Originariamente inviata da Warner84 (Messaggio 2515380)

Dipende da persona a persona, sicuramente chi ha già una vita sociale è più probabile che continui con quella, però può capitare anche che trovi piacere a passare del tempo con te (un te in generale) perché c'è sintonia, passioni comuni o qualsiasi altro motivo dal quale trova giovamento...è più difficile perché comunque ci vuole l'innesco per così dire e ciò la possibilità di farsi conoscere...ad esempio al nostro gruppo successivamente si sono unite persone che una vita sociale l'avevano (ed erano anche persone estroverse) ma hanno lasciato le frequentazioni che avevano perché si trovavano meglio con noi...

Originariamente inviata da Teach83 (Messaggio 2515405)

il peggio deve ancora arrivare, temo.

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2515436)

Boh io vedo -nel mio caso- ragazzi che erano miei ex compagni delle elementari che vivono a 1/2 km da me quindi nella stessa borgata e chi piu’ chi meno o hanno amici qua’ del posto o nelle città vicine, li ho provati pure a contattare su instagram ma solo uno su 10 mi ha risposto, e oltre a chiedermi qualche favore non mi ha detto nulla e poi mi ha lasciato perdere. Boh. Non c’è più interesse di conoscere gente in generale.

Originariamente inviata da Warner84 (Messaggio 2515491)

Stiamo parlando di 15 anni fa e più, i tempi sono cambiati, sinceramente per quello che vedo, ora i rapporti con gli altri sono molto più "inconsistenti", del tipo che oggi sei importante per me e domani non so nemmeno chi sei, il virtuale ha estremizzato tutto sopratutto nei rapporti, avendo mille mila opportunità si volta le spalle alle persone in mezzo secondo...comunque per quello che ho detto prima va tanto a fortuna, incontrare la persona giusta nel momento giusto ma anche nello stato mentale giusto, se rivivessi quel momento ma con lo stato mentale attuale probabilmente rimarrei impantanato nel nulla a differenza di quello che ero riuscito a fare...

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2515521)

Dipende però, il virtuale comunque ci ha dato tanto ma ci ha tolto molto di più sulla bilancia, questo progresso ha portato anche una sorta si regresso nelle relazioni. L’amicizia non c’è più, solo opportunismo, ipocrisie, finto buonismo. E tanta falsità in generale.

Non c’è più curiosità del prossimo, dello scoprire come dicevo prima, io ero un ragazzino ma mi ricordo che anche soli 10 anni fa’ la vita sociale era tutto un altro pianeta. Si andava al campetto a giocare -non io ma i ragazzi del mio paesello- a pallone, pure i 20enni-25enni, oggi se lo fai ti guardano strano. Va di moda andare nei locali e spararsi mille foto, i 30enni di 10 anni fa’ si staranno facendo delle grosse risate a vedere ciò.

Ho frequentato e fatto tanti favori per anni a gente che oggi nemmeno mi saluta.

Originariamente inviata da Warner84 (Messaggio 2515534)

Concordo in pieno, è quello che intendevo anch'io ma forse mi sono spiegato male...il virtuale ha peggiorato i rapporti, tutto è meno "serio" nel senso che siamo tutti più facilmente sostituibili e di conseguenza non ci si prende nemmeno la briga di "approfondire" il rapporto, resta tutto un po' superficiale...le amicizie, vere, profonde, sono diventate merce rara...la vita sociale attuale è molto più effimera rispetto a quella di una decina di anni fa, ora è solo un apparire (possibilmente sui social...)...

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 2515745)

Dagli 11 ai 29 dove il picco massimo é stato tra il 93 e il 2000.
Dai 30 ai 33, il 2013 é stato un anno davvero sfigato

Poi dopo I 33 anni ce stata la rinascita

Dai 37 in poi direi che sto bene e molto stabile.

Originariamente inviata da Psico[a]patico (Messaggio 2515983)

Tutti gli anni delle medie e delle superiori.
Non riuscivo ad avere il minimo controllo su nulla della mia vita.
Balbettavo in maniera molto grave, ero talmente fobico da non riuscire nemmeno ad ordinare un caffè al bar, ero obeso e sciatto a livelli inimmaginabili.
Non avevo alcun tipo di prospettiva o futuro.
A scuola andavo male, subivo continuamente bullismo, i pochissimi amici che avevo talvolta si comportavano male con me e mi controllavano.
A casa c’erano ancora mio padre e i miei nonni che dettavano legge ed esercitavano violenza psicologica, tutto il resto dei parenti si intrometteva pesantemente nella mia vita.
Mi sentivo in trappola e terribilmente disperato.