose rispettosamente, solo per sostenere – anche con me stesso – che non ho ragioni pregiudiziali favorevoli nei confronti di quello che possano dire Malaguti o Concato. Ma li prendo solo come ennesimi esempi ravvicinati di una delusione assai diffusa: Concato dice che “in questa Italia non c’è niente che mi rappresenti realmente”, Malaguti scrive di “masse inquiete, senza una bussola”, della sparizione del “popolo responsabile”.
Ora, non parlerò dei social network: i social network c’entrano, ma quello lo scrivono tutti ogni giorno. Dico una cosa che viene prima. Ed è che l’ignoranza peggiora le persone e le comunità, la conoscenza le migliora. Il “progresso” delle civiltà è avvenuto grazie all’educazione delle masse: espressione che uso senza timori, considerando me e chiunque parte delle masse. Gli umani nascono conservatori, geneticamente votati alla conservazione di se stessi, difensivi, timorosi del cambiamento, della novità, del diverso nelle loro vite. La scoperta, la ricerca – e quindi anche l’amore per gli altri e diversi, piuttosto che il timore – crescono con la conoscenza e la comprensione delle cose.
Cosa diavolo sto farfugliando? Sto farfugliando che la regressione civile a cui assistiamo, e di cui una parte di noi si duole, deriva da un’inversione di valori che ha portato a screditare la conoscenza, l’informazione, la cultura, a favore dell’ignoranza e della sua rivendicazione. Le persone – noi – diventano rispettose e amanti del prossimo, con tutte le sue differenze, man mano che si allontanano dall’ignoranza: ignoranza che oggi è fatta di due cose, non è più l’ignoranza vuota di analfabetismi e di assenze di informazioni di un tempo.
È fatta 1) di riempire la propria conoscenza di cazzate, e 2) di disprezzare la conoscenza che ci manca per non sentirsene umiliati. Quando si è detto “le tv di Berlusconi hanno rincoglionito gli italiani” l’errore è stato ridurre una questione assai più ampia alle sole responsabilità di Berlusconi, raccontandosi che il problema fosse Berlusconi (non lo era, come si vede). Ma gli italiani – e altri popoli altrove – sono stati rincoglioniti da quella cosa lì proclamata da ogni parte, dalla liberatoria narrazione che le cazzate fossero equivalenti alla conoscenza, le balle alla verità: lo sdoganamento di Alvaro Vitali, la battuta di Fantozzi sulla corazzata Kotiomkin, l’idea che “il popolo” (dove il popolo è sempre un eufemismo demagogico per definire le persone più ignoranti senza dirglielo) debba essere apprezzato nelle sue inclinazioni più basilari e animali, panem et circenses, il qualunquismo, “io non mi occupo di politica”. E al tempo stesso demolire il valore della cultura, della conoscenza, del sapere, sfottere gli “intellettuali”, avvilire ogni termine e contesto legato a questi concetti, “non accetto lezioni“, accusare di “spocchia” e “superiorità morale” qualunque impegno dedicato a trasmettere cultura, costruire una retorica di insulti per i “professoroni”, il “ditino alzato”, le “maestrine”, in modo da legittimare le proprie ignoranze.
Attenzione, con un concorso e una complicità gravi e gravemente responsabili. Qualche settimana fa, alla fine della proiezione milanese del suo film – il seguito di Ferie d’agosto, con gli intellettuali di sinistra nobili e noiosi e i cialtroni di destra caciaroni e simpatici – Paolo Virzì si è sentito fare questa domanda da uno spettatore, evidentemente di sinistra come lui: “ma non potevamo fare un po’ più feste anche noi?”. E per buffa coincidenza avevo sentito dire la stessa cosa in una conversazione pubblica a Cremona, a un evento del Post, tra Michele Serra e Matteo Bordone: un’autocritica sull’avere opposto al berlusconismo non una risposta concorrenziale e di sinistra al desiderio di leggerezza e allegria, ma una contestazione della leggerezza e dell’allegria.
Forse ormai è tardi, per questo, e io sono troppo vecchio per fare proposte: so fare solo osservazioni, e probabilmente di soltanto un pezzo delle cose. E quindi l’osservazione è che c’è in giro da tempo una regressione verso l’ignoranza, in parte inerziale, in parte strumentalmente incentivata, in parte vilmente consentita, che inevitabilmente genera gli andazzi che deprimono Malaguti, Concato, me, e molti e molte altre. Regressione che ha occupato le attività di grandi servizi pubblici radiotelevisivi, di commentatori salaci, di tweet e di pensieri: riportandoci verso gli stati di ignoranza che ci fanno essere conservatori e frenando la crescita di conoscenza che ci fa essere progressisti. Una domenica bestiale, e ogni giorno è domenica. E hai voglia a scandalizzarti per Vannacci: a noi umani piace quella roba lì, e se vuoi educarci ad avere gusti migliori devi educarci, come alcune meritevoli avanguardie hanno fatto per secoli prima che diventasse una brutta parola e che decidessimo di tornare da dove siamo venuti.

