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Re: Incel is the new normal
L'incelitudine non sarà mai la normalità, e dove potrebbe iniziare ad esserlo (USA) notiamo sempre società in declino. Infatti la superpotenza statunitense è in forte declino rispetto ai paesi asiatici dove queste cose sono casi sporadici.
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Comunque non lo vedo come un problema questo , nel senso che a tutti piacerebbe piacere ed interessare , ma non è cosa da tutti e per tutti , francamente passata una certa età nemmeno ci si dovrebbe fare bado, ma questo è il mio parere ovviamente, capisco qualcuno ne soffra di più
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Re: Incel is the new normal
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Re: Incel is the new normal
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Nella vita reale se non ti sposi, non fai figli o non hai mai avuto una relazione vieni visto come strano e poco affidabile anche dal punto di vista lavorativo. Inoltre nessuno si fa problemi a fare commenti brutali anche sull'aspetto fisico, sia nei confronti di conoscenti sia degli stranieri. |
Re: Incel is the new normal
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Re: Incel is the new normal
Ecco la soluzione... :ridacchiare:
http://www.nilalienum.it/Sezioni/Agg.../SPinkerVF.php Quote:
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Re: Incel is the new normal
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Re: Incel is the new normal
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Re: Incel is the new normal
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Re: Incel is the new normal
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Re: Incel is the new normal
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Re: Incel is the new normal
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Re: Incel is the new normal
Non saprei se può essere definita come normalità ma rappresenta a mio avviso una realtà ben radicata che si sta diffondendo a macchia d'olio...
Non entro nel merito dei singoli pareri espressi ma mi soffermo un secondo sul video postato da Architeuthis... E' un concentrato di banalizzazioni, generalizzazioni ed ignoranza allo stato brado ma rappresenta appieno quelli che è il parere generale sull'argomento... Gli incel in generale sono degli sfigati e dobbiamo farli passare anche per pericolosi cosi riusciamo ad colpevolizzarli meglio... Questo è il pensiero mainstream e cosi deve essere perchè chiedersi il motivo per cui certe realtà sono cosi diffuse potrebbe portare a porsi delle pericolose domande... Non sia mai!!!! :D |
Re: Incel is the new normal
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Non certo al fatto che uno basso e pelato a 18 anni diventa alto e capellone a 35 :D Chiaramente il poveraccio in questione capisce benissimo cosa sta succedendo ed in quasi tutti i casi lascia perdere. Non escluderei però miglioramenti di molti uomini precedentemente inibiti da famiglia o stile di vita che magari dopo i 25 iniziano a vivere più liberi o tenersi in forma, questi per me hanno molto margine di miglioramento a patto che ci sia qualcosa su cui lavorare. |
Re: Incel is the new normal
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Qua sempre Steven Pinker ("Come funziona la mente") parla solo delle scimmie... <<Le scimmie mostrano un'ampia varietà di organizzazioni sessuali. Il che significa, tra l'altro, che non esiste nessun «retaggio scimmiesco» con cui gli esseri umani sarebbero condannati a convivere. I gorilla vivono ai margini delle foreste in piccoli gruppi formati da un maschio e numerose femmine; i maschi si battono per il controllo delle femmine e si sono evoluti fino a essere due volte più grandi di loro. Le femmine di gibbone sono solitarie e vivono molto sparse; il maschio trova il territorio di una femmina e si comporta da consorte fedele. Poiché gli altri maschi sono lontani, in altri territori, i maschi non combattono più delle femmine e non sono più grandi di loro. Le femmine di orango sono anch'esse solitarie, ma vivono abbastanza vicine perché un maschìo possa monopolizzare due o più delle loro aree, e i maschi sono circa 1,7 volte più grandi delle femmine. Gli scimpanzé vivono in gruppi numerosi e instabili che nessun maschio può dominare. I gruppi di maschi vivono insieme alle femmine e i maschi competono tra loro per il dominio, che conferisce maggiori opportunità di accoppiamento. I maschi sono circa 1,3 volte più grandi delle femmine. Con tanti maschi attorno, una femmina è incentivata ad accoppiarsi con molti di loro; in questo modo un maschio, non potendo mai essere certo che un piccolo non sia suo figlio, non ricorre alla tattica di ucciderlo per rendere la femmina disponibile a partorire un figlio suo. Le femmine di scimpanzé nano sono quasi indiscriminatamente promiscue e i maschi combattono meno e sono circa delle stesse dimensioni delle femmine. La loro competizione avviene su un altro terreno: all'interno del corpo della femmina.