Esatto. Non hai niente da raccontare quindi sei niente. Ti senti niente.

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

Sì propriamente :mrgreen:


Anche qua dai fobici venivo insistentemente invitata ai raduni anni orsono, adesso basta, chissà come mai :nonso:


Una volta provai ad autoinvitarmi ad un raduno regionale e mi dissero che non ero gradita in quanto misandrica :piangere:

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

Ma infatti se stai sempre tappato in casa non hai molto da raccontare. Cosa avremmo da dirci io e uno che esce spesso, va al cinema, lavora, va in vacanza, ha hobby...? Non si troverebbe neanche un punto d'incontro probabilmente.

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

Quanto mai vero!

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

io di solito a sta gente qua faccio un sacco di domande (anche perchè sono effettivamente curiosissimo di mia natura) e così intanto il tempo passa e loro parlano di se stessi e sono contenti essendo spesso egocentrici ahah

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

Esattamente la mia tattica, anche nel mio caso derivante da una sincera curiosità. Forse perché io non ho praticamente vissuto è come se avvenisse tramite le persone con cui parlo, boh...

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

sì anche io sono sinceramente curioso, mi piace perdermi nelle storie degli altri, quando mi capitano amicizie strette sto pure a pensarci tra me e me alle storie che mi raccontano

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

A volte è mi capitato di pensarla...😔

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

Io ne ho un sacco di cose da dire ma non le voglio più dire, e non ne voglio più ascoltare , e invece mi tocca per colpa del lavoro. Ricevo domande e subisco racconti di cose degli altri di cui non mi interessa più nulla e sono costretta dalle norme di buona educazione a dimostrare attenzione e un minimo di interesse, ma è durissima e mi sta stressando più del lavoro in sé, ormai sogno di lavorare dove si parla solo strettamente di lavoro. Ma dopo il COVID pare non sia più possibile, forse la gente ha più voglia di prima di socializzare non lo so, forse sto da troppo tempo a girare negli stessi ambienti , conosco troppa gente e si è superato il mio limite, ho bisogno di scappare.
No quote pliz

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

c'è da dire che sono anche io che non poche volte mi ritiro dal sociale e da quei pochi inviti che ricevo, perché ho l'ansia anticipatoria, perché non mi sento adeguato, e anche perché nella vita sociale c'è da spendere soldi e non mi va/non li ho.
Aggiungo anche che preferisco uscire con donne perché si possono creare situazioni interessanti, ma costoro non hanno voglia di uscire con me. Con le coppie e le famiglie non ho voglia di uscire io.. sommando tutte queste cose l'isolamento perfetto è compiuto.

Ha ragione chi dice che gli altri sono più interessanti perché organizzano le feste, gli eventi, le gite, il padel, etc. io non sono capace e non sono portato ad organizzare e quelle poche volte che l'ho fatto sono stato sempre cannato.

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

Io ho notato questo: Se dopo i 40anni non ti sei fatto la famiglia diventi un solitario di quelli ultra, proprio da competizione. Tanti miei colleghi/e sono così.

Le donne più belle si salvano perché hanno spesso l'amico intimo, ci escono il sabato, ci fanno sesso e ci vanno in vacanza insieme ad agosto. Ed è già tanto. Per me sarebbe già tantissimo un rapporto così. Ma gli altri stanno da soli, tuttalpiù escono con i cani o stanno a casa a vedere la TV.

La cosa curiosa è che io sono da solo, caio da solo, tizia da sola, ma non abbiamo nessuna voglia di riunirci tutti assieme. Secondo me la gente ha perso la voglia di stare insieme.

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

Questa cosa mi fa pensare al mondo del lavoro. Il datore di lavoro ti chiede "ma tu cosa sai fare? Perchè dovrei assumerti?", se la tua risposta è : "Sono un sociofobico, non ho alcuna capacità di parlare con la gente, non ho alcun titolo di studio e non sono nemmeno capace di svolgere lavori manuali, allo stesso modo di informatica non capisco nulla". Beh sarebbe un pazzo questo datore di lavoro ad assumerti. Ora qualcuno potrebbe dire che non dovrebbe esserci l'utilitarismo al centro di tutto e idealmente, potrei concordare. Ma nei fatti, se vogliamo metterla nei termini della psicologia evolutiva, nelle tribù dei primi esseri umani, chi era inutile veniva allontanato e lasciato da solo moriva, quindi essere utili al gruppo è importante. Ancor più importante dell'essere utili è essere percepiti come utili, è utile chi risponde a certi bisogni. Se pensiamo a come nell'antichità erano trattati i religiosi, quando al livello pratico e immediato non fornivano alcun beneficio, possiamo capire che rispondere a certi bisogni dell'essere umano ed essere percepiti come utili è quindi superiore all'utilità stessa.

