![]() |
Re: Quelli che han proseguito gli studi VS quelli che no
Sul forum se non hai la laurea sei descritto come candidato ideale al fallimento perpetuo, poi quando vai a vedere le statistiche, la musica cambia.
https://www.rivistastudio.com/maschi-laureati-italia/ In Italia ci sono pochi laureati: questo, ovviamente, lo si sa, infatti ce ne siamo occupati anche su Studio. Un dato interessante, però, è che la mancanza di un’istruzione post-scolastica non riguarda soltanto le generazioni non più giovani, ma anche i giovani tra i 25 e i 34 anni (ovviamente gli under-25 non sono presi in considerazione perché magari stanno ancora facendo l’università) e che è un fenomeno che interessa i ragazzi molto più delle ragazze. Sono usciti da poco i dati provvisori di Eurostat sui livelli di istruzione nell’Unione europea, relativi allo scorso anno. Stando a questi dati, tra i giovani italiani, soltanto il 20 per cento dei maschi è in possesso di una laurea. Tra le femmine di età compresa tra i 25 e i 34 anni, la percentuale di laureate sale, e neanche di pochissimo: il 33 per cento. |
Re: Quelli che han proseguito gli studi VS quelli che no
Non invidio le persone per il loro titolo di studio, quindi un laureato che mi vorrebbe fare pesare il fatto che io non lo sono mi farebbe solo ridere e un po' di pena. Però invidio (non quell'invidia cattiva) le persone che hanno buona manualità e sanno fare un po' di tutto e le persone molto intelligenti e acculturate, però devono essere umili altrimenti provo disprezzo anche per loro:D
|
Ma uno di 30 anni senza laurea con un curriculum quasi nullo cosa potrebbe fare, leggo di gente su Facebook con lauree specializzazioni master dottorati ringrazio i miei che hanno speso 15 mila euro per rilevare un negozio, ma che altro lavoro potrei fare lavori fisici sono mingherlino, intellettuali ci vuole la laurea, devo stare tutta la vita in questo negozio per guadagnare 800 euro al mese, indipendentemente che una donna voglia un uomo con un reddito decente
|
Re: Quelli che han proseguito gli studi VS quelli che no
il "mito" della laurea c'era forse prima della crisi, adesso anche con quella trovi ben poco, soprattutto in ambito umanistico......
|
Re: Quelli che han proseguito gli studi VS quelli che no
Mah, per mia esperienza personale posso dirti che l'università non è assolutamente indispensabile, anzi aver cominciato a lavorare prima dovrebbe darti un bel vantaggio competitivo.
|
Quote:
|
Quote:
|
Quote:
|
Re: Quelli che han proseguito gli studi VS quelli che no
è una ferita che proverò a sanare
|
Quote:
Non per parenti i genitori o per sentirti nella norma. |
Re: Quelli che han proseguito gli studi VS quelli che no
Quote:
|
Re: Quelli che han proseguito gli studi VS quelli che no
Quote:
|
Re: Quelli che han proseguito gli studi VS quelli che no
Quote:
|
Re: Quelli che han proseguito gli studi VS quelli che no
Avrei parecchio da dire. Però meglio se non mi esprimo, rischio il linciaggio.
Già basta quello in famiglia e delle cerchie ristrette, grazie. |
Re: Quelli che han proseguito gli studi VS quelli che no
Quote:
|
QSe
Quote:
Ho già la mia famiglia che non approva. Per loro quello che faccio è puro egoismo. |
Re: Quelli che han proseguito gli studi VS quelli che no
A volte penso di avere un ritardo o una forma di autismo ad alto funzionamento. Forse lievi al punto da non essere riconosciuti, ma che cmq ti condizionano la vita.
|
Re: QSe
Quote:
Invece i miei mi spronano a riprendere |
Stupida spocchioseria dei giorni nostri.
Ormai se non hai la corona di alloro in testa con al seguito millemila like, sprofondi nella scala sociale. L’università non è per tutti, ma le aspettative e le pressioni sociali sono tossiche. E la necessità di una laurea a tutti i costi sta strozzando il mercato del lavoro. Tutti o quasi gli ex compagni di elementari-medie-superiori sono laureati e andati a lavorare in culo al mondo, se li incontro in giro e mi chiedono cosa faccio sento trasparire un’aria tronfia e maligna. Odio tutto ciò, vorrei esserci riuscito anche io, ma sono troppo stupido, pigro e privo di autodisciplina per riuscirci. Lavorativamente parlando, non ho concluso nulla di concreto, alla soglia dei 26 anni. Non sono stato capace nè a studiare, nè a lavorare. È tutto così difficile e ingiusto, vorrei solo tornare bambino. |
Parliamoci chiaramente per ottenere il successo in ogni campo donne, lavoro vita sociale, bisogna oltre al talento mostrare continuità costanza perseveranza spirito di sacrificio attributi che molti fobici compreso me non abbiamo se uno non porta mai a termine nulla non solo fallisce in tutti i campi ma si ritira dalla competizione perché non regge la pressione accetta la sua debolezza e la sua vita mediocre e basta, il marito di Caterina balivo era uno sfigato da ragazzo ma è diventato un manager d'azienda facendosi il culo e si è andato a conquistare una donna dello spettacolo,ed è un impresa da pochi uomini,posso capire l'invidia ancora ancora ma il vittimismo, qualcuno mi dirà ma il marito della balivo non soffre di ansia sociale,ci può stare però ha dovuto faticare per scalare la società è acquisire una posizione che conta i meriti sono indiscutibili io la penso cosi
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 23:45. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.