Luca Sofri su Il Post.

Con una capacità di sintesi e un'icasticità di diversi ordini di grandezza superiore, qualcuno lo ha preceduto 7 secoli fa :cool:

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguire virtute e canoscenza
.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2950399)
Non tutti lo sanno e non tutti sembrano accorgersene.

Sì, altrimenti ad esempio quando uno come Piantedosi si inalbera dicendo "non accettiamo lezioni", in tanti avrebbero dovuto aggiungere "purtroppo, ne avreste bisogno".

Winston_Smith 30-04-2024 16:59

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Quote:

Originariamente inviata da cuginosmorfio (Messaggio 2950401)
io ho letto solo la solita spocchia di chi pensa di avere una morale/conoscenza da spargere dal pulpito.

Non ha sparso niente dal pulpito e non ha elargito nessuna conoscenza dal piedistallo (nella massa ha detto di rientrare anche lui), ha solo constatato che la conoscenza e la cultura vengono sempre più svalutate. Dire che l'ignoranza viene sempre più considerata come un titolo di merito =/= "voi siete ignoranti, io sono acculturato". Si può essere ignoranti e ammetterlo senza farne un vanto e dando merito a chi ne sa più di te.

muttley 30-04-2024 19:02

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Mi sembra che nel dibattito pubblico attuale si faccia un uso esagerato e a sproposito di termini come snob e tutti i vari annessi e connessi.
Mai come oggi chi si affaccia in maniera critica allo spirito dei tempi viene liquidato con pressappochismo.
Poi avrà detto cose banali, ma non è Zigmut Bauman, né Mark Thompson o Ronald Inglehart né tantomeno George Lakoff (e non scomodiamo nemmeno Slavoj Zizek e Peter Sloterdijk), insomma non è un grande filosofo, saggista, antropotecnico con scappellamento a destra ma un umile giornalista con la gravissima colpa di aver affermato l'ovvietà che lo spregio verso la cultura viene oggi esibito con orgoglio e non taciuto come una volta.

pokorny 30-04-2024 19:14

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2950462)
[...] insomma non è un grande filosofo, saggista, antropotecnico con scappellamento a destra ma un umile giornalista con la gravissima colpa di aver affermato l'ovvietà che lo spregio verso la cultura viene oggi esibito con orgoglio e non taciuto come una volta.

E chi gli avrebbe mai attribuito "gravissima colpa"? Chiedo, perché mi sono riguardato il topic senza trovare niente che motivi l'iperbole. Che, piuttosto, è uno dei trucchi classici della retorica per far dire all'interlocutore cose che non pensava e onestamente da te mi aspettavo di meglio :)

Ora, è chiaro che un articolo di giornale non è un articolo scientifico con tanto di introduzione, metodologia, stato dell'arte etc. Ma si può fare lo stesso con poche parole: "queste riflessioni sono in realtà la descrizione di sintomi di qualcosa di più strutturale alle società in crisi, ne riparleremo prossimamente". Non credo che glielo taglierebbero in redazione :)

gaucho 30-04-2024 19:21

In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Io ho avuto due compagni handicappati alle elementari, quel che è sicuro è che non mi hanno fatto diventare una persona migliore più umana ecc

varykino 30-04-2024 19:42

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Quote:

Originariamente inviata da gaucho (Messaggio 2950471)
Io ho avuto due compagni handicappati alle elementari, quel che è sicuro è che non mi hanno fatto diventare una persona migliore più umana ecc

eh beh le persone con problemi di vario genere stanno la per quel motivo , per far diventare te una persona migliore :sisi: , questa mi mancava hahaha .

