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Re: Non c'è nessuno
Bisogna avere CULO, ma molto culo, di riuscire a trovare persone, ambienti, che ci comprendono e ci accettano con tutti i nostri problemi e difficoltà. Allora a quel punto, piano piano, si comincia a risalire. E bisogna anche avere le energie necessarie che non è una cosa scontata perchè le energie arrivano quando si cominciano ad avere feedback positivi, è un circolo virtuoso. Per me è andata così.
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Re: Non c'è nessuno
Ma se non lo si ha? Credo che occorra sempre almeno un po' cercare di provocare le situazioni.
L'OP (stavolta lo ricordo il nick ma se ha chiesto il no quote cerco di lasciare meno tracce possibili :D ) avrà almeno una cosa che potrebbe interessargli, anche minima. Che so gruppi di lettura in biblioteca, il famoso corso di speleologia che raccomando sempre (non scherzo!) o altro. Certamente qualcuno può sempre suonare al nostro campanello (oltretutto è un tema caldo in questo periodo!) e tirarci fuori di casa ma lo trovo davvero improbabile. |
Re: Non c'è nessuno
La cosa più difficile è partire, l'inizio. Bisogna fare i passi a seconda della propria gamba. Non bisogna avere aspettative troppo alte tipo rivoluzionare tutta la propria vita in un attimo. Si fa a step, a piccoli traguardi.
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Re: Non c'è nessuno
Quando ero molto depresso mi bastava un piccolo stimolo apparentemente insignificante, tipo l'odore del pane fresco del panificio vicino casa, per farmi avere la voglia di alzarmi dal letto e uscire di casa di mattina. Il giorno dopo magari entri al panificio, dici al commesso che l'odore del pane fresco ti ha fatto venire voglia di fermarti. Lui ti fa un sorriso, e stai un poco meglio. Cose così. Chiaramente io dico questo perché ha funzionato CON ME, cerco di dare dei consigli utili.
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Re: Non c'è nessuno
Quote:
Ciao capo, ne approfitto allora per dirti che sei un corleone e mi stai abbastanza sul razzo :) :) :) Ps non è vero non licenziarmi ho bisogno di pagarmi la piscina e mangiare |
Re: Non c'è nessuno
Non avere socialità da tanti anni è alienante, come diceva qualcuno. Banalmente, anche solo uscire un paio d'ore con qualcuno per mangiare una pizza o per bere qualcosa e scambiare quattro chiacchiere ti fa sentire un po' dentro al mondo, nel "flusso naturale delle cose" che in altri termini non saprei nemmeno definire.
Sono sensazioni che ho sperimentato anni e anni fa. Spesso mi sento come se guardassi il mondo attraverso il finestrino di un treno fermo al capolinea, che non parte mai. Non c'è più una direzione, non occupo nessun posto in questo mondo. Esisto e basta. Nemmeno per mia scelta. |
Quando sul lavoro mi chiedono degli amici, vacanze, uscite io invento stronzate molto spesso…e questo la dice lunga sui disagi che si provano
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