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a capodanno ti farò estroveggiare e filmerò tutto 8) |
un giudizio corretto non è mai superficiale (ipse docet ergo sum moltiplicatio)
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Inizia dall'italiano e poi se ti regge la pompa buttaci un pò di latino che fa sempre figo 8) ps quello che dici non è mai corretto di DEFAULT :lol: |
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ma anche qui sei distratto, sono tutte cose già postate sul forum e pure dai diretti interessati, io sto solo facendo una riflessione cumulativa su alcuni casi (anche se x 2 persone sono solo ipotesi) ad utilità x chi pensa di venire in futuro il mio post è più di monito d'avvertimento che di spronare a venire come fate voi, perchè ci sono i rischi, esistono, solo un incoscient lo negherebbe |
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poi venghino si dice solo nella fase iniziale, x avere il numero minimo sindacale se la gente non fosse incerta fino all'ultimo non farei tutti sti sbatti di pierraggio vario, basterebbero 3 o 4 sicuri x me x fare un raduno invece si superano sempre le 10 unità di forse poi dipende cmq dal raduno, a firenze in effetti era giusto essere in tanti ma appunto, avverto chi non ha mai fatto un raduno se è davvero vf deve fare attenzione a partire dal massimo... e firenze era il massimo mai raggiunto cioè, warning, è una prova che può dare buoni frutti o anche traumatizzare, e gli esempi ci sono... anche l'ultimo firenze ha avuto qualche problemino x qualcuno, che x fortuna poi cmq non ha portato a traumi, anzi, complimenti all'interessato x il recupero (non lo cito anche se lo ha raccontato sul forum x non dar la palla ai polemiconi :)) |
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non si giudica solo da quelli, ma l'aspetto di audace era x me estroversione pura, e quello è l'indizio fosse bastato quello ok, superficialone (ma poi che parlate che ho anche aperto il topic "fobici mimetizzati" dove scrivo di sti fobici che dall'aspetto sembran estroversoni ma non lo sono :)) è il resto che ha confermato la sua natura da uomo vissuto.... una volta superata l'agorizia ci mettera niente a tornare sul cubo in discoteca a far stragi di estroversone :D |
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Sono grandi e vaccinati e se partono subito con una idea negativa e con possibilità di traumi irreversibili è finita anche la storia dei raduni :D |
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è come coi medicinali è d'obbligo avvertire dei possibili effetti collaterali se no ti fanno causa :lol: cioè io per primo lo dico che non andrei MAI ad un raduno con 10 sconosciuti, figuriamoci con 20 apprezzo il coraggio di chi si è lanciato nell'impresa e ne è uscito vittorioso o cmq si è messo alla prova verificando i propri limiti e gestendoli (innergal for example, quando non se la sentiva si ritirava un attimo, ottima tattica, ed è riuscita cmq a viverselo tutto... e non credo che anche lei RIP per sto motivo, anzi son certo che no) |
Chi non è mai stato ad un raduno non può avere una visione completa delle dinamiche che si creano stando assieme in quel particolare contesto. L'invocare una dovuta solidarietà fra persone che vivono difficoltà simili, ha senso solo fino ad un certo punto, perchè tali difficoltà rientrano precisamente nel campo della socializzazione e tra queste vi è, appunto, la capacità di esprimere concretamente e comunicare la propria solidarietà a qualcun altro. Detto per inciso, un sociofobico/introverso non è esattamente la persona più indicata per trasmettere sicurezza e tranquillità ad un'altra persona, per quanto possa essere volenteroso e animato da buoni propositi.
