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Re: Fobiche, come, dove e perché
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Re: Fobiche, come, dove e perché
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Re: Fobiche, come, dove e perché
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Io penso che trovare una persona abbastanza compatibile sia una fortuna soprattutto per chi come noi ha difficoltà a conoscere, non ci si dovrebbe precludere nulla visto che le occasioni non sono così tante, ma è una questione un po' complicata, almeno per quanto mi riguarda. Io la faccio "semplice" e sto per conto mio. |
Re: Fobiche, come, dove e perché
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Re: Fobiche, come, dove e perché
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Quella evidenziata sembra una condizione abbastanza pesante, considerando che con ogni probabilità implica il "tenere il ritmo" di una vita fatta di frequenti attività estro, conoscenze, intrattenimenti, coinvolgimenti, iniziative, esposizioni varie... quindi non vedo granché possibilità in più. |
Re: Fobiche, come, dove e perché
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Non capisco, io so per certo che ci sono persone più sociali di me che sono anche brave e generose e quindi nel complesso migliori. E come fai a dire che un certo tipo di persona è la tua preferenza assoluta quando è stata proprio questa a rifiutarti? Io penso che bisogna valutare il quadro generico, andare un attimo al di là delle apparenze. |
Ma non è che l’attrazione uomo-donna la si può incasellare , e nemmeno si può ragionare a cosa si vorrebbe , a compatibilità , l’attrazione è quasi esclusivamente fisica , tutto il resto viene poi , infatti non è un caso che molte coppie si lasciano dopo qualche anno perché hanno provato a trovare una loro compatibilità ma non l’hanno trovata alla fine , perché magari troppo diversi , ma comunque la coppia si è formata , anche io ad una donna ero compatibile ma essendo particolarmente brutto mica ci siamo messi assieme ( giustamente ovvio ) , le coppie non si formano certo all’inizio per compatibilità
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Re: Fobiche, come, dove e perché
Il ragionamento che si vuole una persona "sana" al proprio fianco per essere aiutati ad uscire dai propri problemi mi sembra un po' da egoisti. Cosa dovrebbe fare quella persona, sostituirsi ad uno psicologo?
Poi non ho capito perché due fobici che trovano un loro equilibrio non possono stare insieme e deve andare per forza tutto male? Se stanno bene così, dove sta il problema? Interagivano poco con il mondo prima, da single, e interagiscono poco con il mondo ora in coppia, cosa cambia? |
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Re: Fobiche, come, dove e perché
Io le ragazze introverse proprio non le riesco a conoscere per il fatto di essere introverso a mia volta, quindi conosco solo donne mediamente estroverse che però non mi mettono a disagio, riesco a parlarci e anche diventarci amico.
Il punto è che oltre l'amicizia non riesco ad andare, e io ci provo sempre a cercare qualcosa di più, dall'altra parte non c'è collaborazione. Se ci provassi con donne introverse andrebbe meglio? Può darsi, ma dove e come conoscerle per me è un mistero. Se loro sono introverse e io pure peggio in che modo ci si può incontrare? :nonso: |
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Re: Fobiche, come, dove e perché
Non ho quasi esperienza in materia, ma sinceramente non capisco proprio come si possa scegliere come partner persone magari totalmente opposte. La questione del compensare le proprie mancanze per me non fila, come si fa ad andare d'accordo poi?
