Re: Il mondo dell'est
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Originariamente inviata da minunmaailmass
(Messaggio 2772433)
In risposta parzialmente off topic all'osservazione su Dugin dare tutta questa importanza a un filosofo che era talmente nelle grazie di Putin da non avere nemmeno la scorta e da essere più famoso in Occidente che in patria equivale a sostenere che il problema dello squallido regime ucraino impiantato dal 2014 è l'ideologia di base di Parubiy, Tjahnybok, Iryna Farion (ex "comunista") e di altri esponenti degli Oblast' occidentali e non l'oligarchia corrotta supportata e armata dalla NATO che la diffonde/la tollera per difendere i propri interessi.
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Suppongo ti riferisca a me. Non trovo il nesso di causalità che ci vedi tu ma andiamo con ordine.
Putin è un genio, è stato capo del KGB non credo serva ricordarlo. Io che sono un fessacchiotto come prima cosa farei in modo di sacrificare un qualche personaggio in vista al rispetto delle forme mostrando appunto con gesti del genere, di prenderne le distanze. E proprio perché come hai correttamente detto è più noto fuori che qui. Quindi non riesco ad accettare il tuo argomento come probante su questo. La questione rimane aperta. Ma personalmente trovo davvero strano ritenere credibili questi schemi che sono l'ABC dei meccanismi del potere.
Dugin più famoso fuori che in patria? Ma mi pare ovvio, la Russia ha un baratro tra il mondo delle campagne e le élite del pensiero e il deep state. Non avendo mai sviluppato una borghesia mercantile non ha una classe media. Hai ragione: è sicuro che per il 95% della popolazione russa sia sconosciuto e magari è conosciuto dal 70% di quella europea. Ma è ben noto al quel 5% delle scuole militari, corsi universitari e altre realtà che poi producono effetti a cascata sugli strati decisionali via via inferiori. Il nostro caporale forse conosce Dugin e non lo conosce il suo omologo russo. Ma il tenente (russo) e sicuramente dal maggiore in su è stato mandato ad ascoltarlo e/o gli è stato ordinato di leggere i suoi libri. E forse non è nemmeno servito l'ordine, come ora vado a dettagliare dato che le élite militari russe vorrebbero invadere anche Marte se potessero. Il soldato Ivan non si può opporre al sistema ideologico che lo manda al fronte, il quale sistema a sua volta deve molto a Dugin.
Ora non ho il mio post sottomano ma mi pare di aver detto che Dugin è essenzialmente un catalizzatore; certo in questo senso non è il "70% della causa", è vero e mi sarò espresso imprecisamente. Ma basta aprire un quasiasi manuale di storia russa per verificare che già attorno al XVI secolo è iniziata una furia espansionistica che non si è fermata mai, al limite subisce momenti di contrazione come in questo periodo storico ma l'"animus" resta quello degli antenati di Pietro il Grande. In media e per diversi secoli le spese militari russe hanno assorbito quasi il 90% del bilancio statale, cosa che se fosse avvenuta dalle nostre parti avrebbe reso l'Europa un territorio di cavernicoli. A mia memoria si è arrivati vicini a questo tipo di schema solo nella guerra dei 100 anni che difatti fu un disastro da cui l'Europa si riprese lentamente. Il motivo di questo atteggiamento russo è sia storico che psicologico. La Russia è solo pianura, non ha confini naturali che la proteggano, inoltre fu invasa dai Mongoli e questo li sconvolse. Non c'entrano la NATO e i governi ucraini in tutto questo. I russi hanno una fortissima sindrome da accerchiamento che si sinergizza con una serie di fattori culturali tra cui ritenersi davvero la III Roma, che non è un modo di dire, avendo raccolto l'eredità di Bisanzio. La somma di tutto questo è una coazione a invadere che ha radici ben più antiche dei governi ucraini che hai citato. Percepiscono che da quegli orizzonti infiniti può arrivare sempre qualcuno e preferiscono "prevenire" realizzando anche la missione di portare la civiltà ai barbari (ricorda niente a quelli che detestano gli USA? Solo che loro la chiamano "democrazia").
Quindi l'equivalenza che stabilisci tra il mio pensiero su Dugin e i governi ucraini semplicemente non sussite perché non ha basi storiche; i motivi della politica estera russa sono infinitamente più antichi. Anzi il "mito di fondazione" dell'Ucraina fu la resistenza di una delle prime sovrane ai tentativi russi di alleanze matrimoniali. Gli ucraini di allora erano già stufi e difatti la regina fece ammazzare tutta la delegazione dei boiardi. Allora non c'erano destre, sinistre, cose del genere. Soprattutto non c'erano governi corrotti filo-NATO. La storia semplicemente si ripete con nuove apparenze.
Che l'Ucraina abbia serissimi problemi interni di assetto sociale e amministrativo non c'è dubbio ma restano sempre il paese invaso; non è che un intervento russo come quello di ora possa diventare giustificabile se anche l'Ucraina avesse la peggiore feccia politica del mondo.
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