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Re: Solitudine, cosa fate?
E palestra di sport combattimento lei e una sua amica sono due zoomer nuove, io sono molto bravo modestia a parte me la cavo e niente nessun contesto ieri era sabato e dopo allenamento di venerdì mi ha fatto la richiesta tutto qua, non significa nulla ma mi fa riflettere che se non avessi avuto nulla e fossi ancora antisistema contro i social ci si taglia fuori da molte cose, io non ho voglia adesso di niente altro perché già mi sento con una tutto qua
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Re: Solitudine, cosa fate?
Non faccio più niente, fanculo
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Re: Solitudine, cosa fate?
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Entro sul forum e rispondo a qualche discussione.
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Re: Solitudine, cosa fate?
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Le amicizie non si cercano, nascono da sole in un luogo in cui stai bene. |
Re: Solitudine, cosa fate?
Che poi dice i social... ci sono anche i periodi in cui interagisci ma nessuno ti caga, il che non fa proprio bene all'autostima :nonso:
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Re: Solitudine, cosa fate?
Io avverto un senso di vuoto il fine settimana (sabato e domenica) che non lavoro e mi trovo immerso nella mia solitudine quotidiana, senza affetti, parenti, cose da fare..noia, spleen...purtroppo non ho rimedi..esco, giro a vuoto ma poi torno a casa..
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Si ma ragazzi scusate, ok uno sport da combattimento sicuro ti fa conoscere gente ma non è detto che ti faccia fare amicizia, sono due cose diverse, magari la sera fino a tardi ti vai ad allenare, parli con qualcuno, poi torni a casa e non hai nessuno con cui uscire ugualmente.
Le amicizie si fanno nel periodo scolastico, poi passati i 19-20 anni se non hai legato con nessuno non ti dico che sei spacciato totalmente ma sono cazzi belli amari. Arrivare poi ai 25-26-28 anni è come fare una scorreggia e non hai fatto una minchia ed ecco che il danno è ben che fatto. Quello che voglio farvi capire è che è tutto come un ramo, il ramo della pianta (faccio il giardiniere come secondo lavoro) si può raddrizzare quando è piccolo, non quando è cresciuto oltre, e lo stesso vale per questo discorso. Se hai il nulla o mettiamo un caso non di merda, hai il poco, ma quel poco vale comunque nulla arrivati a zero, beh, siete fottuti. Non ci si può fare molto soprattutto sotto i 30 anni che tutti o si sposano o convivono o si dedicano alla carriera e tra un po' non si cagano nemmeno loro gli amici di infanzia. |
Per quelli che poi credono ancora che qualcuno può dargli una mano o salvarli, beh, sono favolette queste.
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Re: Solitudine, cosa fate?
Ah niente cerco di distrarmi.. ultimamente vado su geoguessr, vado su twitch ad ascoltare la gente conversare, metto le gag su youtube, videogioco oppure lavoro.
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Re: Solitudine, cosa fate?
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Un'ipersociale catapultato in una realtà nuova dove non conosce nessuno costruirà una rete di amicizie in un tempo che un iposociale non riuscirà a costruire forse nemmeno in tutta la vita. Se vai a scuola parti dalle conoscenze scolastiche, se vai al lavoro parti dalle conoscenze nel tuo luogo di lavoro. Inoltre lo sport non è come lo pensi tu, è più molto più facile da sfruttare, ad esempio quello di squadra. Faccio parte del mondo della pallavolo e posso dirti che le squadre vengono formate anche per affinità di età e di rapporti, poi alla fine delle partite molto spesso si fa una cena insieme in pizzeria. Da qui o la società è fornita di un settore femminile, o nei rari casi che non dovesse esserlo, ci sono comunque le sorelle, le amiche, le avversarie delle sorelle dei tuoi compagni di squadra. Se sai fare rete la rete la fai, E questo succede quando hai bisogno di socialità come hai bisogno di ossigeno. Adesso sto girando in un paesotto con la speranza di non incontrare nessuno che conosca; uno così può avere talento ed energie per costruire una rete? |
Re: Solitudine, cosa fate?
A 39 anni la situazione è pesante, incombe anche un malessere di fondo...pranzi fuori e cene improvvisate, nessuno con cui parlare e la sensazione di non averne neanche voglia perché non si ritiene ci sia nessuno..l'insofferenza del sopportare il prossimo...gli unici intrattenimenti sono dei monitor...da adolescente magari ci stavi male ma perolmeno eri giovane..ma adesso...
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Re: Solitudine, cosa fate?
