![]() |
Quote:
|
Quote:
|
Quote:
Io lo vedo anche come un modo di fare una bella vacanza utile, sia per il campo lavorativo, sia per quello delle relazioni e della crescita sociale, nel caso del volontariato. Nell'ultimo caso potresti iniziare appunto con qualcosa di soft (tipo la Francia appunto), e poi vedere se la cosa ti interessa o no.. |
Quote:
|
Quote:
se ti interessa la vacanza studio puoi sempre recarti in agenzia di viaggio, dove qualche catalogo lo tengono sempre, e non spendi certo di più che fare tutto via internet Sennò ci sono tanti siti di scuole online, ma ti consiglierei prima di scegliere una destinazione e poi di dare un'occhiata a quello che trovi in zona.. |
bè per fare volontariato basta andare in vacanza in paesi poveri, il turismo aiuta l'economia dei paesi
na bella vacanza a cuba all'estrovershavana e vai col liscio :lol: bò cmq non so, quasi qusi cerco negli annunci, magari ho fortuna e leggo tipo "ragazzo timido cerca compagno di vacanza per vacanza inbita ma lussuosa" :lol: |
A me hanno proposto una vacanza dopo due anni dal tragico viaggio che feci con il mio amico e gli altri due sconosciuti.
Questa volta x ora siamo, io il mio amico e uno degli sconosciuti di due anni fa...il piu stupido che quando mi incontrava x strada in questi due anni faceva fint d nn vedermi. Nn posso accettare x impegni lavorativi se no accettavo |
Quote:
I divertenti racconti di Muttley relativi ai viaggi studio adolescenziali nei paesi anglosassoni mi hanno fatto tornare alla mente le prime esperienze disastrose dei miei personali viaggio studio, intrapresi tra i 14 e i 18 anni di vita. Posso dire che le prime due esperienze – quelle compiute tra i 14 e i 15 anni – le ricordo all’insegna dell’ansia e dell’inadeguatezza. Mi ritrovai anch’io, come sir Muttely, tagliata fuori dai rapporti sociali che gli altri ragazzi si erano riusciti a costruire in me che non si dica; le uniche opportunità sociali che mi rimasero (e da cogliere al volo!) furono quelle con “i disadattati” della situazione. Nel mio caso non vi erano ragazzini cleptomani nei paraggi, bensì lesbiche mascoline di origine teutonica, con la voglia di scaricare la loro energia repressa attraverso mosse di lotta libera, sferrate contro ragazzine piccole, italiane e magroline come me! La mia prima vacanza studio fu quindi a dir poco un incubo! Capitai poi in una classe di soli tedesconi di 17-18 anni ed io ero la più piccola ed impedita del gruppo, anche perchè il mio inglese era più deboluccio e non capivo nulla di quello che veniva detto attorno a me! L’ostacolo linguistico non mi aiutò di certo a migliorare le mie già scarse doti socio-relazionali….mi sembrava di dovermi relazionare con marziani parlanti una strana lingua più simile al’ostrogoto che all’inglese! Nella seconda esperienza invece vissi più una situazione alla “Caterina va in città”, dove la mia timidezza e remissività mi portava facilmente ad essere mira delle ragazze più convinte di sé e dell’assoluta giustezza delle proprie idee. Così incappai nella pseudo-amicizia con una ragazza che voleva indottrinarmi con “Marx & co” (non Max!) e rendermi esperta sui misteri della oscura vita adulta che a me – in quanto brava bambina obbidiente – erano ancora preclusi! Se ci ripenso mi viene ancora da ridere, soprattutto quando 'sta tipa mi vestì con tanto di kephia attorno al collo e bandana in testa usata a “mo” di fascia, giusto per dare un tocco più alternativo al mio viso di brava bambina!:? Però quello che posso dire è che queste mie prime esperienze disastrose da sola all’estero mi sono servite per maturare nel tempo maggiori abilità sociali, perchè nelle due successive esperienze avute sempre in terra anglo-irlandese è andata decisamente meglio per quanto concerne la relazione con individui a me sconosciuti. Insomma, mi sentivo più sicura e partecipe