Lasciando da parte ora la questione fobiche o non fobiche, proprio non riesco a concepire lo stare con una persona magari super estroversa e abbastanza "standard", insomma che esce di continuo, ha decine di amicizie, frequentazioni, e vede e affronta il mondo con una prospettiva totalmente diversa dalla mia (meglio fare un appunto, sottolineo il totalmente, perché è ovvio che non si debba proprio concordare su tutto, ma almeno sulle questioni principali e più importanti, e avere caratteristiche della personalità in comune) Io mi chiedo sempre, ma queste ragazze "fobiche" che magari si mettono con questi qui, che spesso sono persone piuttosto "piatte", banali, cosa ci troveranno? Io forse ho una risposta e forse anche due, ma potrebbe arrivare un coro di buonismo quindi mi asterrò. E come mai io (e mi pare di capire anche altri utenti) invece a parti inverse, non ci trovo niente in quelle così? Chiaramente non dico neanche di dover avere gli stessi identici problemi perché sarebbe assurdo, ma come si fa a venire compresi da una persona che magari non ha mai sperimentato alcune problematiche, o non ha mai sperimentato com'è il "vivere da diverso"? Viene da sé che il diverso sarà spesso anche problematico, ovviamente ognuno coi differenti problemi e con differenti gravità, però penso che bisogna essere pronti ad affrontare eventuali problemi insieme aiutandosi magari dove uno è più debole dell'altro. Mi sembra veramente brutto mirare invece ad una persona che non abbia problemi, per farsi sostenere in tutto e per tutto senza magari muovere un dito e adagiarsi nella sicurezza che essa offre, anche col rischio di non essere compresi e di essere insoddisfatti. Però poi in quel caso mi sembra inutile lamentarsi di non capirsi col proprio partner. |
Re: Fobiche, come, dove e perché
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Un rapporto dovrebbe essere un arricchimento reciproco, comprensione reciproca e condivisione, non l'andare da chi ha più caratteristiche che possano aiutarti a risolvere ogni tuo problema. Poi anche il dare per scontato che tra "fobici" debba andare male non lo capisco. |
Re: Fobiche, come, dove e perché
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Non c'è nemmeno modo di capire se dall'altra parte ci può essere una persona compatibile, è tutto un usa e getta che mi da il voltastomaco. |
Re: Fobiche, come, dove e perché
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Re: Fobiche, come, dove e perché
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La mia non è faccenda di volere uno psicologo personale, semplicemente ho lavorato al meglio delle mie possibilità per superare alcune delle mie fobie... riuscendoci per molte (con terapie varie annesse); tuttavia so che in alcuni campi sono e sarò sempre in difficoltà nonostante tutto quello che abbia provato per migliorare. Per questo avrei bisogno di una persona che mi capisca, che però cerchi di aiutarmi e spronarmi. Per fortuna non mi trovo più in una situazione di disagio perenne che mi impedisce di fare molte cose... però faccio un esempio: se fossi una persona che ormai non esce di casa, non avesse stimoli oppure avesse sempre paura di fare moltissime cose... come farei ad avere vicino una persona uguale ? non dico che due fobici non possano trovare un equilibrio, anzi; penso però che ci siano dei livelli di fobia sociale in cui è difficile uscirne se ci si circonda di persone troppo simili. Ovviamente dipende anche se si ha voglia di cambiare. Io ho faticato per cambiare e so che non ne sono uscita... quindi so che sono "debole". Avere come compagno di vita una persona con una fobia grave che non riesce a migliorare nonostante gli sforzi... mi spaventa perchè ho paura che possa portarmi indietro nel tempo a come ero prima. Ho passato gran parte degli anni delle superiori con solo 3 persone che erano praticamente uguali a me ... solo che loro sono rimaste nella stessa situazione di allora... io, invece, volevo cambiare per me stessa. Sarà che ho avuto la fortuna di trovare una persona completamente diversa da me che mi ha trasmesso un po' di fiducia, ottimismo e stimoli smuovendo in me qualcosa (senza farmi da psicologo personale). Ecco perchè, per me, l'ideale sarebbe avere una persona diversa da me. Ovviamente non sto parlando di persona opposta, semplicemente una persona che non viva la vita totalmente come la vivo e soprattutto vivevo io. Nessuno dice che tra fobici non possa funzionare, ci mancherebbe, ogni persona è diversa. Ma questa è la mia esperienza personale che mi ha fatto giungere a questa conclusione. |
Re: Fobiche, come, dove e perché
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Re: Fobiche, come, dove e perché
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Ci sono anche coppie di tossico dipendenti, non che siccome stanno insieme smettono di farsi, di spacciare e rubare per procurarsi la droga. Lo fanno in due ma sempre quello fanno. |
Re: Fobiche, come, dove e perché
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