Originariamente inviata da Black_Hole_Sun (Messaggio 2459847)

La vita è tutto quello che abbiamo, può essere un'avventura meravigliosa come un incubo senza fine. Non ci credo alle cazzate dei luoghi comuni tipo "si vive una volta sola, goditela". Chi dice questo lo fa dall'alto della condizione di poter godersela appieno e avere infinite opportunità, come si suol dire "fare il frocio con il culo di un altro". E non mi riferisco in particolare alla mia situazione, ma alla sofferenza generale di una larga fetta dell'umanità venuta al mondo solo per soccombere, senza speranza e senza futuro sin dalla nascita. La vita è bella se nasci nel luogo giusto, nelle famiglie giuste e ti formi nei contesti giusti. Altrimenti è solo una lotta per sopravvivere ed arrivare alla fine della giornata senza morire di fame o finire ammazzato, e questo non è vivere.

Originariamente inviata da Noradenalin (Messaggio 2460126)

Non mi sento in grado di esprimermi sulla vita in generale perché sono troppo ignorante ma so per certo che odio la mia.

Sono disilluso e credo che la mia vita non valga la pena di essere vissuta perché vuota e senza senso.
E' caratterizzata solo da rimpianti, scelte sbagliate, errori, solitudine, sofferenza e tanta ansia.
Non sono più in grado di provare piacere o soddisfazione, ogni mio interesse è morto e non ho più obiettivi, una motivazione per andare avanti o anche solo per alzarmi dal letto la mattina (anche se quando mi alzo è già pomeriggio).
Non ci sono più prospettive, non c'è alcun futuro.
Sono come uno zombie, mi trascino a stento fino a sera grazie ai farmaci e poi provo ad andare a dormire sperando finalmente di non svegliarmi più, solo perché sono un codardo e non ho il coraggio di farla finita da solo.
Ma quella che sto vivendo non è vita, è un sopravvivere, arrancare giorno dopo giorno senza alcuno scopo.

Credo che ciò che manca alla mia vita sia proprio questo, uno scopo, una motivazione per essere vissuta e, fondamentale, la salute mentale per permettermi di viverla.

Originariamente inviata da Pima (Messaggio 2459730)

Mi dispiace ma ho bene impressa in mente l'immagine di mio nonno. Fino ad un anno fa mio nonno andava in campagna e si occupava della sua piccola fattoria. Adesso invece passa tutte le giornate sul letto a dormire, senza forze ed energie, senza poter nemmeno andare in bagno da solo. Io l'ho visto ed é lì sul letto, minuto, in posizione fetale. Mio padre ha diversi fratelli e quindi a turno controllano che non si faccia male cadendo, o se abbia qualche esigenza. Io tremo al posto loro, come reagirà chi lo sta osservando all'ultimo respiro di chi lo ha cresciuto ? Posso solo immaginare il dolore della nonna. Un doppio dolore perché perde il compagno di una vita (erano sposati da >50 anni) e perché presto potrebbe anche lei ammalarsi gravemente. Si respira un'atmosfera di morte in quella casa, proprio come dal mio pro-zio. Tutti sanno che sta per accadere qualcosa di terribile che non può essere compreso fino in fondo. Dal mio pro-zio giocavano a carte pur di distrarsi (sono tutti molto anziani) ma sono sicuro che nessuno di loro era davvero concentrato sul gioco ma tutti pensavano a cosa stava accadendo nella camera di fianco, e ai pensieri cupi del povero morente.

Scusate la lunghezza :)

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 2459948)

divertirsi non è tutto nella vita :)

cmq no non la odio affatto, casomai sono rattristato dal fatto che la mia poteva darmi molto di più, dal punto di vista dei rapporti umani.
Non idealizzo quella degli altri, tutti abbiamo gioie e dolori. Ma certe gioie sembra che a me siano precluse...
cogli anni ho imparato ad apprezzare le piccole cose: una giornata di sole, il sorriso di un bambino, il mare, la natura il buon vino e il cibo. Insomma a volerlo cercare c'è sempre un motivo per essere felici.
Vabbè sembra un po' la pubblicità del Mulino Bianco :D

Originariamente inviata da Black_Hole_Sun (Messaggio 2460447)

Se ti accontenti delle piccole cose puoi anche essere felice ma comunque rimani solo. Ho coltivato un tempo l'illusione della vita semplice, alla fine della fiera si è rivelato solo un grande inganno. Poteva funzionare 20-30 anni fa, oggi i tempi delle piccole cose e della vita semplice sono solo un lontano ricordo sbiadito. Come le vecchie foto dell'infanzia dove vedi i volti dei tuoi genitori giovani e sorridenti e non li riconosci più.

Originariamente inviata da TheDutchPhobic (Messaggio 2460456)

Si appunto...o può valere dopo i 40 quando devi raccontartela per non impazzire

Originariamente inviata da Black_Hole_Sun (Messaggio 2460466)

Esattamente quello che faccio. Cerco di raccontarmela che va bene così, un lavoretto con uno stipendiuccio giusto per campare, qualche hobby, qualche amico con cui ogni tanto uscire a bere una birra e la consapevolezza di non poter mai mettere su famiglia ma tanto sto bene da solo.

Quando non me la racconto mi rendo conto lucidamente che sarebbe meglio farla finita.

Originariamente inviata da TheDutchPhobic (Messaggio 2460437)

non voglio essere cattivo ma probabilmente se a 20 anni uno davvero si accontenta delle "piccole cose" quando è magari emarginato, disoccupato, solo ecc probabilmente è depresso (magari senza saperlo) e pronto o al suicidio o a una vita veramente infima a cui nessuno dovrebbe arrivare


meno male che a 20 anni c'è ancora la rabbia e la tristezza, vuol dire che c'è ancora la volontà di cambiare e di non rassegnarsi al destino, ma pure a 30 e oltre eh per carità

Originariamente inviata da tersite (Messaggio 2460476)

Ma infatti posso anche essere d'accordo con te, la rabbia e la tristezza ci sta tutta a 20 anni e anche a 30.
Sul fatto che le 'piccole cose' non siano importanti non la penso come te, ma io i 30 anni gli ho passati da un pezzo :mrgreen:
Vedi posso convenire che il grande amore, le grandi realizzazioni sono un qualcosa che da il senso alla vita, ma se non gli hai raggiunti perchè stare in casa piangere e disperarsi. forse ci sono degli aspetti della quotidianità che sottovalutate , non è che siete troppo intransigenti con voi stessi?