e meno “imbranata” di prima, più incline al dialogo e allo scambio. Avevo imparato un po’ di trucchetti relativi al “come stare in società” senza essere né eccessivamente invadenti ma nemmeno delle “mummie”. Insomma, questi viaggi mi avevano insegnato molto di più di qualsiasi lettura di Jane Austen a proposito delle convenzioni sociali! Anzi, leggere libri così “demodè” mi rendevano ancora più incapace nell’operazione di decifrazione delle regole implicite insite nel mondo sociale contemporaneo, visto che i miei unici parametri conoscitivi erano le società inglesi e francesi di fine '800! 8O 8O Se posso consigliarlo, quindi, una vacanza studio potrebbe risultare un’ottima soluzione per chi è costretto a viaggiare da solo, ma nel contempo intende instaurare delle relazioni con gente sconosciuta in contesti “più protetti” e sorvegliati, come potrebbe essere appunto una scuola di lingua inglese. Come esperienza consiglierei anche il volontariato all’estero, ma quello che feci io era così faticoso (era di tipo ambientale) che di certo non lo suggerirei ai lavoratori, che magari scelgono di andare in vacanza anche per riposarsi un po’ dallo stress quotidiano. Di certo è un’esperienza unica, perché ti mette a contatto con persone di tutto il mondo, ognuna con il suo bagaglio di vita alle spalle. Comunque ci sono parecchi siti di “viaggi-fai-da-te” nei quali molte persone sono alla ricerca di compagni di viaggio che condividano con loro la bellezza della scoperta di nuove mete. Ad esempio ho letto di gente che cercava compagni per andare a capo nord, sud-America ecc…. Insomma, le occasioni non mancano! |
x clizia: davvero molto simpatici i tuoi racconti delle vacanze studio, bello anche il tuo nick, si riferisce ad un film degli anni '80? :D
per caso hai qualche link sul volontariato all'estero? |
Quote:
Però so che ci sono associazioni minori con cui partire, come lunaria et similia.....è da tanto che non m'informo comunque. Clizia è un nick che deriva dalla mia passione per Montale e la sua poetica. I versi citati nella mia firma parlano appunto di Clizia....suoi sono gli "occhi di acciaio" a cui si allude nei versi e la solitaria veglia a cui si allude è quella della ragione.....mi fermo qui sennò mi metto a spiegarti tutto il significato metaforico di Clizia....mi appassiono!!! :wink: |
I miei conoscenti mi hanno proposto un villaggio turistico! Il posto è fantastico ma andare dall'altra parte del mondo x stare in un villaggio turistico mi sembra una follia!!!
Qualcuno ha avuto esperienze? Ma poi il villaggio turistico è un luogo x coppie di questo periodo nn si trovano d certo gruppi di giovani in vacanza!!!! |
Quote:
|
Andreste a fare una vacanza sulla neve con dei perfetti sconosciuti? Io sono tentata, ma ho una certa fifa di rimanere isolata sui monti, surgelata e dimentica come uno stoccafisso.
|
Sarebbe interessante come dice Clizia, fare del volontariato all'estero: questo sembrerebbe interessante http://www.oikos.org/campi/2009/franciajr.htm, anche se credo di essere ormai fuori tempo massimo.
|
Ho rifiutato la vacanza propostami. I partecipanti erano: io, il mio amico, i suoi 2 amici presenti 2 anni fa che nn sopportavo ora sono conosceti, e uno sconosciuto.
Se eravamo solo il il mio amico e uno dei due conoscenti (come avevo capito) forse avrfei accettato, sarebbe stat piu sostenibile la situazione ma cosi no 2 persone che nn sopporto piu uno sconosciuto è troppo. Inoltre andare dall'altra parte dle mondo per 7 giorni a fare la spola tra discoteche e camera d'albergo nn è proprio il massimo......peccato pero era un occasione per vedere un po di mondo, rimandero tutto quando avro la ragazza...se arriverà |
cmq no al volontariato, rovina il mercato :p
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 00:08. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.