La capacità di comprendere l'altro, per il fatto di vivere paure in qualche modo simili, non basta a far sparire i propri limiti personali. E' sbagliata anche l'idea che chi è meno chiuso debba sforzarsi di più, dato che la fatica di superare i propri limiti non è comparabile di persona in persona. Lo sforzo necessario ad una persona introversa per essere propositiva nei confronti di una persona ancor più introversa è una scelta personale, non deve essere moralmente obbligatoria così come non lo è, da parte di chi ha più difficoltà, il partecipare in altro modo. Nessuno ha l'obbligo morale di vincere i propri limiti per gli altri, semplicemente ci si prova tutti assieme, ricordando che si è tutti sulla stessa barca, chi in un posto chi in un altro. In secondo luogo, il vedere il raduno come una prova da superare, non fa altro che aumentare a dismisura le aspettative e di consegunza l'ansia da prestazione, con annessa delusione in seguito se le cose non sono andate come si voleva che andassero. La prova presuppone l'ipotesi del fallimento, vedere gli incontri in quest'ottica è come scavarsi la fossa da soli ed essere artefici della propria ansia. Ai raduni si dovrebbe andare esclusivamente per il desiderio di conoscere altre persone, mai per dimostrare qualcosa a sé stessi. Il pensiero dev'essere rivolto all'altro, altrimenti si perde il senso del conoscersi e chi ti sta di fronte diventa solamente un qualcosa che si sfrutta per testare le proprie paure e i propri progressi. Ho sempre avuto l'impressione, a tutti gli incontri a cui ho partecipato, che ognuno abbia sempre dato il massimo, nei limiti delle sue possibilità, per creare il miglior clima possibile. Ho visto anche persone che pur non aprendo bocca, poi al ritorno si sono dichiarate felici dell'esperienza fatta, perchè probabilmente avevano capito che virtuale e reale sono due piani che si discostano più di quanto sembra, e che quindi non ha senso fare confronti o stabilire soglie di partecipazione al di sopra delle quali ci si possa ritenere adeguati. Sta al singolo affrontare il raduno nel modo giusto, deresposabilizzarsi così non aiuta affatto, asseconda solo la tendenza ad essere passivi e ad incolpare della propria sofferenza il mondo esterno. |
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@audax: il succo è: non è una gara, non ci sono vincitori o perdenti, non si vince nulla. |
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Ma tornando all'oggetto del topic (8)), è che Hurryno non me l'avete capito, blutti cattivoni.
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Umpf, mi parte la connessione e mi perdo i momenti clou della polemica.
Ad ogni modo, Cali, non ho affatto frainteso le tue intenzioni nell'aprire questo thread né voglio fare la santarellina moralista (che cosa c'entra il moralismo poi?), tuttavia, come spesso accade, è il modo in cui dici le cose (e il fatto stesso che tu le dica!) che lascia un po' a desiderare. E' inevitabile che dopo un raduno ciascuno rifletta sulle condizioni fobiche dei partecipanti, tuttavia non trovo giusto esprimere i propri pensieri sul forum. Non si tratta di essere ipocriti e nascondere la verità, è piuttosto una questione di rispetto nei confronti del coraggio che un fobico trova nell'affrontare una situazione del genere. Chi decide di partecipare ad un raduno accetta di mettere alla prova la propria abilità sociale in compagnia di un determinato numero di persone, non accetta certo in automatico di essere poi confrontato (pubblicamente, sul forum!) con altri, anche se l'intento non è di criticare. E' una questione di mera sensibilità. Quote:
Già i termini che usi rivelano la mentalità tramite la quale inquadri semplicisticamente le persone, ma è la mancanza di sensibilità nell'affrontare le difficoltà altrui che lascia proprio senza parole. Di certo Hurry e Ina non si sentirebbero compiaciuti nel veder ridotte le loro esperienze, (il loro aspetto :roll: ) e quelle che TU immagini essere le loro sconfitte a degli esempi vòlti a risollevare il morale ai non ancora RIP. |
Se nn ero in paranoia fino a 5min fà..ora lo sono... :( :oops:
A capodanno mi farete morire gia lo sò....azz |
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non mi pare bellissima come cosa... P.S: non sono asociale...sono semplice "AVOCABOLO"....non ho il dono dell'eloquenza insomma :lol: cali direi che siamo esattamente agli opposti :p Tu non ami stare in mezzo alla gente (in quanto fobico), ma ameresti 'na persona con cui parlare e vivere in tutta sincerità/lealtà e parlare Io amo stare in mezzo alla gente, ma non amo parlare. 2 modi x essere la stessa cosa: ASOCIALI :lol: |
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