>> Ho sottolineato i due casi in cui in pratica si abbassa la spinta alla competizione, uno è basato sulla monogamia accessibile grosso modo a tutti, l'altro sulla promiscuità indifferenziata e poco selettiva delle femmine. Probabilmente non si può eliminare del tutto nei mammiferi perché la femmina ormai biologicamente deve investire per forza di più nella prole. <<La competizione tra maschi e la selezione da parte delle femmine sono onnipresenti nel regno anìmale. Su questi due fenomeni ha richiamato l'attenzione anche Darwin, che li definisce «selezione sessuale», chiedendosi tuttavia perché mai debbano essere i maschi a competere e le femmine a scegliere e non viceversa. La teoria dell'investimento genitoriale risolve l'enigma. Il sesso che investe di più sceglie, quello che investe meno compete. La causa delle differenze sessuali è insomma l'investimento relativo. Tutto il resto, testosterone, estrogeni, peni, vagine, cromosomi X, cromosomi Y, è secondario. I maschi competono e le femmine scelgono solo perché quell'investimento leggermente maggiore l'uovo - che definisce l'essere femmina - viene moltiplicato da tutte le altre abitudini riproduttive dell'animale.>> Michel Houellebech aveva anticipato il fenomeno In "Estensione del dominio della lotta e arriva a una conclusione simile... <<L'indomani, a colazione, ha fissato a lungo la sua tazza di Nesquik; poi, con tono sognante, ha sospirato: "Cazzo, ho venticinque anni e sono ancora vergine!..." La cosa mi ha sorpreso, nonostante tutto; allora mi ha spiegato che un residuo d'orgoglio gli ha sempre impedito di andare a puttane. L'ho biasimato - forse con troppa energia, visto che poi la sera, poco prima di partire per il fine settimana a Parigi, ci ha tenuto a rispiegarmi il suo punto di vista. Eravamo nel parcheggio della Direzione dipartimentale del ministero dell'Agricoltura; il riverbero del sole spandeva un alone giallastro alquanto sgradevole; l'aria era umida e fredda. Ha detto: "Capisci, ho fatto i conti: posso permettermi una puttana a settimana; l'ideale sarebbe il sabato sera. Forse finirò per farlo. Però, sapendo che un sacco di uomini riescono a ottenere la stessa cosa gratis, e per giunta per amore, preferisco insistere; per ora preferisco ancora insistere." Non ho saputo cosa rispondergli, poi mi sono fermato in albergo a pensare. Decisamente, mi sono detto, nella nostra società il sesso rappresenta un secondo sistema di differenziazione, del tutto indipendente dal denaro; e si comporta come un sistema di differenziazione altrettanto spietato, se non di più. Tuttavia gli effetti di questi due sistemi sono strettamente equivalenti. Come il liberalismo economico incontrollato, e per ragioni analoghe, così il liberalismo sessuale produce fenomeni di depauperamento assoluto. Taluni fanno l'amore ogni giorno; altri lo fanno cinque o sei volte in tutta la vita, oppure mai. Taluni fanno l'amore con decine di donne; altri con nessuna. È ciò che viene chiamato "legge del mercato". In un sistema economico dove il licenziamento sia proibito, tutti riescono più o meno a trovare un posto. In un sistema sessuale dove l'adulterio sia proibito, tutti riescono più o meno a trovare il proprio compagno di talamo. In situazione economica perfettamente liberale, c'è chi accumula fortune considerevoli; altri marciscono nella disoccupazione e nella miseria. In situazione sessuale perfettamente liberale, c'è chi ha una vita erotica varia ed eccitante; altri sono ridotti alla masturbazione e alla solitudine. Il liberalismo economico è l'estensione del dominio della lotta, la sua estensione a tutte le età della vita e a tutte le classi della società. Altrettanto, il liberalismo sessuale è l'estensione del dominio della lotta, la sua estensione a tutte le età della vita e a tutte le classi della società. Sul piano economico, Raphaël Tisserand appartiene alla schiera dei vincitori; sul piano sessuale, a quella dei vinti. Taluni vincono su entrambí i fronti; altri perdono su entrambi i fronti. Le imprese si disputano alcuni giovani laureati; le femmine si disputano alcuni giovani maschi; i maschi si disputano alcune giovani femmine; lo scompiglio e la confusione sono considerevoli.>> |
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