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Re: Il giudizio degli altri
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I desideri sono veicolati. Sicuro, dopo 20 anni ne abbiamo non un grande controllo, ma nulla vieta che lo sguardo rispetto alle cose della vita possa essere più tendente al positivo che al negativo, a prescindere dal fantomatico "oggetto del desiderio". E se potessimo evitare la deriva da social network di citare frasi di personaggi o filosofi del passato (fra parentesi: dinosauri)... Nonostante io sia d'accordo: il problema è il volere cieco, incurante di quello che già si ha. Quote:
Anche io sono una persona frustrata, eppure osservo che quando abbasso le difese e le barriere, d'un tratto tutte le prospettive si stravolgono. E le cose vanno meglio. Banale ma vero, come del resto il suo contrario. |
Re: Il giudizio degli altri
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Re: Il giudizio degli altri
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Questo è un esempio di come è la vita, questo è un forum, un piccolo ecosistema, io sono stato semplicemente me stesso nelle risposte, ad alcuni le risposte non sono andate a genio, però ho ricevuto un grazie da una sola persona, quindi si conferma la mia tesi, se sei te stesso molti non ti accetteranno, qualcuno si, se poi vuoi essere finto (o equilibrato) per farti accettare da tutti alla fine verrai percepito come posticcio e falso e falsità riceverai, questo è quello che penso e provo nella pratica. |
Re: Il giudizio degli altri
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Re: Il giudizio degli altri
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Tu provi e trovi soddisfazione, un altro prova e non trova nulla? Non è possibile? :nonso: Non ti vuoi abbastanza bene in concreto non significa nulla. Se io ci provo con una tipa che mi piace e mi manda a quel paese, cosa c'entra il mio volermi o meno bene? Riesco a capire poi che alla tipa che a me piace io non piaccio e non c'entra una mazza la mia accettazione o volermi bene. Sono concetti messi in mezzo per far quadrare queste teorie assurde. Io vorrei trovarla una donna che mi attrae e non mi giudica e mi accetta cosí, ma dove cavolo sta? Secondo te basta che mi butto e la trovo? Se l'altra persona non mi giudica idoneo per una relazione o roba simile non dipende dalla mia auto accettazione. Che poi uno che è fatto in questo o quel modo non sarebbe portato a non accettare qualcosa di sé se intorno nessuno rompesse le palle o creasse ostacoli. Hai mai visto qualcuno non accettare il fatto di avere quattro arti e non sei come gli insetti? O otto come i ragni, o dieci come granchi e scorpioni? Secondo te da che dipende? :interrogativo: Posso fare mille esempi per buttare nella spazzatura 'sta teoria che per me è a grandi linee falsa. Quote:
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Re: Il giudizio degli altri
Se non vi importa di alcun giudizio, per quanto forti siate è autolesionistico dal punto di vista dei rapporti sociali.
Chi ha scarsa autostima vive nella paura di ricevere giudizi negativi e non si esprime per paura di esporsi ulteriormente, anche quando ne riceve di positivi solleva dubbi e rimane intrappolato. I giudizi hanno un impatto molto forte sulla psiche perché sono un importante metro di giudizio nel capire il proprio status sociale, ci sono i giudizi di persone poco impattanti e persone molto impattanti. Dire che non ci importa niente del giudizio degli sconosciuti potrebbe essere controproducente, se uno sconosciuto ha un giudizio negativo su di te potenzialmente anche gli altri 7 miliardi di persone, diciamo che non ci importa fin tanto sono neutrali. Confidiamo che gli sconosciuti abbiano pregiudizi, qualcosa a cui rimediare con piccolo sforzo. L'immagine, la reputazione è importante, andrebbe curata e può essere attaccata, anche se virtualmente è un'estensione della persona e non si può ignorare. Se ti tirano un ceffone dovresti provare a difenderti nello stesso modo in cui se ti dicono che non vali. Se ti abbracciano dovresti provare piacere come se ti dicono che sei importante. Purtroppo il giudizio è un meccanismo che nasce nella testa delle persone e viene rielaborato continuamente, non si manifesta in maniera cristallina e la gente è spesso bugiarda quindi non lo interpretiamo correttamente. Nella stessa misura in cui a volte non riusciamo a trasmettere le impressioni che vorremmo e a chi, agli altri succede lo stesso. Ci sarebbe da considerare anche la cerchia di persone con cui si ha a che fare, spesso è la famiglia che ti fa ammalare, non importa quello che fai non sei mai adeguato e cominci a dubitare di tutto e a provarci, non capisci più cosa è oggettivo. Poi c'è il bullismo, soprattutto quello femminile che a differenza di quello maschile fisico mira a danneggiare la reputazione. Personalmente amo l'obiettività. Sono spesso indifferente a elogi e critiche a livello emotivo ma in fondo ne conto conto nel senso che agisco di conseguenza. Vorrei trasmettere l'indifferenza ma purtroppo questo è percepito negativamente, la gente ama le reazioni. |
Re: Il giudizio degli altri
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Re: Il giudizio degli altri
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Re: Il giudizio degli altri
Io oggi ho inveito nel condominio contro un paio di condomini che non rispettano le regole.possono pensare quello che vogliono.i miei mi hanno intimato di non esagerare in certi contesti con certe sfuriate ma francamente non capisco l'idea di gente di cui non mi frega niente come mi possa condizionare.
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Re: Il giudizio degli altri
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Dopo tanti anni di isolamento sto cercando fare qualcosa, e sai la verità? stavo meglio quando ero in isolamento, mi facevo le mie cose, serie tv film, libri, qualche contatto su internet, e poi sognavo sognavo, stavo bene, e dormivo la notte, ora invece da quando ci provo da qualche anno sto peggio, delusioni, gente che ti vuole usare, nessuna amicizia vera, tanta sofferenza, insonnia e potrei continuare, cosa ne ho avuto? qualche feedback positivo l ho avuto, qualcuno che vuole costruire un'amicizia forse c'è, ma è anche gente cha ha la sua vita quindi più di tanto non si può chiedere...malo dovevo fare, e lo devo ancora fare, perchè come ho scritto all'inizio è questione di vita o di morte. Quote:
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Re: Il giudizio degli altri
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Re: Il giudizio degli altri
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Non c'è un "vantaggio", io cerco di conoscere me stesso per essere spontaneo con le persone per capire se questa solitudine me la merito perchè sono una "brutta" persona oppure se in realtà sono io che mi sono auto inflitto questa "segregazione" evitando di farmi conoscere veramente pur avendo qualcosa da "dare" al prossimo, dal punto di vista umano intendo, mi rendo conto che la questione possa sembrare astratta ma per me ha un senso. Cosa ne ho avuto? molte persone ho capito che sono troppo superficiali per apprezzare l'umanità del prossimo, qualcuno sembra abbia qualcosa ma non è abbastanza, altri non sono interessati, altri sono opportunisti...continuo a vedere, le occasioni sono poche per mettermi in gioco, ci provo, io riporto solo la mia esperienza, i miei pensieri, qui ci sarà qualcuno che vede qualche analogia in me non può essere che nemmeno qui nessuno mi capisca. Quote:
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Re: Il giudizio degli altri
Se riuscisse a fregarmene non mi troverei qui.
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