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Poche persone si portano dietro, per decenni, gli amici d'infanzia o di scuola. Le persone di solito fanno amicizia sfruttando le situazioni più disparate: il lavoro, le attività che si svolgono nel tempo libero, l'università, durante le uscite la sera. Il giochino funziona così: conosci tizio, che a sua volta ti presenta Caio e magari facendo attività conoscete entrambi sempronio. E così via. È chiaro che se si passano le proprie giornate a casa, non ci si può poi lamentare di non avere vita sociale. A me personalmente è capitato di inserirmi, in tarda età, in un gruppo già formato. Non nascondo di aver avuto notevoli difficoltà all'inizio ma poi la cosa è filata. Vabbè, poi tutto si è sfasciato per altri motivi. In sostanza, le amicizie si trovano a qualsiasi età e coltivarle è molto impegnativo, per chi ha problemi ad aprirsi e relazionarsi. |
Re: Solitudine, cosa fate?
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Quando avevo 20 anni sentivo le stesse cose, però erano mitigate dalla convinzione che il tempo per sistemare le cose c'era. |
Re: Solitudine, cosa fate?
3 anni che non lavoro vita sociale che non esiste da 3 4 anni,verso il 2018 ho avuto il sentore di prendesse questa piaga,poi la pandemia problemi di salute..le basi per un rilancio ci sono in un contesto nuovo perché c'è una personalità migliorata,ma rimane l'amarezza di anni di seminulla,meno male ho avuto l'idea di concentrarmi sul potenziamento esteriore,come si dice meglio fare una cosa e farla bene,e gli aspie sono ossessivi in questo,ad esempio e due giorni che seguo partite e non mi viene di fare altro...per fare amicizia bisogna frequentare luoghi sociali di continuo,e a me questo ha sempre portato ansia..non e un caso che i 3 amici che avevo lo avevo conosciuto a scuola e all' università,finita l'università nel 2014 la mia vita sociale ogni anno che passava si diradava..nonostante tutto il problema vero sono stati gli ultimi 4 anni prima tutto sommato si riusciva a fare una vita normale,poi gli schemi sono saltati..vediamo al nord come va le premesse per me sono buone,più che buone vedremo..la solitudine non mi spaventa solo sono qua e sono li,ma li si presenteranno occasioni che qui non ci sono da tempo..
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Re: Solitudine, cosa fate?
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A noi forse neanche ci va così tanto di fare amicizia, o forse ci va ma solo con poche persone selezionate, gli altri invece essendo estroversi riescono a legare non dico con tutti ma con una platea più ampia. La gente va ai corsi di ballo e fa amicizia subito, dopo una settimana vanno già a cena fuori. E questo a 40-60-80 anni, sempre. Noi essendo che abbiamo bisogno di tanto tempo per legare allora sono congeniali solo gli ambienti dove passi i mesi e gli anni, quindi la scuola principalmente.. poi una volta finite le scuole è finito tutto, ma per gli altri non è così. |
Re: Solitudine, cosa fate?
Nei casi più gravi sto sul letto e cerco di dormire. Comunque se vuoi parlare io ci sono.
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Re: Solitudine, cosa fate?
Ultimamente la mia routine consiste in (ordine sparso): studiare, leggere, ascoltare musica, cucinare sperando di non far esplodere la cucina, pulire casa, lavarmi i capelli (per me molto rilassante), farmi le maschere per il viso, mettere creme viso a sentimento, stare con i miei gatti morbidosi. Con la famiglia non c'è grande dialogo, solo per le cose pratiche. Solitamente non parlo con nessuno e di niente di serio, mi limito al buongiorno/buonasera e alle conversazioni standard, a cui non prendo nemmeno tanto parte (a tavola ignoro quasi tutto quello che viene detto perché si vanno a toccare sempre gli stessi argomenti a me sgraditi). Come più o meno tutti ho bisogno di parlare ma parlo solo quando c'è un argomento che mi interessa, perché le persone sono logorroiche anche quando non parlano di niente. A casa mia hanno l'abitudine di dire un fiume di parole quando non ce ne sarebbe alcun bisogno quindi in qualche modo la solitudine mi piace abbastanza, è una cosa che mi permette di sopravvivere e di fare le cose che piacciono a me (quando sono con altre persone non c'è verso di fare una cosa che piace a me, le cose che piacciono a me sono troppo noiose). Quindi direi che la solitudine mi pesa a periodi, in alcuni momenti la cerco proprio.
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Seconda cosa, la gente che va ai corsi di ballo conosce persone, magari escono è vero, ma gli amici sono un altro paio di maniche. |
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