Ma sorvolando tutto questo preambolo teorico che alla fine nemmeno è troppo importante, veniamo alle soluzioni. In che modo alla gente può fregargliene di me? Beh perchè sono utile. Hai la macchina? Puoi dare passaggi ai membri del gruppo. Ti lasciano indietro? Devono procurarsi un altro che faccia questa cosa. Se sei un cervellone puoi aiutare i membri del tuo gruppo con lo studio. Se sai presentarti come uno che sa tante cose puoi addirittura essere preso come riferimento per avere consigli sulla vita e sulle relazioni (forma più che sostanza, può benissimo essere una totale bugia). Sicuramente gli amici veri e ideali sono quelli che ti vogliono bene a prescindere dalla tua utilità, ma visto che al momento ci troviamo senza alcun amico, tanto vale vedere quel poco che si può fare, per nostra convenienza e cercando queste amicizie interessate.
E se uno non ha alcuna qualità? Beh a meno di ottenerla, allora restare soli è praticamente inevitabile.

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

Dipende anche da quello che si è in grado di offrire. Una persona anonima, poco socievole, tendenzialmente triste e silenziosa non suscita interesse in nessuno, anzi risulta repulsiva. Figuriamoci poi chi ha problemi pesanti di ansia e depressione, sarebbe solo una palla al piede ma che non aggiunge nulla ma crea solo problemi. Quando avevo comitive che erano nate da amicizie che avevo da ragazzo spesso subivo minacce di essere tagliato fuori se non correggevo certi comportamenti, la paura di restare da solo mi impediva di ribellarmi ma ormai da anni non ho più gruppi stabili e non me ne frega più niente, sono sono sostanzialmente isolato e ogni tanto vedo persone a random senza uno scopo ben preciso. Ci sono soggetti che si sono comportati nei modi più abominevoli e nessuno ha mai protestato, ho capito che non importa cosa si fa ma chi la fa.

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

Io credo che le amicizie le fai nell'adolescenza dove tutti siamo più o meno sullo stesso piano e abbiamo ancora esperienze paritarie, chi perde il treno in quegli anni e si ritrova solo e senza esperienze nella prima età adulta è già fottuto, gli altri hanno già la loro vita, il lavoro, il partner, il giro di amici... Loro si possono far conoscere perchè non hanno una vita di cui vergognarsi, uno come me che non lavora e ha solo disagio in torno cosa deve raccontare? Dopo i primi tempi di frequentazione arrivano le domande sulla vita privata, e se non si ha niente da dire si deve fingere, ma dura poco, perchè si sa che con la menzogna si crea solo ancora più disagio... E allora che fare? Bisogna adattarsi e accettare che sarà sempre più difficile, e so quanto fa male, però bisogna essere realisti.

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

Condivido ogni parola, le persone con un carattere da leader saranno sempre quelle piene di amici, che anche se sbagliano nessuno li mette alla gogna, invece uno che non sa parlare ed essere assertivo tipo me, sbagli una cosa e sei segnato a vita.

Concordo, se sei un figo puoi permetterti di fare tutto, il problema è che se anche trovassi qualcuno poi devi rispettare certi standard, già solo sul come vestirti, avere i modi giusti, e se non li hai ti isolano già solo per quello...va a finire che ti senti sempre un pesce fuori dall'acqua.
Ma dico una cavolata pure, se hai una macchina di merda scassata le ragazze ti guardano pure meno.

Concordo tutto. Ma già chi era uno scaltro e sveglio da adolescente e faceva e ha conosciuto e fatto oggi magari lavora e ha poca vita sociale nonostante sia figo e abbia delle qualità, figuriamoci noi...che di qualità forse non ne abbiamo nemmeno una.
Ci sono ragazzi messi bene a livello estetico e che sanno parlare che fanno poca vita sociale...figurati quelli messi peggio

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

Purtroppo sta volta mi trovo d’accordo con la frangia estremista bluepillata del forum.
Io sono uno a cui dispiace davvero tanto non avere una vita sociale attiva, però rifiuto quasi tutto quello che mi viene proposto, e quando accetto è spesso una fatica enorme. Proposte mie praticamente zero, le avrei ma non ho il coraggio di ricevere una risposta negativa.
Questo si traduce diciamo indicativamente in 4/5 occasioni sociali all’anno con persone esterne alla famiglia.

Non so fino a quando mi sopporteranno ma non escludo neanche di conoscere persone da zero. Non di certo al bar, ma partecipando ad attività comuni e vedendo che succede. Non sarà facile ma ho comunque una buona base.. credo.

Re: Una frase che non dimenticherò mai...
 

I carini con pochi amici sono i più ricercati dalle ragazze oggi giorno, non dico che non possano tradire anche loro ma un ragazzo normale o carino con meno di 200 follower su Instagram e pochissimi amici può risultare un vantaggio agli occhi di molte ragazze, detto questo penso che non sia impossibile costruire un amicizia anche superficiale magari, che sia a 20 anni o 40 o 60 non raccontiamocela le persone sole esistono e sono anche fra i normali

Infatti è quello che ho detto, le persone sole ci sono anche tra i normaloidi, conosco uno che dalle ragazze potrebbe essere considerato figo, fa' il maitre in una struttura di lusso, e ha pochissima vita sociale...se magari fai un lavoro del genere è normale pure che tu abbia poca vita sociale, poiché lavori quando gli altri sono liberi e se la spassano al mare, quando non lavori invece gli altri sono a lavoro o pensano ai fatti loro.
Ci sono un marea di circostanze.