non stanno la per vivere in comunità come fanno tutti , dovrebbero essere lo strumento per il miglioramento morale delle persone "normali" ...... l apice dell assurdo

gaucho 30-04-2024 19:46

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Quote:

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 2950473)
eh beh le persone con problemi di vario genere stanno la per quel motivo , per far diventare te una persona migliore :sisi: , questa mi mancava hahaha .

non stanno la per vivere in comunità come fanno tutti , dovrebbero essere lo strumento per il miglioramento morale delle persone "normali" ...... l apice dell assurdo


Aggiungo che entrambi non hanno comunque fatto una bella fine, io ho poi avuto problemi fisici (evidenti anche all’esterno) e alle medie per due anni non ho potuto fare ginnastica, le attività “per integrarmi” non mi hanno fatto sentire per un cazzo meglio, anzi mi facevo pena da solo

muttley 30-04-2024 20:07

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 2950469)
E chi gli avrebbe mai attribuito "gravissima colpa"? Chiedo, perché mi sono riguardato il topic senza trovare niente che motivi l'iperbole. Che, piuttosto, è uno dei trucchi classici della retorica per far dire all'interlocutore cose che non pensava e onestamente da te mi aspettavo di meglio

Non era riferito a te ma ad un utente che a volte sembra lo faccia apposta a scrivere cose che sembrano patentemente al di sotto del suo livello intellettivo :D

muttley 30-04-2024 20:09

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Leggetevi libri come questo invece del Vannacci


https://m.media-amazon.com/images/I/...L._SL1500_.jpg

gaucho 30-04-2024 20:18

In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Ringraziate il progressista Zuckerberg che doveva migliorare l’universo mondo con la sua rivoluzione.
Forse adesso sì che c’è davvero la democrazia della parola, una volta era facile indirizzare e tacciare

muttley 30-04-2024 20:19

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Ma infatti non si capisce quelli che dicono che non si può più dire niente, a me pare invece che tutti dicano tutto come mai prima era successo...

captainmarvel 30-04-2024 21:15

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Vannacci è stato parzialmente frainteso o misquotato. In ogni caso il fatto che si parli di lui così tanto mi insospettisce: potrebbe trattarsi di un'operazione per farlo diventare nuovo leader della Lega e usarlo come gatekeeper, operazione analoga a quella fatta con la Meloni. Inizialmente Gioggia aveva il 5% di consensi e si presentava con un programma nettamente anti-globalista, poi è diventata membro dell'Aspen Institute, noto think tank globaliota, è diventata protagonista di un'operazione di sovra-esposizione mediatica, dove ha visto aumentare la propria visibilità a dismisura passando al 25%. Una volta eletta ha inaugurato un programma che nei fatti tradisce molto (se non quasi tutto) quello che aveva predicato in passato.
Lo stesso potrebbe accadere col Vannacci seguendo una strategia collaudata: creano un casus belli per fare clamore attorno al personaggio, dopodiché lo invitano ad ogni trasmissione in prima serata e lo lasciano parlare senza interruzioni in modo da farlo crescere in popolarità. Una volta che venisse eletto, fare poco o niente di quello che ha promesso. Il fatto che il PD abbia realizzato un manifesto dove chiede di ignorarlo contribuisce a rafforzare i miei sospetti.

pokorny 30-04-2024 21:44

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2950479)
Non era riferito a te ma ad un utente che a volte sembra lo faccia apposta a scrivere cose che sembrano patentemente al di sotto del suo livello intellettivo :D

Oook, la mia coda di paglia ha colpito ancora :D LOL

pokorny 30-04-2024 21:46

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2950480)
Leggetevi libri come questo invece del Vannacci


https://m.media-amazon.com/images/I/...L._SL1500_.jpg

Messo in carrello; tendo troppo a fossilizzarmi sui miei argomenti strani e per me la filosofia finisce con Hegel, quindi un ampiamento di orizzonti non potrà farmi che bene.

Keith 30-04-2024 21:47

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Non ho letto niente del thread e non so niente, so solo che Vannacci ha sempre ragione.

gaucho 30-04-2024 21:51

Re: In un certo senso Vannacci ha ragione...
 
Mi ero perso questo capolavoro del PD

Manco Van der Sar sapeva farsi degli autogol del genere

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