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A capodanno sto con mia nonna a fare il cenone, ma da quest'anno non più perché ho chiuso con quell'animale di mio zio (lui vive fisso li da mia nonna essendo in carrozzina da quando aveva 18 anni, adesso ne ha 49.) E quindi quest'anno Natale e capodanno saranno solo lacrime. |
Re: celebrare le feste...
Il capodanno scorso l'ho passato a casa di un amico con due coppie, un amico sfigato e la sorella ancora più sfigata di un'altra amica con il fidanzato che era in cinta di due mesi. In tutto avrò pronunciato 5 o 6 parole in un lasso di tempo tra le 21 e l'1:00. Quest'anno queste stesse persone mi rinnoveranno l'invito, la prospettiva per me sarebbe di pronunciate dalle 0 alle 2 parole in tutta la serata, per cui declinerò rispettosamente l'invito. :mrgreen:
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Fino ai 26-27 anni facevo dei giri in macchina a capodanno in solitudine , poi mi fermavo in qualche luogo dove vedevo i fuochi d’artificio, a volte poi mi addormentavo e poi tornavo a casa , poi da allora invece sono sempre rimasto solo in casa a capodanno, mi ricordo la tristezza delle strade vuote perché tutti erano in compagnia e si stavano divertendo, era una realtà molto cruda per me onestamente, invece stare soli in casa è meglio perché riesco a non pensare che sono solo a capodanno , a parte quando partono i botti e i fuochi , ma spesso ascolto qualcosa con le cuffie per non sentire , lo so è abbastanza triste
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Re: celebrare le feste...
Io i capodanni passati li facevo sempre in compagnia, quando ero fidanzato tutto era diverso. Ora invece che sono single e senza amici, la solitudine mi fa da compagnia.
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Re: celebrare le feste...
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Non sono arrivato a questo punto perché ero un bambino viziato che ha sempre avuto la pappa pronta e frignava quando non otteneva subito ciò che voleva. Ricordo che ora c'è una regola che prevede l'intervento dei moderatori in caso di "diagnosi a distanza", fuorvianti e senza senso. Non conosci né me né i miei disturbi, le mie patologie, le diagnosi che mi sono state fatte e i percorsi e terapie che ho affrontato in questi anni. Non credo neanche che tu abbia le competenze cliniche per farlo. Pensi che non abbia provato ad uscire da tutto questo? Quote:
"non aiuta con la depressione, anzi può essere deleterio e scatenare sensi di colpa in una mente già turbata. Non c'è discorso che possa aiutare, solo atti concreti tipo cercare di coinvolgere la persona in attività individuali o di gruppo non troppo impegnative, le parole se le porta il vento. Non è che se penso a un senzatetto che dorme per strada sotto la neve mi sento sollevato perché almeno ho un tetto sopra la testa, purtroppo non funziona così." Ed è proprio quello che succede a me, e cioè aumentano i sensi di colpa, il senso di vuoto ed inutilità, il senso di inettitudine, i pensieri suicidi. Attualmente sono ricoverato in una struttura psichiatrica ma fuori da qui...la vita da barbone è più vicina a me di quanto pensi perché non ho più prospettive per il futuro. Magari fosse così facile come la descrivi tu a parole. Anche dopo aver letto e scritto tutto ciò sono costretto a prendere un bel 5mg o più (a volte non basta una somministrazione) di xanax per calmare l'ansia e i pensieri. |
Re: celebrare le feste...
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. Quel esempio del barbone te l'ho fatto perche' con me funziona, non sono felice che io ho determinate cose e gli altri no, ma mi aiuta ad apprezzare di piu' le cose semplici. So che stai male e mi dispiace, se le mie parole non ti hanno aiutato e ti hanno fatto arrabbiare lascia stare. |
Re: celebrare le feste...
Ormai sono 10 anni che non festeggio più le feste.
Trovo senza senso festeggiare la fine dell'anno augurandosi che il prossimo anno sia migliore ma alla fine non si fà una mazza per renderlo migliore ed altre cavolate simili. Riguardo al Natale ormai e palese che lo spirito natalizio sia svanito e che il consumismo si sia radicato nella mente malata di chi lo festeggia,con le loro cavolate prese sui vari siti ecommerce. Per non parlare del fatto che su 365 dell'anno probabilmente nessuno si caga poi arrivano le feste ed tutti riuniti a festeggiare le festività. Riassumendo tutto per me le festività sono solo un'ipocrisia. |
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Io in generale riesco a dire alla domanda se sono uscito che in realtà sono stato a casa , ma quando al lavoro mi chiedono del capodanno non riesco a dire che ero a casa da solo e mi imbarazzo, dunque dico almeno che ero in piazza con dei conoscenti , essere soli a capodanno lo ritengo una sconfitta grande
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Poi, ragazzi, il non avere degli amici con cui uscire limita tantissimo, non si ha la possibilità di crescere è questa la dura verità, si rimane indietro, perché non si ha la possibilità di fare quelle esperienze che fanno imparare le cose.
Poi se capita di andare occasionalmente di andare in un ristorante ecc si fanno anche delle belle e grosse figure di merda perché non si sa come comportarsi, se uno è sensibile si isola dopo l'evento drammatico e si crea un circolo vizioso che fa schifo (uno non va da nessuna parte, non impara niente, poi esce occasionalmente fa delle figuracce che ritiene catastrofiche e poi si isola poi si sente solo e via dicendo, bisogna rompere sto cazzo di circolo vizioso). Poi quando arrivano le feste questa sensazione di inadeguatezza raddoppia.... Che schifo... |
Re: celebrare le feste...
No perché ho sempre fatto qualcosa a Capodanno. Il più delle volte ho rimpianto di non essere stato a casa, negli ultimi anni sempre.
Ma questo è l'anno buono, pandemia più vita sociale 0. Ci sono tutti i presupposti. |
Re: celebrare le feste...
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Re: celebrare le feste...
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Re: celebrare le feste...
Ho sempre trascorso le feste con la famiglia, era spontaneo sentirle come occasioni per stare insieme mentre non ho mai capito il bisogno di passare quei giorni necessariamente con gli amici, se non per il timore di risultare inadeguati agli altri. Negli ultimi anni poi questi "dilemmi" sono stati ben lontani dall'essere una possibilità ma da adesso che pure le serate in famiglia saranno difficili, immagino che inizierò a sentire la mancanza anche degli amici, altro che giorni di festa...
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Re: celebrare le feste...
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Re: celebrare le feste...
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Re: celebrare le feste...
Ormai da qualche anno passo l'ultimo dell'anno a casa di mio fratello minore con la sua famiglia e i miei genitori.
Devo dire che la cosa mi mette ogni anno più a disagio. Mio fratello e sua moglie sono bravissime persone ma vedere loro sposati e con figli, i miei genitori sposati gli altri parenti sposati o fidanzati ed essere l'unico da solo in certi momenti è come acido da batteria. Le stesse domande, gli stessi sfottò (bonari, per amor del cielo ma che comunque si infilano sotto la corazza) mi portano a vivere la cosa con una certa apprensione. Natale normalmente lo passo dai miei (con più o meno le stesse persone) ma lo tollero meglio perché è una festa che, in ogni caso, mi è sempre piaciuta e della quale ho tanti bei ricordi. Ma San Silvestro è in assoluto la notte più difficile per me. |
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