Re: Sto bene perché sto male
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Re: Sto bene perché sto male
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brematurata la supercazzola o scherziamo,no mi permetta. Anyway mio consiglio STA LONTANO DALLE PASTICCHE non risolvono il problema potenzialmente te ne creeranno altri lo dico per esperienza |
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Re: Sto bene perché sto male
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E' paradossale credere che un tizio voglia stare male e non bene riconoscendo lui stesso questo male come male e un'altra situazione accessibile senza sforzi come bene. Ci dev'essere qualche errore di valutazione o altro, non credo sia sensato pensare che una persona voglia star male perché è affezionata al male riconoscendolo lei stessa come tale. Male e bene sono concetti relativi, io dico che per un soggetto non può essere vero che voglia star male (male secondo il suo punto di vista) perché è affezionato a questo. O commette un qualche errore di valutazione a qualche livello, nel senso che crede sia bene ciò che per lui stesso alla luce di certi fatti sarebbe male ma non lo riconosce ancora come tale, o altrimenti per me non regge. Se a te piace che una donna ti mordicchi il pisello per te questa cosa è un bene, se invece non ti piace diventa un male. Ma non può essere che tu stesso riconosci che questa cosa è male e chiedi alle persone di farlo, il masochista non si comporta comunque così, nel dolore riconosce un qualche bene. A uno gli piace che gli strizzino i capezzoli a un altro dà fastidio. Ma il punto è che se una persona riconosce una situazione come negativa e un'altra accessibile come positiva, transiterà dall'una all'altra senza alcuna resistenza, perché motivi di resistenza non ce ne sono. Il motivo dell'affezione al male è un motivo farlocco, perché se uno è affezionato a quella situazione, quella situazione probabilmente tanto male non è per quella persona in termini soggettivi rispetto alle altre a cui potrebbe accedere tramite percorsi più o meno accidentati e con certe incognite. Non la riconosce ancora come realmente più negativa delle altre accessibili tramite certi percorsi, anche se a parole può mettersi a dire quel che vuole, che ama il male e così via, il comportamento parla e ci fa capire che non ci crede davvero a quel che dice. Se uno davvero fosse persuaso fino in fondo e disponesse di tutti i mezzi, non starebbe più là dove sta. Si ripete ad uno che vuole il proprio male, ma in concreto penso che nessuno mai sulla faccia della terra dall'inizio dei tempi abbia mai voluto davvero il proprio male, questa leva psicologico-retorica l'ho sempre trovata confusa e anche dannosa. Sarebbe più corretto dire che bisogna far riconoscere ad una persona che l'etichetta che ha appiccicato a qualcosa "migliore rispetto ad altro" secondo il suo stesso modo di valutare in realtà è "peggiore". Ma non è detto che si riesca sempre, può essere che davvero a monte c'è un conflitto di valori e valutazioni tra chi cura e chi è curato, e non c'è modo di aggiustare le cose, se uno è un nazista e l'altro ha idee liberali i loro concetti di bene e male si trovano agli antipodi, non sono sicuro che si possano curare le persone facendole aderire tutte allo stesso modo di valutare cose situazioni e persone. Un grosso problema delle psicoterapie è che sono spesso già pesantemente compromesse con certi schemi di valori e valutazioni che potrebbero non essere condivisi. E' chiaro che poi uno dirà che il nazista vuole il proprio male se poi gli altri si incazzano e lo appendono, ma alla fine il nazista valuta le cose diversamente rispetto al tizio liberale. Credo che siano sempre tutti abbastanza convinti che stanno facendo bene (il loro bene) a fare quello che fanno, se fossero persuasi davvero del contrario inizierebbero a comportarsi in un altro modo. |
Re: Sto bene perché sto male
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Re: Sto bene perché sto male
negli anni ci è stato sempre inculcato il messaggio che c'è sempre tempo per cambiare le cose, per dare una svolta alla propria vita, basta solo rimboccarsi le maniche bla bla...ma sono soltanto frasette fatte del cazzo!! A volte si arriva ad una soglia oltre la quale ormai non c'è più nessun margine di miglioramento se non molto limitato....
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Re: Sto bene perché sto male
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Purtroppo molta gente non ha capito che quando si supera la soglia di cui parli tu, soprattutto con il vuoto alle spalle, non c'è più modo di riempire quei vuoti, molte cose e situazioni andavano vissute e fatte nei tempi e nei periodi giusti e sarebbero dovute servire come percorso di vita, un percorso di vita normale che hanno quelli che non soffrono di questi problemi. Materialmente parlando, é vero che io posso prendere, vestirmi e uscire e andare dove vanno gli altri, ma se fosse solo lì il problema... Il discorso è che se dal punto di vista personale sei una persona sola, problematica, che non è mai stata capace di entrare nei meccanismi della società, se non hai avuto la palestra di vita, fatta dei primi amori, le prime cotte, le esperienze alle varie età, esperienze in relazioni eccetera le quali servono, servivano a costruire una propria identità, una propria personalità e abilità sociali, una propria fiducia, autostima e sicurezza, allora sei tagliato completamente fuori e obiettivamente pensare di rientrare in determinati meccanismi sociali, riavere quello che non si è mai vissuto e sperimentato è alquanto improbabile. Il divario di esperienze, abilità sociali, dimestichezza con gli altri è talmente elevato che non si vede la possibilità di recuperare il terreno perduto. il succo del discorso è :non basta prendere, uscire e buttarsi, come dice qualcuno. Buttarsi dove? A farsi prendere per il culo da gente che ha una vita normale fin da giovani e io mi ritrovo a 49 anni senza aver mai avuto nulla? Puoi uscire, andare dove ci sono diecimila persone, ma se sei solo, tagliato fuori dalla società, la tua condizione quella rimarrà. |
Re: Sto bene perché sto male
ti capisco
mentre ero ancora in ospedale pensavo: cazzo sono 20 anni che mi porto dentro questa malattia, una parte di me gli è in qualche modo affezionata, mi riempiva le giornate e tra le altre cose era anche un'ottima scusa se ne avevo bisogno, vuoi vedere che ti mancherà e ti sentirai anche un po' perso, come se avessi perso una fedele compagna? eppure mi stava letteralmente uccidendo, e non è che ora sia scomparsa, hanno tolto la parte peggiore, però è comunque qualcosa che ti viene a mancare, qualcosa che conoscevi bene, che delimitava con precisione il mio spazio-tempo, qualcosa che dava anche un senso alla mancanza di senso dovrai abituarti a stare meglio, è qualcosa di nuovo a cui dovrai fare l'abitudine come prima ti sei abituato a stare male ho paura di stare bene e di mettermi alla prova |
Re: Sto bene perché sto male
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