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Re: Di solito siete felici,o infelici?
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Metti che un tizio ha dei pensieri pazzi per cui se vede la moglie che parla con un altro uomo la ammazza... beh, ma casualmente sua moglie non parla con altri uomini e dunque il loro rapporto prosegue felicemente. È chiaro che gli eventi esterni abbiano un peso determinante. Oltre ovviamente al funzionamento mentale delle persone. Quote:
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Re: Di solito siete felici,o infelici?
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1) quella nominata da te, in cui si è padroni dei propri pensieri e delle proprie emozioni riuscendo così a non farsi influenzare troppo negativamente da ciò che ci accade 2) la condizione in cui tramite questo agire concreto si è capaci di ottenere tutto ciò che si vuole. Ora, è vero - come dici - c'è sempre la possibilità di agire in modo concreto. Ma solo poche straordinarie persone sono in grado, dandosi da fare, di esaudire tutto ciò che vogliono. Perciò, anche questa seconda condizione è riservata a pochissimi. Quote:
Se percepisco una certa cosa come un problema, è naturale che mi vengano emozioni negative. Quote:
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Re: Di solito siete felici,o infelici?
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Re: Di solito siete felici,o infelici?
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Una posizione direi classica. Io invece tendo a ritenere che il libero arbitrio non esista proprio, con tutti i problemi che questa posizione si trascina dietro. Anche se di recente ho letto un libro che mi ha fatto quasi cambiare idea a proposito, o perlomeno dubitarne un po'. |
Re: Di solito siete felici,o infelici?
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https://www.amazon.it/libero-arbitri.../dp/8806245538 L'ho trovato molto chiaro e accessibile. |
Re: Di solito siete felici,o infelici?
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Oggi mi pare vada per la maggiore il libero arbitrio ibrido (come le auto): ho libertà di scegliere ma non la responsabilità delle mie azioni. |
Re: Di solito siete felici,o infelici?
Solitamente sono infelice, malinconico e depresso.
Raramente riesco a gioire per alcune piccole cose, ma sono eventi che sono sempre più rari. Tuttavia non ho mai pensato ad un atto estremo, innanzitutto perché non potrei mai dare un dolore così grande ai miei familiari e poi perché sento che ho ancora un sacco di cose da vedere. Ad esempio prima di andare all'altro mondo devo assolutamente vedere 2 ambienti che sono all'opposto tra di loro : 1) I fiordi in Norvegia 2) Il Deserto di Sonora al confine tra Stati Uniti e Messico E poi devo vivere la bellezza della sensazione di essere libero dalla prigione del lavoro per almeno 10 anni. |
Re: Di solito siete felici,o infelici?
Sono infelice ma non per quello che sta al di fuori di me ma per come io elaboro e processo tutto quello che mi giunge in forma di input.
Sarei più felice se fossi 20 cm più alto ad esempio? Non so, forse all'inizio mi darebbe un po' di tempra in più ma alla fine tornerei a essere quello che ero prima e questo perché sono io ad essere guasto, non è colpa di quello che mi manca. Bisogna ripensare al funzionamento di quel meccanismo che mi fa filtrare le cose e me le fa trovare monotone. |
Re: Di solito siete felici,o infelici?
Felicità ed infelicità sono due tensioni emotive. Lo stato ottimale è l'assenza di turbamento sia in un senso che nell'altro. Detto questo, tutti quanti hanno periodi di felicità e periodi di infelicità, occorre diffidare da chi vuole farci credere di essere sempre felice. Le vite delle persone sono fatte di varie stagioni, di inverni così come di primavere ecc.
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Re: Di solito siete felici,o infelici?
non sono felice da molti anni... ho pensieri suicidi quasi tutti i giorni... mi sforzo di vivere un giorno alla volta solo per non fare un torto ai miei genitori... ma sono davvero stanco... non ce la faccio più...
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Re: Di solito siete felici,o infelici?
Io sono più spesso triste, al limite neutro, felice di rado e sporadicamente.
E' che a me vivere non piace, è solo uno sforzo continuo per produrre un po' di benessere, e questo fatto soltanto già riesce a mettermi definitivamente di cattivo umore nei secoli dei secoli a venire. Sinceramente io rimedi veri e propri non ne vedo. Mettiamoci il rischio di lutti, malattie, mancanza di relazioni appaganti e quant'altro, perdite che uno deve subire per forza di cose, e si arriva alla conclusione che per un momento di spensieratezza felice, bisognerà sorbirsi merda e contro merda. Fino all'età dell'incoscienza io sono stato felice, cioé intorno ai 5 6 anni, dopo mai più, ha prevalso un sentimento di opposizione alla vita, ma non credo di essere depresso in senso psichiatrico come descrivono loro questa cosa, depresso sarei dovuto esserlo già prima dato che secondo queste teorie il mio organismo avrebbe dovuto essere triste geneticamente, no, sono diventato triste poi tramite la percezione della mia condizione, ma questa percezione non dipende certo solo dall'educazione, dipende dal guardarsi intorno e osservare un po' come vanno le cose a tizio, caio e sempronio ed allo stesso tempo osservare cos'ero io; una cosa insignificante gettata nel tritacarne della vita che doveva poi sentirsi ripetere discorsi come "il mondo ti sostiene". Ma quando mai, il mondo va per i cazzi suoi, non sostiene nessuno, se delle forze devono distruggere qualcuno o qualcosa lo distruggeranno e basta senza alcuna pietà. |
Re: Di solito siete felici,o infelici?
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Re: Di solito siete felici,o infelici?
apatico o infelice quasi sempre, impossibile cambiare rotta senza vivere esperienze positive
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Re: Di solito siete felici,o infelici?
Eterna combo infelicità + ansia + vergogna + frustrazione.
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Mi sveglio la mattina e il mio unico desiderio è quello di risprofondare nel buio, meglio senza sogni...
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Re: Di solito siete felici,o infelici?
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